Nota stampa del Direttivo di Fratelli d’Italia di Torremaggiore.
«In relazione al Consiglio Comunale del 27 aprile scorso si è preso atto, all'unanimità, della deliberazione n.10 del 16.4.2021, del Consiglio Comunale di Chieuti, concernente la soppressione della stazione ferroviaria di Chieuti scalo, a seguito dell'approvazione del progetto di completamento del raddoppio della linea ferroviaria Lesina-Termoli.
Alla presenza dei Sindaci di Chieuti e Serracapriola e tramite la voce del proprio consigliere comunale, Dott. Leonardo De Vita, FdI ha preso parte al dibattito con proposte concrete a fine di rimediare a una decisione che potrebbe danneggiare ulteriormente un territorio già in crisi.
Innanzitutto è da considerare come molto importante l’iniziativa degli otto Comuni dell’Alto Tavoliere nel fare fronte comune contro la soppressione della stazione ferroviaria, ma tuttavia bisogna riconoscere anche l'importanza strategica che potrebbe costituire il raddoppio della linea ferroviaria in quel tratto, che peraltro doveva essere costruita già da qualche decennio fa, perché è del tutto impensabile la strozzatura di un binario unico nella tratta Termoli-Lesina sulla dorsale adriatica che rappresenta la seconda grande via di comunicazione tramite rotaie.
È necessaria, dunque, una collaborazione fattiva e propositiva a 360 gradi tra i Comuni di Chieuti, Serracapriola, San Paolo di Civitate e Torremaggiore con un protocollo d'intesa che vada oltre la questione della stazione.
Secondo FdI, non solo va comunque prevista la stazione sulla nuova tratta, ma bisogna rendere fruibile un servizio di trasporto locale ferroviario con treni idonei, tipo metropolitana leggera di superficie, che colleghi con più corse la tratta Termoli- Foggia e con la futura sottosezione che è stata o verrà prevista dopo Foggia Sud
che consentirà l'accesso alla linea ad alta velocità in costruzione Bari - Napoli.
Eventuali realizzazioni allo stato non attuabili, in relazione alle risorse finanziarie disponibili, possono essere risolte nell'ambito del Recovery Plan.
È necessario, quindi, coinvolgere tutti i livelli istituzionali senza distinzione di appartenenza partitica su un problema che, se non risolto, rappresenta un ulteriore depauperamento del territorio che ricomprende una fetta dei Comuni dell'alto Tavoliere e di conseguenza anche il nostro».