Print this page
Diritto umano alla conoscenza scientifica della pandemia . Bolognetti fa lo sciopero della fame e scrive al presidente della RAI, Marcello Foa

Sono già oltre trenta giorni, precisamente dalle 23,59 del 6 giugno, che Maurizio Bolognetti, giornalista, segretario dell’associazione Radicali Lucani, è in sciopero della fame (inclusi alcuni giorni di digiuno a sola acqua) per chiedere che venga rispettato il diritto umano alla conoscenza e rivendicare un dibattito pubblico sulla TV di stato, che dia ai cittadini tutti di questo Paese la possibilità di ascoltare le voci, anche quelle dissonanti e finora silenziate, di tutta la comunità scientifica in materia di pandemia, di strategie sanitarie di contrasto e sui loro effetti.

In questo periodo Bolognetti, sempre sotto osservazione medica, ha rilasciato dichiarazioni, interviste, ha più volte posto domande ai massimi vertici della RAI, in primis a Marcello FOA, presidente del consiglio di amministrazione RAI.

Nelle richieste di Bolognetti, c’è la lettera, condivisa ad oggi da circa 700 firmatari, a sostegno della sua azione non violenta.

Ecco il suo contenuto:

STOP all’attentato contro i diritti politici del cittadino

«Noi, cittadini di questa Repubblica, facendo nostre le ragioni di questa lotta,

siamo qui a tentare di rompere il silenzio che incombe da più tempo su questa azione nonviolenta, condotta, ormai da mesi, in varie forme da Maurizio Bolognetti, che, mettendo in gioco tutta la sua persona, chiede verità su dati negati e informazioni nascoste in relazione a un’emergenza sanitaria, che, come egli stesso sostiene, si è fatta emergenza democratica.

In un Paese quale il nostro, assistere al soccombere alla sopraffazione di atti quali libertà di parola e di veicolazione di informazione è veramente grave.

  • grave, altresì, che la stessa azione nonviolenta, attuata da un operatore dell’informazione e militante dei diritti umani per reclamare il sacrosanto diritto dei cittadini a poter conoscere per deliberare, venga schiacciata sotto una montagna di silenzio, ovvero di rumore comunicativo, unico, univoco e reiterato. Sostenendo, quindi, con forza la fame di verità di Bolognetti, chiediamo il ripristino costituzionale dell'alterità
  • scientifica, cognitiva e dialogica - e che le ragioni di questa lotta possano essere rese note attraverso le reti televisive pubbliche, finanziate con i soldi di tutti i contribuenti».

VIDEO - MAURIZIO BOLOGNETTI OSPITE DI PATRIZIA CORGNATI SU LINEA ITALIA PIEMONTE

La lettera indirizzata al presidente RAI Marcello FOA.

Bolognetti: intendo onorare la risposta del Presidente Foa con un vasetto di yogurt. Il digiuno prosegue ad oltranza.

«Gentile Presidente Foa,

senza ironia alcuna le dico che ho apprezzato molto la sua “attenzione”.

Credo che la capacità di ascoltare e di prestare attenzione siano fin troppo sottovalutate in questo tempo, che, a volte, non concede tempo all’approfondimento, al ragionare, al capire, al conoscere.

Sì, Presidente, ho davvero apprezzato la sua attenzione e intendo corrispondere a questa parola così preziosa che lei ha usato, assumendo un piccolo vasetto di yogurt alla sua salute. Per il resto, come comprenderà, restano intatte e irrisolte le questioni che abbiamo voluto sottoporre alla sua attenzione. Resto e sono convinto che sia in atto un attentato ai diritti politici dei cittadini di questo Paese.

Per sua opportuna conoscenza allego alla presente un aggiornamento dell’elenco di coloro che hanno sottoscritto la lettera-appello che lei ha avuto modo di leggere. Per il resto e in coscienza, onorata la sua risposta nel modo in cui intendo onorarla, prestando attenzione alla sua attenzione, l’azione nonviolenta - alimentata dalla fame e dal digiuno, fame di verità, democrazia, diritti umani - non può che proseguire ad oltranza. Gaetano Salvemini diceva, Presidente, “mentre la verità si allaccia ai calzari, la bugia fa dieci volte il giro del mondo”. Sono convinto che occorra garantire ai cittadini di questo Paese la possibilità di poter ascoltare tesi e opinioni totalmente rimosse in questi 17 mesi di emergenza sanitaria che, a mio modo di vedere, è sempre più anche e soprattutto emergenza democratica».

Read 940 times
Share this article

About author

Redazione