Compiti e gestione personale ARIF, le audizioni in IV Commissione

In IV Commissione presieduta da Francesco Paolicelli, l’audizione richiesta da Cgil, Cisl e Uil sulle modalità di svolgimento dei compiti istituzionali da parte di Arif, con particolare riguardo alla gestione del personale e all’affidamento dei lavori in appalto e sub-appalto a terzi.  

I rappresentanti delle sigle sindacali intervenute (NIdlL-Cgil, FeLSA-Cisl e UilTemp), hanno evidenziato la necessità di conoscere qual è il carico di lavoro che ha attualmente Arif, il numero effettivo dei lavoratori in forza presso l’Agenzia, come funziona l’ente, qual è la pianificazione industriale, se ci sono delle progettualità e soprattutto i margini per garantire una continuità occupazionale ai lavoratori interinali. Richieste che scaturiscono in virtù della vertenza in piedi con Arif relativamente ai lavoratori che intrattengono rapporti da circa dieci anni con contratti di somministrazione, che vede interessate 342 unità tra irrigui e forestali, i quali hanno dovuto abbandonare i cantieri perché la loro attività è cessata lo scorso 14 ottobre. Ma soprattutto per capire se c’è una programmazione del lavoro e prorogare l’attività per i lavori di manutenzione e adeguamento delle reti irrigue, adibendo le maestranze con mansioni diverse. 
È stato inoltre segnalato che non vi è alcuna certezza del numero preciso dell’organico dipendente dell’Agenzia, della suddivisione delle funzioni della platea dei lavoratori e della dislocazione delle attività. Ed ancora, nel caso di attività appaltate e sub appaltate, è stata espressa la volontà di capire come viene inquadrato il personale e se la stagionalità finisce, il motivo per cui dovrebbe iniziare la fase dell’appalto e sub appalto. Questo, anche in considerazione del costo di gestione dell’Agenzia che si aggira intorno ai 33 milioni di euro annui per spese del personale a fronte di 500 mila euro per attrezzature. Rilevato anche uno sbilanciamento tra personale amministrativo e personale operativo. Da qui la necessità di un piano di riorganizzazione delle forze lavoro. 

Il Direttore generale dell’Arif Francesco Ferraro, nel rispondere ai quesiti posti dalle organizzazioni sindacali, ha ritenuto sacrosanta la richiesta della continuità lavorativa per i lavoratori interinali e ha lamentato l’esigua disponibilità di personale tecnico. Ha poi detto che Arif ha dato seguito, con la pubblicazione di tre avvisi di bando, alle indicazioni deliberate dal Consiglio regionale, relativamente alla volontà di stabilizzare le cento unità ex SMA, e i 32 ex Codifesa. A questo si devono aggiungere le progressioni verticali per 25 unità. Rimane l’espletamento del concorso per un totale di 50 operai, le cui domande di partecipazione sono pari a 7 mila. Per il direttore la stabilizzazione è fondamentale perché darebbe all’Agenzia più autonomia nella governance. Il fabbisogno di Arif è di 323 unità lavorative di cui 25 progressioni, 298 quindi sono le unità ripartite nelle diverse specializzazioni. 
Per ciò che attiene l’organizzazione dei cantieri per attività forestali, Ferraro ha fatto riferimento alle ultime attività assegnate con le rimanenti risorse dei 17 milioni dei fondi POR del 2012. Di queste, 7 milioni di euro erano stati utilizzati per due misure del PSR nel 2012. Dal 2012 al 2019 sono stati spesi poco meno di 8 milioni di euro per spese generali. Nessun progetto era stato eseguito perché non c’erano i pareri. Pertanto, dal 2020 ad oggi è stata conclusa la progettazione con i relativi pareri rendendoli esecutivi e i cantieri sono potuti partire con la finalità di ultimare i lavori entro il 2020, rendicontando in totale 12 milioni di euro. Ne rimanevano però altri 5 milioni di euro che si stanno utilizzando per attività da ultimare entro la fine di ottobre, anche grazie alla proroga ottenuta a maggio per il PSR. Sono questi gli unici lavori esternalizzati che riguardano peraltro l’attività di forestazione che si sta eseguendo nel territorio di Foggia. Per ciò che attiene invece l’organizzazione dell’attività relativa al sistema irriguo, il direttore di Arif ha evidenziato la necessità di affrontare su più fronti le grosse criticità esistenti.
In chiusura dei lavori, il presidente Paolicelli ha manifestato l’intenzione di ritornare sul tema convocando un’ulteriore audizione, soprattutto in virtù del fatto che nel corso della seduta odierna non sono emersi i dati richiesti dalle sigle sindacali, in ordine al numero effettivo in forza presso l’Agenzia, diviso per categoria e tipologia contrattuale, utili per avere un chiaro quadro dell’attività dell’Arif.

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