In una interrogazione posta all’Esecutivo pugliese, il Consigliere, Segretario dell’Ufficio di Presidenza, di Forza Italia pone la questione relativa alle difficoltà, per i circa 87mila abitanti dei Monti Dauni, di ufruire dei servizi del Servizio Sanitario di emergenza-urgenza.
Il Consigliere segnala che i trenta comuni montani sono distanti tra loro e ciascuno dalla sede centrale distrettuale e aziendale, privi o quasi di mezzi del trasporto pubblico, con una rete viaria sconnessa e particolarmente insidiosa durante il periodo invernale. La distanza media di ciascun Comune dal capoluogo o dalla sede del pronto soccorso ospedaliero più vicino è di circa 50 chilometri, con tempi medi di percorrenza di un’ora. L’offerta sanitaria, perciò, è retta principalmente dai medici di base e di continuità, da alcuni poliambulatori e consultori familiari (peraltro alcuni in procinto di chiudere). Per il servizio di emergenza-urgenza è attiva una centrale operativa del 118 con sede a Foggia, e sul territorio operano poche ambulanze che non riescono –tra la chiamata e l’arrivo sul luogo dell’evento- a rispettare i tempi ragionevoli previsti dalla normativa nazionale a causa delle condizioni stradali particolarmente ostiche. Con l’interrogazione si chiede quindi se la Giunta intenda implementare con personale, strutture e mezzi di soccorso lo stesso servizio, in modo da renderlo in linea con gli standard regionali.