Asili nido. FISM: «Il presidente Emiliano eviti una catastrofe sociale e educativa»

È ancora il dialogo che cerchiamo con la Regione Puglia. Infatti, prima di procedere alla mobilitazione generale e a tutte le azioni conseguenti,  ho invitato  il Presidente Emiliano,  gli Assessori Leo e Barone a confrontarsi con i gestori dei servizi educativi nell’assemblea regionale straordinaria convocata per giovedì 16 giugno in VDC. L’assessora Barone ha già dato la sua disponibilità”.

Queste le parole del Presidente della FISM regionale, Fabio DANIELE, sulla questione della mancata pubblicazione da parte delle Regione Puglia dell’avviso rivolto alle famiglie pugliesi per l’accesso ai servizi educativi accreditati (0/3 anni), tramite l’utilizzo del voucher di conciliazione.

Purtroppo sono state vane le sollecitazioni, le richieste di incontro, che da mesi inviamo agli uffici dell’Assessorato al Welfare e dell’Istruzione, per poter discutere della pubblicazione dell’avviso per l’a.e. 22/23 e delle risorse disponibili.

La Regione Puglia non ha mai convocato le Associazioni di categoria per il settore 0/3 e, ad oggi, abbiamo solo una nota del 16/03/2022, in cui si comunicava che la competenza dei servizi educativi è rientrata nell’Istruzione. A tale comunicazione, però, non ha avuto seguito nessun atto normativo. Inoltre, non conosciamo le risorse disponibili e se effettivamente sono state assegnate all’Istruzione. L’inizio dell’anno educativo è previsto il primo settembre 2022 e le famiglie non sanno a chi affidare i loro bambini più piccoli.

Le strutture educative per la Prima infanzia accreditati (Asili nido, sezioni primavera e centri ludici per la prima infanzia) sono circa 300.

Le famiglie che usufruiscono del Buono servizio per la Prima infanzia sono circa 8.000 per ogni anno educativo, la maggioranza delle quali con un ISEE sotto la soglia dei 15.000 Euro.

Il personale impegnato è stimato in circa 2.500 persone, per il 95% donne.

La FISM ritiene, continua Fabio DANIELE, che la mancata prosecuzione dell’azione dei voucher di conciliazione per le famiglie provocherà una vera CATASTROFE SOCIALE ED EDUCATIVA.

Infatti, al grave danno per le famiglie che dovranno, per chi può, pagare una retta di frequenta molto costosa, ci saranno centinaia di licenziamenti di donne lavoratrici e la chiusura di centinaia di presidi educativi”.

Servizi Educativi (gestori, famiglie, lavoratrici) che hanno costruito insieme agli uffici regionali l’azione dei voucher conciliazione e che ha contribuito al raggiungimento di obiettivi straordinari quali:

  • migliorare e potenziare l’accessibilità dei servizi per la Prima Infanzia, dal 2% del 2010 al 19% del 2021;
  • garantire l’accesso a servizi di qualità, alle famiglie con condizioni di maggiore fragilità economica e di maggiore vulnerabilità sociale;
  • sostenere le esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;
  • incrementare l’occupazione femminile;
  • preservare il diritto di libera scelta delle famiglie nell’ambito del sistema dell’offerta di servizi

Tutto lo sforzo fatto negli ultimi anni rischia di svanire senza conoscerne le motivazioni. I pugliesi non lo meritano e noi faremo di tutto per evitarlo.

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Redazione

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