CUP -Canone Unico Provinciale-, l’appello del presidente della Provincia, Nicola Gatta, ai parlamentari del territorio per la correzione della Circolare del MEF

“Dopo la vittoria in Cassazione, che ha confermato la piena legittimità del principio di equità per il quale mi sono battuto sin dal momento del mio insediamento, in base al quale le società che operano nel campo delle energie rinnovabili non possono essere considerate imprese che erogano servizi pubblici o strumentali all’espletamento di servizi pubblici, per la Provincia si affaccia purtroppo all’orizzonte un nuovo problema, per il quale occorre un impegno concreto ed urgente dei nostri parlamentari”. È l’appello lanciato dal presidente della Provincia, Nicola Gatta, ai Deputati e Senatori eletti in Capitanata con riferimento alla recente Circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze circa il Canone Unico Provinciale.

“Con i successi ottenuti attraverso le recenti Ordinanze della Cassazione – ricorda Nicola Gatta – la Provincia ha previsto l’ottenimento di importantissime risorse economiche da destinare innanzitutto alla messa in sicurezza delle strade provinciali. Con l’introduzione del Canone Unico Provinciale, tuttavia, si è presentato un altro ostacolo rispetto all’impostazione in cui crediamo e che abbiamo portato avanti”. 

Nei mesi scorsi, infatti, con un’apposita Circolare il MEF è intervenuto sull’agevolazione concessa alle occupazioni del sottosuolo da parte di società che distribuiscono energia all’utente finale. Secondo gli Uffici del Ministero anche le società che producono energia dovrebbero pagare il canone agevolato (simbolico, stimato in circa 800 euro) dal momento che la filiera energetica sarebbe unica, motivo per il quale anche la produzione deve essere agevolata con il pagamento del canone forfettario. 

Applicando questo criterio e dovendo rispettare il principio dell’invarianza di gettito, la Provincia dovrebbe dunque spalmare circa 5 milioni di euro sulle concessioni per passi carrabili, determinando di conseguenza un abnorme aumento del Canone per il semplice accesso ad una abitazione o ad un fondo agricolo.

“Un’interpretazione che consideriamo senza senso, tanto più perché nel presente la giurisprudenza, con sentenze passate in giudicato, ha chiarito che la produzione di energia è un’attività economica finalizzata al profitto – spiega il presidente della Provincia –. Quindi il sacrificio imposto alla collettività, con il danno arrecato alle nostre strade, ed il profitto conseguentemente ricavato dalle società devono determinare un canone concessorio che evidentemente non può essere stimato in cifre ‘simboliche’”.

“Si tratta di un tema sul quale stiamo lavorando senza sosta, interloquendo con il Ministero affinché l’interpretazione dei suoi uffici, che contraddice l’orientamento espresso dalla Cassazione, sia corretta – conclude Nicola Gatta –. Ma per l'importanza della materia ritengo siano necessari e doverosi anche un interessamento concreto ed una mobilitazione dei nostri parlamentari che affianchino e supportino l’Ente in una battaglia che riguarda l’intera Capitanata ed i diritti del territorio”.

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