La Giunta regionale ha approvato il nuovo prezziario delle opere pubbliche, riferimento per tutte le stazioni appaltanti del territorio pugliese e strumento a supporto dell’intera filiera degli appalti pubblici, al fine di garantire l'uniformità dei prezzi, la loro adeguatezza rispetto ai valori di mercato e la congruità del costo delle opere.
“Mai nella storia recente un atto tecnico ha assunto un’importanza di questa portata e, infatti, dopo l’aggiornamento di appena due mesi fa, non abbiamo un esitato un secondo a raccogliere segnalazioni e contributi di tutte le categorie produttive e professionali per rivedere i prezzi in ragione delle crescenti turbolenze che stanno travolgendo l’Europa”, ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore a Infrastrutture e Lavori pubblici, Raffaele Piemontese, che ha proposto all’approvazione della Giunta il nuovo prezziario che ha riguardato, tra l’altro, la revisione dei prezzi e delle descrizioni di circa 1.700 voci e ha comportato l’eliminazione di altrettante voci considerate obsolete. In particolare, sono stati aggiornati i prezzi riguardanti gli argomenti più sensibili alla variazione del mercato nel breve periodo, quali acciaio, calcestruzzo, isolanti, legno, ponteggi, infissi, bitumi e tubazioni.
Al fine di fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, l’art. 26 comma 2 del Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50, recante “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina”, ha previsto che, limitatamente all'anno 2022, le Regioni, entro il 31 luglio 2022, procedono a un aggiornamento infrannuale dei propri prezzari in uso. Tali prezzari, aggiornati entro il 31 luglio 2022, cessano di avere validità entro il 31 dicembre 2022 e possono essere transitoriamente utilizzati fino al 31 marzo 2023 per i progetti a base di gara la cui approvazione sia intervenuta entro tale data. Pertanto, sono state effettuate nuove attività di rilevazione finalizzate ad acquisire le informazioni e i dati relativi ai costi dei singoli prodotti e delle attrezzature, successivamente rielaborati per ottenere un valore rappresentativo del prezzo finale, con particolare riferimento alle lavorazioni che hanno subito nell’ultimo anno gli aumenti più significativi.
Il vicepresidente si è congratulato con il direttore del Dipartimento Bilancio, Affari generali e Infrastrutture, Lino Albanese, e con il dirigente della Sezione Opere pubbliche e Infrastrutture, Giovanni Scannicchio, “per l’attento lavoro svolto e la predisposizione all’ascolto che hanno dimostrato nel corso delle numerose, faticose e stressanti riunioni di lavoro che ho diretto nello spirito di interpretare al meglio un tempo assolutamente eccezionale come quello che stiamo vivendo”.
Sulle altre voci del prezzario che non hanno mostrato aumenti percentuali rilevanti, si procederà con l’elaborazione di un successivo aggiornamento per i mesi di novembre e dicembre, nel rispetto delle scadenze ordinarie.
I prezzi riportati sono ottenuti mediante analisi ricavate dalla composizione delle risorse elementari, cioè manodopera e materiali, dei noli e dei semilavorati, e comprendono nelle spese generali anche l’uso di ponteggi fino ad una altezza del piano di lavoro pari a 3 metri. Inoltre, si intendono incluse nei prezzi tutte quelle dotazioni che l’impresa specializzata nell’esecuzione della attività di lavoro deve necessariamente avere nella propria organizzazione di cantiere.