In VI Commissione presieduta da Donato Metallo, si è tenuta l’audizione richiesta dai consiglieri di FdI Michele Picaro, Luigi Caroli e Renato Perrini, in merito al rifinanziamento del bando “Pass Laureati 2022”.
La richiesta di convocare in audizione il direttore del Dipartimento formazione e lavoro, è scaturita dall’esigenza di avere contezza dello stato dell’arte del bando relativo a Pass laureati 2022, a seguito della riapertura degli avvisi nel settembre 2022, resa possibile grazie ad un rifinanziamento da parte della Giunta regionale, mettendo a disposizione ulteriori 2,3 milioni di euro.
Sul punto, il direttore del Dipartimento Silvia Pellegrini, ha precisato che il bando esiste ancora ed ha prodotto 1570 domande, di cui 1173 ammesse a contributo, 300 rese inammissibili e 12 rinunciatarie. Le risorse a disposizione devono essere rendicontate necessariamente entro ottobre 2023, trattandosi di risorse FSE 2022 ed in continuità con le precedenti edizioni, l’avviso ha sostenuto l'innalzamento dei livelli di competenze, di partecipazione e di successo formativo nell'istruzione universitaria o equivalente. Ma a differenza degli scorsi avvisi, Regione Puglia ha inteso sostenere così i laureati pugliesi, senza più limiti di età e con ISEE fino a 35 mila euro, che volessero frequentare un Master post-lauream in Italia o all'estero, finanziandolo con voucher formativi ai fini dell'accrescimento di competenze ed abilità professionali.
Con la delibera di Giunta in questione è stato preso atto delle risorse non utilizzate, ma siccome l’impegno delle risorse era superiore a quelle delle domande ritenute ammissibili, la corsa era quindi di reimpiegarle a favore della platea che poteva andare oltre l’impegno della spesa.
La delibera, quindi ha disimpegnato le risorse che però non possono essere utilizzate neanche per rifinanziare Pass Laureati 2023, in quanto 2,3 milioni di euro non fanno alla bisogna e non soddisfarebbero nessuna platea. Ma non è escluso che non ci sia un nuovo bando Pass Laureati e con un orizzonte pure più ampio, ma di questo si potrà avere maggiore contezza dopo la riunione che si terrà a marzo con il Comitato di sorveglianza, che detterà le regole per la nuova programmazione.
