Tre reti in cassaforte per un quarto posto. Il Foggia di Delio Rossi c’è

Inizio con il botto la partita tra Foggia e Giugliano. Fin dai primi minuti, e per parte della partita, son stati esplosi alcuni petardi che hanno letteralmente scosso il vicinato, con altrettante serie di “scaramucce” al di fuori dello stadio tra tifoseria locale e Forze dell’ordine, precisamente nell’area antistante un plesso scolastico in ristrutturazione, un cantiere sempre aperto. Comportamenti di facinorosi che vanno isolati, denunciati e messi a disposizione degli inquirenti per evitare ammende, sospensioni, danni e soprattutto tragedie.

In campo il Foggia ha fin da subito dettato il ritmo, con Delio Rossi che ripresenta i suoi con un 3-5-2 e la differenza si vede e la sente il Giugliano. Modulo già adottato dai Satanelli ma con un allenatore che solo alla sua seconda uscita dall’ingaggio ha fatto la differenza.

L’assetto dei Rossoneri è offensivo e la volontà di portare a casa i tre “magici” punti è tanta, anche alla luce di match in altri campi che si prevedono favorevoli ai Satanelli.

E così è. Al 7’ Ogunseye con pregevole tocco porta in vantaggio il Foggia, da un’azione altrettanto pregiata e schematica orchestrata da Petermann e servita da Costa.

Esplode lo Zaccheria, conscio dei risultati dagli altri campi. Il Giugliano inizialmente accusa il colpo, poi cerca il pareggio e impegna Thiam tra i pali. I foggiani non ci stanno a “regalare” palle inattive agli avversari e mettono in campo un gioco veloce, con scambi di palla e aree, trascinandosi gli ospiti e servendo i propri rifinitori.

La ripresa sembra tutta per il Giugliano. Prima una traversa, poi un palo salvano il Foggia dal pareggio. Quindici minuti di sofferenza e i Rossoneri riprendono in mano la gara. Delio Rossi fa scaldare i suoi in panchina e rivede tattica e gioco, non il modulo. Al 22’ su rigore Petermann porta a due il vantaggio casalingo, reo Biasol per un contatto in area con Frigerio.

Di Napoli tenta il tutto per tutto per accorciare le distanze e rafforza la meta del campo con nuovi ingressi. La tensione si vede e sul campo non mancano le proteste. Ma mentre il Giugliano tenta di riassettarsi, il Foggia chiude il match con la terza rete di Frigerio AL 32’. È fatta e gli ospiti lasciano la morsa, neanche i cinque minuti di recupero servono ad accorciare le distanze.

Il Foggia, così, si porta a 58 punti, quarta in classifica, superando le dirette antagoniste per una posizione migliore in vista dei Play-Off. Domenica 16 aprile 2023, i Rossoneri saranno ospiti al Nicola Ceravolo del “già promosso” Catanzaro, alle 17:30. Una gara tutta da seguire e che potrebbe far la differenza per nuovi posizionamenti in classifica, giacché la regular season terminerà tra due giornate.

Rimane l’amaro in bocca per una quella tifoseria facinorosa fuori dallo stadio che invece di tifare spreca energie a “violentare” il giuoco del calcio e la città di Foggia. Tuttavia rinfranca che la Pasqua qui sarà meno fredda, meteorologicamente parlando, grazie al calore di un risultato che sprona i Satanelli e chi li sostiene. Oggi pareva essere ritornato l’inverno.

Cartellino di Gara

Gara disputata a Foggia, nello stadio Pino Zaccheria, valevole per la 36esima giornata di campionato di Lega Pro, girone C. Giornata fredda, umida, a tratti quasi invernali.

CALCIO FOGGIA 1920: (modulo 3-5-2) Thiam Leo, Kontek, Rizzo; Garattoni, Frigerio (34’st Bjarkason), Petermann (34’st Odjer), Schenetti, Costa, Ogunseye (39’st Beretta), Iacoponi (12’st Peralta). A disposizione: Raccichini, Markic, Battimelli, Capogna, Rutjens. Allenatore: Delio Rossi.

GIUGLIANO CALCIO 1928: (modulo 4-3-1-2) Viscovo, Rondinella (14’st Iglio), Zullo, C. Poziello, Oyewale (15’st Biasiol), Gladestony, Felippe, Poziello (19’st Eyango), Di Dio, Salvemini (19’st La Monica), Sorrentino (19’st Sorrentino). A disposizione: Sassi, Siamatas, Berman, Ceparano, Piovaccari, Felici, Ciuferri, De Lucia, De Francesco, Gomez, Ghisolfi. Allenatore: Di Napoli.

Arbitro: Il sig. Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto.

Assistenti: I sigg. Torresan di Bassano del Grappa, Romano di Isernia e Graziano di Rossano quarto uomo.

Marcatori: 7’pt Ogunseye (FG), 22’st Petermann (FG) su rigore, 32’st Frigerio (FG).

Ammoniti: Gladestony (G), Schenetti (FG), Frigerio (FG). 

Espulsi: 23’st Di Dio (G) per comportamento inopportuno e al 45’st Garattoni (FG) per proteste.

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