Un pareggio che salva il Foggia. 1 a 1 con la Juve Stabia. Fuori lo stadio "scaramucce" tra tifosi. Carabiniere ferito

Un Foggia senza fantasia quello visto allo Zaccheria quest'oggi nel match contro la Juve Stabia. Finisce 1 a 1 sul “verde” dello Zaccheria. Nicoletti salva il punteggio.

A fine partita fuori dallo stadio “scaramucce” tra le due tifoserie, senza contatti fisici ma con sassate, che hanno ferito un Carabiniere, prontamente soccorso dal 118. Il fatto è avvenuto dinanzi la curva nord dello Zaccheria, di fianco l’ex plesso scolastico, oggi cantiere “aperto”, della De Sanctis. Nulla di grave al militare che cercava di controllare l’avanzata dei tifosi di entrambe le squadre, solo una ferita sanguinante alla fronte. Sul posto si è recato un Capitano dell’Arma per appurare e riscostruire l’accaduto.

La partita inizia con gli ospiti subito all’attacco. In campo Mister Zeman schiera gli undici di scesi in campo a Latina. C’è il solito Curcio cui si attende il meglio, ma in campo è parso vago, spento per tratti. Dagli spalti si odono commenti, poi cori e dopo fischi. I campani attaccano e il Foggia si difende. A sprazzi i Rossoneri cercano la rete e ci provano con Sciacca che centra prima il palo e poi l’estremo difensore avversario. Nulla da fare. La Juve Stabia ci crede, con un Foggia poco mordente. Al 23’ Zaccheria ammutolito. Nell’area difesa da Alastra s’incunea Bentivegna, arriva Panico che servito dalla destra che insacca. Foggia 0 – Juve Stabia 1. Il Foggia accusa il colpo e i gialloblù cercano di chiudere il match. Ma l’orgoglio Rossonero e le manovre di Zeman impediscono il default.

La ripresa è la fotocopia dell’inizio partita. Zeman cambia nuovamente tatticismo e sprona i suoi. Funziona. Seppur Curcio rimane in ombra, anche abbattuto per un goal mancato, i Satanelli ci credono. Le Vespe di Novellino si difendono e comprendono che devono mutar schema. Dal un4 -2-3-1 passano al 4-4-1-1. Il Foggia acquista velocità, merito anche di una tifoseria in attesa dl boato. Al 19’ Nicoletti tutto solo, palla la piede, esplode un bolide che s’insacca alle spalle di Sarri, sotto l’incrocio sinistro. Foggia 1 – Juve Stabia 1. Zeman decide di dar man forte agli undici con due sostituzioni prima e una verso il fine gara, retrocedendo, così, il baricentro ma con l'occhio rivolto alla mezza luna avversaria. Il gioco si vede ma non va a segno. E proprio mentre stava battendo un calcio d’angolo al 5’ minuto di recupero, il sig. Francesco Luciani della sezione AIA di Roma 1 fischia la fine. Non c’è che dire sul grandissimo goal di Nicoletti che ha infuocato gli spalti. Una rete liberatoria, che allontana lo spauracchio dei 5 punti in classifica, portandola a +1, a 6 al sesto posto, ma in zona medio alta, a cinque punti dalla vetta, che imprime fiducia agli undici di Mister Zeman. Un goal dal limite su tiri diretto e non su azione, come avrebbe voluto Zeman, ribadendolo a fine gara.

La compagine Rossonera non ha giocato quel calcio champagne che tutti ci aspettiamo. È presto, certo. I tempi zemaniani sono da fondisti, più si corre e più si scaldano i muscoli, fino a dettar il passo. Ne abbiamo la certezza, conoscendo Zeman. Ma gli spalti cercano la vittoria, come pure la classifica, che di questi tempi è molto elastica.

La crescita è nei solchi scavati da Zeman che, come sappiamo, gioca novanta minuti per vincere. Il lavoro precampionato c'è e si vede e le gambe dei Satanelli lo sentono tutto.

Accontentiamoci (?) per aver terminato la quinta giornata, presto per tirar le somme di un intero campionato ancora tutto da giocare. C'è fiducia. Ma ogni partita è unica e va commentata per come è stata giocata e per il risultato ottenuto. Un pari, oggi, è meritato. Teniamocelo ben stretto.

Parlare di obiettivi è prematuro, anche se una premessa potrebbe esser fatta dalla società. Scegliere Zeman vuol dire offrire un calcio giocato, fantasioso e vincente a lungo termine. Sarà questo il campionato che darà risposte?

Il Tabellino

Foggia (4-3-3): Alastra; Garattoni, Girasole, Sciacca, Nicoletti; Peterman, Gallo (Ballarini 20’s.t.), Rocca; Merola (Merkaj 41’s.t.), Ferrante (Di Grazia 20’s.t.), Curcio. A disp. : Volpe, Markic, Di Pasquale, Merkaj, Vigolo, Garofalo, Di Jenno, Ballarini, Di Grazia, Tuzzo. All.: Zdeněk Zeman

Juve Stabia (4-2-3-1): Sarri; Rizzo, Tonucci, Cinaglia (Troest 40’s.t.), Donati; Berardocco (Evacuo 21’s.t.), Altobelli; Bentivegna (Squizzato 21’s.t.), Stoppa (Caldore 40’s.t.), Panico; Schiavi (Scaccabarozzi 13’s.t.). A disp. : Lazzari, Maresca; Davì, Scaccabarozzi, Squizzato, Della Pietra, Lipari, Troest, Caldore, Esposito, Evacuo. All.: Walter Alfredo Novellino.

Arbitro: Francesco Luciani della sezione AIA di Roma 1

Assistenti: Marco Cerilli della sezione AIA di Latina e Veronica Vettorel della sezione AIA di Latina

IV ufficiale: Gabriele Scatena della sezione AIA di Avezzano

Ammoniti: Cinaglia (JS), Stoppa (JS), Berardocco (JS)

Marcatori: 23’p.t. Panico (JS), Nicoletti (F) 19’s.t.

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