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Arresti per corruzione elettorale e scambio di voto, associazione per delinquere e di stampo mafioso l’operazione tra Bari, Taranto e Palermo

Dalle prime luci dell’alba, nelle provincie di Bari, Palermo e Taranto, è in corso l’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 19 soggetti (di cui 17 in carcere e 2 agli arresti domiciliari) - emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, su richiesta di questa Procura della Repubblica/Direzione Distrettuale Antimafia - con cui sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) per una pluralità di delitti.

I dettagli dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa che si è svolta alle ore 10.30 odierne presso gli uffici della Procura della Repubblica di Bari alla presenza del Procuratore Roberto Rossi, (da ndr.) nella quale è stato dichiarato dagli inquirenti in merito a uno degli indagati, ora in stato di fermo, ex Consigliere prima comunale a Bari e poi Regionale in quota centrosinistra ed attuale presidente di una squadra di calcio pugliese di Lega Pro, N. C. le iniziali (da ndr.): «Per il suo prestigio politico e per la sua caratura pubblica – era l’uomo che risolveva delle piccole contese che insorgevano tra i promotori e gli associati. “Ovviamente quando si parlava di denaro era anche la persona che da un punto di vista finanziario garantiva la copertura dei debiti che venivano contratti per poter selezionare e reclutare i portatori di voto e per garantire che coloro che avevano compravenduto, potessero poi avere il riconoscimento».

In particolare, l’esecuzione dell’ordinanza (nei confronti di 15 soggetti indagati da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari e di altri 4 soggetti indagati congiuntamente da parte del personale della Polizia di Stato della Questura di Bari e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari) costituisce l’epilogo di una complessa attività di indagine, coordinata da questo Ufficio giudiziario, articolata in 2 filoni investigativi - distinti, ma legati fra loro da profili di connessione soggettiva e oggettiva - di cui:
➢ il primo - delegato alla Compagnia Carabinieri di Triggiano - ha riguardato, tra l’altro, un’associazione di tipo mafioso operante sul territorio di Valenzano (BA), propaggine del noto e storico clan Parisi;
➢ il secondo – co-delegato alla Polizia di Stato (Squadra Mobile e DIGOS) e al Nucleo P.E.F./G.I.C.O di Bari - ha avuto ad oggetto, tra l’altro, un episodio di scambio elettorale politico-mafioso, nonché l’individuazione di un sodalizio delinquenziale finalizzato al reato di corruzione elettorale.

Con riferimento al primo filone investigativo, oltre 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Bari stanno dando esecuzione - nei comuni di Bari, Cassano delle Murge (BA), Valenzano (BA), Ginosa (TA) e Palermo - a misure cautelari personali nei confronti di 15 soggetti indagati, a vario titolo, per le ipotesi di reato di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso in minacce, porto e detenzione di armi comuni da sparo, estorsione, usura, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.

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Redazione