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Monte Sant’Angelo. Verso il Futuro: «Un concorso pubblico per un posto di esperto culturale. Per la città?»

Comunicato stampa pervenuto presso la nostra redazione.
Nota - Questo comunicato stampa è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione. È divulgato come Diritto di Cronaca sancito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto libera manifestazione del pensiero.

«Il Responsabile del Settore “Risorse Umane”, con propria determinazione gestionale n. 1141 del 30.11.2020, ha approvato il bando per la copertura di un posto di Esperto culturale a tempo indeterminato.

Il bando è stato pubblicato il 4 dicembre 2020 e le domande di partecipazione dovranno pervenire al Comune entro il trentesimo giorno dalla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Non c’è alcun dubbio che il Comune di Monte S. Angelo abbia bisogno, nel suo organico, di un Esperto culturale sia per la ricchezza del nostro straordinario patrimonio storico-monumentale, sia per l’articolazione dei nostri servizi culturali, sia per il riconoscimento di SITO UNESCO.

NATURALMENTE SI TRATTA ORA DI FARE UNA SCELTA OCULATA, NEL RISPETTO DELLE NORME E DEI PRINCIPI INELUDIBILI DEL MERITO, DELLA LEGALITA’ E DELLA TRASPARENZA.

La franchezza, che ci suggerisce questo augurio nell’interesse generale, ci induce nel contempo a esprimere in merito qualche perplessità.

Primo, alcuni titoli di studio richiesti per la partecipazione ci sembrano non del tutto coerenti con il profilo professionale di Esperto culturale. Inoltre, che solidità culturale ha rispetto alla esigenza di moderne politiche culturali e  turistiche il diploma di laurea in Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica e dello spettacolo o in Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda? Siccome si tratta di due diplomi assai specialistici, si pensa a qualcuno in particolare?

Secondo, il bando prevede 5 punti per i titoli, di cui 4 per il servizio prestato e 0,5 per titoli vari e 0,5 per il curriculum. Dato il profilo dell’Esperto culturale, il punteggio riservato al curriculum ci sembra assai ridotto. Perché non è precisato se il servizio è quello prestato come dipendente presso pubbliche amministrazioni? 

Terzo, l’art. 11 del bando prevede la possibilità per l’Amministrazione comunale di non procedere, a suo insindacabile giudizio, all’assunzione del vincitore “in presenza di circostanze preclusive di natura…organizzativa. 

Ciò vuol dire: “Se non mi piace il vincitore, modifico il piano di fabbisogno del personale (la dotazione organica) e non lo assumo”. In uno stato di diritto può essere legittima una norma concorsuale del genere?

PERTANTO, CI RIVOLGIAMO A COLORO CHE NELL’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE E NELLE MINORANZE CONSILIARI HANNO A CUORE L’INTERESSE ESCLUSIVO DELLA CITTA’ E PENSANO SERIAMENTE AL SUO FUTURO: “SIATE VIGILI! EVITATE CHE SI COMMETTANO ERRORI IRREPARABILI!! SCEGLIETE PERSONE VERAMENTE ESPERTE CON UNA SOLIDISSIMA CULTURA E CON UNA COMPROVATA ESPERIENZA NELLA GESTIONE DI POLITICHE CULTURALI E TURISTICHE!!!”.

Ci auguriamo, infine, che soprattutto i giovani non stiano a guardare in silenzio ciò che sta accadendo e che svolgano il loro auspicato ruolo di legittimi controllori sociali.»

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