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«Saremo uno tsunami inarrestabile». [VIDEO] Il vento del cambiamento del Popolo in Rivoluzione

Non solo impegno costante, lavoro certosino, professionalità ai massimi livelli riconosciuta a livello mondiale, nella sua professione di light artist, lighting designer and climatic designer. Romano Baratta è in prima linea per i diritti del Popolo Italiano, uno dei fondatori del "Popolo in Rivoluzione". La politica è una “brutta bestia” che ti contagia: lo fa con chi vuol potere e chi quel potere lo vuol rendere aperto, per tutti, dove ogni singolo italiano abbia voce, forza e libera scelta di come vivere con il patrimonio che lo Stato accumula. Lo stesso che oggi i massimi vertici governativi ci dicono che non abbiamo, che non riescono a far fronte a crisi energetiche, alimentari, sociali e lavorative, oltre che formative, pur vivendo loro in agiate condizioni. E tutto grazie alle nostre tasse, loro compendi multi mila euro, che a detta loro non bastano a ricucire fratture economiche che ci stanno regredendo nella più assoluta povertà. Questo è uno dei temi affrontati dal “Popolo in Rivoluzione”, gruppo di italiani pacifici che con il sostantivo “rivoluzione” intendono il rovesciamento radicale ma pacifico di un ordine politico-istituzionale costituito. (la Redazione)

Il 25 giugno 2022 a Piazza Affari, a Milano, si è tenuta la prima assemblea nazionale del “Popolo in Rivoluzione”. Qui hanno avuto libera parola molti cittadini che hanno spiegato i loro disagi, hanno manifestato le loro intenzioni, hanno indicato la via per uscire da questo baratro economico-finanziario.

Ecco ciò che ha detto e scritto Romano Baratta.

Romano Baratta Popolo in Rivoluzione Piazza Affari Mi25giu2022

«Mare calmo. Sereno. Tavola piatta. Tutto tace. L’Italia è questa. Nonostante tutto ciò che abbiamo passato e che passiamo l’Italia resta un mare calmo. Un mare facile da navigare per chiunque voglia pescarci qualcosa e soprattutto per chi ha degli incrociatori o navi da crociera per usarla a proprio piacimento e poi gettarla via, come carta straccia. L’Italia per questa gente è come Venezia quando nei suoi canali viene invasa dalla dimensione enorme di una nave da crociera. È inerme. Attonita e spesso anche compiaciuta innanzi a tanto contrasto e prevaricazione. L’Italia, come Venezia, è sfregiata, invasa, calpestata ogni giorno sia da connazionali collusi col potere che da stranieri che la vedono come un souvenir da apporre sulle pareti.

Ma i mari non sono sempre calmi. Anche quelli più assopiti possono ad un tratto volgere in burrasca. Bisogna porre attenzione, come ai molti vulcani dormienti, perché possono esplodere e irrompere.

Il mare calmo, con un vento nuovo, può trasformarsi in un uragano. Il mare calmo con un tumulto della terra può generare uno Tsunami indomabile che travolge e devasta tutto e tutti. Uno Tsunami gigantesco che prima risucchia e poi inonda.

L’Italia è ancora calma. In alcuni momenti e luoghi abbiamo visto il mare mosso. Niente di devastante. Niente di travolgente. Ora siamo nel momento calmo, dove l’aria è tersa e tutto sembra essere normale. Proprio come prima di una tempesta devastante. All’orizzonte si intravede solo un po’ di nero ma non sembra preludere a nulla di catastrofico. Sembra essere il solito temporale che è lontano. Che non ci riguarda.

Ma non sarà così. Il temporale sta arrivando, ancora più distruttivo di prima. Il nubifragio governativo si sta abbattendo sull’Italia e toccherà tutti, se ancora non vi è bastato quello precedente.

Ma c’è sempre un ma.

Nelle alte sfere dovrebbero sapere che quando c’è una tempesta si possono creare depressioni anomale non controllabili. Depressioni che volgono a creare anomalie ma soprattutto “venti diversi” rispetto a quelli preventivati. Venti non controllabili.

Il nostro vento è già attivo. Il vento della rivoluzione è in moto e non si arresta. Ora sta iniziando ad aleggiare sull’Italia per contrastare quella tempesta che si abbatterà nuovamente più forte di prima.

Questo vento soffia già e non si placherà. Il vento della rinascita che annullerà i poteri inutili e negativi per il nostro paese è gelido e mortale per chi lo contrasta.

È il vento della Rivoluzione.

Un vento mai visto prima.

Questo vento è attivo mentre la terra volgerà in tumulto dalle fondamenta.

La terra inizia a sibilare come preludio del terremoto che darà sfogo ad uno Tsunami inarrestabile contro chi ci governa! Un’onda anomala mai vista! Un maremoto che tutto inghiotte.

Gente d’Italia, siate previdenti. Prendete parte sin da ora al vento del cambiamento, perché questo avverrà comunque, con o senza di voi. Lo Tsunami arriverà ed è meglio esserne a bordo che trovarselo innanzi! Peggio ancora trovarsi inetti tra una tempesta governativa ed uno Tsunami del popolo, aspettando come ignavi, di vedere chi vince per salire sul carro del vincitore; perché è evidente che sarete i primi a perdere. Non ci sono scuse. Il futuro ce lo giochiamo ora, ed è ora che bisogna muoversi senza se e senza ma. Ora è il momento di tirare fuori le palle per gli uomini e di tirare fuori la combattività femminile di chi teme per i propri figli. Sappiate che i nostri figli sono in pericolo e il loro futuro compromesso.

Decidetevi con chi stare! Ma lo rammentiamo: ad uno Tsunami è difficile resistere!»

Per info:
POPOLO in RIVOLUZIONE
https://sites.google.com/view/popoloinrivoluzione
https://www.facebook.com/Popoloinrivoluzione
https://t.me/popoloinrivoluzione

IL POPOLO PUO' DAVVERO CONTROLLARE LO STATO ITALIANO. SIAMO UNITI E CE LA FAREMO.

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