Si è interrotto il silenzio stampa del presidente-patron Calcio Foggia 1920, Nicola Canonico, durato per tutto il periodo dei famosi/famigerati (fate un po’ voi…) play-off.
Il presidente Canonico finalmente ha rotto il silenzio e fin dalle prime battute, la prima, ha annunciato che non sarà più il presidente del Calcio Foggia 1920. Rimarrà come patron, per le sue quote societarie ed è pronto ad accogliere nuovi ingressi societari per chi fosse interessato al progetto Foggia. È quanto ha detto, oggi 10 luglio 2023, nella conferenza stampa svolta nel pomeriggio nella sala Fesce, presso lo stadio Pino Zaccheria.
Si attendevano buone nuove sul fronte prossimo campionato, la sua programmazione, i nomi del DS e del nuovo allenatore. Ed invece la conferenza, cui era presente anche il Segretario Generare Pippo Severo, è stata un ripercorrere delle vicende giudiziarie in corso, di date e orari rispettati dal Foggia e non dal Lecco. Tutto gusto poiché è questo il tema principe che tiene banco e con il fiato sospeso un’intera città.
Un annuncio di per sé già preannunciato durante le prime gare dei play-off che, però, ha destato perplessità per le numerose incognite ancora legate alle vicende giudiziarie. E qui Canonico ha precisato che rimarrà alla guida dei Satanelli Rossoneri fino alla fine degli esiti dei ricorsi, ricordando che il campionato 2022/2023 negli uffici non è ancora concluso. Una scelta legata più che altro alle sue vicende personali, sempre sotto attacco per gli esiti delle gare e che lo distoglie da altri impegni.
Perentorietà il termine più volte enunciato da Nicola Canonico, sul quale non ammette inversioni di marcia sulla sua declinazione legale e giuridica, ribadendo che è pronto a farla valere in ogni sede giudiziaria, federale e ordinaria. Nulla contro il Lecco, ma rimane uno smacco (un eufemismo per non dire altro e di più) non solo per il Foggia, anche per altre squadre di calcio, che siano di serie C, o di B, e finanche di D, che va rispettato e che le tiene con il fiato sospeso per il prossimo campionato.
Due anni fa, quando prese in mano le redini della società rossonera, disse che il calcio era un divertimento e tale è rimasto, ha ricordato oggi in conferenza. Pertanto e con responsabilità e rispetto per l’intera platea foggiana, che non è solo Foggia e provincia, bensì tutti i tifosi sparsi per l’Italia, preferisce che il presidente sia un altro e che lo faccia a tempo pieno, perché il Foggia merita una guida tutta ed esclusivamente sua.
Non ha assolutamente abbozzato un nome al suo successore. Come pure per il DS e l’allenatore. Ha solo fatto trapelare che il DS è già al lavoro, manca solo la firma, e che a breve si conoscerà il nome del nuovo mister. Un breve che rientra nei termini dei ricorsi, dopo il 20 luglio, data dei primi esiti legali.
Esclude i nomi degli allenatori che fino a ora son circolati, primis quello di Marino, e preannuncia che la squadra andrà in ritiro in Trentino, ma solo dopo aver completato la rosa dello staff.
Un Canonico a volte criptico su alcune affermazioni, specie sulle scelte, dopo che in conferenza son stati pronunciati nomi di papabili allenatori e DS. Resta inteso che non sarà più il presidente, ribadito in più tornate ma non lascerà la società, anzi la finanzierà, assieme ai media sponsor locali che finalmente hanno trovato la quadra in un ambito a loro molto caro ma sempre attento sulle scelte di responsabilità.
Nicola Canonico, nelle primissime battute ha voluto ringraziare Delio Rossi per aver ridato fiducia ai calciatori, rimesso insieme una compagine in deriva, ricordando che ha portato il Foggia una finale che è tutta da rivedere. Qui si è soffermato sulle due partite della finale, dove c’è tutto ancora da chiarire. Difatti il Calcio Foggia 1920 ha formalmente chiesto l’acquisizione degli audio intercorsi tra gli arbitri e il VAR, per comprendere le scelte fatte e che poi hanno determinato i risultati, ormai noti.
