Tangenziale ovest Foggia indice mortalità: IdM: «Luci e ombre altro che sole soddisfazioni di facciata»

Da sempre le infrastrutture sono elemento essenziale per poter garantire crescita sociale, sviluppo economico e incremento occupazionale. Ciò vale doppio in una realtà come Foggia e l’intera Capitanata che risulta essere ultima, almeno formalmente, in Italia, nel Mezzogiorno e in Puglia.

“Siamo impegnati da anni a far realizzare opere infrastrutturali, soprattutto con una visione sistemica, in quanto fondamentali per far crescere l’attrattività, la coesione e l’accessibilità territoriale - dichiara Pasquale Cataneo esperto del settore oltre che rappresentante politico – per tali finalità pur apprezzando che siano stati affidati al fotofinish i lavori per il 2° lotto siamo costretti, in quanto INASCOLTATI, a essere molto critici rispetto alla progettualità realizzativa di questo e degli altri due lotti della SS 673. Per tempo infatti abbiamo segnalato: a) la riduzione di investimenti (- 70 mln€ nel 2020); b) la realizzazione con caratteristiche tecniche inferiori (sezione tipo C e non B ad es. senza spartitraffico centrale) alle previsioni iniziali e quindi meno sicure pur in presenza di alti indici di Mortalità, Gravità e Lesività incidentale stradale; c) la mancata previsione di un sottopasso stradale all’altezza della ortogonale della pista aeroportuale, per innalzare la sicurezza d’esercizio di entrambe le modalità, aerea e stradale, e poter garantire senza preclusioni lo sviluppo futuro dello scalo aeroportuale foggiano, come invece pregevolmente fatto a Forlì.”

Su queste priorità da anni sono intervenuti Sindacati e Associazioni, di categoria e non. La FAST-CONFSAL  in particolare, si è occupata anche di questa situazione, con dovizia esplicitando, come riportato dalle cronache anche dei media, tali necessità sia agli organi istituzionali e/o Aziende locali (Comune e Provincia, oltre alla Prefettura di Foggia), regionali (assessorato regionale ai trasporti e mobilità sostenibile Regione Puglia e Aeroporti di Puglia ) e nazionali (Commissioni parlamentari IX^ Camera e 8^ Senato, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Comitato di Sorveglianza del PON “Infrastrutture e Reti” 2014-2020. Come più volte denunciato dalla O.S. autonoma FAST-CONFSAL, anche con manifestazioni, pare che ANAS come RFI su Foggia e la Capitanata vogliano realizzare, anziché ridurle, le strozzature e colli di bottiglia tecnici stradali come in questo caso, e ferroviari, come in quello della Fermata AV/AC in alternativa alla stazione che invece è prevista da tutti i documenti di programmazione e dalle relative fonti di finanziamento.

“Ci permettiamo quindi di suggerire a chi è intervenuto esprimendo soddisfazione, ma anche ad altri rappresentanti, istituzionali e non, finora silenti di effettuare le opportune verifiche su quanto oggi da noi (ri)segnalato, come in precedenza fatto dalla FAST-CONFSAL di Puglia e Basilicata, in merito a questa e altre progettualità correlate – chiosa Cataneo – e far di intervenire, in modo sinergico, il Ministero competente perché le infrastrutture siano effettivamente realizzate, come fatto altrove, con standard tecnici adeguati a risolvere le problematiche non inficiando altri investimenti programmati e non riducendo o eliminando la possibilità a imprese e cittadini foggiani di fruire degli stessi livelli tecnici di sicurezza infrastrutturale e prospettive di sviluppo futuro di altri contesti e Comunità territoriali a Nord e a Sud di Foggia e della Capitanata.”

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