Emergenza idrica. La senatrice Gisella Naturale (M5S) al Consorzio di Bonifica sollecita incontro tra la Puglia e il Molise

"È ora che la Regione Puglia e gli omologhi molisani si incontrino per risolvere una volta per tutte il problema dell'emergenza idrica in Capitanata". La senatrice pentastellata Gisella Naturale, appena riconfermata in parlamento, si è subito messa all'opera e ha incontrato i vertici del Consorzio di Bonifica della Capitanata, guidato dal presidente Giuseppe De Filippo, con il direttore generale Francesco Santoro ed il direttore dell’area ingegneria Raffaele Fattibene.

"Il Consorzio è un'istituzione fondamentale per la nostra terra - ha detto Naturale - e già durante l'estate appena terminata è stato fondamentale per salvare gli investimenti colturali e soprattutto la campagna dei broccoletti e dei pomodori, fronteggiando la siccità con un'erogazione di acqua per la quale gli agricoltori versano il contributo di soli 12 centesimi a metro cubo. Le risorse economiche messe a disposizione dallo Stato sono notevoli, ben undici interventi sono stati presentati nel Cis Capitanata e numerosi altri sulla la piattaforma Dania del ministero delle politiche agricole e forestali, mentre ben 5 interventi strategici sono stati già finanziati attraverso il Pnrr. Il problema è che per 6000 km di condotte e 4 dighe, queste risorse sono sì utili, ma assolutamente insufficienti per la messa in sicurezza, per gli adeguamenti strutturali, e per nuove infrastrutturazioni idriche. Si perde troppa acqua per strada - aggiunge Naturale - e questo, prima che un problema di infrastrutture, è una vicenda politica. È fondamentale, infatti, che si giunga ad un accordo di collaborazione fattiva tra Puglia e Molise, per la condivisione delle risorse idriche dei bacini dei fiumi Fortore (invaso di Occhito) e Biferno (invaso di Ponte e Liscione). Il collegamento dei due grandi schemi idrici porterebbe vantaggi ad entrambe le regioni: la Puglia, ed in particolare la Capitanata, beneficerebbe di una risorsa idrica aggiuntiva stimata tra 50 e 100 milioni di metri cubi annui, il Molise dal trasferimento di acqua in Puglia trarrebbe le risorse finanziarie per sostenere economicamente gli schemi idrici già in costruzione. Serve dunque un progetto unico per abbattere i costi di gestione molisani e per realizzare il collegamento idrico tra le due regioni. È certificato che il Molise abbia un avanzo di oltre 100 milioni di metri cubi all'anno di acqua, che potrebbero essere utilizzati in Capitanata".

L'Acquedotto Pugliese ne è consapevole, e la prova è che nel suo piano industriale sia stato già previsto l'approvvigionamento di acqua proprio dal Molise. "L'incontro tra le due Regioni deve essere promosso dal presidente Emiliano e dal suo vice Raffaele Piemontese, che ha la delega alle risorse idriche e il mio impegno - aggiunge la senatrice pentastellata - è quello di sollecitare questo incontro. Troppo tempo e - è il caso di dirlo - troppa acqua sono passati. Un'ultima considerazione, che però non rende meno indispensabile l'incontro tra le due Regioni: il ministero delle infrastrutture ha istituito un fondo per le nuove progettazioni: sarebbe ora che si pensasse anche al possibile invaso di Palazzo D'Ascoli, che riceve acqua da torrenti tutti nostri, cioè il Cervaro e il Carapelle. Il bravo Giuseppe De Filippo e i suoi uomini ne sono consapevoli e certamente non vorranno perdere quest'occasione. Adesso la Regione non può più tergiversare ma deve attuare una politica del fare. E questo deve avvenire a brevissima scadenza"

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