Il caldissimo travaglio estivo del calcio foggiano. Ma c’è chi lo ravviva

È giusto combattere fino in fondo questa battaglia legale del Calcio Foggia 1920 per la mancata applicazione della perentorietà da parte degli organi istituzionali federali del calcio.

Nel frattempo le altre squadre, di C e B, come per esempio il Lecco e il Brindisi, si stanno preparando per la prossima stagione, sondando il terreno per acquisti importanti.

Il Foggia per la parte tecnica non è da meno, anche se dovrà far fronte ai tempi, obtorto collo, dilazionati dalle questioni legali dei ricorsi. Il DS Silvio Belviso sta lavorando, in forma ufficiosa poiché manca la sua firma per sigillare il contratto. Manca l’allenatore. Ma il presidente-patron Nicola Canonico, come già ampiamente detto su questa e altre testate giornalistiche, nei giorni scorsi si è recato nelle sedi opportune per la scelta del mister. Sono circolati alcuni nomi, in primis quello di Baldini che a quanto pare non ha avuto contatti con la proprietà, presupponendo un suo non arrivo in casa rossonera. Si fa sempre più vicina la voce di un contatto con Lorenzo Gattuso. In ogni caso il Foggia ha intenzione di costruire una squadra competitiva, che abbia un allenatore che vada bene sia per la serie C che per la B, come ampiamente detto il 10 luglio scorso in conferenza stampa da Canonico.

Il calcio d’estate targato Foggia, come da qualche anno a questa parte, è diviso in due: la parte tecnica e quella legale, chi vorrebbe che si costruisse una squadra forte per vincere il prossimo campionato di C, chi per una squadra competitiva per la B ma portando a termine tutto l’iter legale per far rivalere giustamente i propri diritti per la perentorietà e rispetto delle normative di Lega Pro. Due fronti che contrapponendosi unitamente spingono la proprietà a ridurre i tempi e far ripartire il “progetto Foggia” iniziato due anni fa.

La cronologia è scandita dai tempi del rispetto delle udienze. Il 17 luglio 2023 si avrà il primo verdetto, forse non favorevole al Foggia, poiché se al Lecco verrà negata la serie cadetta, Reggina e Brescia sarebbero le prime due a farvi parte. E qui il Foggia ricorrerà al TAR e poi ancora se ve ne fosse bisogno al Consiglio di Stato, per far rispettare la norma n° 49 del NOIF su riammissioni e ripescaggi. Tempi lunghi ma necessari per ottenere un verdetto definitivo, comunque rispettato ma potrebbe essere non condiviso per il cambio di significato della ormai famosa/famigerata normativa sulla perentorietà.

Ma a tener banco, oltre queste importantissime vicende, è la proprietà del Calcio Foggia 1920. Nicola Canonico lo ha detto in più salse, oltre a lasciar la presidenza è pronto a mettere sul tavolo le quote azionare di maggioranza. Quote che potrebbero avere doppia valenza se il Foggia rimane in C o va in B. Ed è legittimo giacché qui è l’imprenditore che parla.

Imprenditoria la parola cardine per una stabilità societaria, quella che preferirebbero conferire gli attuali media sponsor, Salandra e La Torre, che avrebbero intenzione di acquisire le quote ma prima, stando alle voci trapelate nei corridoi sportivi, vorrebbero vederci chiaro sulla vicenda legale che lega Canonico alla Pintus. Una vicenda dal sapor più di cronaca investigativa, giornalisticamente parlando, che in questo momento è meglio astenersi per conferire più serenità a quelle in essere, che sono prioritarie e che determinerebbero il futuro calcistico dei Satanelli, minato da concretezza e stabilità. Con ciò non significa che occuparsene è secondario, ma ogni cosa al suo tempo.

Il piatto è allettante ma ci vuole una giusta intesa, che concorda con tutte le parti e che dia un futuro, almeno sulla carta, alla società sportiva.

Questo caldissimo calcio d’estate foggiano è tra i più travagliati degli ultimi anni. Ma c’è chi lo raffresca e lo ravviva, ed è lì, nelle volontà del patron, seppur c’è chi scommette il contrario. La speranza che prima di agosto la squadra sia in fase di completamento. Il che vuol dire DS e allenatore definiti, acquisti e cessioni svolte o almeno gran parte di essi, e che la compagine rossonera stia già preparando la stagione 2023/2024 in ritiro, che parrebbe essere nel Trentino Alto Adige.

Tuttavia alcuni nomi son trapelati. In particolare quello di Petermann che potrebbe accasarsi al Virtus Entella, e quello di Di Pasquale a Pescara.

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