Monte Sant'Angelo. Il prof. Giuseppe Piemontese incontra l’artista Colette Miller

Maggio 2022, mese in cui ricorre la celebrazione della festa di  San Michele (8 Maggio), a seguito, nel 490 d. C.,  dell’Apparitio dell’Arcangelo Michele al vescovo sipontino Lorenzo Maiorano. Un evento che ha determinato la nascita del culto micaelico e quindi del pellegrinaggio, fra cui la Via Micaelica, tanto che dal Gargano il culto si diffuse in tutto l’Occidente, fino a raggiungere l’Islanda, lungo la cosiddetta Linea Sacra di San Michele, che congiungeva ben sette santuari dedicati a San Michele, fino a giungere in Terrasanta, sul Monte Carmelo. Una linea fra Occidente ed Oriente, con diversi itinerari e camminamenti tanto da creare una fitta rete di pellegrinaggio, la Via Micaelica,  di cui oggi si chiede il riconoscimento europeo.

In base a tutto ciò il Comune di Monte Sant’Angelo, ogni anno, dal 4 all’8 Maggio,  organizza il Festival Michael, per conoscere e valorizzare tali itinerari e quindi la diffusione del culto di San Michele in tutto il mondo. Quest’anno, Maggio 2022, il San Michele del Gargano è stato legato al San Michele di Kiev, un richiamo che ci riporta all’attuale conflitto fra la Russia e l’Ucraina e che sta creando seri problemi alla popolazione ucraina e alle sue città, ormai quasi tutte distrutte dell’esercito russo. Una situazione molto grave, che ci richiama ai tempi passati, e precisamente allo scoppio della Seconda Guerra Mondale. Purtroppo, oggi la guerra non si combatte solo con gli eserciti, ma la situazione può precipitare se vengono usate altre armi non convenzionali, come la bomba atomica. Speriamo di no.

Nell’ultima Edizione del Festival Michael, quindi,  si parlerà e si discuterà di vari argomenti, fra cui la diffusione del culto di San Michele in Ucraina e in Russia, dove il culto micaelico è molto sentito, tanto da far di San Michele il santo protettore della nazione ucraina. Tradizione che risale alla Rus’ di Kiev, che  fu un’entità monarchica medievale degli Slavi orientali, sorta verso la fine del IX secolo, in parte del territorio delle odierne Ucraina, Russia occidentale, Bielorussia, Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia orientali. Il termine Rus’ deriva da una parola di probabile origine finnica che indica un uomo venuto d’oltre mare: è possibile, infatti, che le genti d’Ucraina arrivassero dalle Terre Vichinghe.

Il culto micaelico si diffuse nella Rus’ di Kiev, dove era considerato il santo patrono dei sovrani, della famiglia principesca, patrono dell’antico stato della Rus’ di Kiev e della sua capitale - Kiev, e in seguito, il protettore della nazione ucraina. Un gran numero di chiese sono dedicate in onore di San Michele Arcangelo in tutta Ucraina, fra cui il Monastero dorato di San Michele situato a Kiev, capitale dell'Ucraina, con l’omonima Cattedrale. Gli esterni del complesso furono ricostruiti in stile barocco ucraino nel XVIII secolo, mentre gli interni sono rimasti nell'originale stile bizantino. La cattedrale e il monastero vennero demoliti dalle autorità sovietiche negli anni 1930, ma in seguito all'indipendenza dell'Ucraina del 1991 gli edifici vennero ricostruiti, e nel 1999 vennero riaperti al pubblico.

Fra le attività riguardati il Festival Michael, dobbiamo sottolineare le diverse iniziative riguardanti il rapporto fra il culto di San Michele e i Longobardi, i vari studi e pubblicazioni di libri riguardanti specialmente  il santuario di San Michele e lo sviluppo degli itinerari micaelici; l’arte de “I SAMMECALÈRE”, una categoria prettamente garganica sorta nel 1475 con il Real Privilegio di re Ferrante, la cui Mostra si tiene nei locali della Green Cave; la presentazione del Piano UNESCO 2022-2027; la mostra riguardante la Fototeca Tancredi, organizzata dalla Pro Loco di Monte Sant’Angelo; l’attività di accoglienza: Sulle orme dei Pellegrini di San Michele, ad opera dell’Associazione Monte Sant’Angelo Francigena, di cui è Presidente Matteo Rinaldi;  e infine l’inaugurazione dell’opera dell’Artista americana Colette Miller, in Piazza de Galganis, riguardanti due ali spiegate dell’Arcangelo Michele, segno della pace e della speranza in un futuro migliore senza guerra e senza violenza. Con l’Artista Colette Miller ho avuto un piacevole incontro, scambiandoci alcune impressioni sulla città micaelica e sulla necessità di creare le basi per l’amicizia dei popoli e delle nazioni. In segno si amicizia, e con l’augurio di portare con sé il ricordo della nostra città, le ho regalato due miei libri: San Michele e il suo Santuario. Via Sacra Langobardorum (1999) e  L’anima dei Luoghi. Dalla globalizzazione allo sviluppo locale (2013). Solo l’amicizia fra i popoli può assicura al mondo la pace, ha affermato l’Artista. La guerra porta solo rovine e distruzioni. Oggi nella città di Monte Sant’Angelo si celebra l’incontro fra due mondi: l’Italia e l’Ucraina, nel nome dell’Arcangelo Michele. Le ali che oggi possiamo ammirare sul muro di Piazza de Galganis stanno a significare che l’uomo deve volare in alto verso Dio  e condannare ogni forma di violenza, in none della solidarietà e della fratellanza fra i popoli. Non vi può essere pace e benessere se il tutto non viene basato sulla solidarietà dei popoli e l’Arcangelo Michele, con le sue ali,  ne è testimone, in quanto  simbolo di pace e di fratellanza.

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