L’identità culturale del Mezzogiorno d’Italia risale al tempo di Ruggero II (1095-1154), re dei Normanni, anche se le sue radici storiche si rifanno alla civiltà greco-romana e al tempo dei Bizantini, che furono presenti in diverse città meridionali, fra cui Bari nel IX secolo.
A tutto ciò bisogna aggiungere il periodo in cui il Sud Italia conobbe la dominazione dei Longobardi, i quali lasciarono numerose testimonianze culturali in diverse parti del loro dominio, fra cui Benevento e il Gargano, attraverso il culto di San Michele, che si sviluppò in maniera diffusa in tutto il loro Regno, da Pavia fin nell’Italia Meridionale. Al tempo dei Normanni e, poi, degli Svevi, con Federico II (1194-1250), il Sud Italia conobbe un periodo di splendore, di civiltà e di cultura, che ritroviamo in tante costruzioni, come le cattedrali romaniche e i castelli, tanto da caratterizzare e rendere uniche, per cultura e civiltà, le città meridionali, da Bari fino a Otranto, passando per Andria, dove Federico II costruì la sua residenza, Castel del Monte e, poi, Trani, Molfetta, Barletta, Brindisi, Otranto, città dove ritroviamo bellissime cattedrali e numerosi castelli di età medievale e rinascimentale, fino agli Angioini, agli Aragonesi e poi la dominazione borbonica nel Regno delle due Sicilie.
Il volume che andiamo a presentare, "Storia del Sud Italia. Nascita di un’identità" edito da BastogiLibri, Roma 2023, pp.194, Euro 20,00, pone in primo piano la civiltà e la cultura dei vari popoli che hanno colonizzato il Sud Italia, dai Bizantini ai Longobardi, dai Normanni agli Svevi, dagli Angioini agli Aragonesi, fino alla dominazione borbonica, i quali tutti lasciarono le loro testimonianze in ogni campo, da quello artistico a quello culturale, dal sociale all’economico, fino allo sviluppo del sistema feudale, che nel Sud Italia durò per diversi secoli attraverso il sistema politico del baronaggio, che maggiormente si identificò con il Regno Borbonico che durò, nel Sud Italia, per ben tre secoli, dal XV al XVII, fino a giungere all’Unità d’Italia (1860) e, quindi, alla nascita del brigantaggio, considerato da diversi studiosi, come una “Rivoluzione mancata”. Di tutto questo, il testo che abbiamo scritto, ne fa riferimento specifico attraverso diversi capitoli, fra cui: L’Italia Meridionale dalla caduta dell’Impero romano ai Longobardi; La nascita dello Stato meridionale al tempo di Ruggero II (1095-1154); La dominazione sveva di Federico II (1194-1250); L’Italia meridionale e la Puglia dagli Angioini agli Aragonese; L’origine e lo sviluppo del baronaggio; L’Italia meridionale nel periodo spagnolo (1500-1734); Il Sud Italia durante il Regno Borbonico (1735-1799); Il Sud Italia prima e dopo l’Unità d’Italia (1799-1860) e infine La “Questione meridionale” e il brigantaggio. Il tutto visto anche attraverso le Inchieste parlamentari dopo l’Unità d’Italia e le problematiche legate all’Unità politica dell’Italia. Infine, nell’ultima parte, vengono riportate alcune recensioni riguardanti il brigantaggio sul Gargano e le lotte contadine in Capitanata dopo l’Unità d’Italia. Di tutto questo il testo fa riferimento specifico riportando le diverse pubblicazioni che hanno affrontato la “questione meridionale”, con una nuova metodologia, basata soprattutto sul “revisionismo storico.
INDICE INTRODUZIONE
- L’Italia meridionale dalla caduta dell’Impero Romano ai Longobardi. Ruggero II e la nascita dello Stato meridionale.
- Il Sud Italia al tempo di Federico II di Svevia.
- L’Italia meridionale e la Puglia dagli Angioini agli Aragonesi. Origine e sviluppo del baronaggio.
- L’Italia meridionale nel periodo spagnolo (1500-1734). Il Sud Italia durante il Regno Borbonico (1735-1799). Il Sud Italia prima dell’Unità d’Italia (1799-1860).
- L’Unità d’Italia e la “Questione meridionale”. Il brigantaggio una Rivoluzione mancata.
- Le inchieste parlamentari dopo l’Unità d’Italia. Il Revisionismo storico.
- La nascita del Movimento24Agosto Equità Territoriale
RECENSIONI
- Il brigantaggio meridionale. Una rivoluzione mancata (1806-1865) di Nicola d’Apolito.
- Rosso tramonto. Fatti e misfatti di un brigante garganico di Tommaso Prencipe.
- Società e brigantaggio nella crisi dell’Unità in Capitanata di Filomena Arena.
- La Capitanata al crepuscolo del Settecento di Michele Eugenio Di Carlo.
- Contadini e braccianti nel Gargano dei briganti di Michele Eugenio Di Carlo.
- Dalla Proprietà Comune alla Proprietà Privata di Michele Tranasi.
- I Galantuomini: Il Gargano dall’Unità d’Italia ad oggi di Giuseppe Piemontese
- L’agonia feudale e la scalata dei “Galantuomini” di Leonarda Crisetti Grimaldi.