Il Consiglio di Amministrazione del GAL Gargano riunito in data odierna presso la sede legale di Monte Sant’Angelo ha eletto Umberto Porrelli quale nuovo Presidente del CDA.
Porrelli, consigliere dell’organo amministrativo in rappresentanza dei privati, succede a Biagio Di Iasio che aveva presieduto l’ente negli ultimi cinque anni, sino ad agosto 2022.
“Ringrazio i consiglieri di amministrazione per la fiducia accordata e auspico la massima collaborazione tra tutte le categorie – pubbliche e private – costituenti la compagine societaria del GAL Gargano, per proseguire l’importante azione svolta sino ad ora nell’interesse esclusivo dello sviluppo economico e sociale del territorio. Un ringraziamento particolare – conclude Porrelli – al Sindaco di Cagnano Varano Michele Di Pumpo che ha traghettato l’assemblea ed il consiglio sino ad oggi ed a Biagio Di Iasio per l’eccellente azione programmatica impressa al GAL”.
nota di Monte in Movimento - Monte Sant'Angelo.
«Sita e Ferrovie del Gargano, con una decisione a dir poco discutibile, hanno deciso che dall' 1 Ottobre 2022, per usufruire del "Bonus trasporti" di ben 60 euro, si deve andare a ritirare l'abbonamento presso la.sede di Foggia. Mentre nelle regioni vicine (e fino al mese scorso anche nella nostra) la procedura è completamente telematica.
Qualcuno potrebbe obiettare che sono società private, è vero, ma se usufruiscono anche di fondi pubblici dovrebbero agevolare in ogni modo gli utenti finali.
Monte Sant'Angelo e la Puglia sono in Italia o facciamo nazione a parte?
Chiediamo al Sindaco di farsi portavoce presso la dirigenza di Sita e Ferrovie del Gargano per chiedere di desistere da questa linea limitante per i cittadini di Monte Sant'Angelo e della Capitanata tutta».
nota del Gruppo Consiliare "A Monte" – Monte Sant’Angelo.
«Nei giorni scorsi, con delibera n. 244 del 4 novembre 2022, la Giunta Comunale autorizzava il Sindaco a costituirsi parte civile – GIUSTAMENTE diciamo noi – a nome, per conto e nell’interesse del Comune di Monte Sant’Angelo nel procedimento penale avviato dopo la conclusione delle indagini in seguito agli arresti dell’operazione antimafia “Omnia nostra”.
Come si ricorderà, il Comune utilizza un elenco di avvocati dal quale attingere per le esigenze dell’Ente, anche se, ai sensi del comma 7 art. 6 del Regolamento, è fatta salva la facoltà per l’Ente di scegliere altri avvocati non iscritti nel predetto elenco “in casi di particolare gravità, importanza e complessità ovvero in materie di natura specialistica che richiedono elevata e specifica competenza in relazione alla natura della materia e/o particolare rilevanza e delicatezza degli interessi pubblici coinvolti in base all’oggetto della causa”.
Come già dicevamo, è stato giusto costituirsi parte civile contro chi, con i propri atti delinquenziali, ha infangato il nome di Monte, del Gargano e della Puglia. Ciò che però non ci spieghiamo è perchè la Giunta ha deciso di affidare l’incarico (per circa 22.000 euro di spesa!) ad un legale non iscritto nell’elenco dei legali del Comune e perchè ha deciso di affidare l’incarico ad un avvocato di Foggia e non di Monte. Perchè queste scelte? Forse a Monte non abbiamo professionisti all’altezza dell’incarico, professionisti che, come recita il Regolamento, possano ricoprire l’incarico “in casi di particolare gravità, importanza e complessità ovvero in materie di natura specialistica che richiedono elevata e specifica competenza in relazione alla natura della materia e/o particolare rilevanza e delicatezza degli interessi pubblici coinvolti in base all’oggetto della causa”?
È vero che il bravo professionista lo si può avere a Monte come in qualsiasi parte del mondo, ma è anche vero che noi riteniamo che a Monte ci siano validissimi avvocati, con un curriculum e una storia professionale di tutto rispetto e che avrebbero saputo, con grande professionalità, difendere e tutelare gli interessi del Comune e, quindi, di tutta i cittadini nel processo alla mafia dell’operazione “Omnia nostra”».
nota del movimento politico "A Monte - Monte Sant'Angelo.
«Durante i lavori del Consiglio Comunale di venerdì 28 ottobre scorso abbiamo posto all’Amministrazione diverse interrogazioni.
In particolare, abbiamo chiesto all’Amministrazione spiegazioni sui lavori in Villa Comunale che, a nostro avviso, si stanno protraendo per troppo tempo. A questi lavori ci aggiungiamo quelli che si stanno tenendo in città, lavori che sembra non vedranno mai la fine e, cosa ancora più grave, vengono svolti con molta superficialità. Basta vedere la conclusione dei lavori eseguiti nelle strade del Rione Carmine e di tante altre per farci dire che sicuramente non c’è stata attenzione.
Il ritardo nell’esecuzione sta provocando disagi ai cittadini e ai turisti che nei mesi scorsi, ma ancora oggi, stanno visitando Monte, e stanno avendo grave ripercussione sugli operatori commerciali. Per di più, con i lavori in corso per la ricostruzione della Palestra Amicarelli e con quelli di Piazza Carlo d’Angiò sono stati chiusi i bagni lì presenti: a disagio altro disagio. Tutto questo si riversa spesso anche sull’igiene cittadina. Va detto che dobbiamo dire grazie alla capacità di accoglienza dei baristi che consentono ai turisti di fruire dei loro servizi igienici.
Sulla situazione dei Cimiteri di Monte e Macchia, abbiamo chiesto all’Amministrazione cosa intenda fare per ovviare al degrado in cui versano e cosa intenda fare per superare la carenza di loculi. Solo per fare qualche esempio, in quello di Monte Sant’Angelo le gallerie rischiano di precipitare perchè le infiltrazioni di acqua hanno reso le pareti e le volte molto fragili. Il degrado del Cimitero di Macchia è poi indescrivibile.
Inoltre, in questi ultimi tempi il terreno circostante il Cimitero di Monte è diventato una discarica a cielo aperto. Negli anni scorsi siamo stati abituati ad annunci relativi a lavori che si sarebbero dovuti tenere in poco tempo, ma nulla fino ad oggi è stato fatto.
Circa, la Raccolta differenziata, abbiamo fatto presente che i dati pubblicati dall’Osservatorio Regionale dei Rifiuti Puglia dicono che nella nostra città la raccolta differenziata non sta avendo grandi risultati, perchè i dati del 2022 sono in peggioramento rispetto al 2021.
Per tutte le interrogazioni poste, le spiegazioni sono state vaghe e per niente soddisfacenti, segno che l’Amministrazione non ha un’idea di governo della città.
Resteremo vigili e controlleremo perchè l’Amministrazione cominci ad affrontare e risolvere le problematiche rappresentate dal gruppo Consiliare “A Monte”».
Lucia Scarabino fra i personaggi illustri di Monte Sant’Angelo nel libro del prof. Giuseppe Piemontese ”Monte Sant’Angelo e il Santuario di San Michele Patrimonio Mondiale dell’UNESCO”, Bastogi Libri, Roma 2022.
La partecipazione di Lucia Scarabino, insieme alla mamma Rosalba Impagnatiello, alla trasmissione de: I Soliti Ignoti, trasmessa il giorno 4 Novembre 2022, ha messo in evidenza non solo la bellezza di una giovane ragazza di Monte Sant’Angelo, quanto la sua bravura nella danza della Pizzica.
Ma vediamo chi è veramente Lucia Scarabino.
Danzatrice. Premio per la “Danza”, ballerina professionista dell’Orchestra Popolare de “La Notte della Taranta”. Originaria di Monte Sant’Angelo, inizia il suo percorso artistico come danzatrice all’età di 15 anni dedicandosi al recupero e alla valorizzazione del patrimonio coreutico-musicale dell’Italia centro-meridionale. Vanta numerose ed importanti collaborazioni con artisti e gruppi del settore popolare tra cui il Maestro Eugenio Bennato, i Rione Junno, il Maestro Erasmo Petringa, La Pacchianella, l’artista Luca Pugliese, il performer e percussionista Luca Rossi, il Maestro Antonio Infantino e i Tarantolati di Tricarico, la performer e coreografa Ashai Lombardo Arop, L’Orchestra Popolare del Saltarello diretta dal Maestro Danilo Dipaolonicola, Stella Grande e Anime Bianche con cui ha partecipato in Arabia Saudita all’International ethno-cultural festival “Nomade Universe” vincendo il Premio speciale “Audience Choice” e la scrittrice Catena Fiorello. Ha collaborato, inoltre, con lo stilista Giorgio Armani avendo realizzando per una sua sfilata una performance di danza ispirata alla tarantella.
Rosalba Impagnatiello e Lucia Scarabino
Nel 2011 entra a far parte del corpo di ballo dell’Orchestra Popolare de “La Notte della Taranta” e danza per diverse edizioni sotto la direzione di vari maestri d’orchestra. Ha girato diversi spot e lavorato in ambito teatrale e cinematografico con i registi Luca Miniero, Renato De Maria, Davide Fara e con Gianni de Blasi. Diverse sono le sue partecipazioni in Tv relative alla promozione della danza tradizionale pugliese, soprattutto nei programmi di RAIUNO “Meraviglie” presentato da Alberto Angela, “Uno Mattina”, “Uno Mattina in Famiglia”, su CANALE 5 dove in qualità di ospite, insieme al corpo di ballo de “La Notte della Taranta”, si è esibita nella diretta televisiva del concerto di Alessandra Amoroso ed Emma Marrone presso la prestigiosa Arena di Verona e nel programma di RAIUNO “Soliti Ignoti-Il Ritorno”, condotto da Amadeus.
Oltre all’attività di performer svolge, in qualità di insegnante, in Italia e all’estero, corsi e stage sulle Danze tradizionali del Sud Italia. Ha conseguito la Laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli studi di Teramo specializzandosi in Marketing e Comunicazione dello Show Business.
L’uomo ha utilizzato la pietra non solo attraverso l’attività creativa sul piano artistico, ma anche sul piano urbano, tanto da creare vere e proprie costruzioni, dove abitare, ma soprattutto dove risiedere con la propria famiglia e la propria comunità. In questo contesto, quindi, possiamo affermare che guardando un paesaggio urbano, con le sue strade, i palazzi, i castelli, i monumenti e le varie costruzioni urbane legate all’attività economica, le pietre raccontano. Infatti dalla pietra nasce la casa, sulla pietra si radica la dimora del tempo, con la pietra si innalza il monumento delle memorie familiari, si chiudono i confini fisici e mitici dello spazio abitato. «È connaturata alla pietra da taglio – ha annotato Leonardo Sciascia (1985) – l’idea del fondamentale, dell’essenziale, del duraturo, del costruire, dell’edificare; l’idea della geometria, dell’ordine, dell’armonia che all’uomo è possibile estrarre dal caos; l’idea, insomma, della civilisation. Un’idea che è di per sé bellezza». La pietra è, dunque, il fondamento, la sicurezza, la domesticità, metafora della proprietà individuale e dell’identità sociale. Del resto sappiamo che nella vita e nella cultura di moltissimi popoli pietra e casa s’identificano, essendo stata per millenni l’una l’unico corpo dell’altra, indivisibili e indistinguibili referenti dell’interminabile opera dell’uomo di plasmazione e domesticazione del mondo.
In una delle sale del Castello di Monte Sant’Angelo è esposto un bellissimo plastico di Antonio Pellegrino, custode e guida delle bellezze artistiche di Monte Sant’Angelo, il quale, in questi ultimi anni si è dilettato a rappresentare in maniera egregia e con arte, attraverso la rappresentazione plastica, il nostro castello, che ha sfidato nei secoli le intemperie degli uomini e della natura. Una rappresentazione fedele all’originale, con tutti i particolari architettonici che si sono succeduti nel tempo. Un raro esempio di scultura in pietra, che possiamo ammirare nella sua globalità in una sala del Castello insieme al Museo Archeologico sulla Civiltà daunia, istituito dal Prof. Giuseppe Piemontese. Un castello in miniatura, le cui origini risalgono al tempo di Orso I, vescovo di Benevento, nell’anno 838, per poi essere sede e fortezza dei vari popoli che hanno dominato, non solo in Puglia ma nell’Italia meridionale, fra cui i Longobardi, i Normanni, gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi, fino ai Borboni, con i loro feudatari, fino al possesso della famiglia Grimaldi (1552-1802), che lo tennero come propria sede abitativa fino al 1750, allorquando si trasferirono nell’attuale Palazzo dei Grimaldi, di fronte alla Basilica di San Michele.
Anticamente il castello era difeso da un ante-muro di cui oggi non restano che poche tracce. Varcata l’ante-porta si attraversa il ponte, che è lungo 12 metri ed è sostenuto da due archi, di cui il primo è originario. Esso oggi sostituisce l’antico ponte levatoio. Un ampio e profondo contraffosso circondava il castello, salvo però nella parte settentrionale, dove le pareti scendevano su un ripido contrafforte roccioso. Entrando sulla destra c’era l’antico posto di guardia, con relativo camerone per stalla e deposito munizioni. Una porta, con diversi scalini, menava nel sovrastante torrione a forma di carena, da dove si scorge quasi tutta la città di Monte Sant’Angelo. Un ampio corridoio, lungo 21 metri e largo 4,80 cm., faceva da vestibolo. A destra del cortile centrale vi è una massiccia torre, forse l’unica in uno stato decente, circondata da alti spalti che proteggono il fossato. Sulla sinistra notiamo due torrioni rotondi, di cui uno è caratterizzato da un’ampia e profonda cisterna. Attraverso una porta si sale ai piani superiori. Un portale in stile rinascimentale accoglie il visitatore davanti alla cosiddetta Sala del tesoro. Essa conserva ancora all’interno un robusto pilastro centrale, con una finestra esposta a mezzogiorno. Di fianco a questa sala vi sono numerose stanze dove alloggiavano, da una parte il Signore e la sua famiglia, dall’altra i cortigiani e i servienti. Attraverso una feritoia di una parte del castello, si accede nei sotterranei, dove vi erano le prigioni. Sparsi un po’ dovunque, nelle fabbriche del castello si notano archi rovinati, frammenti di stemma, fregi ornamentali, qualche colonna e vari pilastri. Attraverso questo materiale si possono individuare i vari stili architettonici che si sono succeduti nel tempo, da quello normanno a quello svevo, angioino ed aragonese.
Tutto questo lo ritroviamo nel plastico di Antonio Pellegrino, dove la realtà supera la fantasia e la perizia artistica si manifesta attraverso i particolari architettonici del nostro castello, che acquista significato e valore attraverso un’armonia plastica del farsi monumento, attraverso la simbologia della pietra che narra la storia e l’arte monumentale del manufatto. Arte e perizia tecnica non solo del passato, ma oggi più che mani, del presente, che ritroviamo nell’arte di Antonio Pellegrino. Un'arte che deriva dal costante contatto con la storia del nostro castello, narrata quotidianamente per professione e perizia artigianale, che affonda le sue radici nella cultura popolare del Gargano.
nota del movimento politico "A Monte" - Monte Sant'Angelo.
"Durante i lavori del Consiglio Comunale di venerdì 28 ottobre scorso abbiamo posto all’Amministrazione diverse interrogazioni.
Le risposte date non hanno soddisfatto le richieste fatte, ma quelle che più ci hanno lasciato totalmente insoddisfatti sono quella relativa alla situazione dei servizi sanitari attivi presso l’ex Ospedale e quella relativa ai mancati pagamenti dovuti dalla ditta che gestisce il parcheggio ex Campo Sportivo.
In merito all’ex Ospedale, abbiamo chiesto al Sindaco perchè la R1 non si è riattivata a settembre. Inoltre, abbiamo chiesto se è vero che le tariffe della RSA verranno aumentate, così come definito dalla Regione. Infine, abbiamo fatto notare che, come riferito da alcuni operatori sanitari, l’ambulanza è medicalizzata solo per alcuni turni.
Il Sindaco ha cercato di dare spiegazioni, assumendosi responsabilità che tecnicamente – va detto – non sono sue ma della Regione. Abbiamo sottolineato che ad oggi, passata la campagna elettorale, la Regione ancora una volta non ha dato seguito agli impegni presi.
Circa la questione dei mancati pagamenti del concessionario del parcheggio ex campo sportivo (il Caposettore Ragioneria e il Revisore Contabile lamentano che, nonostante le continue sollecitazioni, supportate anche da una lettera del Segretario Generale datata 12 giugno 2022, la ditta non mantiene fede agli impegni assunti con il Contratto), con spiegazioni per niente convincenti, l’assessore Vergura e il Sindaco hanno detto che sono stati avviati tutti i dovuti controlli per capire se gli uffici stanno operando bene. Ancora una volta abbiamo detto che siamo preoccupati per la tenuta dei conti (non possono esserci nuove tasse per i cittadini) e per le responsabilità (danno all’erario) che possono essere caricate sui Consiglieri Comunali.
Infine, abbiamo preannunciato che circa i mancati pagamenti per il parcheggio Ex Campo sportivo, se la situazione non dovesse rientrare entro poco tempo, chiederemo di discutere della questione in un Consiglio Comunale monotematico".
nota del movimento politico "A Monte" - Monte Sant'Angelo.
"Nei mesi scorsi abbiamo posto all’Amministrazione Comunale un’interrogazione a domanda scritta per capire a che punto fossero i lavori in Villa comunale. La risposta ricevuta, come già abbiamo riferito in un’altra occasione, è stata insoddisfacente.
Crediamo di non esserci sbagliati perchè, ad oggi, i lavori in Villa sembrano la Tela di Penelope, che di giorno veniva creata e di notte veniva disfatta! Infatti, basta osservare a che punto sono che ci si accorge di stare sempre al punto di partenza o, peggio ancora, che non si veda mai la fine.
Questa situazione la si vive anche per altri lavori, come quelli svolti nel Rione Carmine. Infatti, alla loro conclusione le strade sono state rifatte in una maniera tale da far dire che erano meglio come stavano prima.
E non solo questo. Alcuni lavori, che sono stati fatti non più tardi di pochissimi anni fa, stanno già evidenziando la superficialità con cui sono stati svolti, segno soprattutto che è mancato il dovuto controllo da parte dell’Amministrazione.
Purtroppo, va detto anche che i cantieri aperti, che non portano da nessuna parte, stanno creando anche tantissimi disagi agli operatori commerciali di Monte, che stanno facendo i conti non solo con la crisi economica ed energetica, ma anche con l’assenza di una visione politica del governo della città!
Sarebbero molte le cose da segnalare ma è quasi inutile dirlo: tutto ciò che viene fatto sembra venga svolto alla rinfusa, senza alcuna programmazione, senza un filo conduttore che faccia capire dove si vuole andare e dove si vuole arrivare. E nel frattempo la città continua a spopolarsi e diverse attività commerciali chiudono".
nota Poste Italiane.
I lavori di restyling della sede di Via Manfredi sono avvenuti nell’ambito del progetto di recupero e restauro dei palazzi storici di Poste Italiane.
Anche il Palazzo delle Poste di Monte Sant’Angelo è stato ristrutturato grazie al progetto “Cento facciate” di Poste Italiane, un’iniziativa pensata per favorire il recupero e restauro delle facciate esterne di 100 edifici di proprietà dell’Azienda in tutta Italia. I lavori, realizzati nei mesi scorsi, hanno permesso il recupero e restauro dei prospetti esterni dell’edificio storico di Via Manfredi al fine di restituirgli l’originale bellezza architettonica. Gli investimenti sostenuti dall’Azienda per la manutenzione del patrimonio immobiliare dimostrano ancora una volta la vicinanza di Poste Italiane alle comunità locali in ogni parte del territorio nazionale.
L’Azienda ha così riconsegnato alla cittadinanza un immobile di alto valore architettonico che ora, in una nuova veste, contribuisce ad arricchire lo skyline cittadino senza però dimenticare l’importante ruolo sociale che l’edificio ha rappresentato per tutte le generazioni e in ogni epoca. L’intervento di ristrutturazione dell’edificio si aggiunge a quelli già realizzati in provincia di Bari, Foggia (Deliceto) e Lecce e ai restauri già effettuati su tutto il territorio nazionale. Il progetto “Cento Facciate” si concluderà alla fine del 2023 con il restauro di cento immobili fra palazzi storici e sedi direzionali.
Nell’anno in cui Poste Italiane celebra i suoi 160 anni, i Palazzi di Poste continuano a rappresentare un punto di riferimento sul territorio nazionale e ad essere un simbolo della bellezza architettonica e della storia d’Italia. Il Palazzo di Monte Sant’Angelo, oggi come ieri, è emblema di un’epoca e ricopre un ruolo di indiscutibile testimonianza storica e di maestosa autorevolezza.
nota del movimento politico "A Monte" - Monte Sant'Angelo.
«Nei mesi scorsi, quando in Consiglio era in discussione il Bilancio di previsione 2022, come Gruppo “A Monte” lanciammo l’allarme sul mancato pagamento del canone del parcheggio “Ex Campo Fiera” e del mancato pagamento del canone dovuto dalla Ditta che gestisce il servizio distribuzione gas, cose segnalate anche dal Ragioniere e dal Revisore dei Conti. Alle nostre richieste di spiegazioni, la Giunta rispondeva facendo capire che tutto era sotto controllo. Ma così non è.
Infatti, pochi giorni fa il Ragioniere e il Revisore hanno segnalato di nuovo alla Giunta e a tutto il Consiglio che il Comune vanta un credito di € 222.331,24 dal Gestore del parcheggio e un credito di € 207.000,00 dal Concessionario di distribuzione del gas. A riguardo, va detto che solo il 19 ottobre 2022 il Gruppo “A Monte” è venuto a sapere di queste novità. Leggendo, però, i documenti allegati alla PEC notificataci, ci siamo accorti che nelle settimane scorse il Ragioniere aveva informato il Consiglio, ma nessuno si è preoccupato di consegnarci le note.
Circa i 207.000 euro che il Concessionario del gas deve al Comune per il 2022, siamo venuti a sapere che dal prossimo anno, per una pre-intesa voluta dall’Amministrazione, il canone si abbasserà a 122.000 euro, con l’aggravante di mancate entrate per 85.000 euro!
Intanto, è in corso un duro scambio di parole, con carte protocollate, tra il Ragioniere e il Revisore da una parte e il Responsabile del Settore Tecnico dall’altra. Anche la Segretaria Comunale, a giugno, aveva lanciato l’allarme, informando il Sindaco, e intimava che, se la Ditta del parcheggio non avesse provveduto, il Caposettore Tecnico avrebbe dovuto procedere alla risoluzione del Contratto, cosa mai avvenuta.
Diversi sono i quesiti che poniamo.
Perchè l’Amministrazione d’Arienzo ha tenuto nascosta questi fatti al Gruppo di Opposizione?
Perchè, per la gestione del parcheggio, è stato riaffidato il servizio alla stessa Ditta che al momento del rinnovo era in debito con il Comune?
Come mai, di fronte a considerazioni così forti del Ragioniere e del Revisore, la Giunta d’Arienzo non si è preoccupata di intervenire?
Perchè l’Amministrazione d’Arienzo non procede al recupero anche delle somme, che ammontano a diverse decine di migliaia di euro, dovute per le strutture comunali?
Il Sindaco ha messo in atto il suo potere di controllo su chi risulta inadempiente?
Per la gravità dei fatti, non possiamo non essere preoccupati e di ciò saranno informati gli Organi competenti.
Una cosa è certa: l’immobilismo della Giunta d’Arienzo penalizza i cittadini. Se i circa 500.000 euro non entreranno nelle casse comunali, sicuramente saranno aumentate le tasse e a pagare saranno ancora una volta i montanari!»