nota del meetup Monte in MoVimento - Monte Sant’Angelo.
«Siamo ormai al sesto anno di amministrazione d'Arienzo, ma, se si esclude l'ordinaria amministrazione, risultati non se ne vedono. I dati sulle presenze turistiche sono eloquenti e sconfortanti. Le scelte fatte non hanno prodotto i benefici annunciati e, nella graduatoria dei paesi più visitati, ci ritroviamo agli ultimi posti, fuori dai primi dieci, diversamente da Vieste e Peschici ( tra le prime dieci ) e San Giovanni Rotondo (undicesima) E' chiaro che le scelte fatte o sono state sbagliate o sono andate nella direzione opposta a quella auspicata e, nel migliore dei casi, hanno lasciato stagnare l'economia locale, invece di incrementarla. Le attività chiudono senza sosta, in compenso l'amministrazione ha impegnato circa duecentomila euro l'anno per finanziare "l'addetto" e la sua creatura "monde" per un totale di circa 1 milione e duecentomila euro in sei anni.
Consigliamo all'amministrazione di considerare l'opportunità di cambiare direzione, una città con due siti UNESCO, un patrimonio culturale immenso e la possibilità di sfruttare la costa d'estate e la montagna d'inverno, non può e non deve morire in questo modo. Durante la campagna elettorale per le amministrative siete usciti dalle vostre stanze, avete promesso alla gente che sareste stati fra di loro, invece vi siete richiusi a riccio, con superbia e spocchia verso una città morente. Favoriti, purtroppo, da un'opposizione "gentile", troppo morbida ed inconcludente che si è concessa addirittura di votare contro una proposta fatta dall'unico suo componente attivo, dimostrando immediatamente di voler seguire le orme della fu Città Nuova. Insomma, TUTTO COME PRIMA!»
Un risultato frutto dell’importante impegno economico e scientifico profuso dall’Ente parco nazionale del Gargano tanto nella prima fase, quanto nella seconda fase di candidatura seriale al prestigioso riconoscimento UNESCO delle faggete vetuste, ovvero delle antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa. L’Ente parco, in qualità di partner di progetto e referente locale del programma, ha coinvolto, sensibilizzando, i due comuni direttamente interessati – ovvero Vico del Gargano e Monte Sant’Angelo poiché detentori di questo importante patrimonio forestale – ad aderire all’operatività richiesta in considerazione dell’importante opportunità offerta dall’Avviso del Ministero alla Transizione Ecologica.
Il Parco nazionale di Abruzzo Lazio e Molise, focal point della candidatura “Antiche Faggete UNESCO” e del programma “Siti Naturali UNESCO per il clima”, d’intesa con l’Ente parco nazionale del Gargano, ha comunicato ai due comuni garganici summenzionati l’assegnazione di € 221.232,00. “E’ questo il riconoscimento materiale del buon lavoro svolto dall’Ente parco nazionale del Gargano che, sin dall’inizio ha sostenuto l’iter di candidatura delle eccellenze naturalistiche rappresentate dalle nostre faggete vetuste presenti in foresta Umbra. Già nel 2017 l’Ente otteneva il primo riconoscimento UNESCO per le riserve ‘Umbra’ e ‘Falascone’. Nel 2021, a seguito dell’impegno più recentemente profuso, il nostro Ente ha lavorato per estendere detto riconoscimento ad altre due riserve, ovvero quelle di Pavari e di Sfilzi, sempre in Foresta Umbra. In questi anni il lavoro con gli altri parchi nazionali interessati al sito seriale, capofilato dall’Ente parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, è continuato nell’intento di affermare una corretta gestione e la valorizzazione dei siti in parola. L’affermazione di questa importante risorsa economica ai due Comuni interessati ne è prova effettiva. Sono certo che sapranno cogliere questa importante opportunità rispetto alla quale l’Ente parco non farà mai mancare il proprio supporto”, ha commentato il presidente Pasquale Pazienza.
Il Programma “Siti naturali UNESCO per il Clima” finanzia interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici a favore dei comuni ricadenti, in tutto o in parte, nei siti UNESCO d’interesse naturalistico.
Gli interventi da candidare contribuiranno a realizzare soluzioni multifunzionali fondate sul presupposto di riportare la natura in un buono stato di salute ed in grado di coniugare i benefici ambientali a quelli sociali ed economici nonché di favorire la resilienza da parte degli ecosistemi (approccio Nature-based Solutions).
L’incidenza, in termini di superficie interessata, con cui le nostre faggete vetuste concorrono all’assetto complessivo dei siti ricadenti in Italia – pari al 25%, per un totale di oltre 900 ettari – ha trovato il giusto riconoscimento anche in termini di risorse finanziarie assegnate per un totale di 221.232,00 euro.
Parte il 29 ottobre con Alfio Antico e il presidio Slow Food del pane di Monte Sant’Angelo, il primo “ponte di cultura” dedicato alla campagna Salvalarte di Legambiente. Ricomincia la programmazione artistica della Green Cave: tanti appuntamenti da fine ottobre a Natale, all’insegna del progetto Agri.Cultura, che sposa alimentazione di qualità con musica, teatro e altre espressioni artistiche.
Apre il 29 ottobre, alle 20.30, con una degustazione musicale che abbina la birra artigianale Michaelica al pane di Monte Sant’Angelo, presidio Slow Food, e il grande artista siciliano Alfio Antico, il “ponte culturale” di tutti i santi che la Green Cave dedica alla campagna Salvalarte di Legambiente. La programmazione della quattro giorni prosegue poi il 30 ottobre, sempre alle 20.30, con una seconda degustazione musicale accompagnata dall’artista salentina Rachele Andrioli, e una terza giornata, il 31 ottobre, dedicata al “Venerdì Santo di Vico del Gargano”, con l’inaugurazione di una mostra fotografica di Pasquale d’Apolito, e al tango argentino, con la presentazione del libro “Poeti e testi del tango”, di Nicola Contegreco e Alessandro Iacubino. Chiude il 1 novembre con un doppio appuntamento: alle 18.30 con il volume “Gli statuari dell’Arcangelo sul Monte Gargano”, di Anna Maria Tripputi, edito da Claudio Grenzi, e alle 20.30 con lo spettacolo teatrale “Racconto Personale” di Mamadou Diakité, testo di Stefania Marrone e Regia di Cosimo Severo.
Il ponte di cultura Salvalarte è il primo appuntamento di una lunga programmazione a tappe tra l’autunno e il Natale, che vedrà la Green Cave animarsi ancora con alimentazione di qualità, musica, teatro e laboratori sia sul ponte dell’Immacolata (dall’8 all’11 dicembre), che tra Natale e Capodanno con il ritorno di FestambienteSud winter dal 28 al 30 dicembre. Il calendario è promosso da Legambiente FestambienteSud e coinvolge l’assessorato regionale all’Agricoltura della Puglia, con un progetto speciale di FestambienteSud denominato Agri.cultura per la promozione dei prodotti di qualità della regione, Slow Food Gargano, il birrificio Rebeers.
Numerosi gli artisti che parteciperanno, fino alla fine dell’anno, i laboratori del gusto dedicati ai prodotti di qualità della Puglia: oltre ad Alfio Antico (29 ottobre), Rachele Andrioli (29 ottobre), Nicola Contegreco e Alessandro Iacubino (31 ottobre) e Mamadou Diakitè (1 novembre), sono in corso di organizzazione eventi con anche Fabio Trimigno (8 dicembre), Vince Abbracciante (9 dicembre), Daniele di Bonaventura (10 dicembre), Antonio Prencipe (28 dicembre), Nabil Bey e Fabrizio Piepoli (29 dicembre) e Shaone (30 dicembre). Il programma si arricchirà inoltre anche con cammini, laboratori artigianali e altre mostre. Quanto prima il programma completo di tutti gli eventi confermati e il partenariato istituzionale per la VII edizione di FestambienteSud winter.
La programmazione artistica e culturale è curata da Luciano Castelluccia e dallo staff della Green Cave.
PROGRAMMA
1° ponte di cultura della Green Cave di FestambienteSud
Festa d’autunno con Salvalarte
dal 29 ottobre al 1 novembre
SABATO 29 OTTOBRE
ore 20.30_degustazione musicale
con ALFIO ANTICO
laboratorio del gusto
birra micaelica REBEERS e pane di Monte Sant’Angelo, presidio Slow Food
Modalità di partecipazione e prenotazioni https://www.greencave.org/event/degustazione-musicale-con-alfio-antico/
DOMENICA 30 OTTOBRE
ore 20.30_degustazione musicale
con RACHELE ANDRIOLI
Modalità di partecipazione e prenotazioni https://www.greencave.org/event/degustazione-musicale-con-rachele-andrioli/
LUNEDI 31 OTTOBRE
ore 19.30_inaugurazione
MOSTRA FOTOGRAFICA “LA SETTIMANA SANTA
DI VICO DEL GARGANO” di PASQUALE D’APOLITO
Ingresso libero
ore 20.30_degustazioni musicali
POETI E TESTI DEL TANGO
NICOLA CONTEGRECO E ALESSSANDRO IACUBINO
Ingresso libero
MARTEDI 1 NOVEMBRE
ore 18.30_Sammecalere 2.0
presentazione del progetto ARTEFATTI DI PUGLIA e del volume GLI STATUARI DELL’ARCANGELO MICHELE SUL MONTE GARGANO di Anna Maria Tripputi
con l’editore Claudio Grenzi Editore
ingresso libero
ore 20.30_teatro
RACCONTO PERSONALE
Modalità di partecipazione e prenotazioni https://www.greencave.org/event/racconto-personale-con-mamadou-diakite-2/
Afferma a proposito della società di oggi il grande sociologo Edgar Morin: “Voglio dirlo con chiarezza: non stiamo vivendo soltanto la crisi di una sinistra in rovina, la crisi della democrazia nel mondo intero, la crisi di uno Stato sempre più burocratizzato, la crisi di una società dominata dal denaro, la crisi di un umanesimo sopraffatto da odio e violenza, la crisi di un pianeta devastato dall’onnipotenza del profitto, la crisi sanitaria scatenata dalle epidemie. Stiamo vivendo, soprattutto, una crisi più insidiosa, invisibile e radicale: la crisi del pensiero”. Una crisi che diventa ancora più grave se la si rapporta oggi come non mai alla possibilità di vedere l’uomo artefice della propria fine attraverso una guerra nucleare, che solo un pazzo può scatenare e far sì che ogni progresso e ogni forma di civiltà conquisti con grandi sacrifici e lavoro, possano finire in una nuvola di morte e di distruzione. Una crisi che poi in definitiva comprende anche la stesa esistenza dell’uomo e il suo rapporto con il divino, lo stesso che
ha creato e formato, attraverso l’evoluzione, il nostro mondo, ma soprattutto il senso estetico della bellezza, sia essa rapportata alla natura, sia essa rapportata alla spiritualità dell’uomo nell’intraprendere nuove conoscenze e nuove dimensioni spirituali. Su questo paradigma oggi si domanda il nostro amico Domenico di Iasio: È ancora possibile pensare a Dio e al mondo in maniera tale da riaffermare quel loro connubio stretto che ha permesso all’uomo di credere in un Dio onnipotente ed espressione del bene supremo? Un Dio che trattenga l’uomo dalla possibilità di autodistruggersi e di ricominciare tutto dalle origini stesse del pensiero, lo stesso ha che dato origine alla civiltà e alla trascendenza di Dio nel mondo? Domenico di Iasio, anche se la sua formazione si basa sul pensiero di Karl Marx, tuttavia, in questi ultimi anni ha a conosciuto altri sentieri che lo hanno avvicinato all’essere supremo della trascendenza e, quindi, a pensare Dio nel mondo, come essenza suprema del “bene comune”. Questo processo di reinterpretazione di Dio nel mondo, lo ha fatto attraverso la lettura di diversi scrittori e filosofi, fra cui Dostoeviskij nei Fratelli Karamazov, nelle riflessioni di Tzvetan Todorov, nel pensiero del papa Ratzinger, di Karl Jaspers, fino alle grandi considerazioni teoriche-spirituali di papa Francesco. Tutto ciò lo troviamo nel suo ultimo libro Pensare Dio e il mondo, Andrea Pacilli Editore, Manfredonia 2022, che completa una sua trilogia, composta da altri due libri: Esistenza (2020) e Ineguaglianza e natura (2021).
L’Autore parte dall’ultima lezione del suo maestro Pasquale Salvucci, il quale concludeva così un suo ciclo di lezione: “Non è possibile per Kant conoscere Dio, ma è possibile pensarlo”. Ciò ha creato in Domenico di Iasio l’interrogativo dell’esistenza di Dio nel mondo e lo ha trovato nella intuizione empirica che supera la fisicità di Dio che non si ha. In altri termini il pensiero di Dio è opera di un’altra facoltà mentale, la ragione, che procede verso la trascendenza senza intuizione empirica. In altre parole, oggi, solo nel pensare Dio, l’uomo può creare le condizioni per la salvezza universale del mondo. Un mondo malato di individualismo, ma soprattutto un mondo dove il senso della solidarietà, legata al “bene comune”, ormai si è perso. In altri termini bisogna ricreare il pensiero attraverso una nuova ricostruzione etica delle nostre coscienze, tanto da renderci liberi da ogni forma di egocentrismo basato soprattutto sul dominio e sulla potenza della tecnica. Per questo si spera in una nuova venduta di Gesù Cristo, affinchè porti nell’uomo il senso della speranza e del cambiamento e si affermi una nuova etica che è quella della tenerezza e della fratellanza. Un nuovo umanesimo che sconfigga il male.
Nelle opere filosofiche di Domenico di Iasio abbiamo sempre rintracciato la sua ragion di vita basata soprattutto sul senso dell’altruismo, sul dolore di sè e degli altri, specie allorquando la vita diventa per ognuno di noi mal di vivere e, quindi, negazione di ogni trascendenza e di ogni consolazione. Eppure in Domenico di Iasio manca la disperazione, la mancanza di fiducia nell’uomo, la rassegnazione ad una vita priva di idealità e di misericordia. Un mondo dove purtroppo tutti questi sentimenti poco hanno a che fare con la vera esistenza umana, tanto da creare nell’uomo la mancanza di una fede, ma soprattutto la violenza e la paura verso l’altrui avversario. Un mondo dove a fare da padrone purtroppo sono ancora i principi del profitto e del potere economico, senza alcun rispetto verso l’uomo, succube dello sfruttamento e della necessità di vivere una vita dignitosa.
In Domenico di Iasio tutto diventa ricerca e configurazione di un mondo ideale che lui stesso vuole rappresentare, anche se a volte ci riesce e a volte non riesce. Tuttavia c’è questo anelito di un mondo migliore, di cui spesso se ne fanno interprete i filosofi e gli uomini che hanno dedicato la loro vita alla ricerca del Dio vivente, fra cui San Francesco nel passato e, oggi, papa Francesco nel presente. Due figure che hanno rivoluzionato il loro mondo attraverso il pensiero trascendentale del Dio fattosi uomo fra gli uomini. Affermano a tale proposito Jaspers e Ratzinger: “Il nostro compimento possibile risiede nella mediazione (Vermittlung). Lo slancio verso l’unico Dio attraversa il mondo delle manifestazioni. La trasformazione del mondo in una mediazione tra noi e l’unico Dio è la sua trasformazione in esser-cifra (Chiffersein). Che la realtà stessa sia l’unico Dio non lo esperiamo solo direttamente nella realtà empirica del mondo attraverso il linguaggio del mondo, ma anche attraverso il nostro slancio nel divenir consapevoli delle cifre, ognuna delle quali non ci lascia pace, ci spinge a volare più in alto”. “Il mondo nasce dalla ragione e questa ragione è persona, amore: è questo il messaggio della fede biblica in Dio. La ragione può parlare di Dio, deve anzi parlare di Dio, se non vuole amputare se stessa. Alla ragione è legata l’idea della creazione”. Anche se c’è da sottolineare che il mondo nonostante tutto è positivo e in esso si riflette la divinità. Purtroppo davanti a tanto male, che la storia ci ha presentato nel passato, è difficile credere ancora nella bontà dell’uomo, anche se vi sono ancora uomini che hanno fiducia nella stessa umanità, i quali affermano che la luce del positivo, per quanto debole, non si è ancora spenta.
A questo punto Domenico di Iasio si chiede: Come pensare Dio? E le risposte vengono attraverso il pensiero filosofico di diversi autori, fra cui Kant, Leibniz, Descartes, ma anche Karl Barth, Zigmunt Bauman, il quale parla di un “agire morale”, in cui è dato a noi pensare Dio, che si nasconde e si mostra contemporaneamente. E ancora il di Iasio fa riferimento al pensiero di Hegel, di Deridda, di Lyotard, di Paul Tillich, di Rainer Maria Rilke. Per poi soffermarsi sul significato di “economia umana”, tanto da affermare che il capitalismo, come sistema produttivo globalizzato, va “ripensato”, come sostengono Mariana Mazzucato e Michael Jacobs. E tutto ciò in preparazione di una “nuovo umanesimo”, basato sull’amore profondo, su un legame eterno fra le persone, su cui si fonda la cifra più chiara e profonda del divino nel mondo. A tale proposto l’Autore fa riferimento alla caduta del pregiudizio della Chiesa verso il comunismo, con riferimento specifico alla Teologia della liberazione, presente in varie regioni dell’America latina, citando così varie figure “rivoluzionarie”, fra cui Gandhi e Mandela. Infine si mettono su un piano di confronto e di scontro due alternative filosofiche e religiose: la prima l’umanesimo biblico e la seconda il disumanesimo consumistico, con riferimento al Saggio sul dono di Marcel Mauss. Ed ecco, quindi, una delle proposte da tener presente: quella della regolamentazione del capitalismo su base ugualitaria e su valori condivisi, contro ogni dittatura del denaro e del mercato, con l’imperativo filosofico e politico: Colamus humanitatm, cioè “coltiviamo l’umanità”. In altre parole nell’era della tecnica va recuperato il concetto di umano, anche se purtroppo il frazionamento del genere umano ancora persiste. Bisogna creare cioè “nuovi dei” che possano sconfiggere l’ideologia del capitalismo e l’idolatria del profitto ad ogni costo, che poi è la religione del “Dio Denaro”. “Nuovi dei” di cui ci parla James Hillman, allorquando afferma che ogni essere, sia esso animale che vegetale, ha un’anima, uno spirito, una presenza di divinità intrinseca e permanente al proprio essere nel mondo. In altre parole bisogna sconfiggere i “nuovi dei” di oggi che sono il capitalismo e Internet, diventato quest’ultimo il nuovo Dio. Purtroppo, oggi, afferma Domenico di Iasio, ci può salvare solo l’Etica del dono, intesa come reciprocità. Un valore assoluto che consiste principalmente come riconoscimento dell’altro. Un riconoscimento del diverso all’interno dello stesso genere che è l’umanità comune. E questo ci porta senz’altro a intraprendere un nuovo percorso di sviluppo sociale ed economico, oltre che culturale. Uno sviluppo basato principalmente sull’intercultura, cioè, di rapporto positivo fra culture diverse, anche se è un concetto troppo difficile da capire, ancora più difficile da praticare. È tempo di sconfiggere ormai il nichilismo europeo, quella filosofia basata sulla sola ragione, in nome del decostruttivismo, che significa, in termini filosofici, “distruzione” di ogni forma di sentimento o di altro da sé, in nome della volontà di potenza e dell’ideologia della morte. Due dimensioni che hanno portato il Ventesimo secolo verso le due guerre mondiali e, quindi, verso lo sterminio degli ebrei nei campi di concentramento. E allora, alla fine del suo percorso, Domenico di Iasio, si chiede: Dio dov’è? Nel mondo? Ma, dove? Certamente non nel male assoluto, ma in ognuno di noi, nel guardare il cielo stellato e nell’ascoltare in noi la legge morale di Kant, dove il cielo stellato è come guardare Dio e la legge morale non è altro che uno sguardo all’altro, pensato come umano e fratello. In ciò vi è la salvezza dell’Uomo e l’assonanza intrinseca fra Dio, Natura e Uomo.
Come ogni anno, il 9 ottobre torna la “Domenica di Carta”, l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura, volta a far conoscere ed apprezzare l’immenso ed inestimabile patrimonio archivistico e libraio custodito da Archivi di Stato e biblioteche.
INGRESSO GRATUITO
Non mancherà l’Archivio di Stato di Foggia che, con apertura domenicale straordinaria, apre le sue porte a cittadine e cittadini con la Mostra “Monte Sant’Angelo e le zone verdi di Capitanata”. Tra pregevoli carte, disegni ed atlanti del ‘600-‘800 si andrà alla scoperta dell’antico territorio di Capitanata, con uno sguardo al passato sì, ma anche al futuro: la mostra si inserisce infatti in un ciclo di eventi volti a sostenere la candidatura di Monte Sant’Angelo capitale della cultura 2025, quale volano per promuovere il nostro territorio.
Il programma:
09 ottobre 2022
ORE 9:00/13:00 Mostra “Monte Sant’Angelo e le zone verdi di Capitanata”
Sala Mostre Palazzo Filiasi e Palazzo di Corso Garibaldi 31/A
Lo svolgimento della Manifestazione tenutasi a Monte Sant’Angelo il 24 Settembre 2022, presso la Biblioteca Comunale “Ciro Angelillis” su: Testimoni del Passato. Megaliti sul Promontorio del Gargano Sud-Orientale, che ha visto diversi interventi fra cui il Sindaco di Monte Sant’Angelo Pierpaolo D’Arienzo, Angelantonio Angarano, Sindaco di Bisceglie, Giovanni Amedei, Presidente Ordini dei Geologi della Puglia, Antonino Greco, Geologo, Presidente dell’Archeoclub d’Italia, Sede di Bari, Raffaele Renzulli, Architetto, che ultimamente ha ricevuto il Premio Sergio Negri per l’Archeologia, Pina Catino, Vito L. Totorizzo e Gaetano Mongelli, è l’occasione per lanciare un appello per l’Istituzione a Monte Sant’Angelo di un PARCO ARCHEOLOGICO, che comprenda un vasto territorio che va dalla Piana di Macchia fino ai Valloni di Pulsano, passando attraverso i territori confinanti di Mattinata, San Giovanni Rotondo e Manfredonia. Del resto sappiamo che il territorio di Monte Sant’Angelo, da un punto di vista storico-archeologico, insieme a quello del Comune di Manfredonia, è uno dei più ricchi di tutta la Puglia, per i numerosi siti archeologici, ma soprattutto per le testimonianze storiche che il territorio offre. Testimonianze che vanno dalla Preistoria fino al Tardo Medioevo, sparse in maniera uniforme e organica nell’ambito di una presenza di insediamenti umani alquanto fitta e continuativa, che racchiude quasi 10.000 anni di storia e di cultura. Presenza che inizia, come afferma l’archeologo Maulucci, “con l’alba della Civiltà e precisamente con i primi insediamenti umani nella Valle di Pulsano, dove recentemente sono stati trovati diversi dolmen e menhir, scoperti dall’Arch. Raffaelle Renzulli, così come pure gli insediamenti ipogeici lungo la Valle di Carbonara, fra cui la Grotta Vaira, e la Piana di Macchia, in località di Ciminiera, dove troviamo un insediamento umano risalente al III secolo a. C., per poi proseguire lungo i camminamenti dei numerosi sentieri che portano verso la Montagna Sacra, fra cui Scannamugliere, Stamporlando, Jumitite, Malapasssi e Valle Portella, con presenza di ipogei e chiese rupestri. Infatti lungo questi sentieri sono venuti alla luce numerosi insediamenti rupestri, complessi ipogeici, chiese paleocristiane e testimonianza di oggetti e reperti archeologici di grande interesse scientifico. Fra queste diverse grotte di età classica e tardoantica, ricollegabili alla civiltà bizantina e alla cultura longobarda, fra cui la chiesa rupestre delle barche, del Cristo Salvatore, di Valle Narcisi, di un insediamento fortificato di età longobarda, ecc.
Tuttavia il territorio di Monte Sant’Angelo, ancora prima della presenza cristiana, si era caratterizzato, già in età classica e tardoantica, attraverso l’esistenza di alcuni templi legati a culti e miti pagani, esistenti sul Gargano, uno fra tutti, in territorio di Monte, il culto di Calcante e Podalirio, oltre al tempio di Pilunno, nell’attuale Rione Junno e di Giano Dodoneo su Monte Sacro in territorio di Mattinata. Ma nei primi secoli del Millennio il territorio di Monte Sant’Angelo, insieme a quello di Siponto, si caratterizza attraverso la presenza di numerosi complessi paleocristiani, che troviamo lungo la fascia costiera che va da Siponto alla Piana di Macchia, verso la Valle di Carbonara e lungo i numerosi sentieri che portano verso la Grotta Sacra, sede, nel V secolo, del culto micaelico, che darà una spinta considerevole agli insediamenti rupestri paleocristiani, oltre che alla diffusione del cristianesimo all’interno del Gargano.
Veri e propri complessi rupestri paleocristiani scavati nella roccia, ma anche vaste zone sepolcrali lungo i pendii della Sacra Montagna. Fra questi il complesso ipogeico di Valle Tana, Castedderre, Contrada Pazienza, Coppa Alture o Grotte Masedde, Gravaglione, Jazzo-Ognissanti, Monte Stregaro, Piano di San Vito, Pulsano, San Venanzio, Tufara Rossa, ecc. Certamente la nascita del culto macaelico, alla fine del V secolo, fra il 490 ed il 493, accelerò il processo di cristianizzazione della zona attraverso la nascita di numerosi insediamenti rupestri, ma soprattutto attraverso le testimonianze di complessi paleocristiani, ricchi di reperti archeologici, fra cui oggetti sacri, graffiti, iscrizioni e affreschi.
Fra le numerose testimonianze archeologiche presenti specie in territorio di Monte Sant’Angelo, il complesso tardo antico e altomedievale del Santuario di San Michele è il più importante da un punto di vista archeologico e storico-culturale, oltre che religioso. Infatti, negli scavi che sono stati effettuati negli anni Sessanta sono venuti alla luce vasti ambienti riferibili all’età bizantina e longobarda, con presenza di numerose cripte e iscrizioni lungo tutte le pareti, che attestano la frequenza del luogo sacro già dai primi anni del VI secolo, per poi proseguire per tutto il Medioevo e oltre. Oggi il santuario di San Michele fa parte della cosiddetta “Cittadella Micaelica”, un complesso forse unico nella storia culturale dell’Italia, per la presenza di un importante patrimonio culturale, che comprende il Santuario longobardo, diventato, nel 2011, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, la chiesa tardoantica di San Pietro (sec. VI), la misteriosa Tomba di Rotari dell’XI secolo, la chiesa romanica di Santa Maria Maggiore del XII-XIII secolo, il Castello di età normanno, sveva, angioina, aragonese e la Bufer Zone, che comprende l’intero Centro Storico. Un complesso monumentale e archeologico che, insieme ai Musei presenti nella città, fra cui quello archeologico di Santo Stefano, il Museo lapidario e devozionale del Santuario micaelico e il Museo Etnografico “G. Tancredi”, insieme agli insediamenti archeologici sparsi su tutto il territorio, potrebbe costituire, oltre che un EcoMuseo a cielo aperto, soprattutto un vero e proprio Parco Archeologico. Parco che oggi si arricchisce, ultimamente non solo delle nuove scoperte archeologiche avvenute nel Castello, nella Chiesa di Santo Stefano e del Convento di San Francesco, nell’Abbazia di Pulsano, ma soprattutto attraverso le scoperte fatte dall’Arch. Renzulli, riguardanti i Dolmen e i Menhir nella zona di Pulsano.
Per non parlare poi di altri complessi ipogeici e paleocristiani, esistenti nel centro abitato della città, fra cui la Grotta di San Aniello nel rione Coppa, la chiesa di San Salvatore di età longobarda nel rione Junno, la Grotta di S. Apollinare, la Chiesa di Sant’Antonio Abate, il Monastero di San Francesco, con la Chiesa di Santo Stefano, recentemente restaurata e pronta ad accogliere il nuovo Museo Archeologico, la Chiesa della SS. Trinità in Largo delle Clarisse, la Chiesa dei Cappuccini, il complesso ipogeico della Chiesa dell’Incoronata e della Madonna degli Angeli, ecc.
Un vasto patrimonio culturale, forse unico al mondo e che fa della città di Monte Sant’Angelo e del suo territorio, oltre che un EcoMuseo, quanto un vero e proprio Parco Archeologico, che ha bisogno solo di essere istituzionalizzato e valorizzato adeguatamente.
Mònde e il “Ritorno a casa”. A Monte Sant'Angelo con Abel Ferrara e Francesco Di Leva la 5^ edizione
Proiezioni, cammini, matinée, masterclass. Tra gli ospiti anche Abel Ferrara e Francesco Di Leva. Dal 6 al 9 ottobre 2022 a Monte Sant’Angelo, sul Gargano.
La 5^ edizione di “Mònde - Festa del Cinema sui Cammini” si svolgerà dal 6 al 9 ottobre a Monte Sant’Angelo, la Città dei due Siti UNESCO candidata a Capitale italiana della cultura 2025, e ruoterà intorno al “Ritorno a casa”, filo conduttore individuato dal direttore artistico Luciano Toriello e ideale prosieguo del tema dello scorso anno “Custodire l’immateriale”.
Ancora una volta, attraverso il linguaggio del cinema e dell’audiovisivo, la Festa intende sollecitare una riflessione sul tema dell’identità, delle radici e della memoria dei territori e delle Comunità in essi radicate: quel complesso di valori che si può riassumere in un’unica semplice potente parola, “Casa”, luogo di accoglienza, protezione e profonda appartenenza al quale - per quanto ci si possa essere allontanati - si tende a tornare.
Ma se è vero - come suggeriscono i protagonisti delle fiabe - che lasciare la propria “casa” e mettersi in cammino può essere un’esperienza destabilizzante, se è vero che spesso occorre lasciarsi alle spalle tutto quello che già si conosce per poter accogliere il nuovo che ci viene incontro, con quale bagaglio si torna a casa dopo ogni esperienza di viaggio, dopo ogni percorso - reale o metaforico - scelto o imposto dalla vita?
La “restanza”, la partenza ed infine il ritorno a casa saranno le direttrici di questa edizione di Mònde, ispirazione e bussola per tutte le attività previste per l’edizione 2022 della Festa che prevede, come sempre, proiezioni, talk, cammini, masterclass, incontri e matinée.
GLI OSPITI DI MÒNDE 2022
Ospite di punta di Mònde 2022 sarà il noto regista statunitense Abel Ferrara, autore di pellicole rimaste nell’immaginario cinefilo come “King of New York” e “Il cattivo tenente”, che sarà accompagnato da Maurizio Antonini, produttore della sua ultima fatica “Padre Pio”.
Ad arricchire la 5^ edizione del Festival contribuiranno, poi, Francesco Di Leva, tra i più apprezzati interpreti del cinema italiano recente, reduce dal successo di pubblico e di critica di “Nostalgia” di Mario Martone, e
Rosa Diletta Rossi, attrice cinematografica, teatrale e televisiva di origine pugliese, protagonista sul piccolo schermo della nota fiction “Nero a metà”.
A Mònde interverranno inoltre i registi Giulia Amati con “Kristos, l’ultimo bambino”, Alessandro Coppola con “La restanza”, Maria Guidone con “Albertine, where are you?”, Maria Iovine con “Corpo a corpo”, Antonio Palumbo con “Nicola - Cozze, Kebab & Coca Cola”, Alessandro Piva con “Sea Mood”, Alessandro Porzio con “Come a Micono”, Chiara Ronchini con “Giovanna, storie di una voce”, Carlos Solito con “La profonda fantasia. Viaggio dantesco nelle grotte di Puglia”.
A moderare gli incontri con gli ospiti saranno lo scrittore e critico cinematografico Luigi Abiusi, il giornalista Felice Sblendorio e il direttore artistico Luciano Toriello.
LE PROIEZIONI
In totale saranno 13 i titoli in proiezione a “Mònde”, tra lungometraggi e cortometraggi, che esploreranno il tema del “Ritorno a casa”.
“Nostalgia” di Mario Martone, film italiano in gara agli Oscar 2023 nella categoria “Miglior Film Internazionale”, tratto dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea e interpretato da Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva e Tommaso Ragno.
“Padre Pio” di Abel Ferrara, biopic girato a Monte Sant’Angelo e sul Gargano e ambientato alla fine della Prima Guerra Mondiale, con Shia LaBeouf nel ruolo del santo delle stimmate.
“Albertine, where are you?” di Maria Guidone, cortometraggio acclamato alla Mostra del Cinema di Venezia e vincitore del premio per la miglior regia alla Settimana Internazionale della Critica.
“Sea Mood” di Alessandro Piva, documentario volto alla riscoperta di alcuni storici borghi marinari della Puglia.
“Kristos, l’ultimo bambino”, l’ultimo film da regista di Giulia Amati presentato a Venezia all’interno delle Giornate degli Autori.
“La restanza” di Alessandra Coppola, documentario ambientato in Salento a Castiglione d’Otranto.
“Giovanna, storie di una voce” di Chiara Ronchini, documentario dedicato all’85enne cantautrice, ricercatrice etnomusicale e folklorista italiana Giovanna Marini.
“Sul sentiero blu” di Gabriele Vacis, emozionante documentario sul viaggio di un gruppo di giovani autistici sull’antica via Francigena.
“Nicola - Cozze, Kebab & Coca Cola” di Antonio Palumbo, docufilm incentrato sul culto di San Nicola.
“Corpo a corpo” di Maria Iovine, documentario biografico-sportivo che vede protagonista l’atleta della nazionale paralimpica di Triathlon Veronica Yoko Plebani.
“La profonda fantasia. Viaggio dantesco nelle grotte di Puglia” di Carlos Solito, scrittore, fotografo e regista pugliese noto per i suoi itineranti reportage per il mondo.
“Come a Micono” di Alessandro Porzio, pluripremiato cortometraggio ambientato in un piccolo paese del Sud Italia.
“MaLaMèNTI” di Francesco di Leva, corto sperimentale che ha segnato l’esordio alla regia dell’attore napoletano.
I CAMMINI
Come sempre a Mònde sarà possibile andare alla scoperta di identità, radici e memoria percorrendo le antiche vie di pellegrini e crociati. Camminatori più o meno esperti, desiderosi di vivere un’esperienza indimenticabile tra storia, natura ed enogastronomia, potranno esplorare il patrimonio della Città dei due Siti Unesco e del Parco Nazionale del Gargano con i cammini organizzati in collaborazione con l’Associazione Monte Sant’Angelo Francigena e MooVeng.
Quattro i cammini in programma a Mònde 2022: il cammino enogastronomico tra la Valle di Carbonara e Bosco Quarto; il cammino naturalistico culturale “La Montagna dei due orizzonti” che prevede una passeggiata in Bike ed E-Bike fino all’Abbazia di Santa Maria di Pulsano; due cammini storico culturali, uno tra eremi e pagliai lungo la Via Francigena nel tratto Ruggiano-Pulsano, l’altro alla scoperta de “I giganti della Foresta Umbra”, all’ombra delle vetuste faggete patrimonio Unesco.
I MATINÉE
Due le giornate dedicate ai momenti di confronto, riflessione e dibattito aperte agli studenti che rientrano nell’anteprima della 4^ edizione della “Settimana dell’Educazione” (in programma dal 7 al 12 dicembre 2022) e ponte con il Festival Michael (che si terrà dal 5 al 9 maggio 2023), organizzate in collaborazione con l’Assessorato istruzione-cultura-turismo della Città di Monte Sant’Angelo.
I più giovani parteciperanno all’incontro “Raccontare l’antimafia” che prevede lo spettacolo teatrale “Le mani che vorrei”, liberamente ispirato alla vicenda dell'omicidio di Francesco Marcone. Seguirà la conversazione con la vicepresidente nazionale di Libera Daniela Marcone, il regista dello spettacolo Dino La Cecilia (che ne è anche protagonista insieme a Vincenzo Russo) e l’attrice Letizia Pia Cartolaro.
L’altro incontro prevede la proiezione del cortometraggio “Come a Micono”, seguita dall’incontro con il regista Alessandro Porzio. Infine l’incontro con l’attrice Rosa Diletta Rossi.
LE MASTERCLASS
Due appuntamenti pomeridiani con le Masterclass: “Scrivere con la luce e il suono”, condotta da Luciano Toriello con Carlos Solito e Federico Scarabino; incontro con Francesco Di Leva e proiezione del suo corto “MaLaMèNTI”.
Fino al 9 ottobre (dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18) sarà possibile visitare la mostra itinerante di Acquedotto Pugliese “La fontana racconta”, allestita negli spazi del MeTA - Museo Etnografico Tancredi a Monte Sant’Angelo.
Durante i 4 giorni di Mònde, dalle ore 17 alle 21, la Sala Conferenze della Biblioteca “C. Angelillis” ospiterà i mercatini di artigianato locale.
“Mònde - Festa del Cinema sui Cammini” è un’iniziativa di Apulia Cinefestival Network, la rete di festival cinematografici di Apulia Film Commission e Regione Puglia - Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, intervento finanziato con le risorse di bilancio autonomo della Fondazione. Realizzata con il contributo di: Comune di Monte Sant'Angelo, La Massarìa, ADTM.
Soggetto ideatore e organizzatore della manifestazione, per la Direzione artistica di Luciano Toriello, è MAD - Memorie Audiovisive della Daunia con Ass. “Archivio - Memorie Audiovisive della Daunia”.
Con il patrocinio di Teatro Pubblico Pugliese.
L’evento è realizzato in collaborazione con: “Monte Sant’Angelo Francigena”, “Tastes from Monte Sant’Angelo”, “MooVeng”. Media partner: Radio Norba e Cammini d’Italia.
IL PROGRAMMA DI MÒNDE 2022
GIOVEDÌ 6 OTTOBRE
Ore 17,00 - Sala Conferenze Biblioteca C. Angelillis
Apertura Festival e saluti istituzionali
Inaugurazione mercatini dell’artigianato locale
Ore 18,30 - Auditorium Peppino Principe
PROIEZIONE
“Kristos, l’ultimo bambino” (Doc., 90’) alla presenza della regista Giulia Amati. Modera Felice Sblendorio
Ore 20,45 - Auditorium Peppino Principe
PROIEZIONE
“La restanza” (Doc., 92’) alla presenza della regista Alessandra Coppola. Modera Felice Sblendorio.
VENERDÌ 7 OTTOBRE
Ritrovo ore 8,30 – Basilica Santuario San Michele
CAMMINO “ENOGRASTRONOMICO”
Tra la Valle di Carbonara (Sitizzo) e Bosco Quarto (località Piscina Pantolfe)
Ore 10,00 - Auditorium Peppino Principe
MATINEÉ - Anteprima Settimana dell’Educazione
Per gli studenti degli Istituti Superiori di I e II Grado:
Raccontare l’antimafia - Spettacolo teatrale “Le mani che vorrei”. Regia Dino La Cecilia, con Dino La Cecilia e Vincenzo Russo.
A seguire conversazione con: Daniela Marcone (Libera), Dino La Cecilia, Letizia Pia Cartolaro. Modera Felice Sblendorio.
Ore 16,00 - Auditorium Peppino Principe
MASTERCLASS
“Scrivere con la luce e il suono” condotta da Luciano Toriello con Carlos Solito, Carmine Padula e Federico Scarabino. A seguire proiezione di “La profonda fantasia. Viaggio dantesco nelle grotte di Puglia” (Doc., 24’’).
Ore 17,00/21,00 - Sala Conferenze Biblioteca C. Angelillis
Mercatini dell’artigianato locale
Ore 18,00 - Auditorium Peppino Principe
PROIEZIONE
“Giovanna, storie di una voce” (Doc., 90’) alla presenza della regista Chiara Ronchini e del montatore Luca Onorati. Modera Federico Scarabino con Luciano Toriello.
Ore 20,30 - Auditorium Peppino Principe
PROIEZIONE
“Padre Pio” (104’). A seguire conversazione con il regista Abel Ferrara e il produttore Maurizio Antonini. Modera Luigi Abiusi.
SABATO 8 OTTOBRE
Ritrovo ore 8,30 – Basilica Santuario San Michele
CAMMINO “STORICO CULTURALE”
“Lungo la Via Francigena nel tratto Ruggiano-Pulsano, tra eremi e pagliai”
Ore 9,30 - Auditorium Peppino Principe
MATINEÉ - Anteprima Settimana dell’Educazione
Per gli studenti degli Istituti Superiori di II Grado di Monte Sant’Angelo:
Incontro con il regista Alessandro Porzio e proiezione di “Come a Micono”.
A seguire, ore 10,30
Incontro con Rosa Diletta Rossi.
Modera Luciano Toriello
Ritrovo ore 10,00 – Basilica Santuario San Michele
CAMMINO “NATURALISTICO CULTURALE”
“La Montagna dei due orizzonti: Passeggiata in Bike e E-Bike fino all’Abbazia di Santa Maria di Pulsano”
Ore 16,30 – Centro Studi Micaelici
PROIEZIONE
“Albertine, where are you?” alla presenza della regista Maria Guidone.
Modera Luciano Toriello.
Ore 17,00/21,00 - Sala Conferenze Biblioteca C. Angelillis
Mercatini dell’artigianato locale
Ore 17,30 – Centro Studi Micaelici
MASTERCLASS
con Francesco Di Leva. A seguire proiezione di “MaLaMèNTI” regia di Francesco di Leva.
Conduce Felice Sblendorio.
Ore 18,00 - Auditorium Peppino Principe
PROIEZIONE
“Sul sentiero blu” (Doc., 90’) regia di Gabriele Vacis. In collaborazione con Ass. iFun. Modera Danila Paradiso.
A seguire
Presentazione "Cammini d'Italia - La più grande community sul trekking”, con Davide Nanna e Francesco Boggi.
Ore 20,30 - Auditorium Peppino Principe
PROIEZIONE
“Nostalgia” (1h 57’) di Mario Martone. A seguire conversazione con Francesco Di Leva.
Modera Felice Sblendorio.
DOMENICA 9 OTTOBRE
Ritrovo ore 8,00 – Pressi Basilica Santuario San Michele
CAMMINO “STORICO CULTURALE”
“I giganti della Foresta Umbra”
Ore 11,00 - Auditorium Peppino Principe
PROIEZIONE - replica
“Padre Pio” (104’) regia di Abel Ferrara
Ore 17,00/21,00 - Sala Conferenze Biblioteca C. Angelillis
Mercatini dell’artigianato locale
Ore 17,15 - Auditorium Peppino Principe
PROIEZIONE
“Nicola - Cozze, Kebab & Coca Cola” (Docufiction, 85’) alla presenza del regista Antonio Palumbo.
Ore 19,15 - Auditorium Peppino Principe
PROIEZIONE
“Seamood” (Doc., 35’) alla presenza del regista Alessandro Piva.
Ore 20,30 - Auditorium Peppino Principe
PROIEZIONE
“Corpo a corpo” (Doc., 73’) alla presenza della regista Maria Iovine. In collaborazione con le Associazioni sportive e l’Assessorato allo Sport Comune di Monte Sant’Angelo.
Tutti gli aggiornamenti e le info sulle precedenti edizioni su http://www.mondefest.it/.
«Il grande successo elettorale del Centrodestra in Italia ha visto protagonista anche il Centrodestra nel nostro collegio elettorale, dove Giandiego Gatta ha ottenuto uno straordinario risultato vincendo persino nello scontro diretto contro il Vicepresidente della Regione Puglia, Piemontese, arrivato solamente terzo.
La vittoria di Giandiego Gatta è la vittoria di un modo pacato, garbato, sereno, obiettivo di fare politica: la Politica dell’arroganza, dell’attacco e della denigrazione dell’avversario non paga.
Giandiego ha stravinto in 20 delle 24 città del nostro collegio elettorale e questo risultato dice che il territorio ha investito su un uomo che, con chiarezza, si confronta con i cittadini e prende a cuore le esigenze dei territori.
Grazie alla sua appartenenza politica, grazie al suo essere convintamente uomo del Centrodestra e fieramente di Forza Italia, Giandiego Gatta sarà il rappresentante di tutti e saprà certamente porre al nuovo Governo del Paese, al quale lui esprimerà fiducia, le problematiche della nostra terra e della gente che ci vive».
Una raccolta di icone in esposizione nella Green Cave a Monte Sant’Angelo dal 24 settembre all’8 ottobre 2022.
Sabato 24 settembre 2022, alle 18.30, apre la mostra di icone di Maria Cristina Piccirillo intitolata “Finestra sull’invisibile”. La mostra resterà aperta fino al giorno 8 ottobre e sarà visitabile mattina e pomeriggio nella Green Cave, centro culturale di Legambiente, in via Garibaldi 27 a Monte Sant’Angelo.
Maria Cristina Piccirillo nasce a San Gallo -Svizzera- nel 1969. Si diploma presso il Liceo Artistico Statale di Benevento; consegue studi di architettura presso la Federico II di Napoli e successivamente studi teologici a Benevento. Si appassiona all'arte iconografica e conseguentemente a formarsi presso l'abbazia di Santa Maria di Pulsano a Monte Sant'Angelo. Approfondirà tale arte con l'iconologo e maestro Alfonso Caccese, con il quale successivamente ha tenuto conferenze e mostre a Lucera, Termoli, Benevento e San Salvatore Telesino e San Vitaliano a Caserta. Tra le mostre più importanti oltre quelle elencate pocanzi, ci sono quelle a Polignano, Benevento presso la sede della provincia, a Caserta, a Roma in via Margutta, Dugenta-BN-, Cusano Mutri.
Le sue opere fanno parte di collezioni private in Italia e all'estero - Libano e Malta -, mentre in Italia e più precisamente a Novara si trova il trittico Assunzione della Vergine, il Figlio stolto e San Charbel. A Dugenta -BN- si trova il ciclo della Misericordia, i volti dei Santi Pietro e Andrea e Giovanni e Giacomo, Santa Maria de flumine. Nella Cappella del SSmo Sacramento presso convento dei cappuccini a Benevento si trova un San Giuseppe con Emmanuele.
Hanno scritto su di lei: Abaut Art Online, articolo sulla relazione che intercorre fra l'arte e la Sindone; il libro “Via Sindonis, la Passione di Cristo documentata dal Sacro Lino” in collaborazione con la dottoressa Emanuela Marinelli, sindonologa di fama mondiale, e don Domenico Repice: nel suddetto sono presenti il disegno della VII stazione e un estratto di un suo articolo.
Sono, inoltre, presenti articoli sulle riviste Ottopagine e il Sannio.
Ultimi due appuntamenti per i concerti all’alba di Gargano Musica. Le note di Carmine Padula e dell’Ensemble Suoni del Sud risuoneranno a Vieste il 25 settembre e il 29 settembre a Monte Sant’Angelo, città candidata a Capitale della Cultura 2023.
INGRESSO LIBERO
I due concerti gratuiti hanno come protagonista il compositore e pianista Carmine Padula, autore di colonne sonore molto popolari come quella per la fiction, record di ascolti, Braccialetti rossi. Il programma delle esibizioni prevede musiche tratte dai suoi più importanti lavori per la televisione.
L’ensemble Suoni del Sud che accompagnerà Padula è composto da: Gianni Cuciniello (violoncello), Orazio Sarcina (violino) e Pasquale Rinaldi (flauto).
I due eventi si inseriscono in un piano di condivisione e sinergie che vede protagonisti il Teatro Pubblico Pugliese e l’Ente Parco nazionale del Gargano per la valorizzazione di un territorio già patrimonio dell’Unesco con il suo bosco di faggete vetuste.
Programma
25 SETTEMBRE ORE 6
Piazzetta del Bacio
Gargano Musica
Carmine Padula & Ensemble Suono del Sud
29 SETTEMBRE ORE 6
Largo Tomba di Rotari
Gargano Musica
Carmine Padula & Ensemble Suono del Sud