Nota stampa dello schieramento civico “La Rinascita Possibile”.
«Il cartello delle manifestazioni estive organizzate e finanziate dall’Amministrazione d’Arienzo, reso noto con molto ritardo e privo di una caratterizzazione unitaria, risulta piuttosto povero e non prevede granché per lo svago serale dei turisti e dei giovani.
A questo limite, assai grave per una città dei Due Siti UNESCO, stanno rimediando alcuni imprenditori, che animano queste serate estive a loro spese.
L’Amministrazione PD in queste cinque estati ha completamente trascurato questi soggetti, che possono dare una mano alla rinascita della nostra città.
Lo Schieramento Civico “La Rinascita Possibile” esprime a loro i propri sentimenti di gratitudine, annunciando che nei prossimi mesi saranno chiamati a dare il loro prezioso contributo per costruire e realizzare un innovativo e qualificato programma per l’estate 2022.
Abbiate fiducia, resistete. Questa agonia sta per cessare. L’alternativa c’è. È un mix di nuovi soggetti (donne intraprendenti e giovani entusiasti) e di competenze consolidate.
Anche nelle vostre mani è il futuro di Monte.
Anche da voi dipende la rinascita della nostra comunità».
Nota stampa dello schieramento civico “La Rinascita Possibile”.
«Il silenzio del Sindaco D’Arienzo e degli Assessori comunali sull’uso della Scalinata di San Benedetto da parte di un imprenditore privato sta alimentando un dibattito sui Social un po’ fuorviante.
La verità è che non si tratta affatto di schierarsi contro o a favore di quell’imprenditore, che merita apprezzamento per aver investito nella nostra Città.
LA QUESTIONE, PERÒ, È UN’ALTRA, PIUTTOSTO SEMPLICE E SCONTATA.
Il Sindaco ha autorizzato l’uso della Scalinata? In che termini e con quali limitazioni?
Se sì, è suo dovere rendere pubblica quell’autorizzazione sul sito del Comune.
Se, invece, non vi è alcuna autorizzazione o l’uso della Scalinata di fatto la trascende, intervenga chi ha competenza in attuazione del principio di legalità, tante volte evocato dall’Autorità comunale».
Nota stampa dello schieramento civico “La Rinascita Possibile”.
Siamo nel mezzo del periodo estivo, quando in tutte le Città del Gargano arrivano migliaia di turisti e rientrano famiglie emigrate al Nord e studenti che frequentano le Università in varie parti d’Italia.
Alla fine di giugno quasi tutti i Comuni del Gargano hanno reso pubblico il loro cartello di manifestazioni per rendere più piacevoli e attraenti le vacanze nel proprio territorio.
Oggi il quotidiano “L’ATTACCO” ha pubblicato un numero speciale con molti inserti, una sorta di osservatorio che racconta e interpreta ogni insieme di eventi programmati e offerti alla fruizione dei turisti.
La disamina della giornalista Tommi Guerrieri è stata svolta con il criterio dello “sguardo lungo”.
“Il racconto corale emerso in queste settimane – dice la Guerrieri – ha mostrato tutta la vivacità di una terra che in questa partita ce l’ha messa tutta, giocando le sue carte migliori”.
Il ruolo da protagonista se l’è preso Vieste, perché “ha saputo consolidare una posizione già forte” e soprattutto è riuscita a costruire un orizzonte nuovo.
Peschici e Vico del Gargano, mediante una sinergia con il Festival dei Giornalismi, hanno messo a punto progetti più grandi rispetto al passato, reinventandosi a loro modo.
Anche Manfredonia si è rilanciata, diventando in questa estate meta eletta del turismo serale a forte impronta giovanile.
Sul Gargano, e quindi anche a Monte, questa attenzione verso i giovani manca ancora.
La vera novità dell’estate è la Foresta Umbra, “che da luogo remoto diventa contenitore di eventi importanti con Hotel e B&B” di recente inaugurazione.
La giornalista prosegue la sua puntuale e obiettiva disamina, sostenendo che “meno caratterizzata (è) Monte Sant’Angelo, che fatica ancora a trovare una sua identità.
La presenza del Santuario la elegge a meta dello Spirito, ma resta una scelta culturale o religiosa di passaggio, non di destinazione”.
È questa una valutazione tanto impietosa quanto seria, che deve indurre tutti a una profonda riflessione.
In queste cinque estati, dal 2017 al 2021, l’Amministrazione d’Arienzo ha speso centinaia e centinaia di migliaia di euro e, tuttavia, non è riuscita a costruire una identità intorno a cui costruire un programma qualificato di manifestazioni per lo svago dei turisti e dei giovani.
In queste cinque estati l’Amministrazione d’Arienzo, nonostante la presenza di un collaboratore del Sindaco assunto per promuovere l’immagine della città nel mondo e che è costato alla collettività ben 175 mila euro, ha saputo partorire meccanicamente solo lo slogan “Monte Sant’Angelo, Città dei DUE SITI UNESCO” e niente più, almeno per la Comunità.
L’anno prossimo ci saranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale e l’elezione di un nuovo Sindaco.
Lo Schieramento Civico “LA RINASCITA POSSIBILE”, molto prima dello svolgimento della campagna elettorale, presenterà alla cittadinanza una dettagliata programmazione delle attività culturali e delle manifestazioni turistiche di respiro strategico, che abbia un’anima profondamente radicata nelle risorse storiche e culturali della nostra millenaria Città, con l’intento di sollecitare e coinvolgere anche i Rettori del Santuario dell’Arcangelo Michele seppure nella loro piena autonomia.
NON È GIUSTO SPENDERE INGENTI QUANTITÀ DI DENARO PUBBLICO, LASCIANDO QUESTA NOSTRA PRESTIGIOSA CITTÀ NELL’ANONIMATO O AL MASSIMO DIPINGENDOLE UN VOLTO INDIFFERENZIATO.
Un segnale di ripartenza, la speranza di poter ritornare alla normalità quanto prima.
Si è svolta a Monte Sant’Angelo, Sabato 7 e Domenica 8 Agosto, la CorriMonte riparte dai ragazzi “Memorial Vito Prezioso”. Dopo diversi mesi di stop legati all’emergenza pandemica, al fine di riprendere le attività gradualmente e di diffondere la cultura sportiva soprattutto tra i ragazzi, il Gruppo Podistico Montanari DOC ha voluto fortemente organizzare una giornata dedicata ai piu’ piccoli ed ai ragazzi fino ai 15 anni di età.
Gli organizzatori, sin dalle prime ore del mattino del Sabato, coadiuvati dalla caparbietà dello staff, hanno preparato il percorso gara, le postazioni iscrizioni e premiazioni finali. Tanta la precisione e la cura di ogni dettaglio, impeccabile ogni aspetto organizzativo al fine di garantire sicurezza ai partecipanti e tutti i presenti. Primi movimenti dalle ore 15 con ritiro pettorale, maglietta, cappellino e sacca contenente la bottiglietta dell’acqua, succo e merendina.
Al settore iscrizione consegna della dichiarazione di responsabilità per i minori e documenti richiesti dalle normative anti covid, sul percorso lo staff della CorriMonte affiancati dalla Protezione Civile U.G.R.27 e dalla Croce Rossa Italiana di Manfredonia, con i quali ci complimentiamo per il grandissimo lavoro svolto durante tutta la manifestazione. Viabilità gestita dal Comando Polizia Municipale di Monte Sant’Angelo, al quale va il nostro ringraziamento per la collaborazione alle varie iniziative da noi organizzate.
Rappresentanza del gruppo folkloristico internazionale LA PACCHIANELLA, da anni sempre al nostro fianco per ricordare il caro amico Vito Prezioso, al quale è intitolata la manifestazione.
Presenti tra le autorità: Il sindaco di Monte Sant’Angelo PIERPAOLO D’ARIENZO, il vice sindaco e assessore allo sport MICHELE FUSILLI ed il Presidente del Consiglio Comunale GIOVANNI VERGURA, il Delegato Provinciale Coni Foggia RENATO MARTINO ed il Presidente del Comitato Provinciale FIDAL Foggia ROMEO TIGRE.
Durante la manifestazione sono stati ringraziati piu’ volte, oltre all’ENTE Comune di Monte Sant’Angelo, tutte le attività ed aziende che ci hanno sostenuti in questi anni e che hanno permesso le svolgimento delle attività della società.
Le voci narranti dell’evento VALENTINA SCIRPOLI e RAFFAELE LUCIANO, ormai da anni a supporto del gruppo ed ai quali affidiamo il compito di raccontarci l'evento.
La seconda giornata, Domenica 8 Agosto, si è svolta la camminata a passo libero dalla Basilica di San Michele Arcangelo verso l’Abbazia di Pulsano. Ritrovo alle 7.30 dinanzi il Santuario, benedizione ai presenti ed alle ore 8 i partecipanti si sono avviati verso Pulsano scortati dalla macchina della Protezione Civile U.G.R. 27 e dall’auto dell’organizzazione. Due i percorsi: uno da 5km dedicato alla camminata ed uno da 10km dedicato alla corsettina di gruppo. Poco piu’ di 50 i partecipanti.
Due giornate di festa, colori e sorrisi. Lo sport vince sempre!
Nota stampa del MeetUp Monte in MoVimento.
«È di qualche giorno fa lo sfogo "Orecchiette e Polvere" così siglato da un ristoratore di Monte Sant'Angelo reo di svolgere il proprio lavoro nei pressi della Villa Comunale oggetto di interventi di riqualificazione urbanistica.
I lavori hanno avuto inizio lo scorso febbraio 2021 e, per quel che è noto, stanno procedendo a ritmo glaciale creando evidenti disagi agli esercenti.
Noi del Meetup di Monte Sant'Angelo lanciamo un forte messaggio di solidarietà a tutti quegli esercizi commerciali che, nonostante le interferenze della pandemia, hanno la volontà e soprattutto l'esigenza di riprendere il normale regime di lavoro.
Per questi motivi, ci rivolgiamo ancora una volta agli uffici competenti dell'Ente Comune e a tutta l'amministrazione Cambiamonte di attenersi alla normativa sui cantieri e di dare evidenza tramite apposito cartello dei seguenti termini:
- Ditta appaltatrice;
- Costo dell'opera;
- Direttore dei lavori;
- Responsabile della sicurezza;
- Costo per le misure di sicurezza;
- Data di inizio e fine lavori.
Questi sono i termini dettati dalla legge e dai principi di Legalità su cui sollecitiamo Cambiamonte ad attenersi».
È accaduto nella frazione Macchia di Monte Sant’Angelo. Alcuni giorni fa, una pattuglia dei Carabinieri ha salvato un cane di pochi mesi di vita, impaurito, legato al tronco di un albero con una fune, sotto il sole bollente e privo di qualunque riparo. Denunciato il padrone, un 86enne del posto, per maltrattamento di animali.
Un cane di piccola taglia, di circa 4 mesi, legato con una corda e costretto a restare fermo al sole, senza acqua e senza cibo, ricoperto di mosche; abbandonato a sé stesso, visibilmente stanco e rassegnato, denutrito e in condizioni igienico-sanitarie disastrose, è quanto si sono trovati davanti agli occhi, qualche giorno fa, i Carabinieri della Stazione di Monte Sant’Angelo, nei pressi di una casa rurale nei dintorni di Macchia, nel corso di un servizio perlustrativo a seguito di una segnalazione da parte di una turista.
Immediatamente, i due Carabinieri si sono presi subito cura del piccolo meticcio infatti, dopo aver accertato che la ciotola del cibo fosse vuota e che quella dell’acqua fosse piena di terra e fango, hanno provveduto a sfamarlo e a dissetarlo. Il cane, avvicinato dai militari, è risultato molto docile e mansueto. Riusciva a malapena a camminare e aveva il pelo infestato da parassiti, le mosche su tutto il corpo reso rovente dalle elevate temperature estive.
Viste le sue condizioni critiche, i Carabinieri non hanno esitato a richiedere l'intervento del veterinario di turno il quale, accompagnato dal personale della locale polizia municipale, riscontrava immediatamente lo stato abbattuto e sofferente dell'animale, che se sfiorato per accarezzarlo guaiva dal dolore.
Ma vi è di più!
Il meticcio, ribattezzato Argo dai Carabinieri, in quelle condizioni non aveva nemmeno la possibilità di trovare un riparo durante le ore più calde della giornata, ma era costretto a restare sotto il sole battente o a dormire sul terreno nelle ore più fredde della notte, sentendo il peso del suo guinzaglio anch’esso rovente.
Da un'ulteriore ispezione esterna del terreno veniva ritrovato anche un altro cagnolino, libero, apparentemente in normali condizioni di salute, ma entrambi comunque posti a guardia di quel terreno senza cibo e acqua.
Argo e l’altro meticcio, dopo essere stati visitati dal veterinario di turno dell’Asl di Manfredonia, sono stati affidati alle cure del personale competente dell'E.N.P.A. del posto per essere adottati da qualcuno che voglia prendersi cura di loro. Per il proprietario, convocato sul posto, ottantaseienne di Monte Sant’Angelo, è scattata la denuncia per maltrattamento di animali.
Il fenomeno dell’abbandono degli animali, che da un lato è una vera e propria crudeltà per l’animale, allo stesso tempo costituisce un serio pericolo per la sicurezza stradale.
La richiesta d’intervento ha permesso di salvare la vita ad Argo portando finalmente all’epilogo questa triste vicenda. Il cagnolino è ritornato libero e in attesa di un nuovo padrone che sia disposto a prendersi cura di lui. I Carabinieri invitano a segnalare, al 112 o alle altre autorità competenti, situazioni analoghe presenti sul territorio.
a cura di Donata dei Nobili
Vieni a teatro a Monte Sant’Angelo.
Venerdì 20 agosto, alle ore 20:30, nel chiostro “Le Clarisse”, l’associazione “Genoveffa De Troia” presenta il suo lavoro teatrale.
Da quasi un ventennio, il laboratorio teatrale “Ridere Insieme” è uno spazio di gioco, libera espressione e riflessione per la comunità del Centro diurno attraverso cui viene portata avanti una ricerca sulla diversità, che esula i confini della retorica. I frutti di questo lavoro vengono presentati al pubblico come un’occasione di confronto con i rimossi della società contemporanea e di relazione ad altri modi di essere. Va in scena quest’anno “La Collina”.
Lo spettacolo reinterpreta le storie dolci-amare di Edgar Lee Masters e le taglienti ballate di Fabrizio De André, arricchendolo di personaggi e temi originali. Il risultato è un racconto corale, che demistifica pregiudizi antichi e nuovi.
L’elaborazione drammaturgica è di Nicola Notarangelo, mentre la messa in scena è il risultato del proficuo lavoro di Michele Notarangelo. I testi e la musica dei canti sono di Fabrizio de André, interpretati dalla chitarra e voce di William Prencipe e dalla tastiera di Raffaele Pio Fidanza.
La coinvolgente elaborazione teatrale si è avvalsa dell’emozionante “Antologia” di Spoon River, una raccolta di poesie che il poeta statunitense Edgar Lee Masters pubblicò tra il 1914 e il 1915.
Il lavoro teatrale è un dramma “dialogante” e ha lo scopo di dar vita a nuovi mondi inclusivi, per scongiurare ogni forma di discriminazione etnica o sociale.
Questo impegno drammaturgico è l'invito a guardare e riguardare i vissuti dell’uomo e degli uomini per vederli, comprenderli e modificarli.
Sul palcoscenico, ogni attore diventa insegnante per dire che “vedere” è l'esigenza di quest’epoca, molto distratta e assorbita dall’osservare quanto di preoccupante e disumano accade nelle nostre comunità.
Attraverso il teatro, gli attori fanno parlare “i morti” per raccontare ai “vivi” che la “legge” degli uomini è mutevole e può essere modificabile.
A che serve, quindi, alzare muri fisici, culturali, sociali, etnici? A che serve la violenza degli stati e degli uomini? A che serve “bruciare ponti” per impedire il viaggio esistenziale dell’altro?
Gli attori non pensano di comprimere queste riflessioni con le tante banalità etniche e politiche. Per questa ragione, hanno messo in scena i tanti vissuti umani, spezzati.
Questa gente pensa che il teatro possa creare le condizioni e l’opportunità per offrire a “chiunque” la possibilità, la sensibilità e la conoscenza di “vedere”, capire i risvolti degli agiti umani, spesso violenti, e iniziare a costruire il nuovo mondo, che si appresta a mutare le tante certezze della vita passata.
Una forte motivazione è la spinta emotiva dei protagonisti, che si è trasformata in spettacolo teatrale, affinché non si affidi ai “morti” il racconto di un modo di vivere ancora violento, primitivo e disumano.
Durante lo spettacolo, mentre si narrano storie quotidiane di bambini, donne e uomini, emerge l’antica esigenza della non - violenza e il nuovo bisogno di lasciare dormire sulla collina le tante vittime della sragione dei vecchi Stati.
Con il narrarsi teatrale, le “persone” del laboratorio teatrale “Ridere insieme” indicano che c’è il modo per vedere - e non guardare - l’arcaica violenza umana. La loro visione la svelano con l’arte teatrale, che si mostra in un vissuto volubile, in un insieme dialettico di contraddizioni nel quale tutti possono intervenire e mostrare le proprie idee, anche da vivi, senza affidare la propria denuncia al coraggio di parlare dei “morti”.
In questo scenario esistenziale, ancora una volta - e con la sensibilità e l’amore di sempre -, l’Associazione Genoveffa De Troia si ritaglia uno spazio di riflessione e di comunicazione, attorno a uno dei grandi temi della vita quotidiana: la fragilità.
La fragilità - che appartiene alla natura dell’uomo - è però guardata spesso come qualcosa che toglie alla vita valore e dignità. Condizionati come siamo da una sorta di esaltazione del bastare a se stessi, abbiamo paura di riconoscere e mostrare le nostre debolezze, i nostri limiti, il nostro bisogno di accoglienza, di aiuto, di cura.
Eppure Dio stesso ha scelto di abitare la fragilità e di incarnarsi in essa. È entrato nella storia manifestandosi con un corpo che è stato generato, nutrito, accudito, protetto; e poi disprezzato, deriso, ferito e abbandonato. E, quando la sofferenza è diventata troppo pesante, ha chiesto di non essere lasciato solo, manifestando il suo bisogno dell’altro.
Quell’umanità, che Cristo stesso ha voluto pienamente condividere, è un richiamo forte ad accogliere la domanda di presenza, di solidarietà, di vicinanza e, allo stesso tempo, può renderci consapevoli di quanto ogni persona sia bella e preziosa sempre, nella pienezza della forza e della salute come nel bisogno della malattia e della vecchiaia.
Basta un po’ di tempo, un sorriso, una carezza, una presenza silenziosa e paziente capace di ascoltare senza trasmettere fretta o fastidio.
C’è sempre una reciprocità: si dona ma si riceve più di quanto abbiamo donato.
Grazie a tutti, auguri e buona visione.
Nota stampa dello schieramento civico “La Rinascita Possibile”.
«Dopo la clamorosa e legittima protesta di ieri, che ha ricevuto moltissime manifestazioni di solidarietà da parte dei cittadini, oggi il proprietario del Ristorante Belvedere ha deciso di riaprire i battenti. I lettori penseranno: “Finalmente gli amministratori pubblici hanno soddisfatto le sacrosante richieste del proprietario e dei lavoratori”.
Niente di tutto questo!
Anzi, l’ex Sindaco della legalità e l’Assessore Fusilli, “forti della loro posizione di potere, non si sono neanche fatti vivi”.
Purtroppo, cos’altro avrebbe potuto fare di fronte a tanta arroganza e a tanta assurda insensibilità il proprietario del Ristorante?
Naturalmente non si tratta di una sconfitta, poiché c’è di mezzo il lavoro di alcuni dipendenti, che hanno bisogno di “portare a casa il pane”. Semmai è la resa in uno scontro tra “i potenti del momento” e un laborioso imprenditore, che ci riguarda tutti, anche se molti protestano nell’ombra per timore di rappresaglie.
Lo Schieramento Civico “La Rinascita Possibile” continuerà nella sua battaglia per l’affermazione dei principi di legalità, di equità e di imparzialità, poiché anche in queste ore la Giunta Comunale d’Arienzo continua a usare “due pesi e due misure”».
FOCUS:
L’assurdità sembra essere di casa a Monte Sant’Angelo. Ed è sotto gli occhi di tutti, anche dell’amministrazione comunale e della Polizia Locale che a quanto pare non interessa; interessa solo a chi per lavorare deve sopportare polvere, rumori e pericoli, di lavori pubblici che andrebbero svolti negli orari stabiliti e con criteri più stringenti di sicurezza in rispetto delle normative vigenti se svolti a un metro da un locale pubblico.
L’assurdità è in scena a Piazza della Beneficenza, 5, dove c’è il ristorante Belvedere, di Giovanni Sanchirico, che giovedì 05 agosto 2021 ci ha contattati per telefono, spiegandoci senza mezzi termini e nei dettagli la vicenda.
«Ho dato un ultimatum al sindaco d’Arienzo: o blocca i lavori o chiudo io» il commento amaro di Sanchirico.
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Difatti ieri ha chiuso la sua attività, per poi riaprirla solo oggi, giacché per vivere bisogna lavorare. Con ciò non è che il Comune sia intervenuto per ascoltare la denuncia pubblica, un grido di dolore di un esercente ormai sfiduciato e soprattutto costretto a rinunciare all’incasso della giornata. «Proprio l'altro ieri ho dovuto rinunciare a 900 euro, regolarmente fiscalizzati. Era l’incasso della giornata. Ai clienti non posso far mangiare orecchiette e polvere e far pagare loro, pur sapendo che la polvere è gratis. Il disagio mi è costato molto, ma ho ritenuto opportuno comportarmi così, e scusandomi» la chiosa agro-dolce di Sanchirico.
Il ristorante Belvedere ha una buona clientela e ottime pietanze. Ogni giorno i suoi tavoli son pieni. All’interno non può servire per le restrizioni anti COVID-19 vigenti, ma all’aperto ha tavoli e gazebo su un’area con un’autorizzazione permanente regolarmente rilasciata dal comune per l’utilizzo del suolo pubblico.
A oggi sia sindaco, sia assessore al ramo, chiunque dell’amministrazione comunale, non ha battuto ciglio e tantomeno ha fatto un sopralluogo per rendersi conto di ciò che accade a un metro dal Belvedere. Il comportamento si commenta da solo.
«Ho incontrato più volte il sindaco d’Arienzo il quale mi aveva assicurato che i lavori sarebbero iniziati nel novembre scorso per terminare a maggio, in modo da evitare disagi durante il periodo estivo, quello di maggiore afflusso –prosegue Giovanni Sanchirico-. Invece fino a maggio nulla di fatto. Poi, da pochi giorni è stato aperto il cantiere, che prevede la pavimentazione della piazza. Qui ogni giorno ci sono rumori e polvere, prodotti dal taglio dei mattoni con il flessibile, che infastidiscono i clienti. La betoniera che rilascia la malta si muove a un metro dai tavoli, una distanza che potrebbe compromettere la sicurezza dei clienti –denuncia Sanchirico-, la stessa che se al conducente del mezzo scappasse il piede sulla frizione potrebbe davvero far accadere l’irreparabile».
Al Belvedere son giunte molte dimostrazioni di vicinanza: dai cittadini, dagli esercenti, da alcune sigle politiche, ma nulla da chi amministra la città, neanche le scuse, dovute per l’accaduto
.
«Il sindaco d’Arienzo e l’Ass. Fusilli in altri incontri mi avevano assicurato che sarebbero intervenuti per trovare una soluzione. Sto ancora aspettandole –riconosce Sanchirico-. Eppure avevo fatto presente che c’è un regolamento per lo svolgimento dei lavori pubblici, che prevede orari precisi per l’interruzione, dalle 12:30 alle 15:30, gli stessi che d’Arienzo mi aveva assicurato che avrebbe fatto rispettare. Invece in quelle ore i lavori proseguono e il video fornito alla redazione testimonia come alle 13:45 la betoniera si muove a un metro dai tavoli e la polvere “condisce” le orecchiette sui tavoli dei clienti, che si lamentano. Così, ieri ho deciso di chiudere. Ma senza lavoro non si mangia e non si campa. All’amministrazione a quanto pare non interessa che a Monte ci siano turisti contenti, solo chi si lamenterà per poi dirlo in giro».
Che storia! Aggiungere altro è superfluo, sennonché autorità superiori al sindaco intervengano e che, in modo definitivo, facciano rispettare regolamenti e orari, e soprattutto garantire sicurezza e benessere in una città che si fregia de #LaCittàdeiDueSitiUNESCO e che nel quotidian vivere lo adombra.
Ovviamente come sempre la Redazione è qui per pubblicare la replica della controparte a beneficio dell’informazione.
Sabato 7 agosto, un appuntamento di rilievo nel panorama degli eventi culturali e musicali dell’estate in Puglia.
Un concerto musical-teatrale che vede protagonisti il famoso regista/attore Paolo Sassanelli ed il Rione Junno, fra i nomi di spicco della scena world italiana.
A Monte Sant’Angelo, presso la Terrazza San Benedetto (nuovo laboratorio artistico e culturale della Città, con una vista panoramica molto suggestiva), andrà in scena ‘Storia di un cantastorie’, uno spettacolo diretto da Paolo Sassanelli, che è un omaggio a Matteo Salvatore. “Matteo Salvatore non è un esponente della musica popolare e tradizionale pugliese, Matteo Salvatore è la Puglia. E’ la musica della Puglia”.
Il viaggio in musica e parole racconta proprio questo, la storia di un uomo dannato e la sua luce di artista che brilla nell’ombra di se stesso e della sua vita difficile e tormentata.
I suoi racconti e le sue ballate sono gioielli di poesia grezza ma forte come il vento che soffia sui mulini del Gargano.
Paolo Sassanelli nasce a Bari da genitori immigrati a Milano; all'età di 14 anni torna a vivere nella città di nascita e inizia a studiare al Piccolo Teatro di Bari.
Ha preso parte a vari film di successo. In Un medico in famiglia (Rai 1) interpreta il dottor Oscar Nobili, dalla prima stagione fino all'attuale decima.
Nel 2000 è uno dei protagonisti del film La CapaGira di Alessandro Piva; in Compagni di scuola è affiancato da Massimo Lopez; dal 2008 interpreta l'ispettore Gamberini nella serie televisiva L’ispettore Coliandro.
Si cimenta alla regia nel 2009 con il corto Uerra, a tema comico e ambientazione nell'Italia post-bellica, presentato il 10 settembre 2009 nella sezione Corto Cortissimo della 66a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, nel 2010 finisce nella cinquina per i candidati come Miglior cortometraggio ai David di Donatello.
Torna alla regia nel 2013 con il corto Ammore e viene selezionato nella cinquina dei finalisti dei David di Donatello 2013 e Corti d'argento 2014.
Nel 2013 recita nel film Song’e Napule, per il quale ottiene un Nastro d’argento al migliore attore non protagonista.
Nel 2017 gira il suo primo lungometraggio Due Piccoli italiani.
Rione Junno è una realtà storica della world music italiana: ha tenuto concerti in tutto il mondo dal Canada, alla Tunisia, Francia, Spagna, Germania, Svizzera, Belgio, Albania, fino ai festival italiani più importanti di settore. Eugenio Bennato che ha fortemente voluto il gruppo nel suo progetto mondiale Taranta Power sin dagli inizi, così descrive Rione Junno: “inserito nell’onda alternativa e contemporanea della musica etnica è riconosciuto come uno tra i massimi rappresentanti della nuova proposta musicale radicata nel passato ma rivolta al futuro”.
L’appuntamento è dunque per sabato 7 agosto sul Gargano, a Monte Sant'Angelo (Foggia), con inizio alle 22.00.
Viste le misure di sicurezza anti-COVID19, i posti saranno disponibili su prenotazione presso i seguenti canali: e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | telefono: 347 8841777