Il Gal Gargano, per domani 13 gennaio 2021 alle ore 17:00, ha organizzato un incontro online in webinar per Per illustrare le opportunità del bando “Promuovere la diversificazione e nuove forme di reddito nel settore della pesca e acquacoltura: investimenti per la vendita diretta, la conservazione e commercializzazione di prodotti ittici”.
L'incontro ha la finalità per la presentazione del progetto e per dove chiedere informazioni e fornire chiarimenti.
Per partecipare basta registrarsi cliccando QUI, entro un'ora prima dell'appuntamento: prima dell'inizio dell'incontro, tramite mail riceverete il link di invito per seguire il webinar.
La Puglia investe nella sostenibilità dei settori della pesca e dell'acquacoltura. Nel Pad. 18 quest’oggi due appuntamenti dedicati all’“Acquacoltura pugliese 4.0”. È il progetto per lo sviluppo dei siti e infrastrutture legati all’acquacoltura pugliese e per la riduzione degli impatti ambientali degli interventi, finanziato dal FEAMP, il Fondo europeo per gli affari marittimi e della pesca.
Due le tavole rotonde organizzate dal Dipartimento regionale Agricoltura alla presenza degli stakeholder, alle associazioni di categoria e ai soggetti direttamente coinvolti nelle attività di progetto, al fine di divulgare i risultati raggiunti fino ad oggi.
"Acquacoltura pugliese 4.0" rappresenta un’importante occasione di collaborazione interistituzionale per creare innovazione strutturale e amministrativa del comparto. Grazie a questo progetto, risultato di una strategia condivisa, la Regione Puglia si pone ancora una volta al fianco delle imprese del settore dell’acquacoltura e dei lavoratori.
L’obiettivo dei due appuntamenti è confrontarsi sulle tematiche legate allo sviluppo e al potenziamento dei siti di acquacoltura presenti in Puglia e coordinarsi sulla gestione responsabile e sostenibile degli interventi da realizzare. Il progetto, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del FEAMP 2014-2020, coinvolge un importante gruppo di lavoro costituito da ricercatori delle Università degli Studi di Bari, del Salento, di Foggia, del Politecnico di Bari, del CNR nelle sue sedi di Lesina e Taranto, dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale della Puglia, nonché dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata, insieme al Dipartimento regionale Agricoltura.
La Fiera del Levante diventa, quindi, un’occasione importante per creare un momento di raccordo e prosecuzione dei lavori progettuali al fine di raggiungere gli obiettivi specifici di progetto, ovvero:
- identificare e mappare le zone più idonee per lo sviluppo dell’acquacoltura sul territorio regionale;
- migliorare e sviluppare le strutture di sostegno e le infrastrutture necessarie per accrescere il potenziale dei siti dell’acquacoltura e ridurre l’impatto ambientale negativo dell’acquacoltura;
- favorire azioni di prevenzione dei gravi danni all’acquacoltura ai sensi delle Direttiva 2009/147/CE e Direttiva 92/43/CEE e sviluppare piani d’azione per i molluschi volti alla protezione, al ripristino e alla gestione.
L’approccio proposto è funzionale a consentire un’attuazione delle misure delle quali beneficiano le imprese acquicole pugliesi, che consenta sia il pieno perseguimento degli obiettivi del Programma sia il rispetto della ratio e delle finalità delle norme nazionali e regionali legate alla salvaguardia dell’ambiente costiero.
Dopo i 20 milioni di euro previsti dal decreto Cura Italia e il provvedimento che stanzia 950 euro di ristoro per i pescatori, giunge finalmente in Conferenza Stato-Regioni l’accordo sul decreto che autorizza a ridefinire, nei limiti delle rispettive assegnazioni finanziarie del FEAMP (il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca), la redistribuzione delle risorse da attivare per far fronte ai danni diretti e indiretti derivanti dall’emergenza da Covid-19 e per assicurare la continuità aziendale degli operatori della pesca.
“L’obiettivo è quello di favorire il massimo utilizzo possibile delle relative misure da parte dell’autorità di gestione, degli organismi intermedi e dei gruppi di azione locale nel settore della pesca (FLAG) – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, che ha preso parte alla seduta della Conferenza Stato-Regioni – L’accordo prevede, ferme le percentuali tra Stato (33%) e Regioni e Province autonome (67%), la ripartizione delle risorse finanziarie di quota comunitaria del PO Feamp tra Autorità di Gestione 123,8 milioni di euro a cui si sommano 17,7 milioni di assistenza tecnica e Organismi Intermedi 274,4 milioni di euro a cui si aggiungono 14,5 di assistenza tecnica. Mentre per altre tre misure autonome, all’Autorità di Gestione vengono destinati 107 milioni di euro circa”.
Viene, dunque, esteso il sostegno finanziario al fermo pesca, in mare e nelle acque interne, per il periodo dal 1° febbraio al 31 dicembre 2020 causato dal Covid-19, l’ambito di applicazione dei Fondi di mutualizzazione e le assicurazioni degli stock acquicoli, la concessione di capitale circolante e compensazioni agli acquacoltori per la sospensione temporanea o la riduzione della produzione/vendite ovvero per i costi supplementari di magazzinaggio. Inoltre, si prevede l’innalzamento della quota di intervento del FEAMP per l’attuazione dei Piani di produzione e di commercializzazione delle Organizzazioni di Produttori dal 3% al 12% del valore medio annuo della produzione commercializzata dalla singola Organizzazione nel corso dei tre anni precedenti nonché l’estensione del sostegno finanziario fino a fine anno per aiuti al magazzinaggio delle Organizzazioni di Produttori impegnati in attività di stoccaggio di prodotti della pesca o prodotti acquicoli. Infine, si estende il sostegno FEAMP per la concessione di capitale circolante o per compensazioni.