Progettato e costruito negli anni ’70 da un architetto corregionale, Raffaele Pannella, simbolo allora della svolta culturale architettonica moderna, ma mai entrato in funzione, oggi il gerontocomio di Nardò, su delibera del Comune, è prossimo alla demolizione.
Mai completata e abbandonata, definito ecomostro, da oltre quarant’anni quella struttura oggi è tra le poche esistenti e perciò testimone di una cultura architettonica, tutta Made in Puglia, difesa a spada tratta dal mondo culturale universitario regionale, a tutela di valori da riconvertire, anche in nome di ridare funzionalità a ciò che esiste piuttosto che ricostruire.
In tal senso si muove. anche per ridare memoria a nostri progettisti, il dottorato PASAPMed, - Patrimoni archeologici, storici architettonici e paesaggistici mediterranei, l'attività culturale a tutela dei sistemi integrati di conoscenza, progettazione, tutela e valorizzazione del territorio-, che è contro l’eliminazione di una importante pagina di architettura contemporanea.
Non è dello stesso avviso il sindaco, Pippi Mellone, che in un'intervista su "Lecce Prima", definì la struttura «Un mostro di cemento di 5000 metri quadri, costruito tra gli anni ‘70 e ‘80 e mai ultimato… è l’ennesima cattedrale degli sprechi, ereditata dalla peggiore classe politica del Sud Italia. L’immobile, mai ultimato, cadente e pericoloso…, è un simbolo dello sperpero di denaro pubblico della vecchia politica. Oggi, solo una enorme bruttura collocata in mezzo alle case popolari. Entro fine anno daremo il via ai lavori di demolizione. Al suo posto, se ci aggiudicheremo il bando del PNRR a cui abbiamo partecipato, alloggi per anziani autosufficienti».
L’appello de PASAPMed
«L’Amministrazione Comunale di Nardò intende abbattere un edificio di grande valore architettonico, opera di un insigne architetto di origini pugliesi, docente per molti anni prima all’Università Iuav di Venezia e poi presso la Facoltà di Architettura di Sapienza Università di Roma: Raffaele Panella (1937-2016).
L’edificio compare in numerose pubblicazioni e manuali di architettura rientra tra le principali opere realizzate in Puglia, tanto da rientrare nel Censimento nazionale delle architetture del secondo Novecento del Ministero della Cultura.
L’opera originale, ispirata al razionalismo, fu progettata, con il contributo degli ingegneri Renato Angeloni e Giancarlo Vaccher, circa 70 anni fa, finalizzata ad ospitare una comunità di anziani, rimase purtroppo incompiuta. Abbandonata in un grave stato di degrado pare destinata ora all’abbattimento nonostante le numerose proposte avanzate per il recupero e il riutilizzo per altre funzioni.
Il Dottorato di Ricerca PASAP_Med, composto da docenti di numerose università italiane e straniere e da numerosi dottorandi con formazione in archeologia, architettura, storia dell’arte, storia, antropologia, esprime il proprio convinto dissenso e auspica che si eviti l’abbattimento di tale edificio, chiedendo che si mettano in campo tutte le iniziative possibili per garantirne la tutela, il recupero, la valorizzazione e una nuova funzione, pronto anche a mettere a disposizione le competenze presenti al proprio interno.
Si appella al Sindaco e all’Amministrazione di Nardò, al Presidente della Regione Puglia, alla Soprintendenza ABAP di Lecce-Brindisi, agli ordini professionali e soprattutto alla comunità dei cittadini perché sia scongiurato tale scempio con la distruzione di una pagina importante della cultura e della progettazione architettonica contemporanea. Invita tutti a sottoscrivere l’appello https://chng.it/vhqHNTSDPt lanciato da alcuni autorevoli architetti e personalità della cultura».
Di seguito la denuncia del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini. Una denuncia che riguarda l'area salentina, della valle d'Itria, ma che è un "luogo comune" di tutte le province pugliesi, che andrebbe affrontato non solo in vista del periodo vacanziero, bensì per tutto l'anno, a salvaguardia della salute, dell'ambiente, della natura.
“Le periferie sono il biglietto da visita per i turisti che fra un po’ arriveranno in Puglia per le festività pasquali. In attesa che lo spot per sensibilizzare i pugliesi a non buttare i rifiuti in modo clandestino, danno e incivile faccia effetto, è opportuno che la Regione provveda a pulire alcune zone a ridosso di località turistiche.
“Anche perché ricordo bene cosa ha detto ha dichiarato il presidente Emiliano intervenendo all'evento Buy Puglia e BTM - Business Tourism Management. “Questo deve essere l'anno zero dei rifiuti in Puglia: ‘Questo deve essere l'anno zero dei rifiuti in Puglia. Il contrasto all’abbandono ai rifiuti comporta l’impegno di tutti: associazioni, comuni, enti e cittadini. Un anno zero dei rifiuti iniziato a suon di musica con i Boomdabash che hanno partecipato gratuitamente, per amore della loro terra. L’amore per le radici deve guidare tutti".
“Ma la situazione del nostro territorio ci racconta di una triste realtà, colma di abbandono dei rifiuti. Un abbandono che nasce sia dall’ignoranza di alcuni nostri concittadini sia dalla mancanza di un numero consistente di isole ecologiche. Occorre, comunque, agire sui questi abbandoni cercando di punire quei trasgressori con le sanzioni previste dal D.Lgs. n.152/2006.
“Il Consiglio Regionale, con la legge di stabilità del 2023, la n. 32 del 29 dicembre 2022, ha stanziato con l’art. 5, nel bilancio regionale autonomo, una dotazione finanziaria, di 500 mila euro per 3 esercizi finanziari, a partire dal 2023, proprio per sostenere gli interventi al contrasto del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Ci auguriamo, quindi, che con questi impegni sia finanziari che di programmazione lavorativa degli uffici regionali, si possano contrastare questi incivili comportamenti.
“Le foto che allego alla nota sono nel territorio tarantino tra Crispiano e Massafra, e sappiamo che la Valle d’Itria è una delle località più gettonate per le passeggiate sia a piedi sia in bicicletta. Sarebbe un peccato se i turisti dovessero portare fra i propri ricordi le periferie pugliesi come discariche a cielo aperto.”
Al termine di specifiche attività di controllo economico del territorio, le Fiamme Gialle della Compagnia di Ostuni hanno scoperto nei giorni scorsi l’esistenza di un bed & breakfast con trulli e piscina completamente sconosciuto al fisco.
In particolare, l’attività dei finanzieri ha permesso di accertare che il B&B ha operato attraverso un’azienda leader nel settore del turismo di lusso per la Provincia di Brindisi e Lecce (estranea alle indagini) che, attraverso un sito internet, offre la visibilità di strutture ricettive locali.
L’attività di verifica ha consentito di accertare che, in realtà, dall’anno 2020, il B&B ha esercitato la propria attività in maniera imprenditoriale, beneficiando indebitamente delle agevolazioni fiscali previste per le attività non commerciali, omettendo di dichiarare al fisco i ricavi conseguiti.
Contrastare l’evasione fiscale vuol dire contribuire alle prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese e favorire una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i cittadini (“pagare tutti per pagare di meno”).
L'Assemblea legislativa regionale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal capogruppo de La Puglia domani, Paolo Pagliaro sul riconoscimento delle grotte prestoriche salentine quale patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO.
La mozione di Paolo Pagliara
RICONOSCIMENTO GROTTE PREISTORICHE SALENTINE PATRIMONIO MONDIALE DELL'UMANITÀ UNESCO
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA
Premesso che:
• l'identificazione, la protezione, la tutela e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo rientrano tra le missioni principali dell'UNESCO. Il Patrimonio rappresenta l'eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future;
• la Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale, adottata dall'UNESCO nel 1972, prevede che i beni candidati possano essere iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale, nella lista dei Monumenti, come opere architettoniche, plastiche o pittoriche monumentali, elementi o strutture di carattere archeologico, iscrizioni, grotte e gruppi di elementi di valore universale eccezionale dall'aspetto storico, artistico o scientifico;
• l'UNESCO ha tra i suoi obiettivi prioritari l'attuazione di misure volte a favorire la trasmissione del patrimonio culturale immateriale fra le generazioni, per questo nel 2003 ha adottato la Convenzione per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, ratificata dall'Italia nel 2007, nella quale è prevista una serie di procedure per la identificazione, documentazione, preservazione, protezione , promozione e valorizzazione del bene.
Considerato che:
• fin dalla notte dei tempi l'uomo si è espresso attraverso l'arte. Le testimonianze di arte rupestre sono il segno tangibile di una presenza, di un passaggio, custodito per millenni nel ventre della terra. Il litorale adriatico del Salento, da Santa Maria di Leuca ad Otranto, fu punto di approdo da terre lontane. Questa costa, alta e frastagliata, ospita nelle sue viscere di roccia centinaia di antri e grotte che hanno fatto da culla alla nostra civiltà. Qui ha avuto luogo la transizione dall'uomo di Neanderthal all'homo sapiens, passaggio fondamentale nella preistoria d'Europa;
• alcune grotte sono ancora inesplorate; altre, oggetto di importanti studi, conservano testimonianze artistiche di straordinaria rilevanza che meriterebbero adeguata valorizzazione. Esse serbano i primi preziosi semi della nostra civiltà, della comune matrice europea, e rappresentano pertanto un inestimabile patrimonio immateriale di bellezza e storia, da recuperare e rendere fruibile al pubblico.
Evidenziato che:
• anche lungo la costa ionica salentina, e fino nell'entroterra, troviamo una serie di grotte preistoriche di eccezionale fascino e importanza storico culturale. In territorio di Otranto, a Porto Badisco, a 26 metri sotto il livello del mare vi è la celebre Grotta dei Cervi scoperta nel 1970, che rappresenta il complesso pittorico neolitico più imponente d'Europa. Si suddivide in tre corridoi della lunghezza di circa 200 metri, percorsi da migliaia di pittogrammi datati 6mila anni fa. Due gli ingressi che conducono al complesso ipogeo: uno occidentale, che s'immette solo nel primo corridoio; uno orientale, che dà accesso a tutti e tre i corridoi. La grotta, che racchiude un patrimonio unico al mondo, è sprangata e in abbandono. Finora solo gli archeologi hanno avuto il privilegio di ammirare le straordinarie pitture di quella che è stata ribattezzata come la Cappella Sistina della Preistoria;
• più a sud, nella Grotta Romanelli tra Castro e Santa Cesarea Terme, gli scavi e le esplorazioni hanno consentito di rinvenire graffiti che riproducono figure umane e animali. Qui è stata inoltre ritrovata una pietra considerata come il più antico dipinto scoperto in Italia. Alla grotta si accede anche via terra ma non è visitabile, e per motivi di protezione del sito è stata chiusa da una cancellata;
• lungo la litoranea che conduce da Santa Cesarea Terme a Castro vi sono poi le Grotte delle Striare, anch'esse frequentate dagli uomini preistorici e oggi accessibili solo via mare, per via dell'innalzamento del livello delle acque rispetto a quei tempi. Il termine "striare" indica le streghe, a significare la suggestione che da sempre questo luogo ha trasmesso ;
• sulla strada verso Cerfignano, in agro di Santa Cesarea Terme, si apre la voragine di Grotta Cosma, con pittogrammi che riproducono scene di caccia e figure stilizzate che ricordano quelle rinvenute nella Grotta dei Cervi;
• sempre a Santa Maria di Leuca troviamo la Grotta dei Giganti, dove sono stati ritrovati resti di pachidermi , ossa umane, ceramiche risalenti ali'età del Bronzo (4300-3000 anni fa), cocci di epoca bizantina e cinque monete di bronzo dell'era degli imperatori Costantino VII e Romano I, alcuni elementi di disposizione tombale di età altomedievale del IX secolo d.C.: reperti che rappresentano il segno, in ogni epoca, del passaggio dell'uomo;
• in zona troviamo altre grotte di piccole dimensioni raggiungibili via mare: la Grotta del Bambino dov'è stato trovato un molare di un bimbo preistorico, collegata con la Grotta delle Tre Porte che mostra tre differenti accessi al mare; la Grotta del Presepe con alcune formazioni carsiche che ricordano il classico presepe di Gesù Bambino; nelle Grotte Cipolliane sono stati rinvenuti utensili preistorici;
• a Parabita, in località Monaci, nell'entroterra di Gallipoli, si trova la celebre Grotta delle Veneri, anch'essa non visitabile. Le statuette, alte 9 e 6 centimetri, furono rinvenute in uno scavo del 1965 e rappresentano donne in gravidanza: caratteristica peculiare dei due esemplari è la posizione delle braccia poste sul ventre. Le veneri di Parabita sono custodite nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto;
• risalendo la costa ionica verso Porto Cesareo, in territorio di Nardò sono state censite e in parte scavate ben otto grotte con segni di frequentazione dell'uomo di Neanderthal. Cinque di esse conservano anche resti osteologici di Homo sapiens, o tracce di entrambe le specie che si sono avvicendate nello stesso sito a distanza di millenni o secoli. La grotta di Capelvenere (Neandertal), Torre dell'Alto (la più antica), Riparo Marcello Zei (Neandertal), del Cavallo (Neandertal e sapiens, fra i primissimi reperti antropici della nostra specie finora ritrovati in Europa), Uluzzo Carlo Cosma e Uluzzo (due siti con entrambe le specie), Mario Bernardini (con entrambe le specie), Serra Cicora (quest'ultima abbastanza vicina ai ruderi del villaggio necropoli del Neolitico sapiens, risalente a circa 6mila-5mila anni fa);
• nell 'alto Salento, ad Ostuni, vi è poi la Grotta di Agnano dove nel 1991 vi fu rinvenuta la madre più antica del mondo, una giovane donna di circa 20 anni morta al nono mese di gravidanza col suo bambino ancora in grembo, circa 28mila anni fa. Fu sepolta come una regina, con una corona di conchiglie sul capo decorate in ocra rossa, e con una mano posizionata sul grembo come a proteggere il bimbo mai nato.
Tenuto conto che:
• con il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell'umanità UNESCO, questo complesso di grotte potrebbe essere preservato, tutelato e reso fruibile attraverso un percorso storico archeologico che consentirebbe il recupero della preistoria dell'umanità. Un itinerario delle grotte preistoriche salentine offrirebbe ai visitatori un eccezionale viaggio nel tempo, per ripercorrere gli albori della nostra civiltà attraverso la meravigliosa suggestione delle figure dipinte sulle pareti di roccia e dei reperti giunti a noi intatti dopo millenni ;
• l 'idea è quella di costruire un percorso alla scoperta del palinsesto sotterraneo del Salento, sul modello delle esperienze già realizzate in altri Paesi mediterranei: Francia (grotte di Lascaux in Dorgogna e caverne nella valle del fiume Vézère), Spagna (grotte de La Pasiega, di Maltravieso e del Los Aviones) e Marocco (grotte di Contrebandiers e di Bizmoune);
• le grotte salentine rappresentano infatti un patrimonio di valore inestimabile ancora tutto da valorizzare, tassello prezioso del più ampio mosaico delle grotte del bacino del Mediterraneo che testimoniano la primordiale presenza dell'uomo nell'area geografica identificata come la culla della cultura europea
IMPEGNA LA GIUNTA DELLA REGIONE PUGLIA
1. a mettere in atto ogni azione utile per il riconoscimento delle grotte preistoriche salentine come Patrimonio Mondiale dell'umanità UNESCO, finalizzato alla tutela e valorizzazione di un eccezionale giacimento storico archeologico pressoché sconosciuto, che merita invece di essere reso fruibile al pubblico, andando ad impreziosire l'offerta culturale del territorio salentino già generoso di meraviglie sotto il profilo paesaggistico e naturalistico.
nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
“Il sì unanime del Consiglio regionale alla mia mozione è un punto di partenza importante per avviare l’iter di riconoscimento delle grotte preistoriche salentine come patrimonio mondiale Unesco. È un obiettivo a cui tengo particolarmente, perché può mettere a frutto un immenso giacimento quasi sconosciuto. Nelle viscere di queste grotte sono custodite, ancora intatte dopo millenni, le prime tracce della nostra civiltà. Con l’iscrizione delle Grotte preistoriche del Salento nel patrimonio Unesco si può innescare un processo di valorizzazione di questo patrimonio sotterraneo, sul modello di percorsi di fruizione già realizzati in Francia, Spagna e Marocco in grotte analoghe nel bacino del Mediterraneo, la culla della nostra cultura.
Nella mia mozione presento un elenco dettagliato delle grotte più importanti che potrebbero essere legate in questo percorso di conoscenza. Due esempi su tutti: la Grotta dei Cervi a Porto Badisco, considerata la Cappella Sistina della preistoria, e la Grotta di Agnano ad Ostuni, che custodisce la madre più antica del mondo, una giovane donna morta al nono mese di gravidanza col suo bambino ancora in grembo, circa 28mila anni fa.
Con l’approvazione unanime da parte del Consiglio della mia mozione, e con l’impegno manifestato dalla consigliera delegata alla cultura Di Bari, parte dal Governo regionale un’azione di pressing che mi auguro possa portare presto al riconoscimento di patrimonio Unesco per le grotte preistoriche salentine, in modo da recuperare la nostra preistoria e farne una leva di promozione del turismo culturale e dell’economia del territorio”.
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Lecce negli ultimi giorni hanno svolto un piano straordinario di interventi finalizzati a garantire la sicurezza economica e finanziaria del territorio della provincia. Particolare attenzione è stata rivolta alle località della fascia costiera interessate da maggiore affluenza turistica.
I controlli posti in essere dai Finanzieri leccesi si inquadrano, nello specifico, nell’ambito dell’azione di contrasto all’evasione fiscale, al lavoro nero e alle truffe in danno dei consumatori.
Il piano operativo si è concretamente tradotto nell’esecuzione di numerose e diversificate attività ispettive, tra cui interventi in materia di circolazione dei beni viaggianti e di rilevazione degli indici di capacità contributiva.
È stata, inoltre, intensificata l’azione di contrasto al “sommerso da lavoro”, con l’individuazione di 23 lavoratori “in nero”, 6 lavoratori la cui assunzione è risultata “irregolare”, con la segnalazione alla competente Autorità di 5 datori di lavoro ai fini della sospensione dell’attività delle imprese coinvolte, mentre 242 sono le posizioni per le quali nei prossimi giorni verranno svolti gli opportuni approfondimenti.
I controlli in materia di mancata emissione di scontrini e ricevute, finalizzati anche a verificare l’accettazione dei pagamenti elettronici, hanno portato, invece, alla rilevazione di 13 violazioni.
Specifici accertamenti sono stati condotti anche presso alcuni distributori di carburanti, nella prospettiva di rilevare eventuali, ingiustificati incrementi dei prezzi di vendita.
Sul piano della contraffazione, invece, la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 1.300 pezzi, tra articoli di abbigliamento, accessori vari e bigiotteria recanti marchi contraffatti ovvero privi delle informazioni di sicurezza obbligatorie stabilite dalle disposizioni di legge, in merito ai quali sono in corso gli opportuni riscontri fiscali.
Gli accertamenti proseguiranno senza soluzione di continuità per l’intera stagione estiva. Contrastare l’evasione fiscale vuol dire contribuire alle prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese e favorire una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i cittadini secondo il principio “pagare tutti per pagare di meno”.
Aradeo - Corigliano d’Otranto – Galatina – Galatone – Gallipoli - Nardò. Sei serate con LUCA BIANCHINI in sei luoghi storici nel cuore del Salento
Il Salento Book Festival torna dal 3 all’8 agosto 2020 con sei appuntamenti dedicati ai libri, alle storie, alla musica, all’arte, tra palazzi, giardini e piazze di Nardò, Aradeo, Galatone, Gallipoli, Galatina e Corgliano d’Otranto. Filo conduttore sarà “Baci da Polignano”, il nuovo libro di Luca Bianchini, direttore artistico del SBF.
Sei serate con LUCA BIANCHINI in sei luoghi storici nel cuore del Salento. Il SALENTO BOOK FESTIVAL torna in scena dal 3 all’8 agosto 2020 con una serie di appuntamenti dedicati ai libri, alle storie, alla musica, all’arte, tra palazzi, giardini e piazze di Nardò, Aradeo, Galatone, Gallipoli, Galatina e Corgliano d’Otranto. I sei comuni della provincia di Lecce, già protagonisti della scorsa edizione, si preparano ad accogliere “La festa dei libri, la movida dei lettori” in una speciale decima edizione che avrà come filo conduttore “Baci da Polignano”, il nuovo attesissimo libro di Luca Bianchini, al suo ultimo anno da direttore artistico del SBF.
L’edizione 2020 del Salento Book, organizzato come sempre dall’associazione culturale Festival Nazionale del Libro presieduta dall’ideatore e organizzatore Gianpiero Pisanello, partirà alle ore 21.00 di LUNEDÌ 3 AGOSTO dalla Villa Comunale – Giardino Botanico di NARDÒ. A dialogare con Luca Bianchini sarà Azzurra De Razza, con la partecipazione di Rocco Nigro e Rachele Andrioli.
Il SBF farà tappa MARTEDÌ 4 AGOSTO ad ARADEO, nell’Anfiteatro Pino Zimba (incontrano l’autore Giovanni Minerba e Antonella Giustizieri), MERCOLEDÌ 5 AGOSTO a GALATONE, nell’Atrio del Palazzo Marchesale (incontra l’autore Giulia Santi, con la partecipazione di Salvatore Casaluce e Emanuele Coluccia), GIOVEDÌ 6 AGOSTO a GALLIPOLI, nella Biblioteca Comunale Sant’Angelo (incontra l’autore Eleonora Tricarico, con la partecipazione di Luigi Solidoro e Laura De Vita), VENERDÌ 7 AGOSTO a GALATINA, nell’ex Convento delle Clarisse (incontrano l’autore Davide Indino, con la partecipazione di Alessandra Caiulo, Salvatore Casaluce e Roberto Chiga). Si chiude SABATO 8 AGOSTO a CORIGLIANO D’OTRANTO, nel Fossato del Castello Volante (incontra l’autore Emanuele Gatto, con la partecipazione di Gianluca Longo).
Ingresso gratuito. Posti limitati. Info e prenotazione obbligatoria al numero 348.5465650
Tutti gli appuntamenti hanno inizio alle ore 21.00. Seguirà “firmacopie” con Luca Bianchini.
Baci da Polignano di LUCA BIANCHINI è l’attesissimo sequel di Io che amo solo te con i personaggi tanto amati come Ninella e don Mimì. Ora li ritroviamo alcuni anni dopo e anche se il tempo passa per don Mimì Ninella resta sempre la donna della sua vita, nonostante il destino li abbia separati più volte. La situazione però cambia all’improvviso quando Matilde, la moglie di don Mimì, perde la testa per Pasqualino, il tuttofare di famiglia. Per don Mimì questa è l’occasione per andare a vivere da solo e ritrovare Ninella, che però da qualche tempo ha accettato la corte di un architetto milanese. Riprendono così le schermaglie amorose tra i due e intorno a loro ci sono sempre gli altri irresistibili personaggi: Chiara e Damiano e la loro figlia che li comanda a bacchetta; Orlando e la sua “finta” fidanzata Daniela; Nancy e il sogno di diventare la prima influencer di Polignano; la zia Dora, corre dal “suo” Veneto per riscattare l’eredità contesa di un trullo. Tra dubbi, fughe al supermercato, tuffi all’alba e malintesi prosegue la storia di tutti loro, e soprattutto quella di Ninella e don Mimì, sotto il cielo di Polignano con la sua magica luce.
Il Salento Book Festival è finanziato dall’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia nell'ambito del FSC 2014-2020 e con il contributo del Comune di Aradeo, Comune di Corigliano d’Otranto, Città di Galatina, Comune di Galatone, Comune di Gallipoli e Città di Nardò.
LUNEDÌ 3 AGOSTO 2020 – NARDÒ
Villa Comunale – Giardino Botanico – Ore 21.00
Salutano: Pippi Mellone, Sindaco del Comune di Nardò – Ettore Tollemeto, Assessore alla Cultura del Comune di Nardò – Giulia Puglia, Assessore al Turismo del Comune di Nardò
Incontra l’autore: Azzurra De Razza
con la partecipazione di Rocco Nigro e Rachele Andrioli
MARTEDÌ 4 AGOSTO 2020 – ARADEO
Anfiteatro Pino Zimba – Ore 21.00
Salutano: Luigi Arcuti, Sindaco del Comune di Aradeo – Georgia Tramacere, Assessore alla Cultura del Comune di Aradeo
Incontrano l’autore: Giovanni Minerba e Antonella Giustizieri
MERCOLEDÌ 5 AGOSTO 2020 – GALATONE
Atrio Palazzo Marchesale – Ore 21.00
Saluta: Flavio Filoni, Sindaco di Galatone
Incontra l’autore: Giulia Santi
con la partecipazione di Salvatore Casaluce e Emanuele Coluccia
GIOVEDÌ 6 AGOSTO 2020 – GALLIPOLI
Biblioteca Comunale Sant’Angelo – Ore 21.00
Saluta: Stefano Minerva, Sindaco del Comune di Gallipoli, e Adele De Marini, responsabile Servizio Turismo e Cultura del Comune di Gallipoli
Incontra l’autore: Eleonora Tricarico
con la partecipazione di Luigi Solidoro e Laura De Vita
VENERDÌ 7 AGOSTO 2020 – GALATINA
Ex Convento delle Clarisse – Ore 21.00
Salutano: Marcello Amante, Sindaco del Comune di Galatina – Cristina Dettù, Assessore alla Cultura del Comune di Galatina
Incontrano l’autore: Davide Indino
con la partecipazione di Alessandra Caiulo, Salvatore Casaluce e Roberto Chiga
SABATO 8 AGOSTO 2020 – CORIGLIANO D’OTRANTO
Fossato del Castello Volante – Ore 21.00
Saluta: Dina Manti, Sindaco del Comune di Corigliano d’Otranto
Incontra l’autore: Emanuele Gatto
con la partecipazione di Gianluca Longo