“Nelle scorse ore è stata approvata, all’interno della legge di bilancio, la norma per aggiungere allo screening neonatale il diabete di tipo 1 e la celiachia. Si tratta di un nuovo primato italiano, portando a 63 il numero complessivo di malattie diagnosticabili nei primi giorni di vita a tutti i bambini nati in Puglia”.
Lo dichiarano il consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati e i Consiglieri regionali Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, capogruppo.
“Ringraziano tutti i colleghi che all’unanimità hanno votato la proposta e i colleghi sottoscrittori Filippo Caracciolo, Cristian Casili, Marco Galante, Francesco Ventola, Paride Mazzotta, Mauro Vizzino, Paolo Pagliaro e Francesco La Notte.
Una recente legge statale ha introdotto il Programma di screening nazionale per il diabete di tipo 1 e la celiachia. La finalità del programma consiste nel prevenire l'insorgenza di chetoacidosi in soggetti affetti da diabete di tipo 1 e di rallentare la progressione della malattia mediante l'impiego delle terapie disponibili, nonché di effettuare la diagnosi precoce della celiachia.
Sia pur in ambito di programma pluriennale e non già come screening continuativo, la legge statale ha inteso utilizzare lo stato attuale di conoscenza clinico-diagnostica per meglio effettuare tutte le iniziative di prevenzione, comprese quelle di genetica, in grado di poter rassegnare un quadro indiziario di malattia per il caso del diabete di tipo 1, oppure un quadro predisponente per la celiachia. Ciò significa, in buona sostanza, che il legislatore statale ha stabilito con legge livello di prevenzione, sia pur con valore temporale allo stato limitato e utilizzando risorse dedicate.
Nel dettaglio, la legge suddivide il programma di screening in fase genetica preliminare e fase ordinaria. La fase ordinaria è gestita sulla base di programmi afferenti all’età pediatrica, anche differenziati per tipologia di malattia.
Sul test genetico preliminare alla nascita va premesso che esso s’innesta su un procedimento addirittura sovrapponibile con quello ben collaudato per la SMA e ciò può rappresentare un contenimento a monte della popolazione pediatrica interessata e quindi una maggiore facilità (con minori costi) di realizzare per davvero l’ambizioso programma deciso dal legislatore statale.
In concreto, il programma consiste nell’esame dei geni DQ2 e DQ8, o altri geni ritenuti utili, al fine di verificare l’indizio di malattia per il diabete di tipo 1 e la predisposizione per la celiachia. L’esito negativo del test comporterà l’esclusione del bambino dalla fase ordinaria e periodica del programma di screening, fatta salva la decisone dei rispettivi specialisti di branca, comunicata al Dipartimento di prevenzione della Azienda sanitaria territoriale di riferimento.
Lo spot ematico per il test genetico preliminare sarà prelevato ai neonati dal Punto nascita interessato, contestualmente a quello per lo screening neonatale super-esteso e l’atrofia muscolare spinale (SMA), raccolto su un cartoncino dedicato (Dried Blood Spot, DBS) entro e non oltre l’arco temporale di 48-72 ore di vita del neonato. Al prelievo è preliminare l’informativa sulla facoltà di rinuncia al test, formulata agli esercenti la responsabilità genitoriale.
I cartoncini devono essere raccolti assieme a quelli degli screening obbligatori ed inviati presso il Centro Regionale dello Screening neonatale dove verranno raccolti ed inviati al Laboratorio di Genomica della Asl Bari, Presidio Ospedaliero Di Venere, “Dipartimento per la gestione avanzata del rischio riproduttivo e delle gravidanze a rischio”, accompagnati da un modulo sottoscritto, rispettivamente, dagli operatori addetti alla preparazione, alla consegna e alla recezione.
In caso di neonato con fattori di predisposizione alle malattie, il risultato dovrà essere comunicato al Punto nascita di riferimento e da questo alla famiglia, che verrà indirizzato presso un’unità di endocrinologia o gastroenterologia dell’età pediatrica, ovvero unità di pediatria con ambulatori dedicati e specifica competenza, attivi presso le strutture pubbliche di tipo ospedaliero o territoriali della Regione, per l’effettuazione di una completa consulenza specialistica e l’avvio delle procedure alla fase ordinaria dello screening, attraverso una comunicazione al Dipartimento di prevenzione delle Azienda sanitaria territoriale di riferimento.
Per quanto riguarda la fase ordinaria del programma di screening, invece, essa è avviata e gestita, sino al compimento del quattordicesimo anno d’età, dal Dipartimento di prevenzione della ASL competente, oppure sulla base della decisione assunta e comunicata dagli specialisti di branca”.
nota del vicepresidente della Commissione Sanità e consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini.
“Il Diabete è una malattia che interessa 400mila pugliesi, nell’ultimo Consiglio regionale abbiamo approvato all’unanimità un emendamento, proposto dai colleghi di Azione, per l’erogazione gratuita dello spray salvavita Baqsimi per i minori con diabete di tipo 1 e adulti con diabete mellito in terapia intensificata.
Ma per i diabetici possiamo fare anche altro.
“Per questo ho presentato un’interrogazione urgente all’assessore alla Sanità, Rocco Palese, per sollecitare la prescrizione e la rimborsabilità dei sensori glicemici di ultima generazione per i pazienti affetti da gravi tipologie di diabete e rispondenti a requisiti fissati dai rispettivi Centri specialistici regionali, e la successiva erogazione per l’utenza attraverso i servizi farmaceutici delle Asl di residenza.
“Ma oltre i farmaci e i dispositivi medici è necessario anche dedicare particolare attenzione al bambino diabetico ed è necessario che la Regione intervenga per promuovere la cultura sul diabete giovanile all’interno delle realtà scolastiche, coinvolgendo: corpo docente, personale scolastico e genitori, al fine di agevolare la diagnosi precoce individuando quanto prima i possibili segnali di esordio della patologia.
“È necessario avviare non solo dei massicci piani di investimento per prevenire l’insorgenza, ma è indispensabile rivedere l'approccio rivolto alla gestione di questa malattia al fine di mettere i cittadini in condizione di poter comprendere per poi agire consapevolmente sul loro stato di salute.”
nota del consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, dei consiglieri regionali Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, capogruppo, e del responsabile regionale sanità di Azione Alessandro Nestola.
"Lo spray salvavita Baqsimi per i diabetici era a pagamento, poi divenne rimborsabile e ora è ritornato a pagamento. E tutto questo perché nel contenzioso sulla commercializzazione tra due case farmaceutiche, quella che l'ha spuntata - con una transazione - non ha un'organizzazione stabile in Italia.
Lo spray Baqsimi serve principalmente a bambini e adolescenti con diabete di tipo 1 e adulti con diabete mellito in terapia intensificata. Si tratta di un medicinale indispensabile per la somministrazione in contesti - per esempio a scuola - in cui diventa difficile la somministrazione intramuscolo con altri farmaci, allo stato - peraltro - in situazione di ridotta disponibilità, tanto che l'Agenzia del farmaco ha autorizzato l'importazione.
L'utilizzo in puglia dello spray Baqsimi per pazienti minorenni è stimato in 1400 confezioni per un costo cadauno pari a 84 euro, salvo riduzioni di legge e riduzioni confidenziali, per cui la spesa da dover sostenere sarebbe pari a euro 100.000, calcolato per eccesso.
Il finanziamento della spesa attraverso il bilancio autonomo, così da continuare a erogare gratuitamente il farmaco, ci è precluso, poiché siamo in piano operativo (solita storia che ci fa insorgere quando scoviamo sprechi e l'allontanamento dall'obiettivo di ritornare nel regime ordinario) e il Governo nazionale potrebbe impugnare una decisione di questo tipo. Nonostante ciò, proporremo già martedì o nel primo appuntamento legislativo utile, una norma per porre la spesa a carico del nostro bilancio autonomo, considerato che il motivo della revoca di rimborsabilità dell'Agenzia del farmaco non è relativo a fattori clinici ma solo a problemi di tipo commerciale. Insomma, il nostro intervento si fa doveroso per motivi di coscienza”.
Il 14 novembre, in occasione della giornata mondiale del diabete, presso l’Auditorium Mons. Vailati, si è tenuto il meeting “ PREVENIRE E CURARE IL DIABETE: una scommessa sociale culturale sanitaria ” organizzato dal Lions Clubs Manfredonia Host 1968, con la collaborazione dell’Ufficio Diocesano per la pastorale della salute - Arcidiocesi di Manfredonia - San Giovanni Rotondo - Vieste.
La lotta al diabete è una delle grandi sfide mondiali che Lions Clubs International ha fatto proprie negli oltre 200 paesi del mondo in cui è presente, Il nostro è un obiettivo strategico per ridurre la diffusione del diabete e migliorare qualità di vita dei diabetici.
Il diabete è un’epidemia globale che colpisce un sempre maggior numero di uomini, donne e bambini di tutto il mondo. Il diabete può condurre a complicazioni al cuore, ai vasi sanguigni, agli occhi, ai reni, al sistema nervoso e ai denti. Nei paesi industrializzati il diabete è la principale causa delle malattie cardiovascolari, della cecità, dell’insufficienza renale e dell’amputazione degli arti inferiori.
L’impegno dei Lions italiani è rivolto a un’attività di sensibilizzazione e di educazione sanitaria che sono fondamentali per favorire una diagnosi tempestiva della malattia e diffondere la cultura di una corretta alimentazione e un sano stile di vita, ai fini della prevenzione.
A presiedere il tavolo del meeting, il Presidente del Club, Dr. Roberto Lo Scocco, il quale ha voluto ringraziare per la partecipazione il numeroso pubblico in sala, e tutti gli illustri relatori intervenuti, in primis il Dott. Salvatore De Cosmo, Direttore Struttura Complessa di Endocrinologia e Diabetologia, Capo Dipartimento di Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, poi il Prof. Luigi Talienti, Dirigente Scolastico dell’ I.P.E.O.A. “M. Lecce” di San Giovanni Rotondo - Manfredonia, e il Presidente della Circoscrizione Daunia Lions, Dr. Michele Ciavarella.
Moderatore della serata il Dott. Giuseppe Grasso, dell’Ufficio Diocesano per la pastorale della salute, il quale ha introdotto l’argomento ed ha ribadito che il diabete in quanto malattia cronica può essere debellata solo con un’attenta e assidua educazione alla salute con un corretto stile di vita.
Il Dott. De Cosmo nella sua ampia e dettagliata relazione ha snocciolato dei dati molto preoccupanti, se si pensa che ogni 20 minuti muore una persona di diabete, ogni 30 minuti una persona ha un ictus, ogni 3 ore una persona entra in dialisi e cosi via. A tutto questo bisogna aggiungere la notevole spesa che lo stato sostiene per questa malattia cronica. Cosa fare allora? Bisogna cambiare stile di vita. Bisogna seguire una dieta ipocalorica con l’assunzione di molta frutta e verdura, legumi, e attività fisica di almeno 30 minuti al giorno. Molta importanza è stata data anche alla prevenzione del diabete in età adolescenziale, in quanto si assiste giorno dopo giorno a un aumento dei casi affetti da tale malattia. Bisogna educarli sin da piccoli a una corretta alimentazione e alla pratica di sport, evitando di farli passare tanto tempo davanti alla TV.
La "Dieta Mediterranea", che potrebbe ridurre del 30% i rischi di questa patologia, è stata oggetto di approfondimento.
Infine c’è stato l’appassionato intervento del Prof. Talienti, educatore e volontario in campo sociale, che oltre a ripetere i concetti già emersi, ha evidenziato l’attività didattica educativa svolta nel proprio istituto, preparando, sul piano umano, culturale e professionale gli allievi, affinché operino in maniera responsabile e qualificata nel settore ristorativo facendo proprie le buone pratiche alimentari illustrate, relativamente alle scelte qualitative degli alimenti e alla loro preparazione.
Sottolineata l’importanza del tema dell’evento, dagli autorevoli patrocini: Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Foggia, Associazione Medici Cattolici di Manfredonia, Società italiana di Medicina Generale Prov. di Foggia, Unione Cattolica Italiana Insegnanti di Manfredonia, L’UniTre di Manfredonia, il Rotary Club di Manfredonia, e il Circolo Unione di Manfredonia.
Due giornate su prenotazione per celebrare la Giornata per la Prevenzione del Diabete nella struttura “Noi con Voi”.
Un controllo gratuito della glicemia in due diversi appuntamenti per celebrare la Giornata per la Prevenzione del Diabete. E’ il progetto messo in campo dalla Confraternita Misericordia di Andria all’interno dell’Ambulatorio Solidale “Noi con Voi” lunedì 22 e martedì 30 novembre dalle 9 alle 12 in entrambe le date. E’ possibile prenotare il proprio controllo telefonando allo 0883551952.
L’Ambulatorio Solidale “Noi con Voi”, convenzionato con la ASL BT, è impegnato ormai da diversi anni nella somministrazione di visite specialistiche gratuite grazie al lavoro volontario di medici specializzati e dei volontari giallociano oltre a progetti specifici di Servizio Civile. Circa 300 le visite annualmente effettuate in diverse specialistiche alcune delle quali anche a domicilio. Sempre attive le “visite sospese” dedicate a tutta la popolazione grazie a donazioni volontarie per consentire di fornire ulteriori prestazioni a chi ne ha più bisogno.
Da qualche settimana sono attivi anche diversi altri servizi di assistenza.
Successo per lo screening organizzato dal Dipartimento di Medicina e Geriatria – Struttura Complessa di Medicina – Geriatria – Lungodegenza del plesso “F. Lastaria” di Lucera del Policlinico Riuniti di Foggia, diretto dal Dott. Massimo Davide Zanasi, svoltosi domenica 14 novembre nell’ambito della Giornata Mondiale del Diabete, e rivolto pazienti in fase preclinica di Diabete Mellito, che non sapevano ancora di essere diabetici, ma che erano fortemente a rischio di esserlo per familiarità e/o per co-esistenza di fattori di rischio quali ipertensione arteriosa, dislipidemia, sovrappeso corporeo, obesità.
Lo screening è stato condotto su un totale di 105 persone e ha fatto emergere 32 nuovi casi di Diabete Mellito. Di questi nuovi casi, 8 persone hanno manifestato abitudine tabagica, 19 sono al contempo ipertese già in trattamento farmacologico, 5 consumano abitualmente bevande alcoliche, 22 presentano familiarità al Diabete Mellito, 9 sono in sovrappeso e 19 obese. L’età media è di 57 anni.
Lo screening ha permesso, pertanto, di intercettare nuovi casi di Diabete Mellito, ai quali è stata garantita una tempestiva valutazione specialistica presso l’Ambulatorio di Endocrinologia, annesso al Dipartimento di Medicina e Geriatria del plesso “F. Lastaria” di Lucera, dalla specialista Endocrinologa/Diabetologa Dott.ssa Katia Monteleone.
In occasione del consulto medico che ha concluso lo screening, inoltre, sono state individualmente fornite adeguate indicazioni dietetico-comportamentali (alimentazione a basso indice glicemico e regolare motricità), volte a procrastinare e ad evitare quanto più possibile l’insorgenza del Diabete Mellito anche tra coloro che sono risultati molto a rischio, ad esempio per obesità, come si può evincere dai dati riportati.
La finalità dell’iniziativa è stata quella di sensibilizzare i pazienti su una sindrome quale il Diabete Mellito tanto frequente ed invalidante, sottolineando la necessità e l’utilità dello screening, con l’obiettivo di garantire l’accesso alle cure mediche e di ritardare così l’insorgenza delle complicanze croniche.
FOCUS:
- Giornata Mondiale del Diabete, il Lastaria c’è con screening gratuiti