Sarà inaugurata il 25 Agosto presso lo spazio espositivo Antiquarium di Centuripe la mostra LA GUERRA IN CASA. L’Operazione Husky a Regalbuto, Catenanuova e Centuripe (luglio-agosto 1943) che resterà aperta al pubblico fino all’8 gennaio 2024. La mostra, curata da Angelo Plumari con la collaborazione di Paolo Valvo, è stata resa possibile grazie al contributo dell’Assessorato Turismo, Sport, Spettacolo della Regione Siciliana, alla sponsorizzazione di Aircomm, a un protocollo di intesa stipulato tra i Comuni di Centuripe, Catenanuova, Regalbuto, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Fondazione De Gasperi e un accordo di collaborazione tra il Comune di Centuripe e Il Parco Archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci. L’esposizione mira a ricostruire, attraverso documenti del tempo, piante, testimonianze, video, foto, reperti e cimeli storici gli eventi accaduti nel territorio nord della provincia di Enna, che sono stati determinanti per la conquista della Sicilia da parte degli alleati durante la Seconda Guerra mondiale.

INGRESSO GRATUITO

L’ottantesimo anniversario dello sbarco angloamericano in Sicilia e della successiva occupazione militare dell’isola (“Operazione Husky”, 9 luglio-17 agosto 1943), che ha conosciuto nei comuni di Centuripe, Catenanuova, Regalbuto, Agira e Troina alcune delle sue pagine più cruente e strategicamente decisive, rappresenta un’occasione privilegiata per promuovere presso un pubblico ampio la conoscenza dell’entroterra ennese e della sua storia, anche in un’ottica di slow tourism, e allo stesso tempo per riflettere (in un periodo storico in cui la guerra è purtroppo tornata a bussare alle porte dell’Europa) sulle conseguenze del conflitto per la popolazione civile, nell’ottica di favorire la costruzione di percorsi di pace e di una cultura dell’incontro e del dialogo tra i popoli.

Muovendo da queste premesse, i Comuni di Centuripe, Catenanuova e Regalbuto hanno deciso di unire le proprie forze per valorizzare le innumerevoli testimonianze materiali e immateriali dell’Operazione Husky presenti nei rispettivi territori, al fine di consolidare una memoria diffusa degli eventi legati allo sbarco e di contribuire all’educazione civile con un’iniziativa qualificata di Public History. Per realizzare questo ambizioso obiettivo, hanno deciso di avvalersi della consulenza scientifica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e della Fondazione De Gasperi, nel quadro di un accordo di collaborazione che vede queste realtà impegnate fino alla fine del 2024 nel realizzare progetti di valorizzazione culturale e turistica del territorio sulle orme della battaglia di Sicilia. Alla mostra saranno associati degli itinerari turistici nel territorio dei tre Comuni, in sinergia con altre iniziative nazionali e internazionali già avviate nell’entroterra ennese (come l’itinerario canadese The Walk for Remembrance and Peace).

Per Angelo Plumari, curatore della mostra: “La Campagna di Sicilia appare come un passaggio fugace rispetto agli atroci avvenimenti che hanno caratterizzato la Seconda Guerra mondiale. Solo 38 giorni di battaglie, che hanno tuttavia rappresentato per chi li ha vissuti un trauma indelebile, trasmesso in vari modi a noi generazioni successive. La Mostra, con i suoi contenuti, vuole essere un’occasione per ‘vedere’ e ‘raccontare’ questa pagina di storia del nostro territorio. Un’occasione preziosa per ‘commemorare’, cioè ‘fare memoria insieme’, una memoria che avrà valore se, trattando di guerra, ci darà l’occasione di coltivare la pace dentro ognuno di noi e tra noi”.

Grazie ai prestiti del Museo della Memoria (Modica), del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci-Museo Archeologico Regionale di Centuripe e del Museo storico dello sbarco in Sicilia 1943 (Catania) i visitatori della mostra potranno vedere riuniti, per la prima volta, uniformi originali dei reparti coinvolti, suppellettili militari e altri reperti rinvenuti sul campo nell’ambito di ricerche archeologiche di superficie condotte dalla sede di Catania del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Gli oggetti esposti saranno accompagnati dalle esclusive riprese video e dalle fotografie realizzate nel territorio dei tre Comuni dalle truppe angloamericane, oltre che dalle testimonianze dei civili che sono sopravvissuti alla battaglia e ai bombardamenti che l’hanno preceduta e accompagnata. Un’esperienza immersiva nel passato, per costruire il presente e il futuro all’insegna della pace.

«L’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Fondazione De Gasperi hanno deciso di contribuire in modo significativo alla valorizzazione di un territorio le cui immense potenzialità – dal punto di vista storico, archeologico e naturalistico – sono ancora in buona parte da esplorare. All’origine di questo coinvolgimento vi sono, da un lato, la consapevolezza della centralità che gli eventi del luglio-agosto 1943 hanno avuto nel porre le basi della ricostruzione democratica dell’Italia e del suo collocamento internazionale nel dopoguerra e, dall’altro lato, la convinzione che la disseminazione del patrimonio culturale materiale e immateriale di un territorio sia un elemento chiave anche per il suo sviluppo sociale ed economico. La mostra che è stata realizzata grazie alla partecipazione fattiva di tutti gli enti coinvolti è un piccolo ma significativo passo in questa direzione», afferma il prof. Paolo Valvo, docente di Storia contemporanea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Soddisfazione per l’iniziativa esprime Giuseppe D’Urso, Direttore del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle della Aci, ente gestore del Museo archeologico regionale di Centuripe. “Il Parco, a seguito di un accordo con il Comune, partecipa all’iniziativa con una significativa selezione delle testimonianze materiali della battaglia custodite presso i depositi del Museo. I reperti in mostra, recuperati attraverso prospezioni archeologiche e pertanto di notevole valore documentario e storico per la ricostruzione delle operazioni belliche nel territorio centuripino, costituiscono una testimonianza da valorizzare e fruire dal punto di vista scientifico e culturale al fine di consolidare una memoria diffusa degli eventi legati allo sbarco e al tempo stesso promuovere il territorio”.

Soddisfazione anche per il Sindaco di Centuripe Salvatore La Spina che sottolinea: “per il terzo anno consecutivo il Comune di Centuripe è riuscito ad organizzare una mostra di alto valore. Se negli anni passati abbiamo ospitato la grafica di artisti Europei e i grandi pittori italiani del Novecento, quest’anno, in occasione dell’ottantesimo anniversario dello sbarco degli alleati e dell’occupazione della Sicilia, non potevamo non organizzare un evento che potesse ricordare un momento così importante, svoltosi proprio nel nostro territorio e che è stato fondamentale per la nascita dell’Europa contemporanea. Per la riuscita di questa importante mostra un ringraziamento va al curatore Angelo Plumari, a Paolo Valvo, al Comitato Scientifico, ai Sindaci di Catenanuova e Regalbuto, all’Università Cattolica del Sacro Cuore, alla Fondazione De Gasperi, alle associazioni di Centuripe e agli Enti prestatori. Un ringraziamento di cuore, infine, all’Assessorato Turismo, Sport, Spettacolo della Regione Siciliana e ad Aircomm, senza i quali non sarebbe stato possibile realizzarla”.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 26 Agosto 2023 all’8 gennaio 2024 e sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle 14 ad ingresso gratuito, per informazioni su orari e visite consultare il sito www.centuripecittaimperiale.it o rivolgersi all’Ufficio Turistico di Centuripe allo 0935 919480 o scrivere alla seguente e mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Grazie al protocollo di intesa due mostre parallele saranno allestite a Catenanuova, presso le Vasche Storiche in piazza Guglielmo Marconi a partire dall’11 settembre 2023 (info per l’orario delle visite tel. 3451619405) e a Regalbuto, presso il Chiostro degli Agostiniani in piazza Vittorio Veneto che resterà aperta tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.00 fino al 30 settembre 2023. Nelle due sedi i visitatori potranno ammirare testimonianze fotografiche dei momenti più violenti e significativi che hanno vissuto i territori durante lo scontro tra le truppe alleate e quelle tedesche.

 

SCHEDA TECNICA SERVIZI E MOSTRA

Patrocinio

Regione Siciliana Assessorato Turismo, Sport, Spettacolo                                                            

Enti promotori

Comune di Centuripe

Comune di Regalbuto

Comune di Catenanuona

Università Cattolica del Sacro Cuore

Fondazione De Gasperi

Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci

Titolo

LA GUERRA IN CASA. L’Operazione Husky a Regalbuto, Catenanuova e Centuripe (luglio-agosto 1943)

Sede espositiva

Antiquarium Comunale         

Periodo della mostra                

26 Agosto 2023 - 8 gennaio 2024

Cura della mostra

Angelo Plumari con la collaborazione di Paolo Valvo

Coordinamento Scientifico 

Martina Bacigalupi (FDG), Daniele Bardelli (UCSC), Mireno Berrettini (UCSC), Giacomo Biondi (CNR), Massimo de Leonardis (UCSC), Paolo Valvo (UCSC)

 Organizzazione della Mostra

Giuseppe Biondi, Giulia Falco, Giorgia Graziano, Salvatore Grifò, Antonio Impellizzieri, Salvatore La Spina, Vittorio Angelo Longo, Sefora Sanfilippo, Gaetano Scornavacche, Simona Crimi, Alessia Catania, Pro Loco Centuripe

inaugurazione

25 Agosto 2023, ore 18

Prezzo biglietto                        

Ingresso gratuito

Orario

Martedì – domenica, ore 9.00 – 14.00  

Chiuso il lunedì, 25 Dicembre, 1 Gennaio             

Servizio visite guidate

A cura del Servizio Civile Universale

informazioni e prenotazioni mostra

Centuripe Nostra

Ufficio turistico P.zza Lanuvio 28

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0935 919480

Sito web

www.centuripecittaimperiale.com

Instagram: AntiquariumCenturipe
Facebook: Antiquarium Centuripe

In coincidenza con il 78esimo anniversario della bomba atomica su Hiroshima, monito perenne per non dimenticare la follia della guerra e della distruzione che provocano tutte le armi, Pax Christi e the Weapon Watch, per voce e mano del  coordinatore nazionale di Pax Christi, Norberto Julini, del presidente di Weapon Watch Italia, Carlo Tombola, e don Bruno Bignami, teologo, diffondono il comunicato che segue in relazione al  rischio che la vendita e il traffico delle armi diventi sempre meno trasparente e più pericoloso.
 
«Le annunciate modifiche alla Legge 185 del 1990, che intendono “avocare” al governo le autorizzazioni ai trasferimenti di armamenti e annullare le autorizzazioni all’interno dell’Unione Europea, sarebbero una grave limitazioni dei poteri di controllo del parlamento e della società civile su uno dei capitoli più sensibili della politica estera italiana.
 
Pax Christi e The Weapon Watch, tra gli organizzatori degli eventi dei “Fari di Pace” nelle città portuali italiane, esortano i rappresentanti eletti a respingere il tentativo di tornare all’arbitrarietà “politica” nella concessione delle autorizzazioni. I “Fari di pace” si vanno accendendo nei porti della penisola, come a Genova, luogo di una clamorosa obiezione di coscienza da parte di lavoratori portuali, dove siamo andati in corteo a chiedere il rispetto della legge 185 , come a La Spezia, come a Napoli , ed ora verso Bari e Ravenna e poi Trieste, Monfalcone.

Le guerre si alimentano con carichi di armi in larghissima parte via mare e con procedure di caricamento e transito non sempre trasparenti.

La Legge 185 prevede, infatti, criteri espliciti e certi per la concessione o meno dell’autorizzazione, tra cui il divieto all’esportazione verso: paesi in stato di conflitto armato; paesi la cui politica contrasti con l’art. 11 della Costituzione; paesi sotto embargo; paesi che violano le convenzioni sui diritti umani; paesi che, ricevendo aiuti dall’Italia, destinino al proprio bilancio militare risorse eccedenti le esigenze di difesa del paese.

Nonostante questi criteri, molte sono state le violazioni nei trentatré anni di applicazione della legge. Basti pensare alle bombe RWM autorizzate per l’Arabia Saudita e impiegate contro la popolazione civile yemenita; e recentemente ai materiali delle forze armate spediti nell’Ucraina invasa dall’esercito russo. Tra le reiterate violazioni dobbiamo anche inserire la difficile leggibilità e i ritardi con cui viene pubblicata la Relazione annuale del governo al parlamento. 

La Legge n. 537 del 24 dicembre 1993 ha abolito il Comitato interministeriale per gli scambi di materiali di armamento per la difesa (CISD), che si vuole ora riesumare.Ora vediamo rispuntare quel Comitato di cui farà parte anche il ministro del “Made in Italy” quindi vi siederà non solo un ministro che è stato rappresentante di aziende produttrici di armi , ma pure il ministro che vuole rilanciare l’export delle eccellenze italiane , fra le quali sarebbero da annoverare pure le armi. 

Noi siamo invece orgogliosi che la nostra Repubblica abbia saputo darsi una legge di civiltà e di umanità come la 185 e protestiamo contro ogni iniziativa che la voglia ridurre a strumento di politica estera secondo convenienze, anziché secondo principi etici e costituzionali».

Dopo la partecipazione accorata con una folta delegazione di ferrovieri, più e meno giovani, novità per stazione AV.

“Abbiamo partecipato con una folta delegazione di ferrovieri iscritti, più e meno giovani, con onere e onore alla commemorazione odierna dell’80° anniversario dei bombardamenti del ‘43 culminata con la deposizione di una corona da parte del Comune di Foggia, davanti alla lapide che nell’atrio della stazione centrale, rammenta il sacrificio dei ferrovieri unitamente a quella dei cittadini foggiani deceduti in quell’anno infausto – sottolinea Pasquale Cataneo segretario generale di Puglia e Basilicata- e ci auguriamo che a breve, ci sia il modo di poter rammentare meglio e di più il doloroso passato con alcune iniziative e l’inaugurazione, dopo il restauro e lo spostamento della Locomotiva 880-009 e della stele commemorativa dal boschetto della Villa comunale alla piazzola sita tra il Nodo intermodale e piazzale Vittorio Veneto.”

Rammentare il passato non può che rappresentare il preludio per rinnovare l’impegno e il legame tra Foggia, le ferrovie e ferrovieri. Fondazione FS italiane, dopo aver raccolto le sollecitazioni di oltre una decina di associazioni, ha concluso positivamente l’iter procedurale con il riconoscimento dell’interesse storico/culturale della Locomotiva a vapore 880-009 a cura del Ministero della Cultura- Segretariato regionale di Puglia con Decreto n. 246 del 03.07.23. Probabilmente a breve inizieranno anche i lavori di restauro e, successivamente, lo spostamento e la valorizzazione.

“Siamo impegnati a far realizzare da RFI gli investimenti e le innovazioni, previsti da tempo, con il PRG del Ferro e dell’ACC-M, che renderanno più sicura, tecnologica e avanzata, la circolazione ferroviaria nella stazione centrale e negli altri scali – dichiara Cataneo – per tale ragione abbiamo presentato al Comune, insieme con “La Società civile” e “CAPITANATA.NEO” di Foggia, un progetto per la realizzazione del 2° fronte di stazione con accesso da viale Fortore e per  una diversa articolazione progettuale del Parco fotovoltaico, per rendere lo scalo ferroviario: a) più accessibile ai viaggiatori e ai cittadini, soprattutto per quelli risiedono e/o lavorano nei Rioni Martucci, Diaz e del Villaggio Artigiani, b) più sostenibile dal punto di vista economico e ambientale e c) più intermodale decongestionando il traffico cittadino sul versante del rione Ferrovia. Stiamo al riguardo raccogliendo le firme per sostenere questa progettualità anche con il consenso popolare. Altra novità rilevante riguarda l’altra stazione di Foggia, quella AV chiosa Pasquale Cataneo - grazie a nostre sollecitazioni scritte ai vari livelli istituzionali (Ministeri, Commissioni parlamentari di Camera (IX^) e Senato (8^), Comitato Sorveglianza PON IeR 2014-2020, Regione Puglia, Provincia e Comune di Foggia) e all’attenzione del Comune e dei media locali (che ringraziamo tutti) il finanziamento per la STAZIONE AV e opere di sistema correlate, richiesti nelle Delibere n.13/2017 del C.C. e n.11/2018 del C.P. di Foggia, con buona pace di tutti i detrattori, è passato dagli iniziali 20 mln€ del FSC 2014-2020 agli odierni 80  milioni di euro! Maggiori dettagli la prossima settimana in un’apposita conferenza stampa martedì 25.07 p.v. Alle ore 10.30 presso la ns. sede di Foggia, nel frattempo continuiamo nella nostra attività di rappresentanza  a vantaggio non solo dei lavoratori e utenti foggiani ma di tutti i pugliesi e i lucani!”

Abbiamo coventrizzato Foggia ”, è quanto Radio Londra annunciò dopo i bombardamenti che devastarono la nostra città nel '43 per ordine di Churchill. Coventry infatti aveva subito un'analoga sorte nel novembre 1940.

Foggia, insieme a Coventry, Dresda e Tokyo furono le città tra le più colpite in assoluto da armi convenzionali durante la seconda guerra mondiale.

Il Rotary Club Foggia ricorderà le 20.000 vittime e la devastazione della città a causa di quei bombardamenti, a lungo ignorate dalle autorità e dagli organi di informazione nell'immediato dopoguerra e riconosciute solo con la medaglia al valor civile del 1985 e quella al valor militare del 2007. Lo farà, il 29 luglio al Tennis Club di Foggia, con una conferenza dal titolo “Foggia coventrizzata” a cura di Alberto Mangano che ricorderà quel tragico periodo della storia durante il quale Foggia fu teatro di una serie di intensi attacchi aerei che hanno ha lasciato un'impronta indelebile sulla città e sulla popolazione.

Ma, Rotary è sinonimo di pace- ci ricorda il Presidente Giancarlo Ciuffreda e la memoria non è sufficiente ad operare per la prevenzione e la risoluzione dei conflitti, tra le aree di intervento più care all'Associazione.

La serata inizierà, pertanto, con un collegamento web con il Rotary Club di Coventry (UK) con il quale è stato avviato un processo di gemellaggio. Un gemellaggio che sarà espressione della nostra comune umanità.

Ci impegneremo a mantenere vivo il ricordo degli eventi storici che hanno segnato le nostre città, ma allo stesso tempo guarderemo al futuro con ottimismo e speranza.

In questo ultimo periodo ancor di più abbiamo compreso come la Pace non sia qualcosa di acquisito e di scontato ma come vada sempre coltivata. Il Rotary da sempre si impegna nella promozione della Pace, attraverso tutte le aree di intervento, promuovendo le quali si assicura il benessere e la salute e di conseguenza la pace ma, soprattutto, con i suoi 7 Centri della Pace in tutto il mondo e le Borse per la Pace che servono a formare giovani professionisti per la pace.

Una serata, quindi, quella del 19 luglio che il Rotary dedica fondamentalmente alla Pace nel ricordo di ciò che la sua assenza ci ha portato via.

Prosegue senza sosta l’impegno del Rotary in favore di tutti coloro che provano sofferenza.

Il Distretto 2120 del Rotary International di Puglia e Basilicata, in virtù della partnership con la Rotary Foundation, ha potuto programmare l’ennesimo intervento destinato a produrre ricadute positive sia sui rifugiati ucraini che sulla nostra comunità, sollevata da un importante impegno economico per fornire adeguata ospitalità.

Il Distretto, nell’Anno Rotariano 2022-23, sotto la guida del Governatore Nicola Maria Auciello e la Commissione Distrettuale Rotary Foundation, sotto la Presidenza di Marco Giuseppe Torsello sono riusciti a fare pervenire dalla sede centrale del Rotary International, negli Stati Uniti, una sovvenzione per la risposta alle emergenze.

I tre Rotary Club di Foggia, il RC Foggia con il suo presidente Giuseppe Mammana, il RC Foggia U. Giordano con il suo presidente Renato Martino e il RC Foggia Capitanata con il suo presidente Giuseppe Gentile, operando in collaborazione con la Caritas diocesana che ha un rigoroso protocollo per l’assegnazione degli aiuti alle famiglie ucraine rifugiatesi nel nostro territorio, ed in particolare con le parrocchie di San Pio X e di San Paolo che ne hanno tante in carico, sono giunti a poter donare a 33 famiglie buoni pasto per 9.000 euro complessivi.

La consegna dei buoni pasto è in programma martedì 6 giugno alle 11,00 presso la Caritas Diocesana in via Campanile 8 alla presenza del Governatore del Distretto Rotary 2120 Nicola Maria Auciello.

«Fare del bene nel mondo è il motto ed il core business della Fondazione Rotary – dichiarano il Governatore Auciello e il Presidente Torsello – convinti come siamo che la costruzione di un mondo migliore passi attraverso la eliminazione di ogni forma di sofferenza, materia a cui il Rotary International riserva grande cura.

La “The Rotary Foundation” - con il cui ausilio è stata attivata questa iniziativa- è ben nota nel mondo per aver assegnato oltre 350.000 borse di studio e per l’impegno quasi quarantennale nella lotta per la eradicazione della poliomielite dal nostro pianeta. Ma non molti sanno che la sua missione, al cui servizio si impegnano 1.400.000 Rotariani nel mondo, è quella di consentire la promozione della comprensione internazionale, della buona volontà e della pace nel mondo, grazie a progetti umanitari che hanno come obiettivo il miglioramento della salute, il sostegno all’istruzione, l’accesso all’acqua potabile e l’alleviamento della povertà.

Ha il massimo indice di affidabilità in quanto da oltre quindici anni Charity Navigator, un'organizzazione indipendente che valuta la affidabilità e la qualità delle organizzazioni filantropiche, attribuisce alla “The Rotary Foundation” il livello più alto di valutazione.

Il Distretto 2120 del Rotary International, si estende sul territorio di Puglia e Basilicata e conta 57 Club e oltre 2250 soci. Ha una lunga tradizione - iniziata fin dal 1933 con la fondazione del primo Club - di opere di solidarietà e di alleviamento della fame e della sofferenza sia in paesi in via di sviluppo sia all’interno delle nostre due regioni.

Questa mattina, 15 marzo 2023, dalle ore 11 alle ore 12,30, la classe 5A del liceo scientifico G. Marconi di Foggia ha incontrato da remoto lo scrittore Andrea Parodi, giornalista della Stampa di Torino, e storico, autore del libro Gli Eroi di Unterluss, sulla storia dei 44 ufficiali IMI che sfidarono i nazisti, opponendosi al lavoro coatto nei lager nazisti, dopo la deportazione, al tempo della Resistenza.

Parodi, pronipote di Carlo Grieco, uno dei 44 eroi di Unterluss, che si sostituirono a 21 compagni scelti dalle SS per la fucilazione, proponendosi di prendere il loro posto, è di origine foggiana per parte di madre, ma torinese di nascita e di adozione.

Ha raccontato ai ragazzi la storia di due Ufficiali foggiani, Mario Forcella e Mario De Benedictis, che si opposero ai nazisti, e che riuscirono a scampare loro, facendo ritorno a casa, al termine della guerra di liberazione italiana.

A Mario Forcella è dedicata oggi una strada foggiana. De Benedictis invece ha fondato la Polizia Stradale, creando anche il suo logo simbolico con la pantera, e per anni ha fatto da apristrada al giro d'Italia dei ciclisti.

Entrambi hanno ricordato la fame come tra le peggiori sofferenze della vita nel lager.

Ciononostante non si piegarono mai al ricatto tedesco riuscendo a portare a termine con successo la Resistenza, salvandosi la vita. Una storia di eroismo e di speranza per la quale siamo grati allo storico giornalista Andrea Parodi che ci ha permesso di conoscere i due eroi foggiani, uno dei quali, Mario Forcella, è stato, peraltro, genitore di Mauro, un noto nefrologo che attualmente opera presso la struttura degli Ospedali Riuniti di Foggia.

Una Messa per la pace in Ucraina e per le vittime della guerra.

È questo l’invito che il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa ha promosso in occasione dell’anniversario dell’invasione russa e che la Conferenza Episcopale Italiana ha rilanciato alle Diocesi d’Italia.

Un invito recepito anche dall'Arcidiocesi di Foggia – Bovino che ha chiesto alle parrocchie di celebrare una Messa con questa intenzione. In Cattedrale, questa mattina, 10 marzo 2023, l’Arcivescovo Metropolita, mons. Vincenzo Pelvi, ha presieduto l’Eucarestia alla presenza dei ragazzi di varie scuole della città tra cui l’Istituto di Cultura e di Lingue “Marcelline”, la scuola “San Giuseppe” e il “Piccolo Seminario”. Mons. Pelvi ha invitato i presenti a “non guardare da un’altra parte, perché in questo mondo ci stiamo abituando alla cultura dell’indifferenza.gI giovani sono il segno eloquente della prossimità, che si fa mano tesa, abbraccio, conforto e dono specialmente in questo momento storico precario e difficoltoso.

Ogni gesto di gentilezza e vicinanza diventa importante, ogni goccia è indispensabile. Il Cristianesimo è il contrario della matematica: più si divide e più si ha. In particolare, la prima cosa che un giovane ascolta è il cuore, che risveglia pensieri e parole perché diventino desideri e azioni di pace.

L’invito conclusivo è di non lasciarsi afferrare dallo sconforto, ma scegliere quella fraternità che costruisce il bene del mondo con la cultura della cura.

Con i giovani si è sempre pronti per una nuova alba di pace”.

Incontro con la Brigata Pinerolo e omaggio ai caduti di tutte le guerre.

Il 7 marzo 2023, alcune classi del liceo, accompagnate dalle docenti di storia, professoresse Maria Giuseppina Cristiano, Matilde Laviano e Antonietta Pistone, incontreranno la Brigata Pinerolo, presso l’Auditorium del liceo scientifico G. Marconi di Foggia.

La giornata, introdotta dalla dirigenza, con indirizzo di saluto e di buon lavoro, proseguirà con alcune riflessioni, richiamando la legge 211 del 20 luglio 2000, che istituisce il Giorno della Memoria “in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.

L'incontro prevede la lettura e il racconto di alcune testimonianze di deportati internati italiani nei campi di concentramento; un intervento sugli “Eventi della Resistenza Successivi all’8 Settembre 1943”, a cura della professoressa Antonietta Pistone, direttore del dipartimento di scienze storico filosofiche del liceo Marconi; e alcune riflessioni delle forze armate.

Al termine delle attività svolte in Auditorium, le classi si recheranno con i mezzi dell’esercito, presso il Monumento ai Caduti di Piazza Italia a Foggia, per omaggiare le vittime di tutti i conflitti di guerra.

 

Con l’inizio del conflitto bellico tra Ucraina e Russia nel febbraio 2022, la Comunità Europea ha consentito la realizzazione del programma di soccorso ed assistenza sanitaria per pazienti provenienti dall’Ucraina e territori limitrofi, attraverso il Dipartimento di Protezione Civile con la Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario (CROSS). Questo consente alle Unità di coordinamento anche internazionali di ricevere esigenze di trasferimento con supporto medico che provengono da territori interessati e, attraverso un censimento dei posti letto resi disponibili dalle Regioni, provvedere al trasporto del paziente con destinazione nel nosocomio individuato. Tale censimento è trasmesso al Ministero della Salute per rispondere alle esigenze della indagine europea “hospital capacities for providing support to emergency Ukrainian patients” dell’Health Security Committee.

Il Policlinico di Foggia ha dato disponibilità per il ricovero presso la Struttura Complessa di Neuroriabilitazione diretta dal Prof. Andrea Santamato, di una giovane donna dell’Ucraina in stato di coma proveniente dalla UOC di Terapia Intensiva e Anestesia dell’Ospedale “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria, città dove era giunta per ricongiungimento familiare proveniente dall’Ucraina.

La struttura di Neuroriabilitazione è stata identificata in quanto unica a dare disponibilità, tra quelle identificate, per gestire le sedute di dialisi settimanale che la paziente è costretta a ricevere. Verrà allestita, pertanto, in un setting riabilitativo, una camera di degenza con apparecchiature per dialisi fornite dalla Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi del Policlinico di Foggia diretta dal Prof. Giovanni Stallone.

La giovane donna Ucraina è giunta il giorno 8 febbraio ed è stata subito presa in carico per le cure del caso dall’équipe medica diretta dal Prof. Andrea Santamato.

In una richiesta con Lettera Aperta dell'Arcivescovo p. Franco Moscone, che ha sottoscritto insieme ad altri enti ed associazioni del Territorio, si chiede che le Forze Armate presidiano l’area Energas di Manfredonia, il più grande impianto di gas GPL d’Europa. La sua vicinanza all’Aeroporto Militare di Amendola – Foggia, a soli 12 km in linea d’aria a scapito dei circa 40 come citato nel Rapporto di Sicurezza, preoccupa la comunità per gli eventi bellici in corso.

Ecco il testo integrale della richiesta.

Al Ministro della Difesa On. Guido Crosetto Via XX Settembre, 8, 00187 Roma (RM)

PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Al Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone via XX Settembre 123/A -

00187 Roma (RM)

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Al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare

Generale S.A. Luca Goretti. Palazzo dell'Aeronautica, viale dell'Università, 4

- 00185 - ROMA (RM)

Al Segretario Generale alla difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano

Via di Centocelle, 301

- 00175 ROMA ;

Alla Rappresentanza Permanente dell’Italia

presso Consiglio Atlantico

Francesco Talò

Bruxelles E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Al Comandante NATO Generale Christopher Covoli Boulevard Leopold III

Bruxelles

e p.c. Al Comandante della Base Aeronautica di Amendola

Roberto Masarotto Km. 22 Strada Statale 89,

Foggia, FG 71121

e p. c. Al Governatore della regione Puglia

il Dott. Michele Emiliano PECQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

e p. c. -Al Sig. Sindaco Ing. Gianni Rotice

Comune di Manfredonia E-Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Oggetto: richiesta urgente di intervento su questione sicurezza dell’Aeroporto Militare di Amendola - Foggia nella prospettiva dell’insediamento a 12 Km  dallo stesso in località Santo Spiriticchio – Manfredonia, di un mega deposito di 6 milioni di litri di gas GPL della società Energas.

Gent.me Autorità in indirizzo,

i sottoscrittori in calce sollecitano le SS. LL. a fornire, in tempi brevissimi al Consiglio dei Ministri dell’Italia - che nella prossima assise prevede l’approvazione

dell’istallazione del deposito di cui all’oggetto - argomenti tecnici strategici che sconsigliano l’insediamento del mega deposito di gas GPL in quanto altamente esplosivo e considerato dalla Direttiva Seveso ad alto rischio rilevante.

Nella prospettiva di una guerra, in cui possa essere coinvolta l’Italia, la strategica operatività dell’Aeroporto Militale di Amendola - Foggia verrebbe sicuramente messa a rischio dalla vicinanza di un siffatto impianto pericolosissimo, il più grande impianto di gas GPL d’Europa (non di metano di cui si vorrebbe limitare la dipendenza dalla Russia) obsoleto e anacronistico.

Pertanto:

Considerato che il progetto Energas fonda le sue radici sulla fraudolenta bugia che il sito dell’insediamento disterebbe “circa 40 Km”, come si legge nel Rapporto di Sicurezza del 1997 a pag. 122, dal più vicino aeroporto Militare del 32° Stormo di Amendola: “Aeroporto Foggia- Amendola, distanza confermata nell’”Aggiornamento Studio di Impatto Ambientale” del settembre 2013, a pag. 125, e non già 12 Km in linea d’aria come è nella realtà. Addirittura in quello del maggio 2015 il riferimento alla distanza del più vicino aeroporto militare è addirittura magicamente scomparso;

Vista l’importanza strategica elevatissima di questo Aeroporto nella NATO - essendo infatti un aeroporto militare “operativo” - sede del sistema di difesa con velivoli telecomandati a distanza (droni) e destinato a ricevere gli F35 con testate nucleari;

Considerato che dal 27 gennaio del 2022 ha poi anche la funzione di “Nato QRA”;

Stante la forte preoccupazione dei cittadini che l’impianto Energas possa diventare ghiotto bersaglio di attentati terroristici o militari per colpire la base Militare vicina;

le istanti associazioni

chiedono:

alle Gentili autorità in indirizzo di intervenire presso il Consiglio dei Ministri, perché venga negato l’insediamento in parola per le ragioni rassegnate.

Manfredonia, 22 gennaio 2023

In Fede

 

I Sottoscrittori promotori:

  • MONS. FRANCO MOSCONE, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. Presidente Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza;
  • LIPU Puglia Presidente Enzo Cripezzi;
  • Italia Nostra Gargano terre dell’Angelo Il Presidente Michele Conoscitore;
  • Associazione Politico Culturale Manfredonia Nuova, La Presidente Iolanda D’Errico;
  • Caons,  Il Presidente  Ing. Starace Matteo;
  • Coordinamento Salute e Ambiente La Presidente Maria Rosa Porcu;
  • UCIIM: Unione Cattolica Insegnanti Presidente Arcangela Bisceglia;
  • AMCI: Associazione Medico Cattolici Italiani Il Presidente Giuseppe Grasso;
  • AMMI: Associazione Mogli dei Medici Italiana La Presidente Mariantonietta Totta;
  • Operatrice Turistica Manfredonia Vittoria De Salvia;
  • Magliette Bianche Portavoce Luigi Starace;
  • CittadinanzaAttiva Referente per Manfredonia Eleonora Pellico;
  • Europa Verde -Verdi Manfredonia, Cooportavoce Alfredo De Luca e Innocenza Starace;
  • Fareambiente Puglia, Il Presidente Francesco Bacchelli
  • Coordinamento Pace Referente Filippo Lupoli
  • Laboratorio delle Idee Manfredonia Referente Gregorio Carmone;
  • Cooperativa Pescatori Sirio, La Presidente Michela Di Candia;
  • YACHTING CLUB "Marina del Gargano" Presidente Luigi Tridello.
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