L’8 marzo tra passato, presente e futuro. Riflessioni all’IC “Giovanni XXIII” di Monte Sant’Angelo

L’8 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale della donna. Non si tratta di una festa, ma di un’occasione per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche ottenute dalle donne, oltre che le battaglie combattute e che ancora si combattono per i diritti che a tutt’oggi sono loro negati.

Tanti i temi trattati in questi giorni nelle nostre classi: pari dignità, parità salariale, pari opportunità, libertà di scelta, stereotipi sui ruoli di genere, violenza sulle donne…, con la speranza di vedere uomini e donne finalmente uguali prima dei tre secoli stimati dall’ONU per raggiungere la parità di genere.

"I diritti delle donne vengono abusati, minacciati e violati in tutto il mondo", ha segnalato allarmato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, elencando una serie di criticità: la mortalità materna, l’esclusione delle ragazze dalla scuola, le persone che si prendono cura dei familiari a cui viene negato il lavoro e le bambine costrette a matrimoni precoci.

La scuola gioca un ruolo fondamentale nel porre fine a ogni forma di discriminazione, di violenza nei confronti delle donne per raggiungere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze. Per questo anche il nostro Istituto scolastico ha aderito prontamente all’iniziativa DONNE IN CAMPO, un torneo di calcio per donne di ogni età ideato dall’Associazione “Teniamoci per mano Onlus” – Distretto Gargano, patrocinato dal Comune di Monte Sant’Angelo e svoltosi mercoledì 8 marzo al Palazzetto dello Sport.  

In campo sono scese le istituzioni, le associazioni, le scuole della città “perché” – come ha sottolineato Dina Gellotto, presidente dell’Associazione promotrice dell’evento – “ciascun individuo ha il diritto di seguire le proprie passioni e inclinazioni indipendentemente dal fatto che sia uomo o donna”. Non esistono sport da maschi e sport da femmine, così come non esistono professioni, hobby, giochi distinti tra i due sessi.

Siamo in campo oggi per tutte le donne e le bambine iraniane da mesi in lotta per la loro libertà; siamo in campo per tutte le donne di Monte Sant’Angelo che in questo periodo stanno vivendo momenti di frustrazione sul lavoro, nella vita, donne vittime di violenza fisica e psicologica, affinché sappiano che non sono sole, ma c’è una comunità intera pronta ad aiutarle” – ha dichiarato con fermezza l’assessore al welfare Lea Basta.

Con il fischio dell’arbitro si è dato inizio alle partite di calcio, giocate in un clima di vera festa con tanta allegria, musica e spunti di riflessione offerti, durante gli intervalli, dagli studenti del Liceo Classico di Monte Sant’Angelo.

La Dirigente scolastica Enza Santodirocco, in rappresentanza degli Istituti Comprensivi “Giovanni XXIII” e “Tancredi-Amicarelli”, nel richiamare una considerazione del presidente Mattarella, “Le donne danno alla società più di quanto ricevono in cambio”, ha invitato ogni istituzione, ogni agenzia educativa, ogni famiglia, ognuno di noi ad assumere un impegno concreto “affinché tutti i giorni si contribuisca a costruire un presente e un futuro che possano riconoscere alle donne tutto ciò che meritano: i loro diritti, la loro tutela, il loro lavoro, il loro inserimento nei processi decisionali”.

L’8 marzo, dunque, vuole essere una giornata per ricordare i passi compiuti per l’emancipazione delle donne; per analizzare le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono ancora oggetto in ogni parte del mondo; ma soprattutto deve essere una giornata per progettare un futuro senza alcun tipo di disparità e in cui le donne, accanto agli uomini, siano protagoniste attive nella realizzazione di un mondo più giusto.

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