“Omaggio alla Tiledda”, l’arte è open-air a Centuripe

La notte tra sabato 8 e domenica 9 Aprile nella Chiesa Madre di Centuripe, durante la messa “In Resurrezione Domini”, come ogni anno, da secoli, cade la Tiledda (telero quaresimale) e svela il simulacro di Cristo risorto.

La caduta della “Tiledda” è l’ultimo suggestivo evento dei riti della Settimana Santa di Centuripe, riti che hanno inizio con l’esposizione dei Sepolcri in diverse chiese del paese, con la processione dei simulacri dell’Ecce Homo, del Cristo alla colonna e di Maria Addolorata durante il Giovedì Santo, e con quella del Cristo nel “tambuletto” (bara in legno dorato e vetro) e di Maria Addolorata il Venerdì Santo accompagnate da tutte le confraternite religiose del paese e dalla banda musicale che esegue marche funebri della tradizione centuripina.

“La Tiledda” che resta esposta ogni anno per tutti i 40 giorni, è un antico telero di seta dipinta, alto sette metri e largo tredici di colore blu, completato alla fine dell’ottocento dal pittore centuripino Giacomo Di Lorenzo, e realizzata cucendo tra loro dodici strisce di tessuto, raffigurante al suo centro la deposizione di Cristo, mentre ai lati è ricca di rappresentazioni simboliche. La sua funzione è quella di nascondere l’altare maggiore dall’inizio della quaresima fino al Sabato Santo, quando, durante la celebrazione della Santa Messa, viene lasciata cadere per scoprire la statua del Cristo Risorto.

Per il secondo anno consecutivo i balconi del centro storico sono abbelliti da striscioni coloratissimi che altro non sono che delle trasposizioni di opere d’arte di artisti provenienti da tutto il mondo che dialogano con la Tiledda di Centuripe reinterpretandola in modo personale e con linguaggi contemporanei. Di enorme stimolo è il confronto che si viene a creare fra il linguaggio visivo dell'opera antica e le tecniche moderne che sono utilizzate dagli artisti contemporanei per comporre i loro messaggi di amore e pace nel rispetto pieno e nella certa valorizzazione di questo capolavoro raro nel suo genere.

La Mostra “OMAGGIO ALLA TILEDDA 2023” che resterà visibile fino al 4 luglio 2023,  è organizzata dal Comune di Centuripe con il contributo generoso dell’Assessorato delle autonomie locali e della funzione pubblica della Sicilia ed è curata da Silvio Cattani  in collaborazione con KN Academy, ospita quest’anno, oltre ai 19 artisti  della passata edizione  (Giorgio Antinori, Silvio Cattani, Paolo Fraternali, Margareta Langer, Anna Lorenzetti, Mauro Lovi, Roberta Lozzi, Bruno Marcucci, Leonardo Nobili, Udo Rein, Antonio Sammartano, Francesca Scalisi, Angela Trapani ed Andrey Volkov altri due artisti italiani come Giuseppe Provenzano e Francesco Bruscia  e 5 artisti di nazionalità cinese come  Li Zhanyang, Shen Gubo, Mao Yanyang, Gong Miko, Wang Yitong.

“Il tema delle pitture è un omaggio libero di questi artisti alla Tiledda che rappresenta un punto di riferimento per l’intera comunità”, Dice Silvio Cattani, curatore della mostra “Essa, attraverso il tempo, con il suo ammaliante potere elargisce, commozione, pietà, emozione e rispetto per una pratica religiosa che ancora oggi ci appare stupefacente. Per gli uomini dell'età barocca stupire era un imperativo ineludibile, certo, ma nella Tiledda c'è qualcosa di più poiché la fascinazione travalica lo sguardo e il rimando alla Fede è palpabile. Così molto stimolante è il confronto fra il linguaggio visivo di quell'opera antica e nuovi modi e le ultime tecniche che sono utilizzate dagli artisti contemporanei per comporre i loro messaggi di amore e pace nel rispetto pieno e nella certa valorizzazione di questo capolavoro unico nel suo genere che è la Tiledda di Centuripe”.

Per diversi mesi il centro storico sarà quindi una bellissima vetrina dove i 21 striscioni di 4 x 1,2 m si potranno ammirare nei balconi adiacenti alla chiesa dell’Immacolata Concezione (Chiesa Madre) in via Garibaldi, in via Umberto e in Piazza Sciacca.

Per l’Assessore Andrea Messina: “sostenere il progetto OMAGGIO ALLA TILEDDA 2023  è in linea con l’Assessorato che ho l’onore di rappresentare,  l'Assessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica è infatti  autorizzato a concedere contributi per iniziative di carattere sociale, economico e culturale svolte dagli enti locali nel territorio regionale, anche in collaborazione con associazioni, comitati legalmente riconosciuti, fondazioni nonché altri enti di diritto privato senza scopo di lucro, finalizzate a valorizzare le tradizioni locali, a rafforzare la coesione sociale e lo sviluppo dell'economia locale.  Ben vengano quindi iniziative come questa che legano riti religiosi antichi con progetti che mirano a valorizzare i territori e dare un impulso al turismo e all’economia ad esso connesso”.

Anche quest’anno come per la prima edizione della mostra gli artisti presenti doneranno il proprio lavoro al Comune di Centuripe che sta acquisendo così un pregevole patrimonio d'arte per il futuro centro d’arte contemporanea comunale.

La caduta della “tiledda” è un evento che mi ha sempre affascinato” dice il Sindaco di Centuripe Salvatore La Spina, “non solo per il rito che si svolge la notte di Pasqua, ma anche per l’opera è un’immensa tela di seta che viene esposta una volta l’anno durante il periodo quaresimale, e che ricopre l’altare maggiore della Chiesa Madre da secoli. Quale miglior modo per valorizzare un rito così antico e ricco di fascino se non con un dialogo e una reinterpretazione in chiave contemporanea da parte di artisti provenienti da tutto il mondo, mi auguro quindi che tale progetto possa continuare anche in futuro”.

La presentazione della mostra si è tenuta martedì 4 aprile presso il salone Parrocchiale della Chiesa Madre  alla presenza di Don Pietro Scardilli, Parroco della Chiesa Madre; di  Salvatore Giuffrida, Commissario del Governo; di Salvatore La Spina, Sindaco di Centuripe; di Giuseppe Ingaglio, storico dell’arte e dell’artista Gong Miko in concomitanza con altri due eventi: la presentazione del restauro dell’Ecce Homo, opera del XVIII secolo restituita al suo antico splendore grazie ai restauratori Antonio Gulisano e Gaetano Caruso; alla sorveglianza di Paolo Russo della Soprintendenza di Enna; di Graziano Pittalà, Priore della Confraternita del Purgatorio e ad una raccolta fondi lanciata dal Sindaco di Centuripe e la presentazione del volume della prima edizione della mostra realizzato grazie al contributo dell’Assessorato Reginale per i Beni Culturali e l’Identità Siciliana.

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