Anche quest’anno a Foggia, come in tutte le città d’Italia, si è svolta la processione del Venerdì Santo.
C’è chi la interpreta solo sacralmente secondo le tradizioni cristiane cattoliche, chi tra sacro e profano intrisa di misteri e folclore popolare. Un dato è certo, in quel giorno si ricorda la morte di Gesù Cristo e la sofferenza di una madre, Santa Maria, la Madonna, oggi Addolorata.
A Foggia la Processione dei Misteri si è svolta, questa volta in presenza dopo le restrizioni di un’emergenza sanitaria pandemica che l’ha sottratta al popolo foggiano, molto credente e riverente verso una tradizione religiosa molto sentita. Alla tradizionale processione hanno partecipato le figure istituzionali e religiose della città, tutte le confraternite e la banda musicale.
Nella centralissima piazza XX Settembre, davanti alla chiesa di San Francesco Saverio, meglio conosciuta come "Chiesa delle colonne", la processione è terminata, come sempre, con il triplice incontro tra il Cristo esamine e l’Addolorata, il momento più atteso, commovente, religiosamente provante, che raccoglie a sé una popolazione sempre presente, anche con il maltempo.
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[Video editing by Potito Chiummarulo]
Sette sono le statue che sfilano, cui sei simulacri che rappresentano il Cristo durante il percorso della “Via Crucis” che lo portò a morire in croce, e uno della Madonna Addolorata. Il simulacro più rappresentativo è lo “scaravat”, uno scarabattolo, appunto, con all’interno c'è la statua del Cristo esamine, dal peso di circa 600 chilogrammi, portata a spalla da alcuni confratelli.
Come scrive Poitito Chiummarulo, il fotorepoter che ha realizzato il video, «La processione del Venerdì Santo è il momento più atteso per l cittadini di Foggia durante il tempo pasquale. Quest'anno poi è ancora più atteso vista l'assenza di un po’ di anni da questo evento per via della pandemia. Particolarmente sentita dalla cittadinanza che partecipa in massa».