Foggia e i giochi di una volta al “centonove/novantasei”

Tic, tac e funtane, Azzèccamùre, la Campana, Zumbe cavalle lunghe, Spacca chianghett, Ai quattro cantoni, Un due tre stella, Alle belle statuine.

Sono alcuni dei giochi di una volta che si facevano a Foggia che i bambini e le bambine potranno vivere mercoledì 1 novembre 2023, a partire dalle ore 11.00, grazie all’iniziativa “Fai un salto, fanne un altro”, nello spazio antistante “centonove/novantasei”. La bottega in piazza Cavour n. 3 che vende prodotti etici, solidali e liberati dalle mafie, infatti, ha organizzato l’iniziativa ludica per far trascorrere ai più piccoli una mattinata con Michele Dell’Anno e Giustina Ruggiero all’insegna del gioco, delle tradizioni, della scoperta.

Giovedì 2 novembre, invece, sempre presso la “centonove/novantasei” si svolgerà la presentazione del libro “Ti presto fiducia. Quando il microcredito ti salva la vita” (TS edizioni) scritto da Andrea Tirelli, religioso francescano che ha costituito nel 2017 l’associazione Tiprestofiducia, convinto che «l’intuizione del “micro-credito” sia una possibilità di riscatto per chi non chiede altro che di riaffiorare dal baratro di una momentanea condizione sfavorevole. Una condizione in cui chiunque può ritrovarsi, a seguito di scelte sbagliate o di sistemi capestro, che impediscono l’accesso a una legittima ascesa sociale rispettosa dei bisogni di tutti». In questi anni, dunque, a San Severo fra Andrea Tirelli ha raccolto un gruppo di professionisti e volontari per creare Tiprestofiducia, un’associazione senza scopo di lucro che – dopo le opportune verifiche – concede denaro senza interesse attraverso microprestiti restituibili a rate e in tempi ragionevoli. Gestita con estrema accortezza e buonsenso, investe nelle persone, aiutando chi si trova in difficoltà, finanziando piccole imprese e promuovendo progetti di raccolta fondi con proposte culturali e di beneficenza.

Cos’è il microcredito? Perché funziona? Come può risolvere situazioni di difficoltà? Tutte domande alle quali prova a dare una risposta l’autore che proprio attraverso la vendita dei suoi libri alimenta il fondo cassa del progetto. Perché come ha detto fra Andrea: «E’ innanzitutto un prestito che guarda in faccia il destinatario, perché non viene concesso sulla base di requisiti economici, documenti particolari, garanzie. Niente di tutto questo. Il nostro prestito ha come unica garanzia l’autenticità della persona, il riconoscimento dell’altro. Partiamo dall’ascolto della storia». “centonove/novantasei”, quindi, vuole condividere e far conoscere questo percorso di microprestito portato avanti dall’associazione Tiprestofiducia, anche perché la bottega promossa dal consorzio di cooperative sociali Oltre è nata come avamposto in cui animare il territorio e promuovere cultura e sapori etici attraverso la voce di esperienze, testimonianze, storie. Come quelle contenute nel libro “Ti presto fiducia”.

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Redazione

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