Stabilizzati i precari LSU comunali di Monte Sant’Angelo. Un’attesa di un quarto di secolo

A darne notizia è stata l’Amministrazione comunale di Monte Sant’Angelo che, con la pubblicazione in Albo Pretorio del verbale della Delibera di Giunta n° 254 del 16/12/2020, ha formalizzato l’assunzione con contratto lavoro a tempo indeterminato part-time di 9 LSU, i quali ricopriranno il profilo di “Esecutore amministrativo”, cat. B1.

Notizia ripresa, poi, con un post sulla sua pagina facebook, il 28 dicembre 2020, da Andrea Rinaldi, ex precario LSU comunale di Monte Sant’Angelo.

 QUI LEGGI E SCARICA IL PDF DEL VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 254DEL 16/12/2020

Ci son voluti circa 25 anni, un quarto di secolo, dal 1997, per stabilizzare 9 LSU che di anno in anno attendevano la lieta notizia, più volte prorogata. Non è stato così, purtroppo per i 13 Co.Co.Co.

Un’attesa che ha messo a dura prova lavoratori e loro famiglie, che ogni Natale dovevano far i conti non solo con le spese natalizie almeno per un dono ai loro figli e un piatto un po’ più ricco in tavola, ma con il futuro dello stesso lavoro.

Stabilizzati part-time per lavorare 3 ore al dì, in tutto 18 ore settimanali, a fronte delle canoniche 36, che se un tempo erano svolte, quando possibile, era solo ed esclusivamente grazie a fondi messi a disposizione dalla Regione Puglia. Un gap, le rimanenti 18 ore e la mancata stabilizzazione dei Co.Co.Co.,  che potrebbe essere colmato e perciò chiuso se l’amministrazione comunale riuscisse a deliberare. Ovviamente tutto e nelle maglie burocratiche che deve far i conti anche con altre situazioni, in questo momento emergenziali. Si attendono delucidazioni in merito.

«Oggi voglio fare gli auguri, ai miei colleghi e amici di lunga data che dopo 25 anni di precariato, di sacrifici e tante  sofferenze raggiungono un importante e meritato obbiettivo: la Stabilizzazione a tempo indeterminato sul Comune di Monte Sant'Angelo –ha commentato Andrea Rinaldi-. Un sofferto ed estenuante percorso, durato più di venti anni, che ha trovato finalmente la sua felice conclusione, in un anno difficile e inaspettato. Un plauso doveroso e riconoscente a chi oggi ha permesso tutto ciò; il Sindaco Pierpaolo D'Arienzo, i componenti della giunta,  i  dirigenti responsabili dei settori di competenza e  tutti coloro che hanno con professionalità e dedizione, avallato e accompagnato il lungo e faticoso iter amministrativo. Dovevo esserci pure Io oggi ma da circa 4 anni ho fatto una scelta diversa e dato una svolta alla mia vita personale e professionale. Spero di avere avuto ragione e di poterla vincere. Infine –ha terminato Andrea Rinaldi- volevo dedicare questo bellissimo momento a chi non ce più, a chi ha sperato, dopo anni di duro lavoro, di sacrifici e tante sofferenze questa irraggiungibile e agognata assunzione: Michelina Agnese Ciuffreda (detta Lina). Un abbraccio e un augurio di cuore agli amici Carmela, Pietro, Maria, Rosa, Vincenzo, Pasquina, Filippo».

Parole molto belle quelle di Andrea Rinaldi, un gesto che fa onore a una persona che in tutti questi anni ha creduto nella lungimiranza di una stabilizzazione, però per lui non avuta poiché ha scelto altre strade lavorative. Ma ciò non lo allontana dalla comunità con cui nel lavoro ha vissuto, attendendo e soffrendo come loro.

Tuttavia c’è da porre l’attenzione sui circa 25 anni di attesa, che non onora chi avrebbe potuto metter termine alla continua agonia di molte famiglie. Il monito è rivolto a tutte quelle amministrazioni comunali che si sono avvicendate da un quarto di secolo a oggi, particolarmente a quella che ha fatto iniziare il percorso lavorativo a chi oggi finalmente esce dall’apnea cui era sottoposto. Sappiamo bene che la burocrazia ha i suoi tempi e bisogna attendere il momento giusto per cogliere l’occasione, ma rimane pur sempre una falla amministrativa che andrebbe colmata mettendo in campo risorse spesso indirizzate, anche deragliate, verso altre mete, di molte amministrazioni italiane.

Di parere non propriamente felice sulla modalità, non sul lavoro perché è entusiasta che 9 famiglie abbiano finalmente sicurezza, è Matteo Notarangelo, persona di Monte Sant’Angelo impegnata nel sociale e in politica, con il gruppo Movimento24Agosto –Equità Territoriale, che non le ha mai mandate a dire e che ribatte sull’accaduto.

«È gente sotto pressione. Li capisco, hanno famiglia. L'assurdo è leggere quanto scritto in delibera. Ma come si vive a 50 anni con il 50% dello stipendio, ossi 600 euro? E con 6 mesi di contributi all'anno? - ha replicato Matteo Notarangelo-. Questa gente è diplomata e dopo 25 anni inizia a lavorare con una qualifica  che richiede la scuola dell'obbligo. Non ho parole! Non vorrei che si alimenti con questi atti la "Sindrome di Stoccolma". In ogni luogo, se il dipendente non è gratificato il servizio è pessimo. Nel caso specifico, le generazioni prossime vivranno in un ambiente degradato. Ho avuto la facoltà di assumere dipendenti e nessuno di loro ha avuto quelle assurde condizioni contrattuali. Mi sembra di vivere in un altro periodo storico –ha chiosato Notarangelo-. Non so se impegnarmi per cambiare o cambiare lasciando questa comunità troppo servile. Di tanto, mi dispiace».

La lieta novella, tuttavia, è terminata con un Natale 2020 che ha portato un dono che si spera diventi indeterminato full-time.

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