“Fuori gli autori”, week-end ricco Mirko Sabatino e Carmen Totaro

Venerdì 25 giugno, ore 19, Palazzo Dogana, Foggia. L’autore di origini foggiane presenta “La vita anteriore”. Sabato 26 giugno, ore 19, la scrittrice nativa di San Giovanni Rotondo protagonista a Castelluccio Valmaggiore.                                                                                                                                            

Due voci originarie del territorio di Capitanata, ormai riconosciute a livello nazionale. Due storie con al centro i legami familiari, raccontate attraverso personaggi di spessore. Due romanzi attesissimi, alla luce delle precedenti prove d’esordio, a dir poco esaltanti. Fuori gli autori ingrana la marcia e propone un week-end ricco, tra Foggia e provincia: si parte venerdì 25 giugno (ore 19), dal cortile all’aperto di Palazzo Dogana con l’anteprima nazionale dello scrittore foggiano Mirko Sabatino, autore del romanzo La vita anteriore (Nottetempo, 2021); l’indomani, sabato 26 giugno (ore 19), nello spazio antistante la Biblioteca di Castelluccio Valmaggiore, tocca all’autrice garganica Carmen Totaro, protagonista con il romanzo Un bacio dietro al ginocchio (Einaudi, 2021). E sempre sabato, alle ore 17.30, nella Biblioteca del comune dauno avrà luogo Raccontare: la parola interpretata, incontro gratuito “sulle parole per narrare” a cura dell’attore Pino Casolaro della compagnia Teatro dell’Accorgersi, inserito nelle attività di promozione della lettura in Capitanata diffuse dal polo Biblio-museale di Foggia. La rassegna è organizzata da Biblioteca La Magna Capitana, libreria Ubik e Provincia, con il patrocinio della Regione e del Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con il gruppo di lettura Viaggi tra le righe e il premio-concorso Leggo Quindi Sono. L’ingresso agli incontri è libero, fino a esaurimento posti.

La vita anteriore (Nottetempo, 2021; 288 pagine). Ottavio Maggio ha una pasticceria ben avviata in una città della Puglia, una moglie con un bel caratterino, tre figlie femmine (mai l’agognato maschio) e due sorelle zitelle. Poi ha una lingua sciolta che ama inventare storie e un “dono” segreto di cui non parla con nessuno. Nell’aprile del 1977, si aggiunge a questo quadro qualcosa cui non aveva pensato: un nipote imprevisto, nato dalla figlia Marina il giorno dei suoi vent’anni e da un ragazzo che sparisce dalla sala d’attesa dell’ospedale. Quel bambino arrivato troppo presto e senza un padre sconvolge tutti i piani di Ottavio, che però se ne innamora appena vede i suoi occhi opachi di neonato che cercano un appiglio attorno a sé. Ettore, cosí lo chiama Marina, cresce in quella famiglia allargata di nonne, zie e mamme, e appena può sta insieme al nonno, perché con lui si diverte e fanno lunghi discorsi e giri in auto sulla Fiat 131. Non sa granché del padre, se non che da grande andrà a cercarlo, e se lo immagina con le facce degli uomini che vede intorno e nei film. Finché una mattina, quando Ettore ha sei anni, avviene un incidente che cambia tutto e, insieme, l’incontro con un bambino della sua stessa età che entra nella sua vita per non uscirne piú. Una storia appassionante di legami familiari, di profonda amicizia, di un amore d’infanzia che non finisce, di ricerche, coincidenze, armonie sotterranee, perdite e svolte improvvise. In cui la scrittura, che è l’assillo di Ettore, diventa la compagna di strada che forse può dipanare il senso delle cose. Come nel precedente L’estate muore giovane, Sabatino disegna i suoi personaggi in modo talmente vivido da renderli altrettanto veri della terra pugliese in cui tutto si radica, quanto l’ulivo e il muretto a secco che inseguono fino all’ultimo l’immaginazione e la vita di Ettore Maggio.

Un bacio dietro al ginocchio (Einaudi, 2021; Supercoralli; 176 pagine). Tutto ha inizio con una cena come tante: una madre e una figlia sedute a un tavolino sulla Darsena, a metà giugno, con un bicchiere di vino in mano e molti pensieri in testa. Le due chiacchierano del piú e del meno, soprattutto del meno, con una tensione che cresce dietro ogni parola. E poi, scena dopo scena, l’impensabile. Mentre la madre sta facendosi un bagno, il gas invade l’appartamento e la figlia esce da quella casa per non tornare. Cos’è successo davvero quella sera? Dov’è Elisa, perché è fuggita? Perché si è inventata per anni una vita che non era la sua? E soprattutto perché Ada, mentre indaga seguendo le sue tracce, fa di tutto per coprirla? Un romanzo che non riesci a smettere di leggere grazie al montaggio ipnotico e alla magia di una scrittura calibratissima. Carmen Totaro, con un incedere senza scampo, con una sensibilità unica per i dettagli che racchiudono il senso di intere relazioni, scrive la storia indimenticabile del distacco tra una madre e una figlia, e forse del loro ritrovarsi. Cosí, quando giri l’ultima pagina di questa storia familiare che indaga quel confine sottilissimo tra ciò che è normale e ciò che non può dirsi tale, senti che quello che stringi tra le mani non è solo un noir psicologico di fortissimo impatto: è molto di piú. È un libro che ci contiene tutti e che ci porta in acque profonde.

Mirko Sabatino. È nato a Foggia nel 1978, vive a Nardò. Ha lavorato come editor e redattore free-lance. Con L’estate muore giovane (Nottetempo, 2018), tradotto in Francia e in Spagna, ha vinto il Premio Letterario Massarosa, il Premio Segafredo Zanetti Città di Asolo – Un libro un film, il Premio Letterario Città di Siderno e il Premio BookCiak, Azione! 2018 – sezione Romanzi. Di Sabatino nottetempo ha pubblicato anche il racconto “Le confessioni di San Valentino” nell’antologia Gli insaziabili. Sedici racconti tra Italia e Cina (2019).

Carmen Totaro. Nata nel 1974 a San Giovanni Rotondo. Nel 2015 ha esordito per Rizzoli con Le piene di grazia, finalista al Premio Calvino. Vive e lavora a Milano. Per Einaudi ha pubblicato Un bacio dietro al ginocchio (2021).

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