Enrico Ianniello racconta Alfredino, a modo suo Al via un treno di incontri di cartello

La rassegna organizzata da Biblioteca, Provincia e Ubik Foggia ingrana la marcia. Lunedì 5 luglio, ore 19, Palazzo Dogana, Foggia. L’amatissimo attore e autore campano presenta il suo libro. A seguire: Giulio Cavalli, Rosario “Ross” Pellecchia e Gabriele Romagnoli, protagonisti tra Foggia e provincia.

“Oh, Angela, sta scritto ‘edizione speciale’, e che è successo?”. La storia di Alfredino Rampi, che nel 1981 strinse il cuore dell’Italia, torna quarant’anni dopo nella vita di Andrea sotto forma di ricordo d’infanzia, mentre sta preparando da mangiare per la sua famiglia. Ma a tornare non è la tragedia, piuttosto una fiaba per adulti: il racconto dolcissimo di un padre “imbragato”, pronto per scendere nel pozzo. Lunedì 5 luglio, alle ore 19, Fuori gli autori ingrana la marcia e porta nel cortile all’aperto di Palazzo Dogana, a Foggia, l’amatissimo attore e scrittore Enrico Ianniello, protagonista con il suo nuovo romanzo dal titolo Alfredino, laggiù (Feltrinelli, 2021). L’autore campano torna nel capoluogo dauno due anni dopo l’ultima volta, quando fu abbracciato da una folla di lettori nello spazio live della libreria Ubik di Foggia: con l’appuntamento del 5 luglio, inoltre, comincia un treno di incontri di alto profilo, che vedrà protagonisti Giulio Cavalli (6 luglio a Cerignola, Villa Comunale), Rosario “Ross” Pellecchia (8 luglio ad Apricena, Palazzo della Cultura) e Gabriele Romagnoli (9 luglio a Palazzo Dogana, Foggia). La rassegna è organizzata dal Polo Biblio-Museale di Foggia, dalla Provincia e dalla libreria Ubik, con il patrocinio della Regione Puglia e del Teatro Pubblico Pugliese e la collaborazione del gruppo di lettura della Biblioteca Viaggi tra le righe e del Premio-Progetto Leggo Quindi Sono. L’ingresso agli eventi è libero, fino a esaurimento posti. In caso di maltempo gli incontri avranno luogo al coperto.

Alfredino, laggiù (Feltrinelli, giugno 2021). È fine maggio. Andrea e Teresa festeggiano in una trattoria di campagna il decimo compleanno di Marco e Aurora, i loro gemelli. Durante quel pomeriggio di giochi all’aperto, Marco si ferisce cadendo su una recinzione. “Stai qua con me,” sussurra all’orecchio del padre corso ad abbracciarlo. Poche parole che hanno la forza di riportare bruscamente alla memoria di Andrea la vicenda di Alfredino Rampi, caduto in un pozzo a sei anni, nel 1981. Nei giorni seguenti l’inquietudine di Andrea cresce senza che lui riesca davvero a spiegarsene il motivo, finché il calendario segna il 10 giugno, data della caduta di Alfredino. Quella sera, dopo una giornata difficile, Andrea finalmente si mette a letto, spegnendo la luce con un clic. E lo ritroviamo imbragato, pronto per scendere a salvare Alfredino nel pozzo. Laggiù – o lassù, perché spazio e tempo hanno smesso di esistere e l’unica guida è la stella Alfecca Meridiana, perfettamente al centro di un ritaglio di cielo ormai lontano –, insieme al bambino in canottiera a righe Andrea ritrova tanti personaggi legati alla propria vita: dalla giovane organista di cui era stato innamorato al punk di paese dallo sguardo sognante, dal comico ipnotista e malinconico che ricorda Gigi Proietti alla squadra di calcio dell’oratorio fatta di ragazzini sul cui corpo spuntano gelsomini profumatissimi. Alfredino conduce Andrea in un viaggio che si dispiega tra deserti notturni, parchi neoclassici, vulcani ricoperti di neve e stradine di periferia dalle fragranze mediorientali, attraverso un paesaggio interiore di ritrovata, splendente innocenza. A quarant’anni dalla tragedia di Alfredino Rampi, Ianniello torna con un romanzo di commovente dolcezza all’incidente che sconvolse il Paese segnando, per molti aspetti, una cesura dopo la quale niente è più stato come prima. E noi lo seguiamo sospesi tra realtà e fantasia, tra la fatica del presente e il serbatoio misterioso del passato. E innocenti sicuramente siamo soprattutto noi, perché chi ama lo è sempre.

Enrico Ianniello. Nato a Caserta nel 1970, è un attore, regista e traduttore. Ha lavorato a lungo nella compagnia di Toni Servillo. Al cinema ha lavorato con Nanni Moretti, in televisione è il commissario Nappi della serie “Un passo dal cielo”. La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin (Feltrinelli, 2015), il suo primo romanzo, ha vinto il Premio Campiello Opera Prima 2015 e diversi altri premi, tra cui Il premio John Fante Opera prima 2015, il Premio Cuneo 2015 e il premio Selezione Bancarella 2015. Per Feltrinelli ha pubblicato anche Appocundría (2016) e La Compagnia delle Illusioni (2019).

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