"Dolcemente complicate", No violenza sulle donne. Parla Caterina La Torre, presidente UDI Gargano

«Come presidente di UDI Gargano e socia UDI, avendo già ringraziato le due agenzie di eventi, le stiliste, le modelle, gli sponsor, il locale che ci ha ospitati, la pittrice che ha donato il dipinto, il fonico  e chi ha partecipato al l'evento "Dolcemente complicate" svolto nella nostra Foresta Umbra venerdì 24 giugno 2022. Mi sento in dovere di  ricordare il vero focus dell'evento, il motivo per cui abbiamo aderito a prescindere dai bei vestiti, brave stiliste ecc…, per evitare decentramento della finalità condivisa e cioè la prevenzione della violenza delle donne attraverso un elemento comune :  "Come eri vestita?"

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Come ho detto  durante l'evento, quello del vestito è un pregiudizio, orrendo, difficile da estirpare che rappresenta ancora oggi il modo più immediato per giustificare le violenze sulle donne ed i femminicidi in cui si evidenziano due stereotipi contemporaneamente:

1) Il maschio è cacciatore per natura, la sua violenza è nell'ordine delle cose, dunque non bisogna " provocarlo"

2) La donna è " tentatrice" quindi se viene violentata e/o uccisa è colpa sua!

Il maschio violentatore ha mille giustificazioni. La donna non è libera di muoversi nella vita come vuole perché dipende sempre dagli altri.

Noi di UDI siamo qui e dal 1944 per ricordarlo a tutti e tutte e per combattere con l'informazione, la formazione e gli eventi, contro questi stereotipi ancora molto radicate negli uomini e nelle donne».

IL DISCORSO DI CATERINA LA TORRE DURANTE L’EVENTO IN FORESTA UMBRA

«L'UDI è un'associazione femminile nata dai gruppi di difesa della donna ( Resistenza) e costituitasi in associazione nazionale il 1 Ottobre del 1944.

Inizialmente si chiamava "Unione donne italiane".

Dal 2003 l'acronimo UDI viene letto "Unione donne in Italia " per accogliere tutte le donne che vivono in Italia anche se nate altrove.

È un'associazione di promozione sociale e si occupa della donna a 360°. Non si occupa quindi solo della violenza  o di salute della donna o del lavoro ma di tutte queste cose anche perché pensiamo che siano collegate tra loro attraverso la vita delle donne.

Da circa 45 anni ci occupiamo di violenza, dalla " Convenzione No More" alla " Staffetta", da "Stop al femminicidio" ( termine introdotto nel 2006 dall'UDI) alla legge di iniziativa popolare, alle " Botte in famiglia" prima iniziativa del comune di Roma. Vi invitiamo a visitare il sito di UDI Nazionale www.udinazionale.org

UDI Gargano Coord Maria Pasqua e Caterina La Torre 24giu2022

Maria Pasqua e Caterina La Torre del Coordinamento UDI Gargano

L'UDI ha anche delle associazioni UDI o gruppi territoriali come UDI Gargano che rappresentano una ricchezza.

Rispetto alla violenza sulle donne l'UDI agisce seguendo queste modalità:

1) La Prevenzione tra i più giovani( nelle scuole) , promuovendo una cultura paritaria e non sessista. Noi di UDI Gargano abbiamo portato dal 2018 su Monte Sant'Angelo il progetto "Nati per leggere" ovvero la promozione della lettura nella fascia 0-7 anni, in collaborazione con la biblioteca provinciale di Foggia per ragazzi e la biblioteca comunale promuovendo i libri di genere per l'infanzia.  Grazie a questo progetto nel 2019 in collaborazione con la biblioteca provinciale di Foggia e la responsabile Milena Tancredi abbiamo avviato il primo festival del libro per bambini , durato tre giorni ( 1-3 agosto) con lo spettacolo di un autore di libri ( Teresa Porcella) e vari laboratori che riprenderemo il prossimo anno.

2) La costituzione di UDI come parte civile nei processi per femminicidio lì dove sia possibile, per non lasciare sole le famiglie e le donne.

3) Lottando contro gli stereotipi di genere sessisti nelle scuole, nelle pubblicità , nei media  per es. Il modo in cui a volte vengono raccontate le violenze ed i femminicidi.

Come eri vestita?

Uno dei più odiosi stereotipi di genere, riguarda il "come era vestita?", cioè il vestito, tra l'altro smontato da varie indagini e dalle raccolte di testimonianze nei processi in cui risulta che i casi di violenza o femminicidi più terribili sono avvenuti su donne che erano vestite in modo normalissimo.

Riteniamo che quello del vestito è il modo più immediato per giustificare la violenza sulle donne usando così due stereotipi contemporaneamente:

1) Il maschio è per natura " cacciatore" la sua violenza è nell'ordine delle cose dunque non bisogna " provocarlo".

2) La donna è " tentatrice" quindi se viene violentata o uccisa è colpa sua.

Il maschio ha dunque mille giustificazioni ( raptus, gelosia, provocato, vendetta per la tutela dei figli ecc…ecc…).

La donna non è libera e non ha il diritto di muoversi nella sua vita come vuole anche perché dipende sempre dall'uomo.

Il collante tra l'evento  "Dolcemente complicate" ed UDI è stato proprio la libertà attraverso il " vestito" sartoriale di poter essere se stesse sia che si tratti di un abito di jeans, elegante, sportivo o da cerimonia. L'abito non giustifica la violenza e non può essere identificata come la causa».  

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