Al “Giovanni Paolo II” di Bari per un tumore tre costole ricostruite in titanio

Nell’era della tecnologia avanzata, che sia industriale, meccanica, informatica o altro, la sanità ha un posto di rilievo e di primaria importanza. Difatti, contestualmente alle esigenze singole e di compatibilità personale, la tecnologia oltre a sostenere chi chirurgicamente interviene, diventa sostitutiva di parti anatomiche. Non è una novità, ma per certe operazioni è l’inizio.

Al policlinico Giovanni Paolo II di Bari, noto centro antitumorale del Mezzogiorno d’Italia, nelle settimane scorse è stato svolto un delicato intervento chirurgico a un uomo di 72 anni, che presentava un tumore osseo.

Come scrive insalutenews.it, quotidiano di informazione e approfondimento medico diretto da Nicoletta Cocco, -fonte del testo che segue- “L’intervento è stato eseguito presso il polo oncologico barese dall’équipe di chirurgia toracica mininvasiva, diretta dal dott. Gaetano Napoli.

Parzialmente asportate e poi sostituite con due placche in titanio tre costole di un paziente di 72 anni, operato nei giorni scorsi all’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.

Il paziente, in cura da diversi anni per un linfoma non Hodgkin ormai in remissione, ha scoperto durante un controllo di routine una grossa massa in corrispondenza della sesta costola di destra. I primi esami diagnostici hanno confermato che si trattava di tumore ed è stato subito operato.

L’intervento è stato eseguito dall’équipe di chirurgia toracica mininvasiva, diretta dal dott. Gaetano Napoli. Durante la prima parte dell’intervento, i chirurghi hanno asportato i segmenti anteriori della sesta, della settima e della ottava costola a destra, dove era adeso un voluminoso condrosarcoma, un tumore raro delle ossa.

Nella seconda parte dell’intervento, sono state impiantate due placche in titanio, conformate secondo la curvatura di quelle asportate e poi ricoperte con tessuti muscolari e sottocutanei adiacenti. È stato così possibile ricostruire interamente la parete toracica colpita da tumore. A cinque giorni dall’intervento, il paziente tornerà a casa per poi cominciare, su indicazione dell’oncologo, la cura del condrosarcoma.

“La storia clinica di questo paziente – commenta a riguardo il direttore generale, Alessandro Delle Donne – ci racconta un percorso virtuoso di cura e terapia. Durante gli esami di controllo per un primo tumore, il paziente scopre un’altra situazione d’allarme, che è prontamente presa in carico dalle nostre équipe e trattata con le più innovative tecnologie. Si tratta, insomma, di un piccolo ma significativo esempio di sanità che funziona”. Soddisfazione ha espresso a riguardo anche il presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell’Istituto, Gero Grassi" (nella foto).

Read 222 times
Share this article

About author

Redazione

BANNER 2   News Gargano 1150x290

FABS2022 long animate

 

 

Top
Этот шаблон Joomla был скачан с сайта ДжуМикс.