Artigianato pugliese. In Regione avvio l’iter del disegno di legge per lo sviluppo, valorizzazione e tutela

La IV Commissione presieduta da Francesco Paolicelli, ha incardinato l’esame del disegno di legge contenente le norme per lo sviluppo, la valorizzazione e la tutela dell'artigianato pugliese. L’approvazione è stata rinviata alla seduta di giovedì prossimo, a seguito della necessità avanzata dal Gruppo di Fratelli d’Italia, di avere il tempo necessario per approfondire il testo.
Il testo di legge è stato illustrato dall’assessore regionale allo sviluppo economico Alessandro Delli Noci, il quale ha evidenziato che l’obiettivo è di voler aggiornare il quadro normativo regionale in materia dell’artigianato, rientrante nella competenza esclusiva delle Regioni, in risposta alle mutate esigenze del settore volte all’innovazione, favorendo così i processi di ricambio generazionale.
Nell’elaborazione del contenuto del testo normativo sono state recepite numerose e importanti sollecitazioni da parte delle associazioni più rappresentative del settore. Infatti, nella seduta odierna erano presenti i rappresentanti di CNA, Confcommercio e Confartigianato per ribadire il loro giudizio positivo sulla proposta normativa, frutto di un percorso di condivisione.

L’articolato esordisce riconoscendo la funzione sociale e il ruolo economico dell’artigianato nel territorio pugliese e per questo ne promuove lo sviluppo, la valorizzazione e la tutela, soprattutto in considerazione del ruolo di primaria importanza che ne riveste in Puglia. Infatti, secondo l’ultimo studio commissionato dalla Regione a Unioncamere, le aziende operanti nel territorio regionale e iscritte alla sezione artigiana alla fine del 2021 sono 67.588 dove vi lavorano 145.628 addetti.

Nelle linee di indirizzo si trovano il mantenimento della connotazione tipica di impresa artigiana. Sono definiti l’imprenditore artigiano e l’impresa artigiana; vengono disciplinati i consorzi e cooperative di garanzia collettiva fidi; normati i limiti dimensionali e l’esercizio dell’attività artigiana; viene dato supporto all’insediamento e aggregazione delle imprese artigiane – Zone Franche dell’Artigianato. Riguardo alla tenuta dell’Albo, alle Camere di Commercio oltre alla delega per le funzioni amministrative relative all’iscrizione, modificazione e cancellazione, è concessa anche l’attività di accertamento, contestazione e notificazione delle violazioni.
La Regione, in collaborazione con le articolazioni regionali delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative, i Comuni e CCIAA, dovrebbe elaborare un piano triennale per lo sviluppo dell’artigianato individuando specifici obiettivi di tutela e crescita. Per l’attuazione degli interventi, la Regione si avvarrà della rete dei Centri di Assistenza Tecnica per l’Artigianato (CATA).
Nell’ambito degli strumenti della programmazione e dei fondi comunitari verranno sostenuti i processi di innovazione, internazionalizzazione e sviluppo del sistema produttivo artigiano a supporto della promozione, distribuzione e commercializzazione dei prodotti.
Verrà inoltre regolato il funzionamento della Commissione regionale per l’artigianato pugliese CRAP. In fase di prima applicazione sono previsti degli oneri pari a 500 mila euro, tenendo conto di tre linee di intervento, che tendono a favorire il processo di insediamento, aggregazione o di adesione a insediamenti collettivi delle imprese, attraverso la reta CATA; l’attività di studio, ricerca, pubblicazione e di reportistica periodica; la realizzazione di attività di comunicazione e realizzazione di materiale promozionale.

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