Napoli. "Bust Busters", a Nisida fondali ripuliti dai ragazzi dell’Area Penale diventati sub

Sabato 12 novembre 2022, è stata la loro prima immersione professionale, accompagnati dai palombari della Marina Militare e dai sub di MareNostrum. In contemporanea alle immersioni, svoltesi a Nisida, presso il Molo Cappellini, altri loro coetanei con i volontari di MareNostrum, hanno pulito la spiaggia in superfice.

Con il progetto Bust Busters che vede insieme: Archeoclub D’Italia, MareNostrum, Marina Militare, Corpo Militare dell’Ordine di Malta, Asia, Dipartimento di Giustizia Minorile, Arpac Campania, Comune di Napoli, i ragazzi hanno potuto seguire un percorso formativo per diventare sub, conoscere il patrimonio marino di Napoli e tutelarlo.

I ragazzi davvero emozionati si sono avvicinati ad un mondo per loro nuovo: il patrimonio ambientale e culturale!

QUI IL VIDEO DEL TGR CAMPANIA RAINEWS

“Oggi è un grande giorno. Siamo riusciti a formare i ragazzi dell’Area Penali e ad accompagnarli in un’esperienza significativa dal punto di vista sociale per la conoscenza culturale del patrimonio ambientale di Napoli. Per noi è fondamentale trasmettere conoscenza. La prima immersione professionale dei ragazzi dell’Area Penale è avvenuta in un contesto geologico davvero importante, unico al Mondo, nel cuore di una caldera, dei Campi Flegrei. Con questi ragazzi che in questi mesi hanno seguito un corso di formazione tramite il progetto “Bust Busters”, oggi accompagnati dai palombari della Marina Militare , dai sub di MareNostrum, abbiamo pulito i fondali marini di Nisida. Ciò che più conta è che questi ragazzi hanno conseguito un brevetto da sub e hanno potuto ammirare il patrimonio marino, geologico di Napoli. Per loro si apre un mondo nuovo, grazie alla conoscenza!”. Lo ha affermato un emozionato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia che oggi ha indossato muta e maschera per accompagnare i ragazzi dell’Area Penale di Napoli in una meravigliosa “passeggiata” sui fondali marini.

In contemporanea alle immersioni avvenute con i palombari della Marina Militare, personale palombaro del Gruppo Operativo Subacquei del Comparto Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei” in servizio presso il Nucleo SDAI di Napoli, i volontari di MareNostrum con altri ragazzi dell’Area Penale di Napoli hanno operato in spiaggia con una radicale azione di pulizia.

“Stiamo concretizzando quello che avevamo ipotizzato come progetto – ha affermato Giuseppe Centomani, Direttore del Centro di Giustizia Minorile della Campania – e proprio con questi ragazzi, durante il cammino, abbiamo capito che il percorso era possibile. Siamo dinanzi ad un percorso di professionalizzazione seria. I ragazzi hanno ricevuto il brevetto di primo livello. L’obiettivo è quello di arrivare all’OTS, Operatore Tecnico Subacqueo che gli spianerà la strada alle attività professionali che spianerà la strada a quelle attività possibili sui fondali marini. Bust Busters è un percorso che ci vede tutti alla prova, non solo i ragazzi ma tutto il sistema di partners: dalla Marina Militare, alla Finanza, all’Ordine di Malta, ad Archeoclub D’Italia, a MareNostrum, al Ministero della Giustizia. Abbiamo un gruppo di partners tecnici che sono fortemente convinti che fare le cose in maniera vigorosa, fatta bene, aggancia i ragazzi e li entusiasma. Oggi è un grande giorno per questi ragazzi e per Napoli”.

C’è la Marina Militare al fianco di questi ragazzi.

“La Marina Militare ha firmato con il Dipartimento di Giustizia Minorile un accordo mirato al reinserimento di questi giovani e il progetto Bust Busters – ha dichiarato Aniello Cuciniello, Capitano di Vascello della Marina Militare - si inquadra o tale direzione. Oggi è stato davvero emozionante perché vedere questi ragazzi raggiungere un obiettivo nella loro vita che dia anche uno sbocco professionale è un eccellente risultato”.

Il Corpo Militare dell’Ordine di Malta parte attiva del progetto!

“Il Corpo Militare dell’Ordine di Malta è parte attiva del progetto Bust Busters – ha affermato il Capitano Mariano Barbi – in quanto ha dato vita al primo modulo formativo del percorso, riguardante le tecniche di primo soccorso in caso di emergenza”.

Il mare è anche riscatto sociale!

“I ragazzi hanno seguito almeno 10 lezioni teoriche – ha affermato Francesca Esposito, Referente Attività Sociali di MareNostrum – ma anche pratiche. Inoltre a Ottobre, hanno partecipato anche alle operazioni di tutela del patrimonio ambientale a Posillipo. Il mare è una risorsa da tutelare, da valorizzare, un bene da custodire. Ed in questi giorni con i ragazzi del Centro di Giustizia Minorile abbiamo capito che il mare può essere anche riscatto sociale. Anche tramite la cultura, la tutela ambientale questi ragazzi possono avere una vita diversa e migliore. Tutto il materiale sarà poi consegnato all’Asia che domani parteciperà all’operazione”.

Una rete che vede insieme: Marina Militare, Corpo Militare dell’Ordine di Malta, Asia, Archeoclub D’Italia, MareNostrum, Arpac Campania, i ristoratori del Borgo dei Marinari, i circoli : Reale Yacht Club Canottieri Savoia, Club nautico della Vela, Circolo del Remo e della Vela, Circolo Rari Nantes Napoli

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