Un’elezione può tener sospesa un’assunzione? Leggete...

#contrappunti

In precedenza nessun confronto. Poi l’apertura verso sindacati e operatori sanitari. Infine la decisione di assunzione.

Questi, in sintesi, son stati i tre passaggi che hanno tenuto banco l’annosa situazione di molti infermieri, OSS e ausiliari della sanità pubblica pugliese, in particolare quella della provincia di Foggia. Mesi e mesi di richieste, incontri inevasi, rimandi e i “poi vediamo” di chi sapeva che il momento opportuno doveva coincidere con le amministrative 2022.

Un modus operandi che si ripete prima, durante e dopo, elezioni in vista e poi in corso.

Nelle scorse ore alcuni comuni del foggiano sono andati al voto per eleggere sindaci e consiglieri comunali. E sempre in quelle ore molti operatori sanitari erano, di fatto, non assunti, pur avendone diritto. Dinamiche pre-elettorali che tengono col fiato sospeso candidati e chi per loro gli confeziona la campagna elettorale, spesso consumata sottobanco con indicazioni e promesse.

Nei giorni scorsi è giunta in redazione una nota stampa delle Segreterie regionali pugliesi della FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, che chiedevano un incontro urgente per discutere, come scritto nell’oggetto: “Divieto alle procedure di stabilizzazione, proroghe dei contratti a tempo determinato e assunzioni da procedure concorsuali – Richiesta incontro urgente ai sensi dell’art. 6, c.4 CCNL”, ricordando la proclamazione dello stato di agitazione del personale interessato ed in mancanza di pronto riscontro, la conseguente manifestazione sotto la Presidenza della Giunta per il giorno 18 giugno p.v.".

Pronta è stata la risposta della Regione Puglia, che in una email inviata alla stampa afferma che la Regione Puglia non ha bloccato le assunzioni, specificando che «La citata disposizione è da intendersi efficace, nelle more dell’imminente perfezionamento della procedura regionale, attualmente al vaglio dell’avvocatura regionale, in merito alle procedure di stabilizzazione, proroga contratti e scorrimento graduatorie idonei, necessaria ad evitare comportamenti eterogenei, già messi in atto da parte di alcune Aziende sanitarie, creando tensioni con le Organizzazioni sindacali».

Nel frattempo si è votato e si sono eletti sindaci e consiglieri comunali. Il risultato è stato la rodata speculare campagna elettorale svolta dai massimi vertici regionali del centrosinistra, civici affini e nominati, che ha stravinto nei comuni interessati. Tra questi c’è Monte Sant’Angelo -ma è solo un esempio tra molti-, comune con una moltitudine di operatori sanitari che lavorano in tutta la provincia di Foggia, e che tra loro c’erano proprio quelli che attendevano la stabilizzazione. Casualità? Certo che si!

Tuttavia, e sempre forse per caso o per tempi burocratici lenti, mercoledì 15 giugno, sempre agli organi di stampa, giunge un’altra email della Giunta regionale Puglia che assicura il via libera alle assunzioni in sanità da graduatorie vigenti e per i precari, per 6mila posti in tre anni., con un cospicuo investimento finanziario.

Sta di fatto che tutto è accaduto dopo le amministrative 2022 e non prima. Doveva avvenire diversi mesi addietro, da quando sindacati e dipendenti precari chiedevano lumi, cosicché da sfatare dubbi su metodi abitudinari della politica nelle istituzioni pubbliche.  Poi ognuno tragga le sue conclusioni.

Di seguito, in ordine di arrivo, si pubblicano la richiesta dei sindacati, una nota del presidente del Gruppo Misto in Consiglio regionale Puglia, la risposta della Regione Puglia e la decisione della Giunta Regione Puglia.

 

Bari, 07.06.2022 -  FP CGIL - CISL FP - UIL LFP SEGRETERIE REGIONALI PUGLIA

Al         Presidente Giunta Regione Puglia dott. Michele Emiliano

All'       Assessore alla Salute Regione Puglia dott. Rocco Palese

Al         Direttore Dipartimento Salute Regione Puglia dott. Vito Montanaro

prot.n.496/uilfpl/2022                                                                                                                                                                                                                                         Regione Puglia - Sede

 

Oggetto:    Divieto alle procedure di stabilizzazione, proroghe dei contratti a tempo determinato e assunzioni da procedure concorsuali – Richiesta incontro urgente ai sensi dell’art. 6, c.4 CCNL.

Si evidenzia in premessa che le scriventi OO.SS, già in data 26 maggio u.s., avevano chiesto un confronto urgente ai sensi dell’art. 6, c. 4 del CCNL sulle questioni relative alle procedure di stabilizzazione, proroga de contratti a tempo determinato e procedure concorsuali.

Mentre apprendiamo in queste ore che con una circolare a firma dell’Assessore alla Salute Dott. Rocco Palese e del Direttore del Dipartimento Salute Dott. Vito Montanaro (prot. puglia/A00_005/prot./06.06.2022/0003912) indirizzata ai Direttori Generali delle Aziende e Enti del SSR, si pone il divieto alle procedure innanzi richiamate.

Stigmatizzando il mancato rispetto delle corrette relazioni sindacali, su temi che investono il tavolo regionale sulla sanità ma soprattutto investono le aspettative di circa 3500 addetti a tempo determinato, circa 4000 dipendenti che hanno i requisiti previsti dalla legge Madia e legge di bilancio 2022 per la stabilizzazione del rapporto di lavoro, nonché i vincitori ed idonei alle prove concorsuali che complessivamente colmerebbero il fabbisogno del personale, così come approvato con i provvedimenti di giunta regionale, questo per evitare che siano compromessi i livelli dei servizi da garantire alla collettività pugliese.

Per queste ragioni si chiede un incontro urgente e si comunica sin d’ora la proclamazione dello stato di agitazione del personale interessato ed in mancanza di pronto riscontro, la conseguente manifestazione sotto la Presidenza della Giunta per il giorno 18 giugno p.v..

Distinti saluti.

FP CGIL PUGLIA

CISL FP PUGLIA

UIL FPL PUGLIA

Domenico FICCO

Aldo GEMMA

Antonio BARNABÀ

 

Dichiarazione del presidente del Gruppo Misto in Consiglio regionale Puglia.

“Il blocco delle assunzioni annunciato ieri dall’assessore alla sanità rappresenta per migliaia di operatori sanitari un salto nel buio. E bene hanno fatto i sindacati a proclamare lo stato di agitazione di fronte a una tanto evidente mancanza di correttezza nelle relazioni sindacali.
Diciamo le cose come stanno: siamo di fronte ad una situazione molto confusa e di assenza di una chiara visione, dove un giorno si annuncia in pompa magna la programmazione dei fondi del PNRR prevista per la Puglia con l’apertura di ospedali di Comunità, case della salute, medicina territoriale e di prossimità, per la quale serve l’assunzione di migliaia di medici, infermieri, oss e il giorno dopo blocca tutto e ipoteca il futuro di migliaia di donne e uomini che da tempo aspettano l’agognata stabilizzazione.
Una decisione che va contro le attese di tanti lavoratori che in questi anni sono stati in prima fila e hanno permesso la tenuta di interi reparti ospedalieri, strutture di Pronto Soccorso, ambulatori e Asl, ma va anche in direzione diametralmente opposta al lavoro portato avanti, non senza difficoltà, dal Ministro della Salute Roberto Speranza.
Alla Regione chiediamo da che parte sta? Dalla parte dei lavoratori e della tutela della salute? Bene, lo dimostri nei fatti perché dopo anni di sacrifici imposti dal Piano di rientro e dal Piano operativo che hanno portato a una sistematica diminuzione del personale, dell’assistenza e dei servizi abbiamo l’occasione oggi – grazie ai fondi stanziati per la sanità da Governo ed Europa - di voltare pagina.
Gli annunci in pompa magna cui siamo stati abituati in questi ultimi tempi non servono. Serve chiarezza.
E la volontà vera di non giocare irresponsabilmente sulla pelle delle persone, ma di lavorare per garantire una volta per tutte una sanità che sia realmente a misura di cittadino”.

 

PERSONALE SSR, LA REGIONE PUGLIA NON HA BLOCCATO LE ASSUNZIONI.

(Comunicato stampa a mezzo email 10 giugno 2022)

“In riferimento alla disposizione regionale emanata nei giorni scorsi in materia di personale del Servizio Sanitario Regionale, si precisa che la Regione Puglia non intende in alcun modo bloccare le assunzioni.
La citata disposizione è da intendersi efficace, nelle more dell’imminente perfezionamento della procedura regionale, attualmente al vaglio dell’avvocatura regionale, in merito alle procedure di stabilizzazione, proroga contratti e scorrimento graduatorie idonei, necessaria ad evitare comportamenti eterogenei, già messi in atto da parte di alcune Aziende sanitarie, creando tensioni con le Organizzazioni sindacali.

Nella stessa disposizione, è stato altresì previsto che, previa richiesta di autorizzazione, le Aziende possono procedere all’assunzione del personale necessario ed indispensabile, così come già messo in pratica in questi giorni da alcune aziende sanitarie.

L’iniziativa messa in atto dalla Regione, pertanto, è volta a tutelare la più ampia platea di lavoratori, garantendo uniformità di comportamento in tutte le aziende sanitarie”.
Lo dichiara l’Assessore regionale alla Sanità.

 

GIUNTA REGIONE PUGLIA: VIA LIBERA ALLE ASSUNZIONI IN SANITA’ DA GRADUATORIE VIGENTI E PER I PRECARI. PREVISTI SEIMILA POSTI IN TRE ANNI.

(Comunicato stampa a mezzo email 15 giugno 2022)

Saranno seimila in tre anni gli operatori sanitari che saranno stabilizzati o assunti dalle graduatorie vigenti nelle Asl e nelle aziende e enti del servizio sanitario regionale. Lo ha annunciato oggi l’assessore alla Sanità, illustrando in giunta una delibera sulla gestione del personale delle aziende e enti del servizio sanitario regionale.

“Le delibera – ha spiegato l’assessore – è un provvedimento di sistema, che arriva dopo un grande lavoro del Dipartimento, che ringrazio e dopo un serrato confronto con i sindacati e con le direzioni generali.

Si tratta di indicazioni operative per una ricognizione analitica del personale in servizio, dopo un censimento delle varie posizioni e delle graduatorie valide.

Nei fatti, sono state sbloccate le assunzioni dalle graduatorie vigenti e si darà il via libera alle assunzioni a tempo indeterminato di chi è in servizio e ha maturato i requisiti di legge per la stabilizzazione, anche se assunti per emergenza covid. Abbiamo varato la disposizione anche per evitare fughe in avanti e difformità di reclutamento che avrebbero bloccato i diritti di chi è in graduatorie o che può essere stabilizzato”.

La Giunta quindi, dopo la circolare del dipartimento Promozione della Salute che aveva regolato le procedure di stabilizzazione, ha approvato la delibera vista la necessità di garantire a livello regionale uniformi modalità operative in materia di reclutamento del personale delle Aziende ed Enti del SSR, nonché di dare attuazione alla normativa vigente in materia, così come espressamente richiesto dalle OO.SS. Sanità Pubblica, per assicurare uniformità di stabilizzazione e reclutamento.

Le direzioni generali dovranno fornire informazioni omogenee sulle procedure concorsuali bandite riferite al “Totale dei rapporti a tempo determinato (COVID+NO COVID)”, “Totale dei rapporti a tempo determinato (COVID)”, con riferimento alle assunzioni effettuate secondo disposizioni normative “Covid”; “Totale dei rapporti a tempo determinato (NO COVID)”, recante le risultanze per le assunzioni non effettuate secondo disposizioni normative “Covid”; “Sintesi aziende (profilo dettagliato)”, “Ssr Puglia – ricognizione procedure di reclutamento” e “Ssr Puglia – monitoraggio mensile procedure di reclutamento”, relative al monitoraggio delle procedure di reclutamento avviate dalle Aziende ed Enti.

La Giunta ha quindi stabilito che l’attuazione delle indicazioni operative di reclutamento deve avvenire nel pieno rispetto dei vigenti Piani triennali di fabbisogno di personale (PTFP) di ciascuna Azienda/Ente del SSR da ultimo approvati dalla Giunta Regionale, nonché dei vigenti tetti di spesa del personale assegnati.

In tal caso le Direzioni Generali potranno avviare le procedure di reclutamento di personale senza richiedere preventiva autorizzazione al competente Dipartimento Promozione della Salute.

La Giunta ha infine stabilito che, per motivate esigenze organizzative ed assistenziali, eventuali deroghe alle indicazioni operative possono essere concesse previa autorizzazione del Dipartimento Promozione della Salute. La procedura di decadenza dei Dg potrà essere avviata in caso di non rispetto delle prescrizioni.

 

 

 

 

 

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