“Capitanata, bistrattata dallo Stato e dalla regione?”

#contrappunti

nota di Pasquale Cataneo, Nicola Russo e Giuseppe Pertosa intervengono in merito alle risultanze del consiglio regionale monotematico del 22.11 u.s.

“Il 22 novembre 2022, si è svolto un Consiglio regionale monotematico a Bari, encomiabilmente prospettato, rincorso e infine, dopo un rinvio per ottenere la presenza del Governo, ottenuto dal consigliere di maggioranza Antonio Tutolo.

La Capitanata oggetto dell’assise regionale monotematica. La provincia/regione, per estensione territoriale e per dati socioeconomici, con rilevanti divari socioeconomici e infrastrutturali rispetto al resto della regione e del Paese.

Uno dei pochi casi in Italia dove la parte settentrionale di un’area territoriale è in ritardo di sviluppo rispetto a quella meridionale e, contemporaneamente, alla restante parte dello stato. Doppio divario quindi, regionale e nazionale.

Il Consiglio regionale, oltre ad esser stato monotematico per la provincia presa in esame lo è stato, nei fatti, o così è emerso dalle cronache, per l’argomento principale: il gap di sicurezza e legalità come richiamato in quasi tutte le dichiarazioni mediatiche. In estrema sintesi si è, per così dire, certificato che la Capitanata è la terra della “quarta mafia” e che vi è stata una progressiva pervasività delle organizzazioni criminali nel tessuto economico e sociale foggiano. Si è, di fatto, così data una motivazione, definiamola attinente, alla presenza del vice ministro della Giustizia in rappresentanza del Governo. E quindi il Consiglio regionale monotematico territoriale lo è diventato, con qualche residuale distinguo, anche sulle questioni, anzi, sulla questione approfondita. I divari, sono solo per questo?

Sembra sia stata posta al centro del dibattito, quasi esclusivamente, la legalità e la sicurezza unitamente all’inadeguata organizzazione della giustizia in Capitanata, con la chiusura dieci anni fa con una riforma di sette tribunali su otto, della insufficiente di dotazione infrastrutturale e di personale, della mancanza della DDA e della Corte di Appello, Tribunale dei Minori, ecc. Tutte questioni che ieri non hanno avuto, ancora una volta, risposte positive dall’esperto barese, sia dal punto di vista settoriale che politico, stavolta da esponente del Governo in carica. Una riflessione al riguardo, ma quale governo e/o coalizione ha fatto la riforma che ha ridotto i tribunali in Capitanata? E da allora ad oggi, dopo dieci anni, con altri governi/maggioranze il tribunale sempre uno è rimasto!

Nel frattempo, dopo efferati delitti che hanno sconvolto tutti, sono giunti la DIA, i  Cacciatori di Puglia e il Reparto Anticrimine) ma i sindacati della polizia di stato e penitenziaria, nel contempo, lanciano reiterati allarmi sulle condizioni di lavoro e sugli organici! Se non fosse drammatica la situazione quotidiana che vivono i cittadini, la quasi totalità del sistema produttivo foggiano e gli operatori delle forze di polizia e della giustizia della Capitanata, ieri avremmo difatti visto un intero giro al “gioco dell’oca” tornando al punto di partenza con saldo pari a zero.

Essenziale è continuare ad agire insieme per ottenere risposte concrete alle legittime  richieste del procuratore capo foggiano che le ha reiterate anche ieri, come da quando è insediato, al pari di quanto da noi richiesto e votato in aula nel Consiglio comunale e anche nel Comitato per l’ordine pubblico del 17.01.20, per rafforzare l’azione di contrasto e repressione ma anche per l’organizzazione e la presenza più estesa dell’amministrazione della giustizia nell’intero territorio provinciale. A ciò si sono accodati la maggior parte dei rappresentanti politici. Ma per noi tre ciò non basta.

E pare che ieri non sia emersa l’attuazione di un’azione successiva sia a livello regionale che nazionale. Men che meno promossa o attuata, a livello locale, dalla Provincia di Foggia che avrebbe dovuto farla, conoscendo da tempo la data del Consesso regionale, coinvolgendo l’Assemblea dei Sindaci e tutte le Parti sociali foggiane e presentarsi ieri con l’analisi effettuata, con dati e delle proposte unitarie sia per i fondi ordinari che per quelli straordinari (ad es. PNRR e C.E.F. 2021-2027) sulle programmazioni in scadenza (FSC 2014-2020) che per quelli nuovi (FSC 2021-2027).

Qual’è l’idea di sviluppo sociale ed economico della Regione Puglia e la Provincia di Foggia hanno per migliorare la bassissima qualità di vita dei cittadini (2022 ultima 107^ per i Bambini) e dello sviluppo dell’intero sistema produttivo foggiano nella aree del Tavoliere, Gargano e Monti dauni? Come hanno coinvolto i Sindaci e tutte le Parti sociali? Quale visione sistemica e integrata hanno i due Enti da prospettare al Governo per ridurre i rilevantissimi divari territoriali, di genere e generazionali, in cui versa la Capitanata per : bambini, giovani, donne, lavoro e occupazione; completamento e l’ottimizzazione delle reti e delle infrastrutture puntuali (idriche, trasporti, energia, digitali, rifiuti, ecc,) e dei servizi (sanitari, istruzione, mobilità, welfare,ecc.); l’integrazione per un’omogenea crescita nell’innovazione e ricerca; agricoltura, turismo e valorizzazione degli altri singoli comparti produttivi che caratterizzano questo territorio con la richiesta visione sistemica e integrata? Ci sembra che ieri di tutto ciò le cronache non lo hanno registrato o non se n’è discusso”. 

Share this article

About author

Redazione

BANNER 2   News Gargano 1150x290

FABS2022 long animate

 

 

Top
Этот шаблон Joomla был скачан с сайта ДжуМикс.