Le teorie dei “Complotti” a Colloquia XIV edizione

Venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 marzo, presso l’Aula Magna “G. Cipriani” del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, in via Arpi 176, si terrà la XIV edizione di Colloquia, il festival delle idee organizzato annualmente dalla Fondazione dei Monti Uniti d Foggia, che riunisce nel capoluogo daunio i protagonisti del panorama culturale e scientifico italiano ed internazionale, per discutere di temi di grande attualità ed interesse.

L’edizione 2023 è intitolata “Complotti” e sarà condotta dalla giornalista Marianna Aprile. “La quattordicesima edizione di Colloquia, – ha dichiarato in una nota il presidente della Fondazione, Aldo Ligustro – quest’anno sarà ospitata nell’Aula Magna del Distum della nostra Università e sarà dedicata al complottismo, una delle derive più ricorrenti nel dibattito pubblico italiano. Guarderemo a fasce di pubblico diverse, per età ed interessi, per ragionare su come, in questa fase grigia della storia del mondo, si possa ragionare liberamente senza lasciarsi condizionare dai richiami, spesso assurdi e involontariamente ironici, ai “poteri forti, grandi evasori, caste, cricche, toghe rosse, burocrazie sindacali, lobbies, circoli massonici, finanza internazionale e big pharma”.

“Ai nostri prestigiosi ospiti – prosegue il presidente – chiederemo di spiegarci in che misura le teorie dei “Complotti” hanno segnato e influito su vicende eccezionali come la “Loggia P2, il “Caso Palamara” e l’inchiesta “Manipulite”, le polemiche dei negazionisti del Covid durante la pandemia, le responsabilità ”occulte” nella guerra in Ucraina, e poi le polemiche sulla neutralità dei mezzi di comunicazione e della cultura, sulla funzione delle fake news e sull’atteggiamento dell’opinione pubblica italiana rispetto ai grandi temi divisivi: immigrazione, tasse, guerra e lavoro”.

“Per approfondire questo tema, a suo modo affascinante, abbiamo invitato personaggi di assoluto spessore, a partire dall’ex magistrato Gherardo Colombo, la giornalista e divulgatrice scientifica Roberta Villa (che è stata inserita nella task force contro la disinformazione sul Covid-19), Nona Mikhelidze, esperta di relazioni internazionali e di geopolitica (capo del programma Europa orientale ed Eurasia per la ricerca dell’Istituto Affari Internazionali), la giornalista e scrittrice Loredana Lipperini (esperta di editoria, radio, rete e questione femminile), la giornalista televisiva Valentina Petrini e – ha concluso Ligustro – il professor Raffaello Lupi (esperto tributarista e di relazioni sociali)”.

Ad aprire la XIV edizione del festival, venerdì 17 marzo alle 20:30, sarà Antonio Losito, brillante sceneggiatore di sit-com e docente di scrittura creativa, autore del podcast “Tyranny” che nel 2021 è stato il più ascoltato in Italia. Losito si esibirà in una performance dal vivo, una carrellata satirica sulla vita dei dittatori intitolata “Diventa un tiranno”, tratta da un saggio pungente e sarcastico di grande successo. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

La partecipazione al festival è libera e gratuita, fino ad esaurimento dei posti.

Programma

  • Venerdì 17 marzo, ore 20:30, Aula Magna “G. Cipriani” del Dipartimento di Studi Umanistici:
    apertura festival, saluti del presidente della Fondazione, Aldo Ligustro;
    “Diventa un tiranno” con Antonio Losito (Ingresso libero e gratuito senza prenotazione).
  • Sabato 18 marzo, ore 17:00, Aula Magna “G. Cipriani” del Dipartimento di Studi Umanistici:
    Gherardo Colombo, Roberta Villa, Nona Mikhelidze;
  • Domenica 19 marzo, ore 10:00, Aula Magna “G. Cipriani” del Dipartimento di Studi Umanistici:
    Loredana Lipperini, Raffaello Lupi, Valentina Petrini.

Gli ospiti di Colloquia 2023

Antonio Losito
Autore televisivo da 20 anni, ha lavorato per Rai 1, Rai 2, Canale 5, Italia Uno, La7, Sky e i canali Discovery, contribuendo a centinaia di prime e seconde serate. Diversi i format su cui si è espresso: dallo show della Gialappa’s ai grandi varietà di Rai 1, dai talent show (“The Voice”) a programmi comici fra cui “Zelig”, “Stand up Comedy” e i recenti “Battute” e “Una pezza di Lundini” (Premio Satira Politica di Forte dei Marmi 2020 e 2021). È sceneggiatore di sit-com e docente di scrittura creativa. È autore del podcast “Tyranny” che per alcune settimane nel 2021 è stato il più ascoltato in Italia.

Gherardo Colombo
Nato a Briosco, in provincia di Milano nel 1946, Gherardo Colombo nel 1974 entra in magistratura e da allora fino al 2005 conduce o collabora a inchieste celebri come la scoperta della Loggia P2, l’omicidio dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, i c.d. fondi neri IRI, Mani pulite, i processi Imi-Sir, Lodo Mondadori e Sme. Dal 2005 svolge le funzioni di giudice presso la Corte di Cassazione.
Da magistrato partecipa come relatore a convegni italiani e internazionali su temi come corruzione, finanziamento illecito dei partiti, falso in bilancio, riciclaggio e cooperazione giudiziaria internazionale.
Nel 2007 lascia la magistratura e da allora, con l’associazione “Sulle regole”, si dedica alla riflessione pubblica sulla giustizia e sull’educazione alla legalità. Incontra ogni anno circa 50 mila studenti e per questa attività ha ricevuto il Premio nazionale “Cultura della Pace 2008”.
È presidente della Garzanti Libri e fa parte della commissione per la riforma dell’ordinamento penitenziario. È presidente della Cassa delle Ammende di UECoop.
Tra i suoi saggi più recenti: “La tua giustizia non è la mia” (con Piercamillo Davigo, Longanesi), “Il legno storto della giustizia” (con Gustavo Zagrebelsky, Garzanti) e “La bambina tutta verde” (Salani).

Nona Mikhelidze
Nona Mikhelidze è responsabile di ricerca all’Istituto Affari Internazionali ed è membro di European Leadership Network – l’unica rete euro-atlantica che riunisce esperti provenienti da Russia, Ucraina e tutta l’Europa.
Ha conseguito il suo dottorato in Scienza della Politica presso la Scuola normale superiore di Pisa e un master in “Regionalismo: studi sull’Asia centrale e il Caucaso” all’Università Humboldt di Berlino. Ha anche ottenuto un master universitario e laurea in “relazioni internazionali” all’Università statale di Tbilisi.
Dal 2020 scrive per “La Stampa” su Russia e spazio post-Sovietico. I suoi interessi abbracciano la politica europea di vicinato orientale e la risoluzione dei conflitti e la politica estera russa nello spazio post-sovietico.

Loredana Lipperini
Loredana Lipperini ha diretto giovanissima l’agenzia di stampa Notizie Radicali ed è stata fra le prime voci di Radio Radicale. Dal 1979 conduce su RadioRai programmi culturali e, dal 2009, regolarmente “Fahrenheit” su Radio3.
Ha collaborato con numerose testate giornalistiche (da “Sipario” a “L’Espresso”) e dal 1990 scrive sulle pagine culturali de “La Repubblica”.
Ha scritto e condotto programmi per la televisione e dal 2004 ha un blog, “Lipperatura”, dove si occupa di tematiche editoriali, culturali e legate al mondo delle donne.
E’ nella giuria di diversi premi letterari (Premio Scerbanenco, Premio Arte di parole, Premio Pozzale Luigi Russo). Dal 2014 è direttrice artistica del Festival letterario “Gita al faro” a Ventotene.
Fra i suoi libri, la trilogia sulle donne uscita presso Feltrinelli (“Ancora dalla parte delle bambine”, “Non è un paese per vecchie”, “Di mamma ce n’è più d’una”), il pamphlet sul femminicidio scritto con Michela Murgia (“L’ho uccisa perché l’amavo”, Laterza), il saggio sui social network scritto con Giovanni Arduino (“Morti di fama”, Corbaccio), il diario di viaggio marchigiano “Questo trenino a molla che si chiama il cuore” (Laterza). Con l’eteronimo di Lara Manni ha inoltre pubblicato tre romanzi gotici (Esbat, Feltrinelli, Sopdet, Tanit, Fazi) e diversi racconti. Ha inoltre firmato la prefazione a “On writing” di Stephen King e, sempre di King, ha curato la raccolta di racconti “Il bazar dei brutti sogni”. Nel 2017 ha pubblicato “L’ arrivo di Saturno” (Bompiani) e nel 2019 “Magia nera” (Bompiani).
Nei suoi numerosi interventi pubblici interviene sulla questione femminile, sul mondo editoriale e letterario, con particolare attenzione alla rete, e sulla letteratura fantastica, a proposito della quale tiene un ciclo di lezioni alla Scuola Holden.

Valentina Petrini
Nata e cresciuta a Taranto, Valentina Petrini ha iniziato la carriera giornalistica in radio per poi lavorare con Adnkronos, l’Unità e il Gruppo Espresso. Nel 2008 ha partecipato a fianco di Alessandro Sortino al programma d’inchiesta “Malpelo” (La7) e subito dopo è entrata nella redazione di “Exit” (La7), dove ha lavorato come inviata per cinque stagioni. Nel 2016 è stata co-conduttrice di “Nemo – Nessuno escluso” (Rai 2) insieme a Enrico Lucci. Nel 2017 ha firmato, assieme a Pablo Trincia “I cacciatori” (Canale 9), e nel 2019 ha lanciato “#Fake – La fabbrica delle notizie” (Canale 9).
Ha realizzato reportage in Polonia, Russia, Stati Uniti, Donbass, Tunisia, Niger e Iraq. Grazie alle sue inchieste è stata finalista al Premio Ilaria Alpi, e ha vinto il Dig Award 2016 e il Premio Di Donato 2018. Ha pubblicato “Non chiamatele fake news” (Chiarelettere, 2020) e “Il cielo oltre le polveri. Storie, verità e menzogne sull’Ilva di Taranto” (Solferino, 2022). Nel 2021 ha firmato con Massimo Polidoro il suo primo podcast “Complotti” prodotto da Audible.
Attualmente firma la rubrica “Voci di Strada” su FQ Millennium e scrive per il FattoQuotidiano.it. È opinionista e collaboratrice di “Cartabianca” (Rai 3).

Roberta Villa
Pubblicista dal 1993, e con una laurea in Medicina conseguita nel 1994, oggi Roberta Villa svolge attività di ricerca presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove lavora in un progetto per la comunicazione della scienza in Europa (Quest).
Nel corso della sua carriera, ha partecipato ad altri progetti europei sulla comunicazione e la prevenzione nei confronti di potenziali minacce infettive e pandemiche. Fin dall’inizio ha seguito l’esplosione di Covid-19, sfruttando soprattutto la sua forte presenza sui canali social. È stata recentemente inserita dal Presidente del Consiglio nella task force contro la disinformazione relativa a Covid-19.
Ha scritto per più di vent’anni per le pagine di Salute del Corriere della Sera e su molte altre testate cartacee e online, italiane e internazionali. Ha anche collaborato a lungo con l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC).
Assieme a Il Pensiero Scientifico Editore, Roberta Villa collabora con il sito “Dottore… ma è vero che?” della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO).
Nel 2014 è stata coautrice, assieme ad Antonino Michienzi, di un’inchiesta sul caso Stamina dal titolo “Acqua sporca”. In seguito è il turno di “Vaccini. Il diritto di non avere paura” (Corriere della Sera) e “Il guerriero gentile. La mia vita, le mie battaglie” (Solferino), entrambi nel 2017.

Raffaello Lupi
Raffaello Lupi (Roma 1956). Laureato in Economia e commercio (luglio 1979) e in Giurisprudenza (dicembre 1982). E’ professore ordinario di diritto tributario dal 1990, prima presso l’Università Ca Foscari di Venezia e poi presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università Tor Vergata di Roma, dove insegna tuttora. Ha diretto dal 1998 al 2000 la scuola centrale tributaria del ministero delle finanze ed ha fatto parte di numerose commissioni di studio.

E’ stato coordinatore scientifico della “Rivista di Diritto Tributario”, ha fondato nel 1994 la rivista “Rassegna tributaria”, dedicandosi a partire dal 2003 alla rivista “Dialoghi tributari” , che dirige tuttora, affiancandole i siti internet www.fondazionestuditributari.com, www.giustiziafiscale.com e www.organizzazione sociale.com. Ha costituito nel 2006 la “Fondazione studi tributari”, per lo studio del diritto tributario come settore del diritto amministrativo, finalizzato alla determinazione della ricchezza, attraverso gli uffici tributari e attraverso le aziende. Ha fondato e dirige dal 2003 la rivista “Dialoghi di diritto tributario”, poi “Dialoghi tributari”, edita dal 2008 da IPSOA. Ha pubblicato circa venti volumi di approfondimento e didattica in materia tributaria, di riflessi economico sociali della tassazione e di approfondimento dell’evasione fiscale, nonchè circa 300 saggi, articoli e note. Svolge anche attività di consulenza ed è avvocato patrocinante in cassazione.

Marianna Aprile
Alla conduzione della quattordicesima edizione di Colloquia ci sarà Marianna Aprile.
Barese, 45 anni, cresciuta vicino Roma, vive a Milano.
Ha una maturità classica e ha studiato da antropologa (laurea con Lode in Storia delle Tradizioni popolari a La Sapienza), poi ha capito che raccontare i contemporanei sarebbe stato più interessante. E così ha deciso di perdere un treno che l’avrebbe portata a Bologna per un Master in Cooperazione Internazionale, restare a Roma e fare la giornalista. I primi cinque anni di professione sono stati un “servizio di leva” nel service editoriale di Giorgio Dell’Arti (Vespina), dove a seconda delle ore della giornata era Marianna Aprile del Foglio, Marianna Aprile di Donna Moderna, Marianna Aprile di IODonna e di un’altra dozzina di testate. La cosa l’ha resa grafomane onnivora, cosa che in oltre 20 anni di professione l’ha portata a scrivere di qualunque tema: dal lavoro all’economia, dalla nautica di lusso alla tecnologia, dal costume alle guide turistiche, dall’attualità al gossip politico (e dintorni).
Nel 2008 è entrata in Rcs (a Novella2000, diretto da Candida Morvillo) e dal 2010 lavora a Oggi (è caposervizio nell’ufficio centrale, sotto la direzione di Umberto Brindani), dove ha firmato importanti esclusive tra cui la prima intervista e le prime foto a “Ruby Rubacuori”; l’esclusiva mondiale della moglie di Francesco Schettino, l’indomani del naufragio della Costa Concordia; il virale Fagiolino Gate, nato dall’intervista esclusiva a Francesca Pascale; l’iconica copertina con Salvini Desnudo. Telespettatrice bulimica e internauta curiosa, dal 2014 ogni tanto fa l’Erasmus in tv. Ha co-condotto e firmato da co-autrice il talk politico estivo di Rai3 “Millennium” (2014) e firmato da autrice la seconda serata di Rai2 dedicata ai millennials “Generazioni” (2015-2016); per un po’ ha fatto l’ospite nei contenitori generalisti su temi di attualità (Vita in diretta, Unomattina), poi ha preferito optare per le trasmissioni di approfondimento politico (Agorà, PiazzaPulita, DiMartedì, InOnda, Otto e mezzo, Tagadà, L’Aria che tira). Dal settembre 2021 conduce tutte le mattine, su Radio Rai 1, Forrest, con Luca Bottura.
Ha partecipato in qualità di speaker e/o moderatrice-conduttrice alle ultime sei edizioni del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia e nel 2016 si è persino cimentata in un mini-show (L’Edicola del ridicolo, sui “tic” del linguaggio giornalistico in Italia) ideato e scritto con Alessio Viola (SkyTg24), nell’ambito del festival “Il Senso del Ridicolo”, diretto a Livorno da Stefano Bartezzaghi. Nell’A/A 2017-2018 ha tenuto il corso Giornalismo e politica in Italia al Master di Giornalismo dell’Università Iulm di Milano.
Da qualche anno si diverte a fare la media trainer. Nel frattempo, ha scritto un libro sulla relazione complicata tra donne e politica italiana (“Il grande inganno”, Piemme 2019) e un romanzo, “In balia”, uscito nel 2021 per Nave di Teseo. È impegnata da tempo, e in varie forme, nella campagna su eutanasia legale e testamento biologico dell’Associazione Luca Coscioni.

La partecipazione al festival è libera e gratuita, fino ad esaurimento dei posti.
Ulteriori info sul sito www.festivaldelleidee.it - www.fondazionemontiunitifoggia.it

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