La Filiera Culturale deve sopravvivere al Covid, ad ogni costo. [VIDEO] Nomi eccellenti firmatari del documento

La Filiera Culturale della città di Foggia chiede all’assessore regionale Bray: «Censire le sagre, senza prima censire le maestranze della cultura, significa che non volete salvare la Filiera dal blocco Covid?» Il documento con i firmatari.

Ci sono nomi eccellenti dello scenario artistico nazionale, internazionale e locale, tra i firmatari del documento “La Filiera Culturale deve sopravvivere al Covid, ad ogni costo” della Filiera Culturale della città di Foggia. La lista, sempre in aggiornamento per chi volesse aderire, è pubblicata a pedice della presente nota.

Un documento che richiama il periodo di fermo artistico per l’Emergenza COVID-19 e che si prefigge di essere di concreto sostegno a chi vive di arte, spettacolo, musica, teatro, cinema, e non solo per gli artisti bensì per tutto il comparto, che racchiude figure professionali indispensabili ma dietro le quinte.

«Abbiamo avuto notizia del disegno di legge regionale presentato dall’Assessore alla cultura Massimo Bray, approvato a fine luglio dalla Regione Puglia, riguardante un censimento del patrimonio culturale, inteso secondo Bray come l’insieme dei beni culturali immateriali, cioè non solo i monumenti, non solo i siti di interesse culturale o storico-architettonico o le collezioni di oggetti antichi o contemporanei, ma anche le espressioni orali, incluso il linguaggio, le arti dello spettacolo, le pratiche sociali, i riti e le feste.

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In quanto Filiera Culturale della città di Foggia, movimento con circa novanta firmatari del noto documento “La Filiera Culturale deve sopravvivere al Covid, ad ogni costo” del 14 aprile (con sostenitori di rilievo nazionale come Andrea Chimenti, Pierpaolo Capovilla, Renzo Arbore, Gaudiano, Valentino Corvino e molti altri), ci chiediamo che fine abbia fatto la nostra proposta di censimento capillare di tutte le realtà del comparto culturale sul territorio e temiamo che l’amministrazione della Regione Puglia non abbia ancora compreso che, dopo diciannove mesi di crisi del comparto, non sarà certo l’estate dei concerti, delle sagre e degli spettacoli finanziati con fondi pubblici a salvarci tutti. Potrà aiutare una parte, ma non chi non sale su un palco pur lavorando nel comparto o chi è ancora inibito al lavoro estivo e all’aperto. (https://www.regione.puglia.it/web/press-regione/-/censimento-del-patrimonio-culturale-immateriale-bray-presenta-il-disegno-di-legge?redirect=%2Fweb%2Fpress-regione).

Diciannove mesi di pandemia da Covid-19 hanno infatti fermato tutta la produzione culturale ed artistica italiana, e molte Regioni e Comuni non hanno ancora compreso che avrebbero già dovuto procedere a censimenti capillari territoriali di tutte le maestranze della cultura, duramente colpite nei propri equilibri esistenziali e di mercato reale, a causa dei blocchi lavorativi imposti dai governi per il Covid19. I censimenti erano e restano fondamentali per individuare chi è rimasto colpito in modo irreversibile dal blocco e per provvedere a salvarlo prima del suo fallimento incolpevole.

Dopo essere stati finalmente ascoltati in VI Commissione Cultura della Regione Puglia il 23 giugno, alla presenza del direttore di dipartimento Economia della Cultura Aldo Patruno, nulla si è più mosso, sommando questo nulla alle precedenti non risposte della Regione da maggio 2020, ovvero sin dalla nostra prima istanza ad Emiliano – dichiara Marco Maffei, uno dei firmatari del documento della Filiera - Il direttore Patruno, il 23 giugno, ci ha chiaramente garantito un ampliamento del portale regionale DMS (Digital Management System), in modo da poter finalmente includere e censire anche tutte le oltre cinquanta tipologie di aziende, professionisti e singoli lavoratori della cultura che operano o che operavano prima della crisi Covid. Egli ci ha promesso anche una modalità di interlocuzione efficiente fra la Regione e noi della Filiera, che possa far tesoro delle esperienze e puntare al bene comune. Purtroppo, oltre alle parole, null’altro è accaduto”.

Aggiunge Salvatore Imperio: “Temiamo che questa legge regionale di Bray, in assenza di elementi fattivi e di azioni ben più urgenti, venga fuori da una distorsione consapevole della nostra richiesta di censimento capillare di PERSONE, che è stata volutamente trasformata in un censimento di sagre ed eventi, come se i problemi dei blocchi lavorativi possano essere messi a confronto con le stesse. Tutto ciò ci sembra alquanto curioso, soprattutto in assenza del dialogo e dei fatti promessi”.

Il primo dei tre obiettivi della Filiera era ed è tuttora far partire un censimento capillare regionale e comunale, quali precursori e modelli di un lavoro che da qui a dodici mesi sarà presumibilmente obbligatorio, come da comunicazione del 10 Giugno 2021 da parte dei ministri Franceschini e Orlando (https://cultura.gov.it/collegatospettacolo).

Le diverse esposizioni avvenute proprio in Parlamento del Documento dalla Filiera Culturale, sin da aprile ne hanno caratterizzato i meriti e la possibilità di attuazione, ma dalla Regione Puglia e dal Comune di Foggia non ci siamo sentiti compresi affatto.

Nella città di Foggia abbiamo fatto una assemblea pubblica l’8 maggio, una manifestazione il 18 maggio per reclamare una doverosa azione dal nostro Comune, con un incontro con il dirigente Carlo Dicesare, che pur avendo lasciato immaginare un seguito utile alla causa, nei fatti non ha portato a nulla. Prima ancora, abbiamo avuto due audizioni in commissione cultura del Comune di Foggia (recentemente sciolto per infiltrazioni mafiose). Abbiamo fatto due richieste di incontro con il commissario prefettizio Magno, senza ricevere alcun riscontro.

Con la Regione abbiamo avuto anche un incontro con gli assessori regionali Piemontese e Bray, ma constatiamo in generale un certo immobilismo delle istituzioni comunali e regionali.

Ci chiediamo se esiste uno stato di diritto che finalmente dimostri intelligenza e che tuteli i lavoratori che, come noi, hanno visto il loro futuro andare in frantumi a causa di un blocco lunghissimo e imposto dall’alto.

Il mondo della cultura non dovrebbe mai essere un giocattolo in mano alle istituzioni, ma un vero e proprio patrimonio fatto innanzitutto da PERSONE, formato dalla creatività di esseri umani e, solo successivamente, di sagre e linguaggi. Censire gli ultimi senza capire chi è davvero in pericolo da quasi due anni, significa ignorare la vera causa di un grave problema che è già da tempo sotto gli occhi di tutti.

Il ministro Franceschini, dal recente G20 sulla cultura tenutosi a Roma, ha dichiarato: “La cultura è un grande fattore di crescita e opportunità economica per le nuove generazioni e categorie più vulnerabili. Ora se ne riconosce il suo valore economico”.

Una tale affermazione deve essere rappresentata da azioni adeguate su tutti i territori regionali e comunali, per salvare noi che viviamo di questo, altrimenti le nuove generazioni non ci saranno affatto.

Care istituzioni, volete aiutare davvero chi lavora nella cultura o volete annientarlo?»

DOCUMENTO DALLA FILIERA CULTURALE DELLA CITTÀ DI FOGGIA
LA FILIERA CULTURALE DEVE SOPRAVVIVERE AL COVID, AD OGNI COSTO

 

Dopo oltre un anno dal primo lockdown, apprendiamo di ennesime dichiarazioni sui danni causati dalla pandemia alla gestione di teatri e di compagnie locali e questo dimostra quanto sia stato poco compreso il problema complessivo che ha travolto l’intero settore cultura, spettacolo e attività connesse e quanto il camminare in direzioni differenti stia rischiando di aumentare la tensione, in una catena formata da operatori culturali, che necessita di tenere in vita tutti gli anelli anziché spezzarsi.

Oggi, più che mai, c’è bisogno di creare una comunità della cultura e dello spettacolo, che rinunci ai personalismi e unisca le forze e gli oneri, che censisca i danni diretti ed indiretti causati finora dalla pandemia e che dia una visione unitaria, valida per tutti, alle richieste di aiuto tuttora inascoltate già rivolte alla Amministrazione Comunale di Foggia e alla Regione Puglia.

Insieme ad oltre cinquanta realtà pugliesi, si è creata una rete coesa che, tra le iniziative, già a maggio 2020 ha inviato un’istanza formale alla Regione Puglia, chiedendo di rimodulare i fondi nel bilancio del settore cultura e spettacolo per utilizzarli come aiuti causa Covid all’intero comparto, nessuno escluso. La stessa istanza è stata inviata anche all’Amministrazione Comunale di Foggia da operatori culturali della città, con Protocollo Generale 52837 del 18 maggio 2020.

Si chiedeva e si chiede ancora oggi in modo chiaro e inequivocabile, alla politica regionale e cittadina, un piano di sostegno economico per tutte le realtà operanti nella cultura, nell'intrattenimento e nello spettacolo, incluse le attività accessorie.

Adesso che la crisi economica del comparto sta diventando una montagna sempre più difficile da scalare, che da quattordici mesi aggredisce il mondo intero e non soltanto un pugno di piccole strutture del Sud Italia, chiediamo direttamente a tutti gli operatori culturali e alle attività connesse di questa città di unirci per chiedere a gran voce ciò che ci spetta: un sostegno legittimo e possibile, con fondi già in bilancio che aiutino tutti a sopravvivere alla pandemia ancora in atto.

Rinnoviamo, di fatto, l’appello ad una coesione di filiera culturale già avviata a maggio 2020 e in corso in tutta Italia con svariate forme.

Il mondo della cultura è da sempre sinonimo di libertà di pensiero, di apertura mentale e di senso di comunità. Per questo dobbiamo unire le forze e accantonare gli interessi parziali dei singoli operatori e delle singole realtà del settore, per arrivare vivi fino alla sponda opposta di questo fiume in piena chiamato Covid, per essere ancora tutti operativi quando il virus ci permetterà di tornare al nostro lavoro.

In questo momento emergenziale, va promossa una comunione di intenti che abbia come primo obiettivo la sopravvivenza di tutti, nessuno escluso, a cui deve opportunamente seguire un rapido censimento capillare di tutte le realtà del comparto culturale sul territorio, per poi dar vita ad un tavolo permanente del settore cultura e spettacolo, che agisca insieme agli Enti locali cercando una strada condivisa, e non, come accaduto fino ad ora, che ne subisca le scelte.

Riteniamo che sia questo il modo per evitare un clima di preferenze e di privilegi, che premia alcuni e ignora, condannandoli, tutti gli altri.

Gli egoismi e i personalismi che hanno caratterizzato un passato prossimo, oggi, devono essere spezzati per lavorare su un presente difficile, che però getti le basi per un futuro possibile.

Bisogna porre anche attenzione ad una narrazione inesatta, che continua ad identificare il problema della cultura ai tempi della pandemia come il problema dei soli teatri, come se il settore teatrale racchiudesse in sé già tutto il comparto.

La filiera della cultura, oltre al mondo del Teatro, include anche:

• Artisti della danza
• Musicisti
• Service audio
• Service luci
• Service video
• Studi di registrazione

Tecnici specializzati (registi, fonici, tecnici luce, PA man, operatori di camera, backliner, etc.)

• Etichette discografiche
• Organizzatori di eventi dal vivo
• Uffici stampa in campo artistico
• Lavoratori della logistica negli eventi culturali
• Lavoratori nel settore della comunicazione specializzati in cultura, musica e spettacolo
• Servizi connessi alla filiera culturale e dello spettacolo
• Gallerie d’arte

Tecnici del settore spettacolo (sarti, macchinisti, scenografi, costumisti, rigger, trucco e parrucco, autisti, facchini, etc.)

• Artisti visuali
• Tecnici e maestranze del settore teatrale
• Cantanti
• Artisti teatrali (drammaturghi, attori, performer, animatori di figure, etc.)
• Lavoratori nel settore della danza
• Noleggiatori di materiali per spettacoli (strutture, audio, luci, video, palchi, sartorie)
• Etc...

Avere l’illusione di farcela da soli, puntando alla salvezza esclusivamente dei propri interessi e ignorando che, in solitudine, nessuno di noi ha la possibilità reale di sopravvivere ancora, è uno spiacevole errore.

A noi, invece, piace pensare che la coesione del comparto della cultura, spettacolo e intrattenimento, possa essere la giusta rotta per uscire dalla pandemia e per ritrovarci, in futuro, tutti in acque migliori.

Chiediamo alle istituzioni comunali e regionali una risposta adeguata e rapida, e un contatto diretto con tutti gli appartenenti alla filiera.

“Esiste una cosa molto più rara e fine del talento, cioè la capacità di riconoscere il talento altrui” (Elbert Hubbard)

Foggia, 14 Aprile 2021

Proponenti del documento e delle istanze del 2020:
01 – Marco Maffei (tecnico del suono)
02 – Salvatore Imperio (operatore del settore musica)
03 – Giuseppe La Torre (tecnico delle luci)

Firmatari sostenitori del documento:
04 – Giuseppe Casolaro (attore e regista)
05 – Fog Produzioni Video di Sergio Grillo (servizi tecnici e produzioni video)
06 – Jrstudio Cinema (servizi tecnici e produzioni video)
07 – AVC Service di Ermanno Loco (servizi tecnici per lo spettacolo)
08 – Mamamà (organizzazione di eventi culturali)
09 – OrEx Dance Tribe (organizzazione di eventi di danza e teatrali)
10 – 3G Service di Alberto Fiore (servizi tecnici per lo spettacolo)
11 – Mario Fanizzi (musicista e arrangiatore)
12 – UIM / Unione Italiani nel Mondo (organizzazione di eventi culturali)
13 – Max De Martinis Films (produzioni video)
14 – Feliciano Chiriaco (professionista del settore musica)
15 – Andrea Marchesino (musicista)
16 – Giovanna Russo (cantante professionista)
17 – Sartoria Shangrilla di Diego Pecorella (sartoria teatrale)
18 – Flavio Ferrari (tecnico del suono)
19 – Giovanni Mastrangelo (musicista)
20 – Lucio Pentrella (musicista)
21 – Alessandro Konrad Iarussi (artista settore musica)
22 – Carmela “Carmen” Battiante (direttrice d’orchestra)
23 – Fausta Maiorino (artista della danza)
24 – Cataldo Grillo (musicista)
25 – Francesco Paolo Magistro (musicista)
26 – Donato Bonfitto (musicista)
27 – Valentino Corvino (direttore d’orchestra, compositore)
28 – Antonio Bucci / Pseudofonia (musicista, compositore)
29 – Michele Bonfitto (musicista)
30 – Assieme A.p.S (organizzazione di eventi culturali)
31 – Eva Rutica (operatrice di camera, settore video)
32 – Carlo Baldassini (cantante)
33 – Wildratfilm di Domenico Dell’Anno (produzioni video)
34 – Teatro del Pollaio / Compagnia dell’Accade (produzioni teatrali)
35 – Musical Art (accademia di musical)
36 – Crew Slup (compagnia teatrale)
37 – Paolo Citro (attore e regista)
38 – Miriam Stranieri (cantante)
39 – Antonio Ruotolo (cantante, attore, artista della danza)
40 – Francesco de Feo (tecnico teatrale)
41 – Angela Lisena (attrice e regista)
42 – Cinzia Citarelli (attrice)
43 – Enarchè (compagnia teatrale)
44 – Antonio Cicoria (musicista)
45 – Luca Gaudiano / Gaudiano (cantautore ed attore)

Sostenitori nazionali, successivi alla presentazione del 14/04/2021 46 – Di Falco Giuseppe Maria (produttore teatrale)
47 – Associazione socio culturale “Agiamo” (progetti culturali)
48 – APS La Traccia Nascosta (organizzatore di eventi)
49 – Gianrico “Gianni” Colonna (musicista)
50 – Maurizio Rana (musicista)
51 – Andrea Chimenti (cantante, autore)
52 – Danilo Gallo (musicista)
53 – Angelo Massimo Cavallo (musicista, cantastorie)
54 – Marialuana “Luana” Croella (cantante)
55 – Maddalena Maglione (operatore comunicazione culturale)
56 – Torindo Colangione (musicista)
57 – Lorenzo Giovanni Arbore / Renzo Arbore (showman, musicista, regista, conduttore televisivo, disc jockey)
58 – Nicola Lopane / Safarà (musicista, organizzatore concerti)
59 – Valerio Pizzolo / Cesare Blanc (cantautore)
60 – Valerio Buchicchio / Buva (musicista)
61 – Edgardo Caputo (arrangiatore)
62 – Duilio Galioto (musicista)
63 – POP Officine Popolari APS (organizzatore di eventi)
64 – Alessandro Di Lascia (cantautore)
65 – Gian Luca Cavallini (tecnico del suono)
66 – Luciano Pannese (musicista)
67 – Sergio Rubino (tecnico del suono)
68 – Roberto Ugo Ricciardi (fonico di presa diretta)
69 – Piero Monterisi (musicista)
70 – Roberta “Giallo” Giallolombardo (cantautrice)
71 – Giorgio Di Dio (tecnico audio e video)
72 – Pierpaolo Gaudiano (musicista e utilizzatore finale)
73 – Corrado Rainone (cantante, autore)
74 – Gerardo Tango (cantautore)
75 – Francesco Strippoli (musicista e utilizzatore finale)
76 – Maurizio Vurchio (musicista)
77 – Emanuele Menga (DJ, producer)
78 – Maria Sica (cantante)
79 – Mario Pio D’Angelo (cantante)
80 – Erika Croce (cantante)
81 – Simone Trunzo (musicista)
82 – Daniele Imperioli (musicista)
83 – Alessio Milana (musicista)
84 – Santino Caravella (cantautore, cabarettista)
85 – Eva Production s.r.l. / La Tua TV (produzioni video)
86 – Mara Cinzia Catia Campobasso (cantante e musicista)
87 – Nicola Cicerale (musicista)
88 – Pierpaolo Capovilla (autore, cantante, musicista)

Sostenitori al 05/08/2021

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