Flussi migratori e loro sfruttamento e odio online l’agenda del ministro Lamorgese con il Commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ieri 4 novembre, ha incontrato, al Viminale, il Commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders.

Nel corso del bilaterale è stato affrontato il tema della gestione dei flussi migratori anche in ragione della costante pressione proveniente dal Nord Africa. In particolare, il ministro Lamorgese ha ribadito l’esigenza di una forte solidarietà europea che consenta la redistribuzione dei migranti che sbarcano in Italia e di un impegno dell’Unione per sviluppare partenariati strategici con i Paesi di origine e transito dei flussi, a cominciare da Tunisia e Libia.

Per quanto attiene al contrasto allo sfruttamento dei migranti da parte delle organizzazioni criminali in agricoltura, ed in altri settori, è stata condivisa la necessità di porre in essere più efficaci strategie comuni, anche con il ricorso a canali regolari di ingresso per i lavoratori stagionali. Il ministro Lamorgese ha richiamato la recente sottoscrizione in Italia, insieme ai ministri Orlando e Patuanelli e all’ANCI, di un protocollo per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato, che prevede, tra l’altro, una più intensa collaborazione a livello locale.

Un focus è stato poi dedicato al fenomeno delle discriminazioni e dei crimini d’odio on line, che, proprio recentemente, ha registrato una significativa crescita, e alla conseguente necessità di migliorare la tutela delle vittime. Sul punto, il ministro Lamorgese ha rappresentato l’esperienza italiana, evidenziando il ruolo cruciale svolto dalle Forze di polizia e, in particolare, dalla Polizia postale e delle comunicazioni per un costante monitoraggio della rete, sia ai fini preventivi che repressivi. Ha ricordato, altresì, il ruolo svolto dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (OSCAD), organismo interforze che opera presso il Viminale con l’obiettivo di agevolare le denunce dei crimini d’odio e monitorare il fenomeno. Tale esperienza italiana è stata apprezzata dal Commissario Reynders che ha sottolineato l’esigenza di una intensificazione degli interventi a livello europeo, prevedendo anche iniziative per promuovere la formazione degli operatori di polizia.

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Redazione

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