Promozione delle attività storiche e di tradizione della Puglia, si dal Consiglio Regionale Puglia alle modifiche di legge

Approvato all’unanimità il disegno di legge che contiene le modifiche alla norma di recente approvazione in materia di promozione delle attività storiche e di tradizione della Puglia.
Le modifiche sono state necessarie a seguito delle osservazioni del Ministero, in quanto nel prevedere il riconoscimento regionale delle attività storiche e di tradizione con la conseguente iscrizione in un apposito elenco, non è stato fatto espresso riferimento alla autorizzazione ai sensi del Codice del beni culturali, laddove si fanno interventi di restauro e ristrutturazione. 
La legge, che come è noto punta a sostenere interventi di restauro e conservazione di beni immobiliari, insegne, attrezzature, macchinari, arredi, finiture e decori originali legati all’attività storica, nella nuova formulazione prevede che i proprietari e i gestori delle attività storiche e di tradizione presentino al Comune proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione della struttura edilizia o degli arredi, della conformazione degli spazi interni, delle vetrine e di ogni altro elemento di decoro. L’amministrazione Comunale, sentita la competente sovrintendenza e fatti comunque salvi i casi di interventi soggetti ad autorizzazione ai sensi del Codice dei beni culturali del paesaggio, valuta se gli interventi proposti possano alterare l’immagine storca tradizionale dell’esercizio. 
Ancora, la Regione dovrà farsi promotrice di accordi con i Comuni per la definizione di forme di premialità o di riduzione di imposte, tribute e tariffe comunali sgravati sulle attività storiche e di tradizione, l’attuale formulazione, invece, non assicura che l’erogazione dei contributi previsti avvenga nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato.

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Redazione

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