Lavoro in Capitanata. A Biccari presto surgelati per la grande distribuzione

Prevista un’occupazione fissa a regime di almeno 30 unità lavorative annue.

La notizia è stata diffusa qualche giorno fa dal sindaco Gianfilippo Mignogna, entusiasta per la scelta di Biccari, piccolo borgo dei Monti Dauni, come sede industriale.

Un passo in avanti nel mondo del lavoro in un territorio che da sempre ha fame di occupazione e allo stesso tempo cerca di preservare al massimo impatto ambientale e natura. Non è un caso che sia stata scelta Biccari, giacché il territorio che la contraddistingue e il certosino lavoro svolto in questi anni da Mignogna hanno reso il piccolo borgo e l’area comunale di pertinenza un’oasi felice naturalistica, di accoglienza, turistica e rispetto per l’ambiente. Un modus attrattivo finanche per chi vuole riconvertire vecchi stabilimenti e/o opifici dismessi per produrre ciò che la terra offre. Difatti il progetto prevede la lavorazione e poi la surgelazione di diverse varietà di prodotti ortofrutticoli, offrendo posti di lavoro.

Di seguito la nota del sindaco di Biccari che spiega nel dettaglio di cosa si sta parlando

«La società I.Q.F. Foods S.r.l. (che nasce dall’esperienza di una storica azienda viticola ed olivicola della nostra provincia e che ringrazio per la fiducia che ha riposto nel nostro paese) ha ufficialmente scelto Biccari per il suo nuovo ed ambizioso programma di investimenti agroindustriali.

Il progetto, recentemente presentato ad Invitalia per le imprese, prevede il recupero di uno stabilimento industriale dismesso e l’acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature ad elevato grado di innovazione tecnologica per la produzione di alimenti surgelati, prevalentemente costituiti da prodotti orticoli destinati al mercato estero della GDO.

L’impatto territoriale dei fabbisogni a regime di materie prime della I.Q.F. Foods s.r.l. pari a circa 12.000 ton annue di prodotti orticoli per una superficie agricola equivalente di circa 1000 ha. in rotazione, garantisce una pianificazione sistemica delle attività agricole sul territorio, con evidenti benefici di natura economica, occupazionale e sociale coerentemente alla vocazione agricola del territorio. Tra le principali varietà vegetali trattate ci saranno la zucca, il cavolfiore ed un innovativo prodotto a base di zucchina destinato in via prevalente al mercato nord americano. Oltre ad un significativo indotto, è prevista un’occupazione fissa a regime di almeno 30 unità lavorative annue.

Sono molto contento di poter annunciare questa notizia dopo tanti mesi di lavoro. L'Amministrazione comunale ha da subito fornito tutta la collaborazione istituzionale possibile per fare in modo che questo importante insediamento agroindustriale possa concretizzarsi in un territorio, come il nostro, che ha notoriamente bisogno di lavoro e di occupazione. Per questa ragione ha già stanziato circa 300 mila euro per il potenziamento delle infrastrutture pubbliche necessarie nell'area industriale e presentato l'idea progettuale a Provincia di Foggia e Regione Puglia.

L’auspicio, adesso, è che Invitalia proceda speditamente all’esame della pratica in modo da poter permettere l’avvio dei lavori in tempi brevi e consentire al nostro territorio di cogliere questa straordinaria opportunità di sviluppo».

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Redazione

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