nota stampa del Direttivo Associazione di promozione sociale Carpino in Folk.
«Apprendiamo dai social un articolo del consigliere regionale Gatta con il quale lancia una infamante accusa al nostro Carpino in folk.
Notizie infondate passate dai suoi amici di Carpino e che il consigliere sipontino senza un minimo di cognizione e approfondimenti ripete pappagallescamente.
Nel 2019 un gruppo ristretto di soggetti che aveva trasformato la nobile e originaria Associazione Carpino Folk Festival in un ritrovo di parenti e amici stretti, ha deciso spontaneamente di non svolgere più il Carpino Folk Festival e non certamente per motivi di sicurezza, anzi....
Ci risulta infatti che il Comune di Carpino a proprie spese, ha predisposto il piano di safety & security approvato dal comitato provinciale per l'ordine pubblico che ha dato parere favorevole allo svolgimento del festival in Piazza del Popolo, sua tradizionale location. Siamo rimasti tutti sconvolti da quella decisione che avrebbe fatto morire il nostro festival e ci siamo costituiti in una associazione nuova,libera ed aperta.
Abbiamo chiesto sostegno alle istituzioni e il Sindaco con la sua amministrazione insieme alla Regione ma anche alla Proloco e sponsor, ci hanno dato un grande sostegno. Nasce così nel 2019 il Carpino in Folk che non vuole essere la fotocopia di altre manifestazioni ma che si inserisce nel filone culturale della musica popolare per conservare le tradizioni ma anche e soprattutto per promuovere cultura e con questa anche economia per Carpino.
I contributi della Regione Puglia che dalla nascita ha sostenuto il nostro festival con importanti risorse non sono mancati neppure nel 2019 e nel 2020.
Per l'esattezza sono stati trasferiti al Comune di Carpino socio del Teatro Pubblico Pugliese ed ente co organizzatore del Carpino in folk.
La puntuale e precisa rendicontazione ha dimostrato come i fondi sono stati regolarmente utilizzati interamente per sostenere le spese della manifestazione.( ad onor del vero abbiamo sottoscritto un fido bancario per anticipare le spese).
Il consigliere Gatta non è informato sull'operato del dell'allora consigliere comunale Rocco Di Brina che si è sempre prodigato per far pervenire all'associazione Carpino Folk Festival i necessari finanziamenti,anche quelli per ripianare i debiti della stessa associazione e combattendo contro chi oggi aspira a diventare Sindaco e che allora per 20 anni ha mirato a distruggere il nostro festival.
Legga a tal proposito il consigliere regionale "frettoloso" gli articoli di qualche anno fa del suo amico candidato Sindaco nei confronti del Carpino Folk Festival.
Noi andremo avanti per la nostra strada e abbiamo già pronto il cartellone per il 2022; come sempre chiederemo sostegno a privati e istituzioni perché lavoriamo senza tornaconto di alcun genere solo per il nostro amato paese.
Ci fa piacere che il consigliere Gatta oggi scopra Carpino, fino a ieri per lui, solo serbatoio di poche decine di voti ad ogni elezione».
nota del Consigliere regionale di Forza Italia, Giandiego Gatta.
“Un evento che, per anni, ha attirato persone da ogni parte d’Italia e artisti di primo piano, cancellato dall’agenda della Regione che, con il Teatro Pubblico Pugliese, ha deciso di sostituirlo con un altro (che di simile ha solo il nome) erogando decine di migliaia di euro a titolo di contributo diretto e senza alcuna procedura di evidenza pubblica: succede a Carpino, culla del noto “Carpino Folk Festival”. Il grandissimo evento ha concorso all’identificazione stessa di Carpino ed ha rappresentato un pezzo fondamentale per l’offerta turistico-culturale della Capitanata e per il brand Puglia. Curato da sempre dall’omonima associazione attiva dal lontano 1996, il CFF sembra esser stato “rimpiazzato” da un altro nel silenzio generale e senza che risultino bandi regionali. Ma facciamo un passo indietro. Nel 2019 il CFF è stato costretto a fermarsi perché le presenze continuavano a schizzare alle stelle e c’erano problemi di ordine pubblico (perché erano da poco accaduti i tristi episodi di piazza San Carlo a Torino in occasione di una finale di calcio).
Il Sindaco del Comune di Carpino, dopo aver negato uno spazio più accogliente, provvedeva, comunque, ad organizzare direttamente una manifestazione transitoria, “Carpino In Folk”, in attesa di incontrare gli organizzatori del Carpino Folk Festival per risolvere i problemi legati alla salvaguardia dell’incolumità delle persone. La manifestazione risulta essersi svolta grazie al contributo pubblico di 70 mila euro, concessi con affidamento diretto dal Teatro Pubblico Pugliese, senza che nessuno abbia incontrato gli organizzatori del “Carpino Folk Festival”. Nel 2020, causa Covid, non è stato possibile organizzare alcun evento. Nel 2021, a maggio, in piena emergenza contagi, è stata lanciata la seconda edizione del “Carpino In Folk”, organizzata da una nascente “Associazione di Promozione Sociale Carpino In Folk” che risulta beneficiaria di un contributo pubblico di 65 mila euro affidati senza gara dal Teatro Pubblico Pugliese per un’attività progettata e pianificata per un pubblico di élite composto da sole 200/250 persone. Per arrivare a quest’anno, dove va in scena “l’atto finale”: con un comunicato stampa istituzionale, viene diffusa la notizia di un evento che si terrà a Carpino ad agosto, il “Festival Carpino in Folk”, che nulla ha a che fare con lo storico “Carpino Folk Festival” né con l’omonimo operatore culturale che da sempre lo ha curato e promosso. Tradotto: non soltanto si è deciso, senza alcuna ragione, di cancellare l’evento tradizionale e di mettere da parte l’associazione che lo ha sempre organizzato, ma sono state erogate somme ingenti senza alcuna procedura ad evidenza pubblica. E’ evidente che ci sia qualcosa che non va ed è per questo che ho depositato un’interrogazione diretta al presidente Emiliano: vogliamo vederci chiaro sulle modalità di erogazione dei contributi, ma vogliamo anche capire perché la Capitanata sia stata, ancora una volta, mortificata con la cancellazione di una manifestazione culturale che la rendeva nota in tutto il Paese”.
Nella serata del 17 maggio 2021 è stata presentata in conferenza stampa l’edizione del “Carpino in Folk” edizione 2021.
Alla conferenza hanno partecipato il Direttore Artistico Antonio Pizzarelli, il Presidente Mario Draicchio e l'addetto stampa Enzo Russi. L’edizione 2021 partirà il 4 Agosto con una anteprima, "Concerto al Tramonto", nella splendida location dei Larghicchi, e terminerà il 10 Agosto con I Cantori di Carpino, e non solo.
A Giugno l'ufficializzazione del programma.
Dal tavoliere, il Gargano si presenta come un'enorme massiccio che al piano mostra una parete rugosa e glabra, quasi senz'anima. Ma se si supera quella parete e si percorre la terra che man mano si svela, come un miracolo appare la grande varietà d'aspetti che questo piccolo promontorio racchiude. Perché in soli 2150 kmq circa di superficie, esso presenta cento volti: i laghi più azzurri, le foreste più lussureggianti, gli agrumeti più odorosi, le pinete più pittoresche, le spiagge più assolate, i monumenti più originali, i santuari più famosi, le caverne più profonde e sorprendenti. Su quest'isola-monte, che le genti del Tavoliere di Puglia chiamano LA MONTAGNA DEL SOLE perché dalle sue creste vedono apparire ogni mattina l'astro d'orato, l'uomo ha dimorato da tempo immemorabile, forse da prima che si congiungesse con il continente.
Nel giorno dell’equinozio di Primavera, quando l'astro d'orato protagonista della nostra montagna si troverà nella posizione perpendicolare alla linea dell'equatore, il Carpino Folk Festival realizzerà un viaggio sentimentale lungo tutto il promontorio del Gargano per agitare le anime più irrequiete e quindi immaginare il proprio futuro senza inseguire snaturanti vie di mezzo.
L’occasione sarà quella di raccontate in tutti i sensi i paesi del Gargano secondo il percorso tracciato nella sua erudita monografia dallo scrittore e giornalista Giuseppe D’Addetta nel 1955.
FIORISCI PRIMAVERA - VIAGGIO SENTIMENTALE NELLA MONTAGNA DEL SOLE ci permetterà di raccontare il territorio nelle sue sfaccettature più preziose, dalle forme del paesaggio rurale alle pratiche della pastorizia, dalle commistioni tra archeologia e natura racchiuse nel Parco Nazionale del Gargano, al sincretismo tra religiosità e antiche pratiche del notevole interesse antropologico.
Le rinomate varie forme di tarantella, ma anche i cunti, i canti monodici e i canti polivocali sacri e profani, le ninne-nanne, i drandla e i lamenti funebri si alterneranno a letture, documenti inediti e racconti locali diretti da Luciano Castelluccia, ventennale direttore artistico del Carpino Folk Festival, e Domenico Sergio Antonacci, straordinario conoscitore della propria terra.
La tradizione musicale di Carpino, le voci delle donne di Ischitella, le confraternite di Vico del Gargano, il misticismo di San Nicandro, le musiche e i canti di San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo, le tradizioni popolari di Mattinata, San Marco in Lamis e Apricena e altre ancora faranno parte di questo straordinario viaggio in cui non mancheranno momenti di sensibilizzazione ai significati culturali di cui sono portatori gli ultimi testimoni, la condivisione di documenti e testimonianze e il coinvolgimento degli artisti della riproposta.
La serata vedrà inoltre l’intervento di registi, attori, musicisti, ma anche di poeti e accademici garganici, in particolare saranno portatori di valori e tradizioni dell’isola-monte il professore e ricercatore in campo demoantropologico Vito Carrassi, la ricercatrice e scrittrice Grazia Galante, l'attore Christian Palladino, lo scrittore e linguista Francesco Granatiero, il poeta Giuseppe Mazzamurro, l’autrice Elena Ruzza, l’attore Orazio Caputo ed ancora lo storico Matteo Vocale, l'imprenditrice, Assessore al Turismo e Vicesindaco del Comune di Vieste Rossella Falcone, il ricercatore e musicista Angelo Frascaria, il musicista Pio Gravina, l'artista Peppe Totaro, la studiosa di storia garganica Teresa Maria Rauzino, il musicista e compositore Umberto Sangiovanni, lo scrittore e musicista Nicola Contegreco, il regista Giuseppe Sansonna e la cantante Roberta Palumbo.
Il progetto nasce da un'idea di Luciano Castelluccia e dell’Associazione Culturale Carpino Folk Festival ed è realizzata grazie alla collaborazione e al supporto del Teatro Pubblico Pugliese e della Regione Puglia.
Data la zona rossa e, quindi il perdurare del distanziamento sociale e la chiusura dei luoghi della cultura e dello spettacolo, FIORISCI PRIMAVERA si svolgerà in digitale sulla pagina ufficiale del Carpino Folk Festival su Facebook, sperimentando le nuove modalità di erogazione dei contenuti, di gestione dell’interazione, di coinvolgimento del pubblico e utilizzando i linguaggi e le forme di espressione consentite al tempo del COVID-19.
Tutti, col proprio smartphone, potranno accedere alla visione senza muoversi dalla propria abitazione e senza spostamenti, semplicemente collegandosi alla pagina facebook del Carpino Folk Festival - https://www.facebook.com/IL PROGRAMMA
FIORISCI PRIMAVERA in diretta streaming sulla pagina ufficiale del Carpino Folk Festival
"Viaggio sentimentale nella Montagna del Sole"
SABATO 20 MARZO 2021 dalle ore 18.00
Anteprima
con Umberto Sangiovanni
Introduzione al viaggio
con Rocco D’Antuono e Alessandro Sinigagliese
Apricena, la porta del Gargano
con Nicola Contegreco
L’aura mistica di San Nicandro
con Matteo Vocale
Arrivo sulla Montagna
con Angelo Frascaria
L’anfiteatro del Varano, Uria
con Vito Carrassi
Carpino, la primavera
con Orazio Caputo
La tradizione di Carpino: La Montagna del Sole
con Rocco Cozzola, Mike Maccarone, Pio Gravina
Ischitella, balcone dell’Adriatico
con Elena Ruzza
La tradizione delle Cantatrici di Ischitella: La Montagna del Sole
con le cantatrici di Ischitella
Rodi Garganico
Con Teresa Maria Rauzino
Vico del Gargano, paesaggio di storie
con Francesco Saggese
La tradizione delle Confraternite: La Montagna del Sole
con le Confraternite di Vico del Gargano
Fuori Binario
con Giuseppe Sansonna
San Marco in Lamis, la terra nel piatto
con Grazia Galante
San Giovanni Rotondo, paese dei miracoli
con Christian Palladino
La tradizione di San Giovanni Rotondo: La Montagna del Sole
con i Cantori di San Giovanni Rotondo
Peschici, l'estrema punta
con Antonella Biscotti
Vieste, la sperduta
con Rossella Falcone
Matënètë
con Francesco Granatiero
La tradizione di Mattinata: La Montagna del Sole
con i Cantori di Mattinata
Monte Sant’Angelo caput Gargani
con Giuseppe Mazzamurro
La tradizione di Monte Sant’Angelo: La Montagna del Sole
con i Cantori di Monte Sant’Angelo e Peppe Totaro
Epilogo
con Roberta Palumbo
I Cantori di Carpino, unica formazione tra i big ospiti ad esibirsi dal vivo insieme alla Nuova Compagnia di Canto Popolare agli Stati Generali della Musica Emergente del Sud svoltisi presso l'Aula Magna del Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università “Federico” di Napoli e al PalaPartenope di Napoli. L'evento è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Sociali e con l’Osservatorio Giovani dell’Università di Napoli Federico II, con il MEI, il NAPULE’S POWER, la SIAE, il NUOVO IMAIE, l’ARCI, il Comune di Napoli, Campania Music Commission, Lazio Sound, l’AIA, Classic Rock On Air, Vinile, Prog, F2Radio Lab e DiscoDays.
A questo importante appuntamento per tutta la musica del Sud e per il futuro dei suoi giovani artisti hanno partecipato, nel corso dei vari appuntamenti della manifestazione, come ospiti d’onore dello spazio Napule’s Power, i Cantori di Carpino che hanno eseguito brani della tradizione musicale carpinese nell'evento partenopeo con partner Ferrovie del Gargano. La manifestazione è stata curata da Giordano Sangiorgi, presidente del MEI, che ha ideato e sostenuto anche nel Lazio, in Emilia e Romagna e in Lombardia gli Stati Generali della Musica, dal prof. Lello Savonardo, docente della “Federico II”, da Nicola Iuppariello, direttore del DiscoDays, e da Renato Marengo, ideatore del Napule’s Power, autore e produttore discografico che proprio con la collaborazione di Lello Savonardo ha percorso la storia, ricordandone i successi internazionali, dei tanti artisti appartenenti a questo “Movimento… in movimento”, molti dei quali da lui prodotti; artisti che Marengo ha scoperto e contribuito concretamente a portare alla grande discografia e al successo.
Proprio in questa occasione Renato Marengo ha voluto ufficializzare pubblicamente sul palco degli Stati Generali della musica del, Sud l’ingresso dei Cantori di Carpino, a pieno diritto e nel posto d’onore che meritano da sempre, nel Napule’s Power. “Oggi è tempo di dare il giusto spazio e il dovuto rilievo - ha dichiarato Marengo - a questi grandi maestri depositari della nostra cultura popolare la cui musica, nata dalla tradizione nel territorio del Gargano, in costante riproposizione e rielaborazione, è alle origini di buona parte di quei brani portati al successo da molti degli artisti del “Napule’s Power”, come la NCCP, Eugenio Bennato e Musicanova, Teresa De Sio, Napoli Centrale, Osanna, Enzo Gragnaniello, Lina Sastri”.
I Cantori di Carpino, che nell’attuale formazione sono Nicola Gentile, Rocco Di Lorenzo, Gennaro di Lella, Antonio Rignanese e Rosa Menonna (a cui i grandi padri della storica formazione Andrea Sacco, Antonio Piccininno e Antonio Maccarone affidarono il compito di continuare a testimoniare e a divulgare le loro creazioni musicali) hanno eseguito sul palco del Disco Days, tra gli applausi di un pubblico di ogni età, tre brani di quel repertorio di tarantelle e serenate che agli inizi degli anni ’60 alcuni grandi ricercatori internazionali come Alan Lomax, Diego Carpitella della “Sapienza” di Roma e Roberto De Simone, uno dei nostri maggiori compositori contemporanei, scoprirono, registrarono e divulgarono nel resto del mondo. Al loro fianco, in perfetta linea col tema sulla musica emergente, anche due giovanissimi loro allievi: Dario Fiscarelli e Michele Totaro.
CDP Service per i Cantori di Carpino
Sabato 2 marzo presentazione del volume di Grazia Galante sulla cucina del Gargano
Appuntamento da non perdere quello di sabato prossimo alle 18presso l’Agriturismo Biorussi con la presentazione de "Il Gargano in tavola: le ricette della cucina di ieri e di oggi".
Il volume, a cura di Grazia Galante, fornisce un quadro della cucina del Gargano cercando di coglierne unicità e ricchezze, esaltando le peculiarità della cucina garganica comuni a tutti i paesi e nel contempo sottolineando anche le differenze interne, che sono sempre espressione di creatività e di inventiva dettate quasi sempre dalle necessità della vita reale e dalle condizioni del momento.
Oltre all’autrice interverranno il botanico prof. Nello Biscotti, profondo conoscitore delle erbe spontanee commestibili e dei loro usi, e lo chef Mario Falco, presidente dell’associazione Cuochi Gargano e Capitanata, sull’importanza della conoscenza delle proprie radici per l’offerta gastronomica presente e futura del territorio.
A condurre la serata, invece, sarà Domenico Sergio Antonacci, conoscitore del Gargano e da anni impegnato nella promozione territoriale.
A coronare l’evento culturale una cena speciale con un menù elaborato proprio a partire dal recupero di alcune ricette antiche del Gargano.
Partirà da Caserta il “giro d’Italia Podolico” che toccherà, in sette giorni le maggiori città italiane comePescara, Roma, Bologna, Perugia e Milano.“L’Acquasala salverà il mondo” è uno spettacolo teatrale, musicale, gastronomico che risvegli i sensi anche dei sassi dei brulli paesaggi della nostra fonte ispiratrice: la vacca. Con lei, per lei ed in lei parta la degna consacrazione, la conversione al movimento spirituale più antico ed innovativo di sempre: il podolicesimo. Il religioso, spirituale ritorno a quello che siamo veramente.
Terra brulla…, arida, verdeggiante, produttiva, natia, adottiva. Qualunque accezione si voglia assumere, quello che sta diventando un atavico, iperuranico urlo, una celata ma palese esigenza, un forte richiamo è proprio il ritorno ad essa. Il ritorno alle origini. Alla semplicità delle piccole cose che generano grandi cose. Alla bellezza di una mandria di vacche, coi loro campanacci, che procedono lentamente e senza affannarsi su un terreno pieno di ostacoli; non si interrogano su quale possa essere il loro destino, non hanno la pretesa di stravolgere la terra che le ospita, di distruggerla. Vivono felici nella semplicità della loro esistenza!
Un emozionante percorso multisensoriale, tra un morso di caciocavallo, rigorosamente “podolico”, e una scodella di acquasala preparata al momento. Un affascinante viaggio mistico che parte dal Gargano, dalle sue strade sterrate, dai suoi campanacci, dalla passione e dal forte senso di appartenenza alla terra d’origine dei suoi pastori.
La performance è tutto ciò! Voce di un graduale, evolutivo ritorno alla terra, al senso di noi stessi. Portavoce di un messaggio disperato, del disagio di quei “padroni” della terra che hanno provato a deturparla, dopo aver deturpato se stessi per sete di possedimenti, per rivalse contro chi governava territori vicini, per vendette contro nemici pastori. Fautrice di un messaggio forte: riappacificarsi con le proprie origini.
Con il suo spettacolo, Metano’s, impersonificandosi nel genio del suo padre creatore, il poliedrico e folle Luciano Castelluccia, coinvolge, stravolge, emoziona, crea subbuglio, per poi infondere calma, per poi ricominciare la rivoluzione del suo spettacolo enogastrofonico.
TUTTE LE DATE
23/02 Vitulazio (CE)// Manhattan Vitulazio
28/02 Roma// Club55Pigneto
01/03 Roma// VuliÒ
03/03 Milano// Salumeria Del Design [solo show cooking]
09/03 Bologna// La Confraternita Dell’Uva [Ospite TEO CIAVARELLA]
10/03 Perugia// Bad King Live.
"Convertitevi al Podolicesimo, adorate il Caciocavallo": salverà il mondo...
Oltre 10mila persone hanno seguito il racconto dei giornalisti arrivati da tutta Italia
Il Gargano al centro di un patto nazionale sul turismo enogastronomico
CARPINO (Fg) – Oltre 10mila persone, sui social, hanno seguito i lavori della 47esima Assemblea Nazionale delle Città dell’Olio e il press tour “Il Lago degli Ulivi”, che ha portato a Carpino giornalisti da tutta Italia per conoscere gli itinerari, i produttori e le eccellenze olivicole del Gargano. Nel cuore del Promontorio, posto in una delle province più agricole d’Italia, quella di Foggia, un gruppo composto da travel e food blogger, giornalisti e influencer ha illustrato a tutta Italia il progetto e le finalità del sodalizio che unisce le città dell’oro verde e gli obiettivi del protocollo d’intesa tra l’Associazione Nazionale Città dell’Olio e l’Associazione Nazionale Città del Vino.
AGROALIMENTARE, TURISMO E SALUTE. Per cinque giorni, giornalisti e blogger arrivati da tutta Italia hanno percorso le strade dell’olio, partecipando a eventi, educational nelle aziende olivicole e più in generale del comparto agroalimentare, documentando quanto il filo conduttore delle eccellenze produttive sia la migliore chiave di lettura per unire ai sapori della terra il gusto del viaggio e la promozione di una corretta cultura della nutrizione. Gli ospiti del press tour - che sono arrivati dalle province di Genova, Roma, Viterbo, Milano, Firenze e Napoli – oltre a visitare Carpino e a partecipare alle manifestazioni in programma, hanno visitato anche Ischitella, Comune partner del progetto, e il Lago di Varano. “Il Lago degli Ulivi” è il press tour organizzato dal Comune di Carpino, il collaborazione con il Comune di Ischitella. Il progetto è stato realizzato grazie al finanziamento regionale previsto dal “Programma operativo Regionale FESR-FSE 2014 – 2020” “Attrattori culturali, naturali e turismo” Asse VI – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali - Azione 6.8. Progetto incentrato sugli interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche, lanciato con avviso pubblico per la organizzazione di iniziative di ospitalità di giornalisti e opinion leader, promosse dai Comuni o Unioni di Comuni della Regione Puglia e finalizzate alla conoscenza del territorio e dei suoi attrattori materiali e immateriali.
VINO E OLIO PER LO SVILUPPO. Vino e olio sono elementi cardine della Dieta Mediterranea e prodotti simbolo dell'identità e della cultura enogastronomica italiana. Partendo da questi semplici ma solidi presupposti, l'Associazione nazionale Città del Vino e l'Associazione nazionale Città dell'Olio hanno firmato venerdì 7 dicembre un protocollo d'intesa che darà un significativo contributo reciproco alla valorizzazione dei territori rurali del Bel Paese. Un obiettivo generale che potrà essere declinato dal punto di vista paesaggistico, turistico e delle produzioni enogastronomiche che meglio rappresentano il mondo imprenditoriale che fa riferimento a tutta la filiera vitivinicola e oleicola.
La città del Gargano capitale dell’olio extravergine di oliva Il 7 dicembre sindaci, produttori, giornalisti ed esperti da tutta Italia
CARPINO (Fg) – Arriveranno olivicoltori e sindaci da tutta Italia, a Carpino, per la 47esima Assemblea Nazionale Città dell’Olio. L’evento, che a tutti gli effetti può definirsi come gli “Stati generali” dell’olivicoltura italiana, si terrà venerdì 7 dicembre 2018, dalle 17, nella sala convegni dell’Hotel de la Ville a Carpino. Sono 320 gli Enti pubblici italiani uniti nella salvaguardia dell’Olio Extravergine d’Oliva.
I NUMERI DELLA PUGLIA. Sono 31 i Comuni e gli enti della Puglia che aderiscono alla rete nazionale delle Città dell’Olio. Tra questi, 6 si trovano in provincia di Foggia e sono le Amministrazioni comunali di Carpino, Mattinata, San Severo, Serracapriola, Torremaggiore e Vieste. Bari aderisce con 13 Comuni, la Bat con 4 amministrazioni comunali, il Brindisino con 2 enti, la provincia di Lecce con 6 comuni. La Puglia è la prima produttrice di olio extravergine in Italia, nonostante un calo della produzione di oltre il 50% rispetto al 2017 causato dalle calamità naturali e dall’espandersi della Xylella, il batterio che sta danneggiando gli uliveti nelle province di Lecce, Taranto e Brindisi.
GIORNALISTI DA TUTTA ITALIA. Venerdì 7 dicembre, a Carpino, il tema al centro dell’Assemblea Nazionale Città dell’Olio sarà “Olio extravergine d’oliva: paesaggio, turismo e salute”. A seguire i lavori ci saranno anche travel e food blogger, instagramer e giornalisti provenienti da tutta Italia per seguire “Il Lago degli Ulivi”, il press tour organizzato dal Comune di Carpino, il collaborazione con il Comune di Ischitella.
Terra…brulla, arida, verdeggiante, produttiva, natìa, adottiva. Qualunque accezione si voglia assumere, quello che sta diventando un atavico, iperuranico urlo, una celata ma palese esigenza, un forte richiamo è proprio il ritorno ad essa. Il ritorno alle origini. Alla semplicità delle piccole cose che generano grandi cose.
Alla bellezza di una mandria di vacche, coi loro campanacci, che procedono lentamente e senza affannarsi su un terreno pieno di ostacoli; non si interrogano su quale possa essere il loro destino, non hanno la pretesa di stravolgere la terra che le ospita, di distruggerla. Vivono felici nella semplicità della loro esistenza!
Al profumo del pane, emblema della terra, del senso più profondo di essa, da sempre cibo dei popoli, nato dall’unione di soli due elementi naturali incredibili, l’acqua ed il grano; al rosso appassionante ed appassionato del “pomme d’amour” , del pomodoro; alla viscosità dell’olio, altro grande simbolo della terra, ed alla maestosità degli ulivi; al richiamo inebriante dell’origano, a quello pungente della sponsala.
Metano’s è tutto ciò! Voce di un graduale, evolutivo ritorno alla terra, al senso di noi stessi. Portavoce di un messaggio disperato, del disagio di quei “padroni” della terra che hanno provato a deturparla, dopo aver deturpato se stessi per sete di possedimenti, per rivalse contro chi governava territori vicini, per vendette contro nemici pastori. Fautrice di un messaggio forte: riappacificarsi con le proprie origini.
Con il suo spettacolo, Metano’s, impersonificandosi nel genio del suo padre creatore, il poliedrico e folle Luciano Castelluccia, coinvolge, stravolge, emoziona, crea subbuglio, per poi infondere calma, per poi ricominciare la rivoluzione del suo spettacolo enogastrofonico. Uno spettacolo teatrale, musicale, gastronomico che risceglia i sensi anche dei sassi dei brulli paesaggi della nostra fonte ispiratrice: la vacca. Con lei, per lei ed in lei parta la degna consacrazione, la conversione al movimento spirituale più antico ed innovativo di sempre: il podolicesimo. Il religioso, spirituale ritorno a quello che siamo veramente.
"Convertitevi al Podolicesimo, Adorate il Caciocavallo".