Oltre 40 impianti di itticoltura abusivi sono stati sequestrati nel lago di Varano dai finanzieri della Sezione Operativa Navale di Manfredonia e della Tenenza di Sannicandro Garganico.
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Foggia, sono iniziate dopo che un elicottero delle Fiamme Gialle, impegnato nel controllo costiero, notava due pescherecci intenti a svolgere attività di itticoltura nel lago, un’area protetta che rientra nel parco nazionale del Gargano.
I finanzieri, a seguito dei sopralluoghi effettuati nell’area interessata, hanno accertato la presenza sul posto di numerosi impianti e l’assenza di autorizzazioni all’occupazione del demanio marittimo.
Gli impianti abusivi sono stati posizionati nella zona di lago afferente al comune di Cagnano Varano mettendo in pericolo la sicurezza navigazione, in quanto non segnalati, nonché la fauna e la flora autoctona dell’area protetta, caratterizzata da un particolare e delicato eco-sistema.
Per tale ragione, su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto il sequestro preventivo dei manufatti abusivi.
Nella mattinata di ieri, quindi, i finanzieri della Sezione Operativa Navale di Manfredonia hanno dato esecuzione al sequestro, impiegando due unità navali ed il gruppo sommozzatori della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Bari, supportati a terra dalle pattuglie della Tenenza di Sannicandro Garganico che hanno monitorato le operazioni con un drone.
Le attività proseguono a tutela dei fondali del lago e del suo ecosistema, alla ricerca dei rifiuti legati all’illecito sfruttamento delle sue acque.
Il servizio rientra nel dispositivo di controllo economico del territorio e di contrasto ai traffici illeciti attuato quotidianamente dai finanzieri del Comando Provinciale di Foggia e del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, che operano in stretta sinergia, tanto a terra quanto a mare, per la tutela della legalità e degli operatori onesti.
In particolare, la flotta aeronavale del Corpo svolge un ruolo strategico, presidiando il mare, lo spazio aereo sovrastante e i circa 800 km di costa pugliese.
La costante azione di sorveglianza delle frontiere marittime risulta indispensabile anche per contrastare, senza tregua, l’immigrazione clandestina irregolare ed il traffico di migranti via mare nonché per l’organizzazione e la gestione dell’ordine pubblico in occasione di eventi, esibizioni sportive, saloni nautici e manifestazioni culturali o di protesta in mare.
Sono più di 60 gli interventi effettuati dalle unità cinofile del Comando Provinciale di Foggia della Guardia di Finanza nell’ultimo mese, con il sequestro di oltre mezzo chilo di sostanze stupefacenti, tra marijuana, hashish e cocaina.
L’intensificazione ha riguardato le principali vie di comunicazione dell’area garganica e del Tavoliere nonché quelle di accesso ai comuni a forte vocazione turistica quali Manfredonia, Vieste e Peschici.
I controlli sono stati indirizzati verso le autovetture in transito sulle strade statali e provinciali, ma anche sui passeggeri dei mezzi di trasporto pubblici, quali pullman e traghetti; incrementato anche il presidio alla stazione ferroviaria di Foggia, principale snodo ferroviario della provincia.
Il dispositivo di prevenzione attuato dalle fiamme gialle ha permesso di sottoporre a controllo centinaia di persone ed il fiuto dei cani antidroga ha consentito di rinvenire e sequestrare oltre 300 grammi di hashish, 30 grammi di marijuana, 50 grammi di cocaina e numerosi “spinelli” già pronti all’uso.
56 sono le violazioni amministrative contestate, con rapporto all’Autorità Prefettizia, per uso personale di sostanze stupefacenti, mentre nei casi riguardanti quantitativi più elevati o suddivisi in dosi i responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Determinante l’intervento delle unità cinofile anche nei due maxi sequestri da 26 e 20 chili di cocaina rinvenuti a bordo di autovetture provenienti dall’estero effettuati nelle scorse settimane e che hanno portato all’arresto di tre corrieri.
L’attività di servizio rientra nel presidio del territorio esercitato dai finanzieri del Comando Provinciale Foggia, anche con il supporto delle unità cinofile, volto alla prevenzione dalle condotte criminose più diffuse ed alla repressione delle fattispecie connotate da maggiore pericolosità sociale.
nota di Pietro Paolo Mascione, Vice presidente ULTIMI Associazione di legalità.
«Quando, nel lontano 2012, insieme a Don Aniello, eravamo combattuti sul nome da dare alle nostre intenzioni associative, partimmo dalla ferma convinzione che la mafia primordiale trova terreno fertile nella povertà intesa come mancanza di strumenti alternativi allo sfruttamento criminale. Ultimi pensai e Ultimi fu'. Il contrasto alle mafie passa, inevitabilmente, dalla costruzione di un modello di giustizia sociale fondato sulla solidarietà e sull'impegno di noi organismi del terzo settore.
In questi mesi, abbiamo sperimentato la generosità di molti cittadini e aziende del territorio, interessati ad effettuare la propria donazione in favore della gente più bisognosa. Nel mese di marzo abbiamo ricevuto da una ditta che ha preferito rimanere anonima un’ingente quantitativo di medicinali, pari al valore di 70.000 euro, che abbiamo distribuito in due chiese di Foggia che, accettando la nostra donazione, hanno provveduto alla spedizione in Ucraina. Nelle scorse settimane, invece, grazie alla generosità della popolazione ascolana, dei volontari del presidio “Monti Dauni”, guidati dalla nostra responsabile di presidio Nadia Ricci, abbiamo raccolto prodotti di igiene personale e abbigliamento intimo. Un totale di 956 pezzi che abbiamo scelto di donare in favore degli ospiti del dormitorio comunale di Foggia, che quotidianamente lavora in favore dei nostri concittadini più vulnerabili.
Nell'offrirsi agli altri c'è sempre una rinascita, soprattutto se questa genera una germinativa positività e speranza per la nostra città»
In programma sabato 08 ottobre 2022, a partire dalle ore 10:00.
È in corso la seconda campagna di scavi nell’area della città antica e medievale di Siponto, condotta congiuntamente dalle Università di Bari e Foggia, con la partecipazione di numerosi studenti delle due Università.
Sabato 8 ottobre gli scavi si aprono alla comunità locale e a tutti gli interessati con visite guidate “teatralizzate”, stand didattici su vari temi, laboratori di scavo simulato per bambini, l’esposizione di una selezione di reperti. Gli archeologi hanno, cioè, previsto l’organizzazione di una giornata di apertura dei cantieri di scavo e di presentazione dei risultati avvalendosi di una modalità più accattivante, grazie al coinvolgimento di alcune associazioni specializzate nella rievocazione storica di aspetti del Medioevo: Imperiales Friderici II di Foggia e le quattro contrade (Torre del Fico, Santa Maria, Torre dell’astrologo, San Francesco de Angelis) del Palio di Manfredonia e Riccardo Armature Medievali. Per un giorno i resti archeologici si riempiranno di momenti di vita di una città medievale: la tessitura di abiti, il lavoro di artigiani del ferro, l’alimentazione, la cosmesi, i giochi, militari impegnati in esercitazioni, la musica e le danze, la declamazione di testi poetici, i riti religiosi.
Con questa e altre iniziative si intende promuovere la conoscenza del sito e contribuire alla costruzione di una vera “comunità di patrimonio”, che sappia attribuire valore al patrimonio archeologico, in stretta collaborazione con tutte le Istituzioni e gli Enti coinvolti a vario titolo e anche con il coinvolgimento del mondo della scuola, dell’associazionismo, dell’imprenditoria, della cittadinanza. In occasione della seconda campagna di scavi si sono avviate infatti alcune preziose collaborazioni, tra cui in particolare con la Caritas diocesana, che si intende sviluppare in modo da coinvolgere sempre più la comunità locale nella individuazione, tutela sociale, valorizzazione del patrimonio culturale.
[vista aerea del parco archeologico - ph. ArcheoSipontum]
È prevista la partecipazione all’inizio della manifestazione e nel corso della giornata del Sindaco di Manfredonia dott. Gianni Rotice, del Vescovo di Manfredonia S.E. Franco Moscone, del Magnifico Rettore dell’Università di Bari prof. Stefano Bronzini, del Magnifico Rettore dell’Università di Foggia prof. Pierpaolo Limone, del Direttore del DIRIUM dell’Università di Bari prof. Paolo Ponzio, del Direttore del DISUM dell’Università di Foggia prof. Sebastiano Valerio, del Direttore Regionale Musei dott. Luca Mercuri, della Soprintendente ABAP BT-FG arch. Anita Guarnieri, del Direttore del Parco archeologico di Siponto arch. Francesco Longobardi, don Luciano Vergura responsabile della Caritas diocesana, don Leonardo Petrangelo, parroco di Siponto.
Lo svolgimento della Manifestazione tenutasi a Monte Sant’Angelo il 24 Settembre 2022, presso la Biblioteca Comunale “Ciro Angelillis” su: Testimoni del Passato. Megaliti sul Promontorio del Gargano Sud-Orientale, che ha visto diversi interventi fra cui il Sindaco di Monte Sant’Angelo Pierpaolo D’Arienzo, Angelantonio Angarano, Sindaco di Bisceglie, Giovanni Amedei, Presidente Ordini dei Geologi della Puglia, Antonino Greco, Geologo, Presidente dell’Archeoclub d’Italia, Sede di Bari, Raffaele Renzulli, Architetto, che ultimamente ha ricevuto il Premio Sergio Negri per l’Archeologia, Pina Catino, Vito L. Totorizzo e Gaetano Mongelli, è l’occasione per lanciare un appello per l’Istituzione a Monte Sant’Angelo di un PARCO ARCHEOLOGICO, che comprenda un vasto territorio che va dalla Piana di Macchia fino ai Valloni di Pulsano, passando attraverso i territori confinanti di Mattinata, San Giovanni Rotondo e Manfredonia. Del resto sappiamo che il territorio di Monte Sant’Angelo, da un punto di vista storico-archeologico, insieme a quello del Comune di Manfredonia, è uno dei più ricchi di tutta la Puglia, per i numerosi siti archeologici, ma soprattutto per le testimonianze storiche che il territorio offre. Testimonianze che vanno dalla Preistoria fino al Tardo Medioevo, sparse in maniera uniforme e organica nell’ambito di una presenza di insediamenti umani alquanto fitta e continuativa, che racchiude quasi 10.000 anni di storia e di cultura. Presenza che inizia, come afferma l’archeologo Maulucci, “con l’alba della Civiltà e precisamente con i primi insediamenti umani nella Valle di Pulsano, dove recentemente sono stati trovati diversi dolmen e menhir, scoperti dall’Arch. Raffaelle Renzulli, così come pure gli insediamenti ipogeici lungo la Valle di Carbonara, fra cui la Grotta Vaira, e la Piana di Macchia, in località di Ciminiera, dove troviamo un insediamento umano risalente al III secolo a. C., per poi proseguire lungo i camminamenti dei numerosi sentieri che portano verso la Montagna Sacra, fra cui Scannamugliere, Stamporlando, Jumitite, Malapasssi e Valle Portella, con presenza di ipogei e chiese rupestri. Infatti lungo questi sentieri sono venuti alla luce numerosi insediamenti rupestri, complessi ipogeici, chiese paleocristiane e testimonianza di oggetti e reperti archeologici di grande interesse scientifico. Fra queste diverse grotte di età classica e tardoantica, ricollegabili alla civiltà bizantina e alla cultura longobarda, fra cui la chiesa rupestre delle barche, del Cristo Salvatore, di Valle Narcisi, di un insediamento fortificato di età longobarda, ecc.
Tuttavia il territorio di Monte Sant’Angelo, ancora prima della presenza cristiana, si era caratterizzato, già in età classica e tardoantica, attraverso l’esistenza di alcuni templi legati a culti e miti pagani, esistenti sul Gargano, uno fra tutti, in territorio di Monte, il culto di Calcante e Podalirio, oltre al tempio di Pilunno, nell’attuale Rione Junno e di Giano Dodoneo su Monte Sacro in territorio di Mattinata. Ma nei primi secoli del Millennio il territorio di Monte Sant’Angelo, insieme a quello di Siponto, si caratterizza attraverso la presenza di numerosi complessi paleocristiani, che troviamo lungo la fascia costiera che va da Siponto alla Piana di Macchia, verso la Valle di Carbonara e lungo i numerosi sentieri che portano verso la Grotta Sacra, sede, nel V secolo, del culto micaelico, che darà una spinta considerevole agli insediamenti rupestri paleocristiani, oltre che alla diffusione del cristianesimo all’interno del Gargano.
Veri e propri complessi rupestri paleocristiani scavati nella roccia, ma anche vaste zone sepolcrali lungo i pendii della Sacra Montagna. Fra questi il complesso ipogeico di Valle Tana, Castedderre, Contrada Pazienza, Coppa Alture o Grotte Masedde, Gravaglione, Jazzo-Ognissanti, Monte Stregaro, Piano di San Vito, Pulsano, San Venanzio, Tufara Rossa, ecc. Certamente la nascita del culto macaelico, alla fine del V secolo, fra il 490 ed il 493, accelerò il processo di cristianizzazione della zona attraverso la nascita di numerosi insediamenti rupestri, ma soprattutto attraverso le testimonianze di complessi paleocristiani, ricchi di reperti archeologici, fra cui oggetti sacri, graffiti, iscrizioni e affreschi.
Fra le numerose testimonianze archeologiche presenti specie in territorio di Monte Sant’Angelo, il complesso tardo antico e altomedievale del Santuario di San Michele è il più importante da un punto di vista archeologico e storico-culturale, oltre che religioso. Infatti, negli scavi che sono stati effettuati negli anni Sessanta sono venuti alla luce vasti ambienti riferibili all’età bizantina e longobarda, con presenza di numerose cripte e iscrizioni lungo tutte le pareti, che attestano la frequenza del luogo sacro già dai primi anni del VI secolo, per poi proseguire per tutto il Medioevo e oltre. Oggi il santuario di San Michele fa parte della cosiddetta “Cittadella Micaelica”, un complesso forse unico nella storia culturale dell’Italia, per la presenza di un importante patrimonio culturale, che comprende il Santuario longobardo, diventato, nel 2011, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, la chiesa tardoantica di San Pietro (sec. VI), la misteriosa Tomba di Rotari dell’XI secolo, la chiesa romanica di Santa Maria Maggiore del XII-XIII secolo, il Castello di età normanno, sveva, angioina, aragonese e la Bufer Zone, che comprende l’intero Centro Storico. Un complesso monumentale e archeologico che, insieme ai Musei presenti nella città, fra cui quello archeologico di Santo Stefano, il Museo lapidario e devozionale del Santuario micaelico e il Museo Etnografico “G. Tancredi”, insieme agli insediamenti archeologici sparsi su tutto il territorio, potrebbe costituire, oltre che un EcoMuseo a cielo aperto, soprattutto un vero e proprio Parco Archeologico. Parco che oggi si arricchisce, ultimamente non solo delle nuove scoperte archeologiche avvenute nel Castello, nella Chiesa di Santo Stefano e del Convento di San Francesco, nell’Abbazia di Pulsano, ma soprattutto attraverso le scoperte fatte dall’Arch. Renzulli, riguardanti i Dolmen e i Menhir nella zona di Pulsano.
Per non parlare poi di altri complessi ipogeici e paleocristiani, esistenti nel centro abitato della città, fra cui la Grotta di San Aniello nel rione Coppa, la chiesa di San Salvatore di età longobarda nel rione Junno, la Grotta di S. Apollinare, la Chiesa di Sant’Antonio Abate, il Monastero di San Francesco, con la Chiesa di Santo Stefano, recentemente restaurata e pronta ad accogliere il nuovo Museo Archeologico, la Chiesa della SS. Trinità in Largo delle Clarisse, la Chiesa dei Cappuccini, il complesso ipogeico della Chiesa dell’Incoronata e della Madonna degli Angeli, ecc.
Un vasto patrimonio culturale, forse unico al mondo e che fa della città di Monte Sant’Angelo e del suo territorio, oltre che un EcoMuseo, quanto un vero e proprio Parco Archeologico, che ha bisogno solo di essere istituzionalizzato e valorizzato adeguatamente.
Si svolgerà sabato 8 ottobre 2022 presso il Centro di Spiritualità “Padre Pio” – Auditorium “Giovanni Paolo II” a San Giovanni Rotondo a partire dalle ore 9.15 il convegno “I beni ambientali e naturalistici nell’area del Parco nazionale del Gargano tra tutela e valorizzazione”, organizzato dal Parco Nazionale del Gargano e dal Comando Regione Carabinieri Forestale “Puglia” guidato dal Gen. di Brigata Antonio Mostacchi.
Il convegno rappresenta un momento di confronto e approfondimento sui temi degli incendi boschivi, della prevenzione e del ripristino delle superfici percorse dal fuoco e della valorizzazione del paesaggio e delle aree protette.
Al termine del Convegno sarà conferito il “Premio Orchidea” del Parco Nazionale del Gargano, un riconoscimento di pubblica stima per chi si è distinto nei campi della tutela e della valorizzazione dell’ambiente e della promozione territoriale in attività sia pubbliche che private.
“Il Parco ha inteso farsi interprete dei sentimenti della Comunità garganica che desidera conferire un riconoscimento di pubblica stima a personalità che si sono distinte con opere meritevoli in campo ambientale al servizio del bene comune. Il premio rappresenta inoltre uno strumento per veicolare i valori di salvaguardia, protezione e promozione del territorio del Parco Nazionale del Gargano”, ha commentato il presidente Pasquale Pazienza.
Il Convegno sarà articolato in due sessioni. Di seguito il programma completo.
Ore 8.30-9.00 Welcome coffee
Presentatore dell’evento: Saverio Serlenga
9.15 Indirizzi di saluto
Francesco Dileo, Ofm Cap. Rettore del Convento
Michele Crisetti, Sindaco di San Giovanni Rotondo
Pasquale Pazienza, Presidente dell’Ente parco nazionale del Gargano
Antonio Marzo, Gen. C.A. Comandante Comando Unità Forestali e Agroalimentari Carabinieri
Maurizio Valiante, Prefetto di Foggia
Ludovico Vaccaro, Capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia
Michele Emiliano, Presidente Regione Puglia
Donato Pentassuglia, Assessore all’agricoltura della Regione Puglia
Nicola Gatta, Presidente Provincia di Foggia
Rocco Di Brina, Presidente della Comunità del parco del Gargano
10.15 – 11.15 Prima Sessione “Il fenomeno degli incendi boschivi nell’area garganica: attività di prevenzione e di ripristino delle superfici percorse dal fuoco”. Moderatore: Michele Peragine (TGR Puglia)
Marco Di Fonzo, Colonnello del Comando Tutela Forestale e Parchi – Nucleo Informativo Antincendio Boschivo
Giovanni Sanesi, professore Università degli studi di Bari
Gianluca Nardone, Direttore del Dip. Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale - Regione Puglia
Antonio Maturani, Dirigente Divisione II PNM – Gestione Aree Protette - MiTE
11.30 – 12.30 Seconda sessione “La tutela del paesaggio e degli eco-sistemi e la valorizzazione delle aree protette”. Moderatore: Giampaolo Balsamo (Gazzetta del Mezzogiorno)
Anna Landi, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia
Angelo Ferrari, Direttore Generale Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta – Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana
Giovanni Cannata, Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
12.45 Conclusioni
Nazario Palmieri, Gen. B. Comandante Arma Carabinieri Tutela Forestale e Parchi
13.15 Conferimento Premio
13.30 Light Lunch
I finanzieri della Tenenza di Vieste hanno scoperto 26 lavoratori completamente “in nero” o irregolari nelle 11 aziende sottoposte a controllo nelle scorse settimane.
Le attività ispettive, tuttora in corso, riguardano, in particolare, le attività commerciali operanti nella ristorazione, quelle di somministrazione di alimenti e bevande, di gestione stabilimenti balneari, le strutture ricettive e le imprese edili.
Nei confronti delle aziende irregolari sono state irrogate sanzioni amministrative per più di 28.000 euro ed in un caso è stata avanzata all’Ispettorato del Lavoro la proposta di sospensione dell’esercizio, avendo accertato l’impiego “in nero” di più del 10% dei dipendenti. I titolari dovranno anche provvedere alla liquidazione della contribuzione previdenziale ed assicurativa evasa nonché alla regolarizzazione e ricostruzione dei rapporti di lavoro irregolari.
Nei controlli effettuati presso strutture ricettive di diversa tipologia, quali case - vacanze, campeggi e villaggi turistici, sono emersi anche 3 casi di abuso edilizio, con lavori ed opere murarie eseguite in assenza di concessione.
Due sono state, invece, le contestazioni amministrative per abusivismo commerciale, attesa la mancanza di autorizzazione per l’attività espletata e 7 le contestazioni per omessa comunicazione dei dati relativi all’imposta di soggiorno.
Nel corso delle medesime attività ispettive, i finanzieri hanno effettuato controlli in materia di scontrini, ricevute, memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi nei Comuni di Vieste, Vico del Gargano, Peschici ed Isole Tremiti, riscontrando 57 violazioni.
I controlli tesi a garantire il rispetto della normativa sui prezzi dei carburanti per autotrazione hanno portato, invece, alla contestazione di violazioni nei confronti di 3 distributori stradali.
Le attività ispettive proseguono con mirati interventi volti a contrastare tutte le forme di illegalità polizia economico - finanziaria, a tutela delle aziende che rispettano le regole e degli operatori e delle persone oneste.
Ultimi due appuntamenti per i concerti all’alba di Gargano Musica. Le note di Carmine Padula e dell’Ensemble Suoni del Sud risuoneranno a Vieste il 25 settembre e il 29 settembre a Monte Sant’Angelo, città candidata a Capitale della Cultura 2023.
INGRESSO LIBERO
I due concerti gratuiti hanno come protagonista il compositore e pianista Carmine Padula, autore di colonne sonore molto popolari come quella per la fiction, record di ascolti, Braccialetti rossi. Il programma delle esibizioni prevede musiche tratte dai suoi più importanti lavori per la televisione.
L’ensemble Suoni del Sud che accompagnerà Padula è composto da: Gianni Cuciniello (violoncello), Orazio Sarcina (violino) e Pasquale Rinaldi (flauto).
I due eventi si inseriscono in un piano di condivisione e sinergie che vede protagonisti il Teatro Pubblico Pugliese e l’Ente Parco nazionale del Gargano per la valorizzazione di un territorio già patrimonio dell’Unesco con il suo bosco di faggete vetuste.
Programma
25 SETTEMBRE ORE 6
Piazzetta del Bacio
Gargano Musica
Carmine Padula & Ensemble Suono del Sud
29 SETTEMBRE ORE 6
Largo Tomba di Rotari
Gargano Musica
Carmine Padula & Ensemble Suono del Sud
GPromuovere una rete di trasporti all’insegna della transizione ecologica, partendo da una valorizzazione dei porti turistici della Capitanata.
È l’obiettivo del progetto ‘DEEP SEA’, di cui la Provincia di Foggia è partner e finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia, attraverso cui si sta costruendo una vera e propria rete di servizi dedicati alla mobilità sostenibile nei principali porti turistici del territorio.
“La finalità dell’iniziativa – spiega il presidente della Provincia, Nicola Gatta – è quella di favorire il processo di transizione ecologica nella gestione del turismo nautico e delle infrastrutture di supporto, nonché il miglioramento della qualità e della sostenibilità dei trasporti in un’ottica di multimodalità”.
“Un intervento rivolto a potenziare il valore dei porti turistici, a cominciare da quelli del nostro meraviglioso Gargano, e a qualificarne in modo sempre migliore l’offerta – sottolinea Nicola Gatta – in termini di servizi per i tantissimi turisti che scelgono la Capitanata come meta delle proprie vacanze”.
La Provincia ha infatti cominciato l’installazione di colonnine di ricarica elettrica per auto e per imbarcazioni e punti di e-bike sharing, con la fornitura di bici a pedalata assistita, presso le Marine di Manfredonia, Vieste e Rodi Garganico, in collaborazione con i gestori dei porti turistici e con le rispettive Amministrazioni Comunali. Ed entro la fine di ottobre anche Mattinata e Peschici saranno parte di questa rete.
“Desidero esprimere un ringraziamento ai sindaci dei Comuni coinvolti dall’iniziativa per aver accolto con entusiasmo e condivisione questa nostra idea – aggiunge il presidente dell’Ente di Palazzo Dogana –. La Provincia, come accaduto in questi anni in cui abbiamo restituito all’Ente centralità nell’attività di programmazione soprattutto sul fronte infrastrutturale, si è nuovamente resa protagonista di un significativo passo in avanti per la modernizzazione del territorio”.
Le infrastrutture installate, dunque, costituiranno un primo importante servizio di supporto al turismo nautico e ai gestori dei porti turistici, al quale saranno affiancate azioni di studio e di promozione da attuare con i partner italiani di progetto (Trieste) e della Croazia (Krk, Rjeka, Malinska, Spalato).