Venerdì 10 dicembre a partire dalle ore 9:30 nel Padiglione 152 della Fiera del Levante si terrà l’incontro istituzionale tra i Sindaci e gli assessori al Welfare dei Comuni Pugliesi e la Regione Puglia ‘Verso il V Piano regionale delle Politiche Sociali’
Introdurranno i lavori l’assessora al Welfare Rosa Barone, la capo dipartimento Welfare Regione Puglia Valentina Romano, il presidente di Anci Puglia Domenico Vitto, il Delegato Welfare di Anci Puglia Pasquale Chieco e Piero D’Argento di Anci Puglia - area Welfare.
Sono previsti gli interventi dei sindaci pugliesi e degli assessori comunali al Welfare per presentare suggerimenti e proposte per il Piano. Interverrà in collegamento video anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
“Quella di venerdì - spiega l’assessora al Welfare Rosa Barone - è una tappa importante del percorso che ci vede impegnati da mesi per arrivare entro fine anno ad avere il nuovo Piano regionale delle politiche sociali. Stiamo ascoltando tutti gli attori interessati, coinvolgendoli in prima persona, per arrivare a un documento il più possibile condiviso. Auspico un’ampia partecipazione da parte dei sindaci e degli assessori, che non smetterò mai di ringraziare per il loro lavoro, reso ancora più difficile dalla pandemia. Con loro ci confronteremo sulle attuali criticità e su interventi che possano essere davvero utili per risolvere le problematiche più frequenti, in modo da fare insieme il bene della comunità”.
Per il presidente Anci Puglia Domenico Vitto: “Questa iniziativa evidenzia la proficua sinergia istituzionale tra Anci e Regione anche sul tema del Welfare. E’ un’occasione di confronto e approfondimento con gli ambiti territoriali e con i Comuni sui contenuti del nuovo Piano regionale per le politiche sociali. Importante condividere il contesto operativo, le azioni di sistema e gli interventi di settore, il quadro di risorse a disposizione dei Comuni per garantire i servizi essenziali, per rispondere alle situazioni di fragilità socioeconomica che rileviamo sui territori, purtroppo in continuo aumento anche a causa della pandemia.”
Approvata ieri in Consiglio regionale la manovra di assestamento da 35 milioni di euro, in cui sono stati stanziati oltre 7 milioni 300mila euro per la prosecuzione del contributo Covid -19 fino a fine anno.
“Ringrazio l’assessore Piemontese - dichiara l’assessora al Welfare Rosa Barone - e i miei uffici che con il loro lavoro sono riusciti a garantire questo contributo destinato alle persone in condizioni di gravissima disabilità e non autosufficienza. Parliamo di 800 euro mensili in favore di circa 7400 persone residenti in Puglia. Aver prorogato il contributo è un traguardo importante per dare sostegno a famiglie e caregiver, per cui abbiamo stanziato complessivamente circa 71 milioni di euro. Assieme alla proroga del contributo sto ascoltando le associazioni in modo da dar vita a una nuova programmazione per supportare i disabili gravissimi non più lavorando sulle emergenze, ma con una pianificazione adeguata grazie al nuovo piano regionale delle politiche sociali”.
“Oggi in Giunta sono state approvate due delibere importanti per la copertura sia dei buoni servizio per disabili e anziani non autosufficienti sia dei buoni minori. Dopo essere riusciti per l’annualità 2021-2022 a stanziare già in fase di avvio della procedura 50 milioni di euro per i buoni minori e 35 milioni di euro per i buoni servizio per anziani e persone con disabilità, calcolati in base alla spesa sostenuta nell’annualità precedente, oggi con una variazione al bilancio di previsione 2021-2023 sono stati stanziati ulteriori 6.196.000 euro per finanziare tutte le domande ammissibili per i buoni minori e 3.381.800,45 euro per i buoni disabili e anziani, in tutto oltre 9 milioni e mezzo di euro. Un risultato importante per le famiglie pugliesi, cui hanno contribuito gli uffici regionali che ringrazio per il grande lavoro fatto”. Lo dichiara l’assessora al Welfare Rosa Barone.
“Abbiamo voluto assicurare - spiega Barone - la copertura finanziaria di tutte le 10.118 domande ammissibili di accesso al Voucher per i minori, per la cui copertura era necessaria una somma complessiva di € 56.196.00,00 a fronte della disponibilità iniziale di € 50.000.000,00. Le risorse aggiuntive verranno stanziate esclusivamente in favore degli Ambiti Territoriali Sociali per i quali, dal monitoraggio sul costo delle domande abbinate, risulti una incapienza tra le domande ammissibili e le risorse già impegnate.
Per quello che riguarda i buoni servizio per anziani e disabili, dalle Graduatorie approvate dai 45 Ambiti territoriali sociali pugliesi è emersa una condizione di sotto-finanziamento riguardante 17 ambiti territoriali. Su 6.529 domande di buono servizio presentate e abbinate, delle quali 6.237 in possesso di tutti i requisiti di ammissibilità, sono risultate infatti ammesse e finanziabili 5.622 domande. Il fabbisogno complessivo di risorse ulteriori, necessarie a soddisfare tutte le 615 domande risultate ammissibili ma non finanziabili, ammonta ad 3.381.800,45 euro, per cui oggi è stata approvata la variazione.
“Il mancato finanziamento delle 615 domande risultate ammesse ma non finanziabili -conclude Barone - avrebbe comportato rilevanti ripercussioni sociali e socio-economiche in riferimento alla platea di famiglie e utenti fragili, in un momento storico peraltro ancora caratterizzato dal fenomeno pandemico da Covid- 19. Non potevamo permettere che questo accadesse, per questo abbiamo lavorato duramente per finanziare tutte le domande ammissibili e non lasciare nessuno indietro”.
“Sono orgogliosa di poter annunciare che la Regione Puglia ha ottenuto il finanziamento per il progetto ‘Dalla loro parte. Sportelli informativi e Spazio di Ascolto per le vittime di reato’ presentato al Ministero della Giustizia nell'ambito del programma destinato allo sviluppo di servizi per l'assistenza alle vittime di reato. Ringrazio gli uffici per il lavoro fatto, che ha portato la nostra Regione ad essere tra le poche in Italia ad essere stata ammessa a finanziamento. Sono infatti solo sei le Regioni la cui proposta è stata dichiarata ammissibile, sulle 14 che avevano presentato un progetto”.
Lo dichiara l’assessora al Welfare Rosa Barone.
La proposta progettuale per cui sono stati stanziati 175.000 euro prevede la creazione di spazi d’ascolto e sportelli, in modo da attivare sul territorio regionale una rete di servizi generalisti per l'accoglienza, l'ascolto e l'orientamento delle persone vittime di qualsiasi tipologia di reato, in ottemperanza e in conformità con quanto indicato dalla Direttiva 2012/29/UE. La durata del progetto è di 12 mesi e si partirà a gennaio 2022. Il progetto ha come obiettivi: favorire l'accesso delle vittime ad una informazione corretta sulla tutela dei propri interessi prima, durante e dopo il procedimento penale al fine di evitare il rischio della “vittimizzazione secondaria”, assicurando, nel caso sia necessario, anche un supporto emotivo e psicologico; rafforzare il sistema dei servizi di assistenza alle vittime, attraverso l’aumento dell’attenzione e il necessario raccordo operativo da strutturare tra servizi generali e di assistenza specializzata; garantire il diritto delle vittime ad essere informate ed assistite assicurando loro ascolto e accoglienza anche attraverso prestazioni di traduzione e interpretariato; garantire il diritto alla protezione in presenza di specifiche e urgenti esigenze, in raccordo con i servizi sociali del Comune di riferimento; sensibilizzare i servizi del territorio, favorendo il raccordo operativo con i servizi generali e specialistici del sistema dei servizi sociali e sanitari, in particolare con le reti antiviolenza locali, anche attraverso la condivisione di approcci e prassi operative omogenee, in linea con i temi e le indicazioni della direttiva europea.
"Verrà costituita una Cabina di regia - continua Barone - di cui faranno parte i rappresentanti degli Ordini professionali partner e i referenti dei Comuni capoluogo di Provincia, nonché Comuni capofila dei relativi Ambiti territoriali che avranno aderito all’Accordo di partenariato e saranno aperti 6 Sportelli informativi e di supporto alle vittime di reato, incardinati nei locali del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, articolati su base provinciale e coincidenti con gli Sportelli per il cittadino. Verrà attivato anche uno Spazio di Ascolto telefonico per il supporto psicologico e l'orientamento delle vittime di reato, da organizzare ed erogare in continuità con alcune delle azioni previste dal progetto Servizio di assistenza alle vittime di reato e giustizia riparativa, già attivo, con numero verde dedicato. Avvieremo anche una campagna di comunicazione per garantire la massima diffusione del servizio su tutto il territorio regionale, in modo da supportare il lancio del servizio e della sua articolazione su scala regionale e avendo cura di far conoscere le attività e le modalità di fruizione. Allo stesso scopo ci saranno attività seminariali sui temi della Direttiva 2012/29/UE: 18 incontri. 3 a provincia, al fine di sensibilizzare i servizi del territorio, favorendo il raccordo operativo con i servizi generali e specialistici del sistema dei servizi sociali e sanitari, in particolare con le reti antiviolenza locali, anche attraverso la condivisione di approcci e prassi operative omogenee, in linea con i temi e le indicazioni della direttiva europea. Vogliamo rafforzare la rete dei servizi di assistenza generale alle vittime di ogni tipologia di reato - conclude Barone - e questo progetto va in questa direzione Le vittime di reato devono sapere di poter contare sulle istituzioni”.
Nota dell’assessora al Welfare Rosa Barone.
“Quello che sta succedendo in Afghanistan richiede il massimo impegno da parte di tutte le istituzioni. Voglio ringraziare i sindaci pugliesi che hanno chiesto di accogliere i profughi afghani e assicurare loro la volontà dell’assessorato di sostenere i Comuni che attiveranno le reti di accoglienza. Assieme agli uffici ci stiamo anche interfacciando con i centri antiviolenza pugliesi: l’intenzione comune è accogliere le donne e i bambini nella rete di strutture a disposizione, fatta una verifica dei posti utili. Siamo a disposizione del Governo per coordinare gli interventi sui territori. Tutta la comunità pugliese si sta mobilitando, dando ancora una volta prova dello spirito di accoglienza e della grande umanità della nostra terra”.
“Con la Delibera di Giunta n. 969 del 16 giugno si è proceduto alla variazione di bilancio che permetterà alla Regione di destinare ulteriori 21.960.000,00 di euro ai cittadini e alle cittadine le cui domande, pur avendo i requisiti e risultando ammesse alla Misura ReD 3.0 II edizione, erano risultate non finanziabili per esaurimento delle risorse economiche. Da un ultimo monitoraggio realizzato dagli uffici il 17 giugno, gli ammessi non finanziati sono 2648 e i cittadini in istruttoria, quindi potenzialmente finanziabili sono 387, per un totale di 3035 cittadini/e”. Lo annuncia l’assessora al Welfare Rosa Barone.
Già da stamattina, martedì 22 giugno, le modifiche sono attive sul sito di InnovaPuglia e gli Ambiti interessati avranno visione delle pratiche che da "Ammesse non finanziabili" per esaurimento fondi diventeranno "Ammesse DGR 969/2021" in modo da poter cominciare a lavorare su queste pratiche.
“Diamo così seguito - conclude Barone - a quanto avevano annunciato qualche settimana fa. Non abbiamo mai smesso di lavorare per finanziare le domande ammissibili e siamo orgogliosi di questo importante risultato”.
Si è tenuto oggi nella sede della Presidenza regionale, l’incontro tra una delegazione delle associazioni dei disabilli, il presidente Michele Emiliano, l’assessore al Welfare Rosa Barone, il direttore del dipartimento Welfare Valentina Romano e il DG della ASL Bari, Antonio Sanguedolce.
Al termine dell’incontro è stato redatto un verbale in cui si è concordato che la ASL Bari, nell’ottica della definizione di un listino unico regionale, si uniformerà alle modalità di acquisizione degli ausili protesici attualmente in uso nelle altre ASL della Regione Puglia. Una decisione che sarà comunicata ai direttori di distretto della ASL di Bari entro una settimana. Come da impegno preso dal presidente Emiliano, al tavolo tecnico regionale sugli ausili protesici siederà una rappresentanza delle associazioni delle persone con disabilità. Sul tema dell’assistenza domiciliare la Asl di Bari si è impegnata sull’ampliamento delle unità infermieristiche dedicate all’assistenza di 2° e 3° livello, con priorità ai casi più gravi, a supporto all’integrazione delle attività svolte dalla cooperativa “Auxilium”, già attive dalla data di oggi e sulla revisione dei PAI (Piano Assistenziale Individualizzato) per garantire omogeneità ed appropriatezza sul territorio provinciale.. Si è stabilito anche che non sussista obbligo di permanenza nel domicilio dell’assistito del caregiver in presenza degli operatori in Assistenza Domiciliare Integrata.
Con riferimento ai progetti di vita indipendente, il Dipartimento si è impegnato ad individuare soluzioni per facilitare l’accesso all’avviso pubblico, attraverso soluzioni che consentano di garantire un pagamento dilazionato da parte degli Ambiti territoriali, con presentazione di rendicontazione. In sede di rivisitazione della misura verrà valutata maggiore libertà di scelta rispetto alle attuali percentuali di riparto del contributo, una semplificazione della procedura di presentazione della domanda e, sulle ipotesi di prosecuzione del progetto, la previsione di meccanismi che consentano la valutazione sulla prosecuzione in fase antecedente la scadenza. Verrà con nuovo avviso valutata la fattibilità della validità triennale dello stesso.
Nel tavolo disabilità al momento della discussione della misura assimilabile all’attuale assegno di cura o contributo Covid, ove siano reperite le risorse finanziarie, dovrà essere discussa la durata triennale dell’avviso, la presentazione delle domande a sportello ed evitate ulteriori valutazioni in UVM per la platea dei gravissimi già accertati, in conformità al DM del 2016. Verrà fissata entro la fine della prossima settimana la riunione del tavolo delle Disabilità per discutere sugli effetti della misura Contributo Covid ancora in corso.
“Le associazioni delle persone con disabilità - spiega Barone - sanno che siamo aperti al al dialogo per migliorare le misure regionali, in modo da risolvere le criticità. Quello di oggi è stato un ulteriore momento del confronto costante che ho instaurato sin dal mio arrivo in assessorato assieme agli uffici. Siamo consapevoli che possiamo e dobbiamo migliorare, per questo abbiamo istituito il tavolo per le disabilità e stiamo lavorando al prossimo piano regionale delle politiche sociali, che contiene la programmazione triennale e gli obiettivi strategici che il welfare deve raggiungere.. Non possiamo continuare a lavorare per tamponare le emergenze, ma l’obiettivo è garantire servizi migliorare la vita della comunità pugliese”.
È stato pubblicato ieri il nuovo Avviso per la presentazione dei programmi antiviolenza da parte degli Ambiti territoriali sociali. Parliamo di strumenti importanti per sostenere le attività dei Centri Antiviolenza, favorendo percorsi sempre più veloci, integrati ed efficaci per la presa in carico delle vittime di violenza. Lo annuncia l’assessora al Welfare Rosa Barone.
Per partecipare all’Avviso i Centri Antiviolenza regolarmente autorizzati al funzionamento e iscritti nel registro regionale, in possesso dei requisiti previsti devono sottoporre il Programma antiviolenza all’Ambito di riferimento, o agli Ambiti con i quali hanno stipulato forme di convenzionamento secondo quanto indicato dalla programmazione regionale. L’Ambito, dopo aver aderito al Programma presentato dal Centro antiviolenza e lo candida al finanziamento regionale, assumendo la responsabilità della sua realizzazione mediante la sottoscrizione di apposito disciplinare con la Regione Puglia. L’Avviso ha una dotazione finanziaria di 1.800.000,00 euro.
“L’auspicio - dichiara Barone - è che all’Avviso rispondano tutti gli ambiti regionali, che hanno tempo fino al 31 luglio, perchè vorrebbe dire che ognuno di essi ha stipulato la convenzione con un Centro Antiviolenza, permettendo l’erogazione di servizi capillari sull’intero territorio. Saremo molto fiscali e determinati su questo, visto che per quello che riguarda la violenza sulle donne, a causa della pandemia si è creata un’emergenza nell’emergenza.Con questo avviso vogliamo dare continuità alle attività gestite dai centri antiviolenza in favore delle donne vittime di violenza, sole o con minori, attraverso progetti di presa in carico individualizzati per superare la situazione di disagio dovuta alla violenza subita: per il reinserimento socio-lavorativo e per accompagnare queste donne accompagnamento verso l’autonomia e l’autodeterminazione”.
È stato firmato oggi nella sede dell’Assessorato al Welfare protocollo d'intesa tra Regione Puglia, Anci Puglia, Consiglio Regionale dell'Ordine degli Assistenti Sociali e Fondazione F.I.R.S.S. per la costituzione di un Tavolo regionale permanente per il Servizio sociale.
“Ho ringraziato personalmente - dichiara l’assessora al Welfare Rosa Barone - la Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Assistenti Sociali di Puglia dott.ssa Patrizia Marzo e la presidente della Fondazione per la Formazione, Intervento e Ricerca per il Servizio Sociale dott.ssa Filomena Matera per il grande lavoro che gli assistenti sociali fanno tutti i giorni sui territori, mettendo anche a rischio la propria incolumità. Ultimo caso in
ordine di tempo l’aggressione tre giorni fa a due assistenti sociali di Altamura, a cui voglio manifestare il mio sostegno. Con Il protocollo firmato oggi viene istituito il tavolo regionale per il Servizio Sociale che avrà tra i suoi obiettivi proprio la valorizzazione del servizio sociale professionale e la programmazione di interventi che risolvano le criticità dell'attuale sistema. Come Regione Puglia - continua Barone - vogliamo continuare a rafforzare le politiche sociali e convocheremo al più presto il primo Tavolo con tutti gli attori interessati, in modo da poter dar vita ad azioni per il miglioramento e il potenziamento del Servizio Sociale Professionale”.
È stata inviata oggi una nota congiunta dell’Anci Puglia e dell’assessore al Welfare Rosa Barone ai Sindaci e ai Presidenti dei Consigli Comunali sulla cosiddetta ‘Tampon tax’, in cui si invita a promuovere iniziative di sensibilizzazione per contenere le imposte sui prodotti igienici femminili, in modo da abbassarne i costi.
In particolare nella nota si invitano i Comuni a verificare con le Farmacie Comunali la possibilità di applicare prezzi particolarmente contenuti e promozionali sui prodotti sanitari e igienici femminili ed ogni altra eventuale iniziativa per migliorare la disponibilità e l’educazione all’uso di questi prodotti da parte delle donne ed in particolare delle fasce più svantaggiate, e a sollecitare il Governo ed il Parlamento a prevedere un’immediata riduzione dell’aliquota, attualmente al 22%, per i prodotti igienico-sanitari femminili, per arrivare poi alla totale detassazione dei beni essenziali alla salute ed all’igiene femminile.
“Ringrazio l’ANCI Puglia - dichiara l’assessora Barone - per aver immediatamente accolto la proposta di lanciare una campagna di sensibilizzazione per ridurre i costi degli assorbenti femminili, che non possono e non devono essere considerati un lusso. Una iniziativa già promossa da alcuni Comuni italiani, che ritengo importante estendere a livello regionale. Sarò la prima a farmi portavoce con il Governo e il Parlamento per adottare un provvedimento a livello nazionale, perché non si possono ignorare petizioni e appelli firmati da migliaia di cittadini e cittadine italiane per abolire o quantomeno ridurre la ‘tampon tax’. A tutte le donne va garantita la possibilità di avere prodotti igienici adeguati nel periodo mestruale”.
“Si tratta di una Importante iniziativa - dichiara il presidente di Anci Puglia Domenico Vitto - che condividiamo con la Regione in tema di pari opportunità, ma anche di diritto alla salute e progresso sociale. Anci Puglia ritiene fondamentale sostenere l’introduzione di regimi di tassazione agevolata per articoli per l’igiene intima femminile, così come per alcuni prodotti per neonati. Si tratta di beni primari imprescindibili, non certo di prodotti di lusso. Il Governo prenda coscienza di questo, intervenendo fattivamente a sostegno di donne e famiglie”.