La celebrazione della festività di Santa Barbara, Patrona dei Vigili del fuoco, mi offre l’occasione di rinnovare i sentimenti della mia più sincera riconoscenza a tutte le donne e gli uomini del Corpo Nazionale, sia della componente operativa che di quella amministrativa, per la generosità, la professionalità e l’impegno con cui quotidianamente assolvono le delicate funzioni affidategli.
Il Corpo è unanimemente considerato una delle eccellenze del nostro Paese ed è circondato e idealmente abbracciato dall’affetto e dalla stima di tutta la popolazione.
Merito dell’altruismo e del coraggio con cui i Vigili del fuoco si dedicano all’attività di soccorso, tanto negli scenari più impegnativi, quali quelli emergenziali, quanto nella quotidianità. Qualità umane, morali e valoriali, quelle dei nostri Vigili del fuoco, discendenti da una lunga e consolidata storia che si accompagnano a una capacità operativa di altissimo livello, frutto di un bagaglio tecnico e di una specializzazione che rende il Corpo Nazionale l’asse portante del Sistema nazionale di Protezione civile.
Competenze e doti riconosciute da sempre anche a livello internazionale. L’ultima testimonianza in ordine di tempo del generalizzato apprezzamento di cui gode il Corpo, anche al di fuori dei nostri confini, è data dalla scelta dell’ONU di conferire proprio ai nostri Vigili del fuoco il coordinamento delle squadre internazionali inviate nella città di Antiochia, nell’ambito del meccanismo solidaristico di protezione civile attivato dopo il drammatico terremoto in Turchia.
Sono stati tanti gli eventi emergenziali che hanno interessato il nostro Paese nel 2023. Il pensiero corre, in particolare, ai fenomeni alluvionali che hanno colpito l’Emilia-Romagna e, più recentemente, la Toscana. Anche in queste occasioni, come sempre, i Vigili del fuoco erano lì in prima linea a prodigarsi per giorni e giorni a tutela dell’incolumità dei cittadini e per la messa in sicurezza di intere aree del territorio.
L’azione dei Vigili del fuoco non si esaurisce nell’attività di soccorso. Un’altra missione fondamentale è quella della prevenzione incendi, nell’ambito della quale il Corpo si è sempre contraddistinto per la propria professionalità, con una progressiva, preziosa e intelligente opera di snellimento e razionalizzazione del quadro regolatorio, finalizzata ad assicurare un’applicazione più sostenibile della normativa di settore.
Un ruolo altrettanto importante, anche in virtù dell’evolversi degli scenari internazionali, è quello che il Corpo riveste nell’ambito dell’articolato e complesso sistema di difesa civile e nel contrasto alle minacce non convenzionali.
In una cornice di impegni dei nostri Vigili del fuoco così ampia e incisiva, è essenziale proseguire senza indugio il processo di valorizzazione del Corpo, promuovendo ogni consentita misura volta ad esaltarne la specificità.
Come Ministro dell’Interno perseguirò tale obiettivo con assoluta convinzione. Una convinzione che discende dalla mia diretta esperienza e dal mio personale apprezzamento delle doti dei Vigili del fuoco, nonché dalla certezza che investire sul Corpo Nazionale significa investire sulla sicurezza del Paese.
Nel celebrare la Patrona dei Vigili del fuoco, desidero riservare, a nome dell’intera Amministrazione dell’Interno, un commosso pensiero a quanti nell’adempimento del loro dovere, talvolta anche al di fuori del servizio, hanno sacrificato il bene più prezioso, ovvero la vita, per salvaguardare quella altrui. Ai loro cari va la nostra deferente riconoscenza. Analoghi sentimenti esprimo per chi ha riportato lesioni personali, alcune volte anche gravi.
Auguro a tutti i Vigili del fuoco e ai loro familiari una buona e serena Santa Barbara, certo che questa festività verrà vissuta nella consapevolezza di far parte di un grande Corpo dello Stato la cui stella polare è il servizio alla collettività e al bene comune.
Aumentano le temperature, oltre i 40° C e gli incendi divampano. Il Gargano è nuovamente in fiamme. Al momento non si conoscono le cause. Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Forze dell’ordine, sono già all’opera con buoni risultati.
Dalle prime ore pomeridiane un vasto incendio sta interessando parte del Gargano tra San Giovanni Rotondo e Monte Sant'Angelo. La SS 272 è colma di fumo ed è ora attenzionata dalle Forze dell’ordine e dalla Protezione Civile, con i mezzi del Gruppo Soccorritori Gamma27 Vab Puglia, Pegaso.
Dalle prime informazioni ricevute da persone in loco, l’incendio divampato alle ore 13:00 nell’area viestana di Piano Grande pare sia stato spento, bonificando l’area. Un’azione “fulminea” grazie alle telecamere di controllo che hanno permesso fin da subito di intercettare le fiamme e domarle.
Tuttavia, nelle aree interessate dai roghi stanno ancora operando mezzi dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, dei vari gruppi locali. In particolare si sta operando sulla SS 272, che in località Pantano e zona Campolato, nel tratto tra San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo, vi sarebbero ancora roghi in atto
Le colonne di fumo innalzate si vedono invari centri cittadini garganici, che il vento sta direzionando verso la costa. C’è preoccupazione tra le persone che vivono in campagna, lontane dai centri abitati ma vicine alle aree in fiamme, per i loro averi e bestiame.
Dalla Protezione Civile fanno sapere che è tutto sotto controllo, che non vi son stati casi che hanno interessato persone e cose, solo aree boschive, e che le fiamme rimanenti saranno domate al più presto.
L’Ente parco nazionale del Gargano si è impegnato a finanziare la realizzazione del presidio rurale dei Vigili del Fuoco in foresta Umbra e, più precisamente, a Mandrione dove sta già portando ad esecuzione – con risorse del proprio bilancio, integrate da un trasferimento del Ministero dell’ambiente – un altro intervento, del valore complessivo di circa 937.000 Euro, finalizzato alla realizzazione di una nuova caserma dei Carabinieri forestali del Reparto Parco Gargano.
La collocazione di questi due interventi nel sito di Mandrione – in cui è già operativa l’Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali (ARIF) – risponde a un’idea strategica dell’Ente parco che vede, proprio in quel sito, la creazione di un hub interforze in cui riunire le funzioni di controllo del territorio e di gestione delle emergenze per la prevenzione e il contrasto degli incendi boschivi (Carabinieri forestali, VVF e ARIF).
L’idea di realizzare il presidio rurale nasce da un incontro svolto qualche mese fa presso la sede del Parco nazionale del Gargano tra la Presidenza dell’Ente e il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, chiesto da quest’ultimo, per informare dell’idea del Comando nazionale di attivare un presidio rurale in Puglia e per valutare la possibilità di poterlo fare nel cuore della foresta Umbra.
Nel convincimento che la strutturazione di un presidio rurale dei VVF nel Gargano rappresenti un asset fortemente strategico per contrastare il problema degli incendi boschivi, l’Ente parco non solo ha proposto di collocarlo presso la segheria di Mandrione (rientrante nel demanio regionale), ma si è anche dichiarato immediatamente disponibile – per rompere ogni indugio – a finanziare la realizzazione, il riattamento e la rifunzionalizzazione delle infrastrutture necessarie.
A seguito di un primo informale sopralluogo, svolto congiuntamente dall’Ente parco e dai VVF del Comando provinciale nel sito, e del forte interesse – da questi espresso – a realizzare lì il presidio rurale, i VVF si sono impegnati a presentare la proposta al Comando Nazionale, mentre l’Ente parco ha proceduto a realizzare un’attività di informazione e di sensibilizzazione dei competenti uffici della Regione Puglia per attivare ogni procedura utile a concedere in uso ai VVF la parte del compendio immobiliare d’interesse del progetto.
In un secondo sopralluogo, svolto anche alla presenza della Responsabile provinciale dell’ARIF e di uomini del Comando nazionale dei VVF, sono state definite le procedure burocratiche e amministrative da attivare, a seguito delle quali, il servizio demanio della Regione Puglia, con il preventivo assenso dell’ARIF (già titolare dell’uso dell’intero compendio immobiliare) ha strutturato e siglato con i VVF il protocollo d’intesa per la concessione in uso della parte interessata dalla realizzazione del progetto.
“Informati dal Comando provinciale dei VVF dell’opportunità derivata dal loro Comando nazionale di strutturare un presidio rurale in Puglia, l’Ente parco si è immediatamente adoperato per affermare la sua realizzazione nel nostro territorio; cosa, peraltro, assolutamente non scontata. Abbiamo, pertanto, riorientato l’attenzione dei VVF – inizialmente indirizzata verso altra ubicazione – verso la segheria di Mandrione per affermare una strategica presenza di mezzi e uomini in una zona pressocché a ridosso del cosiddetto hot spot, ovvero di un’area di circa 10.000 ha., particolarmente presidiata durante la stagione estiva dai Carabinieri forestali del Reparto parco, poiché caratterizzata dall’elevato rischio di incendi. Inoltre, al fine di soddisfare la condizione primamente necessaria alla concretizzazione del progetto, ci siamo impegnati a finanziare attraverso le risorse del nostro bilancio il riattamento e la rifunzionalizzazione delle infrastrutture necessarie ad affermare questo importante presidio che, mi attendo, possa ospitare anche un elicottero con benna con cui operare celermente ed efficacemente sugli incendi già nella fase dell’innesco. Il percorso avviato, dunque, porterà a breve il sito di Mandrione ad essere un importante presidio territoriale interforze, dove Carabinieri forestali, VVF e ARIF potranno svolgere le loro funzioni in un clima di sinergia istituzionale da cui, sono certo, non potrà che discendere una serie variegata di positive implicazioni operative. Non posso che esprimere grande soddisfazione per questo considerevole risultato frutto di un grande gioco di squadra, di una positiva sinergia inter-istituzionale capace di affermare il generale e superiore interesse del territorio. L’importante significato di questo progetto va anche ricercato e ancorato nella memoria del devastante incendio che i 24 luglio del 2007, interessando una buona quota di quei 10.000 ha., tolse la vita a tre nostri conterranei e fece registrare più di 300 feriti. Una tragedia ancora viva nei dolorosi ricordi della Comunità garganica e non solo”, ha commentato il Presidente Pasquale Pazienza.
Un presidio dei Vigili del Fuoco nell’ex “Segheria del Mandrione” di proprietà della Regione Puglia, per difendere meglio dal rischio di incendi il patrimonio boschivo di circa nove mila ettari della Foresta Umbra. “Con il protocollo di intesa che abbiamo approvato ieri in Giunta regionale, in Puglia sorgerà uno dei 31 presidi temporanei italiani, collocati all’interno o in prossimità dei Parchi nazionali o regionali e aree protette di rilevanza comunitaria o internazionale, com’è il caso, appunto, della Foresta Umbra”, ha spiegato il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Demanio, Raffaele Piemontese, i cui uffici gestiscono il complesso di proprietà della Regione Puglia denominato “Segheria del Mandrione”, attualmente in uso all’Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali.
La “Segheria del Mandrione” sorge nel territorio comunale di Vieste ed era la stazione di arrivo, a valle, di un sistema ferroviario a scartamento ridotto, l’antica decauville, dove giungevano dal cuore della Foresta Umbra i tronchi tagliati e dove si procedeva a una prima lavorazione oltre che alla realizzazione di alcuni prodotti finiti. Dopo 45 anni di inattività, nel 2015, la struttura è stata affidata all’ARIF che ha ripreso la lavorazione, utilizzando la legna proveniente dagli interventi eseguiti nei boschi regionali, realizzando alcuni prodotti in legno come panchine, panche da pic-nic, sedie, tavoli, bacheche, insegne in legno che indicano percorsi e località forestali, segnaletica, rastrelliere e fioriere.
Il protocollo approvato dalla Giunta regionale è stato elaborato al termine di un’interlocuzione con il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno, avviata dopo una richiesta dello stesso comandante dei Vigili del Fuoco della provincia di Foggia, ingegner Domenico De Pinto. La realizzazione del presidio rientra in un più ampio progetto di potenziamento del servizio AIB, Anti Incendi Boschivi, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. L’Ente Parco Nazionale del Gargano finanzierà, con proprie risorse, il progetto e la realizzazione dei lavori di adeguamento di uno dei fabbricati del compendio che la Regione Puglia concede ai Vigili del Fuoco a uso gratuito, per 30 anni: una struttura in posizione strategica, sia per la vicinanza dell’ex Segheria del Mandrione a Peschici e Vieste, località ad alta densità turistica, sia perché attigua ai complessi forestali di proprietà del demanio regionale.
I benefici attesi dalla collaborazione sono molti. I primi riguardano, ovviamente, la riduzione dei tempi di intervento sugli incendi e la disponibilità di risorse del Corpo dei Vigili del Fuoco maggiormente specializzate nella lotta agli incendi e con profonda conoscenza del territorio rurale e montano. Ma la struttura si propone anche come luogo di incontro per risorse del volontariato e della Protezione Civile, come possibile funzione di posto di coordinamento avanzato interforze, come possibile luogo dove far convergere anche risorse esterne al sistema regionale AIB o di protezione civile in caso di mobilitazione nazionale, per la migliore erogazione anche del servizio di soccorso tecnico urgente alle comunità che vivono nelle aree protette e nelle aree marginali, nonché per la diffusione della cultura della sicurezza con il coinvolgimento dei giovani.
L’allarme era stato lanciato per un forte odore di gas, presumibilmente una perdita da una condotta di un appartamento, risultato inesistente. Poi la scoperta di una busta contenente diversi etti di polvere pirica.
Il fatto è accaduto ieri 07 aprile 2023 in serata, a Carapelle, in un box di un’abitazione in via De Curtis.
Giunti sul posto, Vigili del Fuoco e Carabinieri non percependo alcun odore di gas hanno svolto il solito controllo di routine, scoprendo, per fortuna, una busta con polvere esplosiva.
Subito è stato lanciato l’allerta agli artificieri che hanno preso in consegna il fagotto potenzialmente esplodente e lo hanno fatto brillare in un’altra area, al sicuro dal centro abitato.
Secondo quanto detto, quella polvere poteva essere la base per confezionare ordigni esplosivi. Sono in corso le indagini del caso.
L’associazione Libertà Civile organizza “Cena di Gala”, cui l’intero ricavato andrà in beneficienza per le cure mediche del concittadino e Vigile del Fuoco Claudio D’Ascanio. L’evento si svolgerà il 14 Dicembre 2022 presso Feudo della Selva Via Don Luigi Orione, 3 Località Incoronata.
Claudio D’Ascanio, 54 anni, dopo una vita dedicata a soccorrere gli altri, combatte contro un tumore al cervello difficile da curare, un liponeurocitoma di tipo 2 situato nel quarto ventricolo del cervello. Già molti foggiani e testate giornalistiche hanno già ampiamente fatto emergere la questione colpendo il cuore dell’Associazione Libertà Civile, che oggi si adopera a raccogliere fondi a sostegno delle spese per la degenza assicuratagli dall’Asl ancora per altro poco tempo.
- Grazie al contributo della proprietà del “Feudo della Selva”, messa a disposizione gratuitamente come struttura dalla sua intera squadra, ed alla collaborazione di Giuseppe Scarlatto Presidente dell’Associazione Cuochi Gargano e Capitanata abbiamo potuto dar vita all’evento, che ci ha visto impegnati nell’organizzazione senza scopo di lucro per “salvare” la riabilitazione del nostro amato concittadino. La cena sarà esclusivamente a costo zero e tutto sarà donato da fornitori dell’ambito enogastronomico - queste le parole del Presidente Alessio Lusuriello.
- Facciamo che queste feste natalizie non portino solo retorica e falsi entusiasmi, ma concrete azioni. Che senso ha la nostra vita se ogni bene lo devolviamo a noi stessi e non all’altro. -
Libertà Civile fa fede sul calore e sul buon senso di tutta la cittadinanza foggiana per cambiare le sorti di un fratello della comunità cittadina: che tutte le speranze di Claudio Ascanio al più presto possano diventare concreta realtà!
I ticket per partecipare alla cena di beneficienza hanno il costo di 50 euro. Si sottolinea che l’intera somma, come già detto in precedenza, sarà completamente devoluta tramite bonifico bancario a Claudio D’Ascanio.
Per info e prenotazione
Alessio Lusuriello 3661828930
Punto di ritiro biglietti
Pullegestore Corso Cairoli 53
Tutto è iniziato verso le ore 16 di ieri, complice il forte vento caldo e le alte temperature, quando un incendio di vaste proporzioni ha nuovamente interessato parte del Gargano.
Dopo l’incendio a Baia delle Zagare e poi quello all’Oasi Lago Salso località Palude Frattarolo, questa volta ad andare in fiamme sono stati oltre 20 ettari di macchia mediterranea a Macchia, frazione di Monte Sant’Angelo. Un luogo impervio, dove le strade sono tratturi non percorribili da mezzi urbani e dove finanche le unità di soccorso e sicurezza difficilmente possono accedervi.
Sul posto son giunte unità di Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali e volontari dell’Arif che non son potute intervenire immediatamente con i tradizionali mezzi antincendio appunto per le strade d’accesso. Il tutto mentre il fuoco continuava a divorare ettari di verde, tra piante e alberi, minacciando le vicine abitazioni a pochi chilometri, e il fumo si propagava per tutta l’area inquinando l’aria redendola irrespirabile.
Dopo circa le ore 20 son giunti i primi interventi, con canadair che hanno lenito le fiamme, mettendo momentaneamente in sicurezza il centro abitato e parte dell’area incendiata, che nel frattempo minacciava seriamente le aree inferiori e superiori della località.
Il mattino seguente, intorno alle ore 7, su segnalazione di un residente della zona son riprese le operazioni di spegnimento di alcuni roghi notturni dovute alle braci. Sul posto sempre I Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali e volontari dell’Arif che grazie all’intervento di due canadair son riusciti a spegnere del tutto le fiamme, prossime –circa 1 km- ad alcuni centri abitati sparsi nell’area.
Da accertamenti svolti dopo lo scampato pericolo i tecnici dei Vigili del Fuoco hanno potuto appurare le probabili cause, che sembrerebbero dolose, per mano umana, e stabilire dove è iniziato e terminato l’incendio. Parrebbe che le fiamme abbiano avuto inizio nell’area cosiddetta “parco Pacienza” per terminare a ridosso di quella cosiddetta “valle Stamburlante”, area di interesse archeologico per la presenza di orme e grotte per le greggi scavate nella roccia, oltre ai tradizionali racconti favolistici tra sacro e profano legati al culto micaelico.
Chiosando è corretto ricordare che alcune aree interessate dall’incendio sono “libere”, apparentemente senza padroni, dove puntualmente sono interessate dal pascolo di vacche e greggi di pastori senza un piano dettagliato. Come a dire, “ho le vacche e le pecore e le faccio magiare qui, dove mi pare”. Un’azione che non ha mai importunato nessuno ma che ora potrebbe davvero minare la naturale ricrescita del verde. Difatti la legge disciplina queste terre percorse dal fuoco vincolandole al non pascolo per ridar vigore al terreno e far crescere i germogli delle nuove piante che poi diverranno alberi. È il caso della “valle Stamburlante” che è ricca di alberi di pino.
“Interventi urgenti sulla segnaletica di Via Napoli ed eventuale istallazione di un nuovo impianto semaforico al fine di scongiurare eventuali incidenti e agevolare il lavoro dei vigili del Fuoco di Foggia”. È questo il senso dell’appello urgente che Gianfranco Urbano e Francesco De Vito (UILPA-VVFF) rivolgono al Prefetto e alla Commissione straordinaria del Comune di Foggia.
“La zona nelle immediate vicinanze della nuova Caserma, in via Napoli, è sempre più simile ad una pista di Formula 1: nessuno rispetta più la precedenza! E questo aumenta non solo il rischio di incidenti ma rende meno agevole l’accesso alla Caserma dei cittadini e più complessi gli interventi dei vigili del Fuoco. Inoltre l’asfalto dissestato e pieno di buche induce gli automobilisti a spostarsi verso il centro della carreggiata rendendo ancora più pericolosa la viabilità”, dichiarano De Vito e Urbano.
“Da quasi due anni siamo nella nuova sede e, a più riprese, abbiamo già segnalato questa problematica. Il rischio per i vigili del Fuoco che escono con i mezzi di soccorso è costante; così come il disagio dei tanti cittadini che si recano in caserma. Pertanto, ribadiamo la richiesta urgente di istallazione di nuova segnaletica e di valutare anche l’opportunità di un nuovo impianto semaforico e della presenza di una pattuglia della Polizia Locale, magari anche nelle ore notturne, almeno per contrastare il fenomeno dell’alta velocità.”, concludono i rappresentanti UILPA VVFF FOGGIA.
Mancava poco alla mezzanotte del 20 giungo 2022 e un incendio a Foggia ha interessato la pineta vicino il parco dell’Iconavetere, tra via Ciano e via Faccolli, nella parte nord-ovest della città.
La notizia, con foto e video, è stata divulgata dalla pagina social facebook “Voce di Foggia”.
Un‘automobile, una Lancia Y, era in fiamme al centro della pineta vicino ill parco. Immediatamente son stati allertati i Vigili del fuoco e le Forze dell’ordine, che hanno messo subito in sicurezza l’area.
{youtube}W-oiCxyA-lM{/youtube}
Unità dei VV.FF. hanno subito domato le fiamme che hanno distrutto l’auto, mentre altre si adoperavano per spegnere il fuoco che ha interessato vari alberi presenti nella pineta. Un incendio che poteva avere conseguenze più drammatiche, anche per le vicine abitazioni a ridosso della pineta.
Alcuni residenti si sono impauriti per le fiamme sulle cime alte degli alberi in prossimità dei balconi delle proprie abitazioni, mentre il fumo si propagava per tutta l’area.
Sul posto son giunte alcune volanti della Polizia di Stato che hanno fatto i rilevamenti del caso, senza escludere il dolo.
Dal 17 al 19 giugno si è svolto "Umbra 2022-Emergency Camp”, il campo di formazione e addestramento sul soccorso in emergenza presso la struttura del Distaccamento Aeronautico di Jacotenente (Foresta Umbra).
Più di 100 volontari pugliesi sono stati ospiti presso le basi dell’Aeronautica Militare del V DAI e della struttura del Distaccamento Aeronautico di Jacotenente per tre giorni di formazione, confronto e approfondimento su diverse materie specialistiche connesse con gli aspetti legati alla gestione delle attività di emergenza: 2 corsi per Operatore Sala Operativa CRI, 1 Corso di Aggiornamento per Operatori Altobiocontenimento Reparto Sanità Pubblica CRI e diverse attività esercitative con temi attuali.
A conclusione delle sessioni formative, domenica 19 i corsisti hanno svolto l’attività esercitativa di ricerca e soccorso a persona affetta da Covid, dispersa in foresta, attività peraltro svoltasi realmente lo scorso anno per persona della zona dispersa realmente e poi rinvenuta in vita a seguito di 4 giorni di intense ricerche. L’attività ha visto impiegate le Unità Cinofile, gli Operatori SMTS (Soccorsi con Mezzi e Tecniche Speciali), operatori TLC (Telecomunicazioni) ed operatori del Reparto Sanità Pubblica CRI con l’utilizzo della più attuale strumentazione ad altobiocontenimento quali la Camera, la barella ed uno speciale mezzo per il trasporto persone ad Altobiocontenimento, e con la collaborazione straordinaria dello Squadrone Carabinieri Eliportato "Cacciatori Puglia", unità specializzata dell'Arma dei Carabinieri nelle attività di ricerca e soccorso di persone disperse in zone impervie e con la collaborazione del Nucleo Regionale Cinofilo Puglia del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, normalmente preposto alle attività di ricerca e soccorso a persona anche nell’ambito di attivazione della Colonna Mobile Nazionale VVF;
un’importante sinergia di forze che ha riempito e arricchito ulteriormente l’entusiasmo di tutti i partecipanti.
L’evento, che è stato voluto fortemente dal Comitato Regionale Puglia, considerando la sempre più intensa richiesta di risposta all'emergenza nella quale la CRI è chiamata ad intervenire a livello locale, provinciale, regionale e nazionale, ha sottolineato la volontà di puntare sulla formazione dei volontari e sulla preparazione della Comunità a dare delle risposte ad emergenze e disastri dopo un periodo di pandemia che ha rallentato la formazione ma non l’attività in emergenza anche a seguito delle varie attivazioni dei piani di ricerca persone scomparse delle Prefetture osservando le linee guida del commissario straordinario di governo per le persone scomparse.
Il campo è stato anche un’occasione importate per ritrovarsi nuovamente in presenza dopo un periodo particolarmente difficile segnato dall’emergenza Covid-19.