nota del candidato sindaco e promotore del Comitato Civico “Resto a Foggia", Giuseppe Mainiero.
«Lo abbiamo detto e lo abbiamo ripetuto per mesi, parlando dell’urgenza di maggiori controlli e di una seria azione di riqualificazione. Abbiamo scelto quella piazza come luogo di un dibattito con la città. Eppure piazza Mercato non smette purtroppo di essere il macabro teatro di aggressioni e violenze inaudite.
Il video dell’ennesimo pestaggio, che sta facendo il giro delle chat, ci dimostra che siamo ormai vicinissimi al punto di non ritorno.
Non c’è più tempo da perdere. Non si può continuare a tergiversare. Non si può più sminuire la gravità di ciò che accade nel cuore del nostro centro storico nei fine settimana.
Piazza Mercato è diventata una vera e propria “terra di nessuno”, un posto che nei weekend di sera è pericoloso da frequentare e persino da attraversare.
È senza dubbio apprezzabile lo sforzo messo in campo dalle Forze dell’Ordine, che hanno intensificato i controlli e la loro presenza nell’area. Ma se continuano a verificarsi episodi del genere evidentemente occorre fare di più. E occorre farlo rapidamente.
Mettere in campo un progetto serio di riqualificazione della piazza, sottraendola al degrado e all’anarchia, spetta alla politica. E deve essere una assoluta priorità della prossima Amministrazione comunale. Adesso, però, piazza Mercato va “bonificata“. Immediatamente.
Il Prefetto Maurizio Valiante ed il Questore Ferdinando Rossi hanno il dovere – nonostante le scarse risorse umane e di mezzi disponibili, che il Governo nazionale ed il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, continuano nel complice silenzio dei nostri parlamentari a far finta siano sufficienti per una città complessa e difficile come la nostra – di istituire un presidio fisso di Polizia in piazza Mercato. Come strumento di controllo costante e come fattore di deterrenza nei confronti di ogni forma di illegalità: dallo spaccio di droga alle aggressioni e alle risse.
Così come è preciso dovere del Commissario di Palazzo di Città, il Prefetto Vincenzo Cardellicchio, far funzionare seriamente il Corpo di Polizia Locale, affidando ai nostri agenti il mandato di verificare in modo capillare che i locali di quella piazza – soprattutto le cosiddette “cicchetterie” – operino nel totale rispetto delle norme, a partire dal divieto di somministrazione di bevande alcoliche a minorenni.
Le scene che abbiamo visto sono agghiaccianti. E sono tanto più intollerabili perché avvenute a circa 200 metri dalla Prefettura, cioè dal Palazzo in cui ha sede la rappresentanza del Governo sul territorio.
Stiamo camminando sul filo del rasoio. È il momento che tutti ne abbiano piena consapevolezza e si assumano fino in fondo le proprie responsabilità. Ora non servono più le parole, occorrono i fatti. Subito. Prima che in quella piazza accada qualcosa di irreparabile».