La Polizia di Stato ha eseguito l’ordinanza del GIP di Foggia, che su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, ha irrogato la misura della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari nei confronti di due uomini gravemente indiziati per il reato di furto aggravato commesso in questo centro cittadino il 29.09.2023.
La Squadra Mobile di Foggia, delegata dalla locale Procura della Repubblica, nell’immediatezza dei fatti, ha avviato una corposa e ininterrotta attività investigativa che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di due soggetti già noti agli investigatori per precedenti analoghi.
Gli odierni indagati, la notte del 29.09.2023, secondo la ricostruzione degli investigatori, avrebbero depredato un esercizio commerciale di vendita di opere d’arte sito in pieno centro, con un bottino il cui valore è stato stimato in 15.000 Euro. L’episodio delittuoso è stato ripreso dalla videosorveglianza presente all’interno del locale, rivelatasi decisiva per l’individuazione dei responsabili.
Le particolari circostanze di tempo, la gravità del danno cagionato oltre che la violenza sulle cose utilizzata per guadagnare l’accesso al locale commerciale hanno determinato l’ Autorità giudiziaria a ricondurre la vicenda nell’alveo del furto aggravato.
Considerate le risultanze investigativi dei poliziotti della Squadra Mobile, la Procura della Repubblica ha richiesto e ottenuto per uno la misura della custodia cautelare in carcere e per l’altro la misura degli arresti domiciliari, in quanto ritenute necessarie a infrenare il ripetersi di analoghi atti predatori, visti anche i precedenti specifici dei due indagati.
Nella mattinata di martedì, i presunti responsabili sono stati condotti presso gli uffici della Squadra Mobile di Foggia per essere sottoposti alle surriferite misure cautelari.
È doveroso rappresentare che il presente procedimento pende nella fase delle indagini preliminari e che gli indagati, per questa vicenda, non possono essere considerati colpevole sino a passaggio in giudicato della sentenza di condanna e che la loro posizione giuridica sarà oggetto di vaglio dell’Autorità Giudiziaria nel contradditorio tra le parti.